Tre cotton fioc

di
genere
dominazione

Quando ci incontreremo per strada ti vedrò come pacato, gentile e carino, ma quando entreremo nella tua stanza d’albergo capirò subito che non sei sempre così.
Siamo nella tua camera, cominci a baciarmi e spogliarmi, mi accarezzi il seno e poi le parti più intime, mi viene da pensare che sia una cosa normale, una cosa fatta altre volte...
Tu però sei geloso e vuoi sapere tutto del rapporto che ho con l’uomo di cui ti ho raccontato. Cominci mettendomi la testa sul cuscino, le ginocchia sul letto e il mio bel sedere ora è in bella vista per i tuoi occhi... Sono un po’ imbarazzata per la posizione così esposta, ma io tu inizi a leccarmi la fica, il culo e mi passa tutto... ti piace e piace anche a me. Hai usato le tue manette per punirmi, quindi sono legata con le braccia dietro la schiena, e per te non è difficile lasciarmi bloccata in quella posizione, mentre continui a leccarmi e io ancora non sospetto nulla....
Mi fai una domanda strana: ”ti sei fatta venire in bocca dal tizio?”
Non voglio rispondere, sono cose private. E qui parte una serie di schiaffi sul mio culetto, non sono forti, ma sono una ventina e quando hai finito il mio culo è rossastro. Mi sento umiliata... ma continuo a non rispondere alla tua domanda, sfidandoti. Ti obbligo a essere più cattivo, nel bagno dell’albergo chissà perché c’è una confezione di cotton fioc, l’avranno dimenticata li, mi dici.
Ma purtroppo tu sai come usarli: “se non rispondi alla mia domandina ti metto un cotton fioc su per il culetto...”
E cosi fai, lentamente ti inserisco il cotton fioc nel culo, per circa 3 centimetri, il resto rimane fuori...
“Allora, ti decidi o no a rispondere? Voglio sapere...”
Ti mando a fanculo, non riesco a liberarmi e ho ancora il culo nudo rivolto verso l’alto, oltretutto con la sgradevole presenza di quel cotton fioc...
Ormai non provo nemmeno minimamente a liberarmi, lo so bene che non posso, sei troppo più forte di me e accetto purtroppo quella posizone che detesto...
“Ora cara, ti conviene rilassarti perché ne arriva un’altro... “
“Noo ti prego” sussurro, ma non ti non importa ed ecco che inserisci un altro cotton fioc su per il mio culo... e poi subito dopo un’altro.
Ora siamo a tre... sento il bruciore dietro.... ma l’umiliazione è la cosa peggiore... capisci che sono devastata psicologicamente e mi liberi dalle manette. Mi fai cambiare posizione e dopo tutto questo mi obblighi a leccarti le palle mentre sei comodamente seduto sul lato del letto ed io sotto a quattro zampe come una cagnolina...
Dopo che mi hai fatto dedicare per un po’ alle tue palle, mi comandi con il solo schioccare delle dita di passare al glande, di leccarlo bene e di usare la lingua in modo circolare come piace a te...
Eseguo i comandi da brava, ti lecco la punta come desideri e quando sento “clip” torno a dedicarmi ai coglioni... che brava.
Ora mi prendi per i capelli e tirandoli delicatamente in alto mi fai capire di alzarmi in piedi. Mi metti a 90 con i gomiti poggiati sul lato del letto, continui a tenere i miei capelli e nel frattempo mi scopi... È bello sentirti finalmente dentro di me... Stai per venire e vuoi farmi “un regalino” mi dici, mi giri e mi metti il cazzo in bocca proprio mentre vieni... Sono eccitata, mi piace, ma non mi aspettavo quella quantità di sborra... ingoio tutto da brava bambina ma prima di riuscirci mi cade un po’ del tuo “nettare” sul pavimento.
“Eh no non ci siamo... non si spreca così lo sai...”
Senza dire nulla, so cosa fare... appoggio le labbra sul pavimento e lecco quelle goccie perdute un attimo prima.
“Brava bambina, brava...”
scritto il
2018-10-10
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