Le tue regole
di
Morena88
genere
dominazione
Mi stanno venendo in mente mille pensieri, mille modi per farti impazzire... Mi potrebbe eccitare davvero sapere che Tu sei il Mio Padrone. Assolutamente.
Immagina... Camera tua. Il clima che si respira è di dominazione/sottomissione. Su una cosa siamo d'accordo, sarò comoda solo nelle posizioni che mi dirai.
Ma prima, nella tua stanza, chiariremo subito le regole, mi sbatterai contro il muro mentre sarò ancora vestita, proibendomi di parlare.
Mi guarderai, aspetterai il minimo segno di eccitazione che il mio corpo trasmetterà in quel silenzio, un silenzio che mi sembrerà un frastuono.
Mi girerai di spalle e avrò il viso contro la parete, mi sussurrerai le regole che dovrò seguire...
Se le infrangerò ci saranno punizioni adeguate.
Mi bacerai il collo, l'orecchio, come sempre stimolerai tutte le mie terminazioni nervose. Mi porterai in alto, molto in alto e sarò ancora vestita.
Sono lì, faccia contro il muro. Quasi non senti che ti chiamo “Padrone” e ti chiedo il permesso di inginocchiarmi. Mi prendi i capelli... li stringi per portare la mia testa ancora più vicina al tuo petto.
Con voce fredda e sicura mi dici che prima dovrò dimostrare che comincio a capire.
Mi ordini di slacciare i pantaloni, farli scendere fino alle caviglie... Far scendere le mutandine...
Mentre lo sto facendo, arriva il primo schiaffo sul culo.
Inaspettato. Desiderato.
Il suono della tua mano sul mio culo è una sinfonia per me, da buona troia mi vedi sorridere.
Stringi la mano ancora di più sui miei capelli. Il mio corpo ha un lieve sussulto...
I miei muscoli sono pronti... tesi come prima di una gara.
La tua puttana deve capire che il divario tra piacere e dolore è lieve.
Mi molli i capelli e metti subito la tua mano sul mio seno. Il mio capezzolo tra la punta delle tue dita, lo giri. Lo schiacci. Lo stesso trattamento lo riservo anche all'altro seno.
Mentre lo stai facendo mi ordini di mettere la mia mano sinistra sulla fica e farti sentire subito dopo quanto sono eccitata.
Annusi le mie dita. Le baci. Senti tutto, senti quanto sono già bagnata. Le lecchi. Ora si, ho finalmente il tuo permesso di inginocchiarmi.
Dovrò rimanere ferma, così. Pantaloni ancora vicino alle caviglie, sono scomoda e lo sai.
Così in ginocchio, mi ordini di prendere in mano un seno e con l'altra di toccarmi. Mi guardi. Ti ammiro.
Comincio a intravedere il quadro... Le mie dita sono quasi senza controllo.
Lo tiri fuori. L'unico contatto che avremo per il momento sarà il tuo cazzo che scoperà la mia bocca. Come ti piace... Come sai che mi piace.
Sto per venire. Lo vedi. Lo senti, ma non vuoi... Lo togli dalla mia bocca e mi dici di tirarmi su... Provo a far resistenza, la tua troia ha fame di cazzo. Lo sai.
Perciò mi ordini di togliermi tutto e mettermi a pecora sul letto. Mi prendi. Finalmente. Dentro di me è estasi... Vengo subito, ormai sai che con te basta poco per portarmi al limite.
Tremante di piacere, inarco la schiena ancora di più e ti chiedo di continuare.
Sono stata brava, me lo dici, perciò affondi il tuo splendido cazzo nella mia fica. Sono così bagnata. Pochi istanti ed esplodo ancora... Lo togli e senza che tu abbia bisogno di dirmelo, mi giro.
Devo sentire nella mia bocca quanto il tuo cazzo sa di me. Lo devo leccare, pulire fino alle palle.
Sono esausta. La tua troia deve assaporarti tutto... Bevo tutto il tuo seme e sai che sono ingorda. Mi piace...
Solo allora, solamente dopo il tuo orgasmo, mi permetti di stendermi, senza forze, sul tuo letto...
Immagina... Camera tua. Il clima che si respira è di dominazione/sottomissione. Su una cosa siamo d'accordo, sarò comoda solo nelle posizioni che mi dirai.
Ma prima, nella tua stanza, chiariremo subito le regole, mi sbatterai contro il muro mentre sarò ancora vestita, proibendomi di parlare.
Mi guarderai, aspetterai il minimo segno di eccitazione che il mio corpo trasmetterà in quel silenzio, un silenzio che mi sembrerà un frastuono.
Mi girerai di spalle e avrò il viso contro la parete, mi sussurrerai le regole che dovrò seguire...
Se le infrangerò ci saranno punizioni adeguate.
Mi bacerai il collo, l'orecchio, come sempre stimolerai tutte le mie terminazioni nervose. Mi porterai in alto, molto in alto e sarò ancora vestita.
Sono lì, faccia contro il muro. Quasi non senti che ti chiamo “Padrone” e ti chiedo il permesso di inginocchiarmi. Mi prendi i capelli... li stringi per portare la mia testa ancora più vicina al tuo petto.
Con voce fredda e sicura mi dici che prima dovrò dimostrare che comincio a capire.
Mi ordini di slacciare i pantaloni, farli scendere fino alle caviglie... Far scendere le mutandine...
Mentre lo sto facendo, arriva il primo schiaffo sul culo.
Inaspettato. Desiderato.
Il suono della tua mano sul mio culo è una sinfonia per me, da buona troia mi vedi sorridere.
Stringi la mano ancora di più sui miei capelli. Il mio corpo ha un lieve sussulto...
I miei muscoli sono pronti... tesi come prima di una gara.
La tua puttana deve capire che il divario tra piacere e dolore è lieve.
Mi molli i capelli e metti subito la tua mano sul mio seno. Il mio capezzolo tra la punta delle tue dita, lo giri. Lo schiacci. Lo stesso trattamento lo riservo anche all'altro seno.
Mentre lo stai facendo mi ordini di mettere la mia mano sinistra sulla fica e farti sentire subito dopo quanto sono eccitata.
Annusi le mie dita. Le baci. Senti tutto, senti quanto sono già bagnata. Le lecchi. Ora si, ho finalmente il tuo permesso di inginocchiarmi.
Dovrò rimanere ferma, così. Pantaloni ancora vicino alle caviglie, sono scomoda e lo sai.
Così in ginocchio, mi ordini di prendere in mano un seno e con l'altra di toccarmi. Mi guardi. Ti ammiro.
Comincio a intravedere il quadro... Le mie dita sono quasi senza controllo.
Lo tiri fuori. L'unico contatto che avremo per il momento sarà il tuo cazzo che scoperà la mia bocca. Come ti piace... Come sai che mi piace.
Sto per venire. Lo vedi. Lo senti, ma non vuoi... Lo togli dalla mia bocca e mi dici di tirarmi su... Provo a far resistenza, la tua troia ha fame di cazzo. Lo sai.
Perciò mi ordini di togliermi tutto e mettermi a pecora sul letto. Mi prendi. Finalmente. Dentro di me è estasi... Vengo subito, ormai sai che con te basta poco per portarmi al limite.
Tremante di piacere, inarco la schiena ancora di più e ti chiedo di continuare.
Sono stata brava, me lo dici, perciò affondi il tuo splendido cazzo nella mia fica. Sono così bagnata. Pochi istanti ed esplodo ancora... Lo togli e senza che tu abbia bisogno di dirmelo, mi giro.
Devo sentire nella mia bocca quanto il tuo cazzo sa di me. Lo devo leccare, pulire fino alle palle.
Sono esausta. La tua troia deve assaporarti tutto... Bevo tutto il tuo seme e sai che sono ingorda. Mi piace...
Solo allora, solamente dopo il tuo orgasmo, mi permetti di stendermi, senza forze, sul tuo letto...
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