Gocce di rugiada

di
genere
pissing

Seguito di "il concerto"
Non riusciva più a togliersi dalla mente il suo profumo, il suo viso, il suo sorriso ne era innamorata, lei sposata madre di famiglia con un bimbo si era innamorata della maestra di suo figlio, galeotto fu il concerto di Agosto da allora Giada non si era più tolta dalla mente Aurora.

Gli scriveva provava a contattarla ma nulla lei le sfuggiva in fondo lei era di un'altra era di Giulia, Giada non se ne dava pace la voleva la desiderava, doveva escogitare qualcosa. Per fortuna la gita scolastica dell’asilo le diede questa occasione, insistette con suo marito per accompagnare lei il bimbo in gita all’acquario di Riccione e riuscì a spuntarla.
Il giorno della gita sedeva vicino a suo figlio come le altre mamme fece quasi finta di non conoscersi con Aurora, quando arrivò il momento della consueta sosta all’autogrill aspettò che Aurora si recasse al bagno lasciò suo figlio con un'altra maestra, e segui come un' ombra Aurora alla toilet.

“Ti devo parlare con urgenza” Aurora si giro di scatto appena la vide disse “Anche io ho un urgenza” con la mano sinistra si toccava il pube purtroppo non aveva mai avuto grande resistenza in materia di pipi, “Devo parlarti ora” entrarono entrambe nello scompartimento del bagno. “Va bene parla, se non ti dispiace la pipi la faccio lo stesso” disse Aurora disperata “Ecco il fatto è che mi sono innamorata di te” “Ma sei una donna sposata” nel frattempo aveva tirato su la mini giù le mutandine e stava producendo un grande scroscio di pipi “Lo so ma ti voglio ti desidero voglio stare con te” “Sono fidanzata con Giulia” intanto stava strappando un pezzo di carta igenica “Aspetta” disse Giada si inginocchio davanti ad Aurora ed inizio a asciugargli la passera con la lingua. La figa sapeva di pipi aveva un buon sapore, Aurora era in estasi neanche Giulia le aveva mai fatto un conilingus del genere. Si ricomposero e uscirono dal bagno e fecero finta di nulla per il resto del viaggio.

Quando finalmente arrivarono all’acquario Giada si accorse che adesso era lei che doveva pisciare, prima alla sosta non l’aveva fatta per “parlare” con Aurora, cercò di trattenerla il più possibile una volta all’interno chiese agli altri genitori di guardargli il figlio ed inizio a cercare un cesso con urgenza.
Chiese in giro e grazie alle indicazioni vi si diresse, aveva la vescica che gli esplodeva letteralmente, cercava di toccarsi senza farsi vedere, sentiva le prime gocce bagnargli il tanga. Stringendo i denti riuscì ad arrivare al bagno entrò dentro lo scompartimento, per la fretta non chiuse bene la porta dietro di se, tiro giù i pantaloni e il tanga si accucciò e inizio una grande pisciata, all’improvviso comparve sull’uscio della porta Aurora, si inginocchio e gli lecco la passera, le stava ricambiando il favore di prima, “Che buon sapore che hai” sibilò Aurora, mentre assaporava il clitoride, preno di umori della sua amica reclinò la testa all’indietro per il piacere, Aurora non aveva mai leccato un nettare così buono sapeva di rugiada, gocce di rugiada.
continua....
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2018-10-15
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