Rashid, l'archivista - atto primo
di
marynella
genere
etero
Lo ammetto, sono una lurida ninfomane!
Non mi nascondo dietro a squallide giustificazioni, ormai ho fatto pace con queste speculazioni psicologiche. Mi piace il sesso, mi piace il cazzo, mi piace scopare con chiunque, maschio (o anche femmina).
E mi piace condividere con altri questa mia passione, raccontando i miei episodi di vita sessuale, favorendo una feroce masturbazione maschile!
Qualche giorno fa mi sono trovata a scendere nei magazzini e archivi della ditta. Un posto terribile, oscuro, isolato dal mondo. Piacevole solo per il magazziniere e archivista, Rashid, un simpatico tunisino di 35 anni, sguardo torvo e da figlio di puttana, dal sorriso beffardo, il tipico arabo che piace alle donne, eppure ha moglie e 4 figli!
Lo incontro raramente nei corridoi, anche in mensa, e ogni volta ci scambiamo occhiate sorridenti ma languide, mi scruta da cima a fondo, so che mi scoperebbe come un cane rognoso e io pure a lui…come una cagna in calore!
Lui punta lo sguardo alle mie piccole tette, sempre in bella vista, io al suo pacco tra le gambe, sempre bello gonfio. Sappiamo entrambi che primo o poi scoperemo!
Dicevo…qualche giorno fa scendo in archivio per ritrovare dei vecchi progetti. E’ pomeriggio tardi, la gente sta andando a casa, rimango per degli straordinari per questi progetti. Rashid mi accoglie sorridente, i suoi occhi vanno subito al mio seno, nella camicetta mezza aperta, il reggiseno viola di pizzo che spunta, il suo sorriso si fa smagliante e mi copre di complimenti per la mia avvenenza, tipico degli arabi…avvampo…quest’uomo mi arrapa! Gli guardo il pacco, si intravede la forma di un grosso pisello sotto i jeans, mi verrebbe voglia già di saltargli addosso.
Rashid va in archivio a prendermi la cartellina con i progetti, rientra nella sala consultazioni, con un picolo tavolinetto e tanti scatoloni di fascicolo ammassati. L’aria è densa, la luce soffusa, lui mi gira attorno strusciandosi ogni volta, sento il suo pacco spingere sulle mie anche, sul mio culo…è caldo…mi sfiora con le mani mentre mi porge i fascicolo. Siamo entrambi consapevoli che oggi scoperemo, ma non sappiamo come ne quando. Mentre io consulto la pratica sulla piccola scrivania (potrei farlo nel mio ufficio, volendo…) lui continua a mescolare i scatoloni intorno a me, a strusciarsi ogni volta che passa vicino, sento il turgore e il calore del suo pacco…sto impazzendo di voglia! All’ennesimo passaggio, spingo il culo all’indietro, rimbalzando sul pacco dell’arabo…è il segnale. Rashid mi prende per le spalle e mi bacia sul collo, lascivo e sensuale…mi infiammo, cerco una tenue ma blanda resistenza, ma lui ha capito tutto. Le sue mani forti e calde mi tengono stretta a sé, mi gira tenendomi per i capelli quasi a farmi male, mi guarda con i suoi occhi neri e penetranti e mormora nel suo italiano stentato “tu sei una troia…ora ti sistemo io” e mi costringe con la forza ad inginocchiarmi di fronte a lui, cerco di rialzarmi ma un violento schiaffo in faccia mi fa capire che devo sottomettermi al porco musulmano!
Il suo pacco è davanti al mio viso, sono immobile, lui si slaccia la patta e tira fuori un cazzo mostruoso! E’ bello grosso, già eretto, scuro e dall’odore penetrante ma buono…con finta timidezza la prendo in mano, è pesantissimo e bollente come avevo immaginato. Inizio a masturbarlo lentamente, lo scappello mettendo in mostra un glande gigantesco, rosso fuoco, mi guardo Rashid quasi stupita e lui sorride beffardo in segno di compiacimento! In vita mia ho avuto cazzi di tutte le dimensioni e razze, ma questo è veramente notevole…inizio la sega, devo usare due mani per impugnarlo bene e forte, lo masturbo più veloce e mi si gonfia tra le dita diventando gigantesco e durissimo, lo infilo in bocca avida…è ottimo…lo succhio vorace, lo lecco come una cagna, faccio fatica a chiudere la bocca per le dimensioni, lo spompino come una pazza…lui mi tiene sempre per i capelli con vigore, mi sollecita il pompino…bastardo…me lo infila tutto in gola e solo la mia bravura da puttana mi impedisce di soffocare e vomitare…lo tiro fuori, me lo guardo ammirata e compiaciuta di quanto stia facendo…è di acciaio…pulsa e vibra all’impazzata, il porco arabo sta godendo del mio servizio, allunga le mani e mi slaccia la camicetta mettendo le sue grosse mani sul mio piccolo seno!
Continuo a masturbarlo con due mani anche nella bocca, gli mordo la cappella, gli lecco lo spacchetto…Rashid ansima…geme…sta per venire…gli calo i pantaloni e le mutande, mi aggrappo alle sue cosce pelose e muscolose…lo voglio in bocca! Rashid sussurra “troia, sei una femmina troia…lo sapevo…tu essere brava puttana…succhia troia succhia donna…io sborro” e allora continuo a fagocitare quell’uccello enorme, ho le mascelle doloranti…Rashid mi strappa quasi i capelli, ulula in arabo qualcosa e una serie di spruzzi di sborra bollente invadono la mia gola, la bocca, lo tengo dentro un attimo poi lo tiro fuori e mi spruzza in faccia, lo sperma mi sulla camicetta aperta sul seno…è un idrante di sborra! Lo assaporo, lo lecco, lo masturbo strizzando la minima goccia di sperma dalla cappella…sono in delirio! Mi alza per i capelli, mi butta sopra una colonna di scatoloni senza delicatezza, mi bacia in bocca sporcandosi del suo sperma, mi strizza i capezzoli baciandomeli e leccandomeli come un animale, mi infila una mano tra le cosce, trovando la fica fradicia e aperta, ci infila due dita dentro senza remore e mi masturba con violenza…godo di quello che sta facendo, non lo fermo, le sue grosse dita mi penetrano come un piccolo cazzo, ho un orgasmo travolgente! Gli urlo in faccia, lui ride soddisfatto…mi sputa in bocca dandomi della troia in arabo (almeno ho capito questo…) allora per ripicca gli impugno il cazzo, ancora durissimo e lo masturbo con violenza, quasi a staccarlo…quel gigantesco pisellone si indurisce subito, Rashid mormora “noi arabi abbiamo cazoz duro…mica i froci italiani...subito duro diventa” mi gira sugli scatoloni mettendomi a pecorina, mi alza la gonna del tailleur e senza nessuna pietà sposta il perizoma mi butta il cazoz nella fica! Il dolore è allucinante, la penetrazione violenta, mi sento sfondata…non posso urlare per timore che ci senta qualcuno nel corridoio, Rashid mi blocca per i fianchi e inizia a scoparmi come un animale da monta…il suo cazzo entra e esce senza nessuna pietà da mio corpo…lo sbatte dentro con passionale violenza, mormora parole in arabo e in italiano “porca…sei una troia italiana, tutte italiane troie e piace il cazzo arabo…Rashid ti scopa senza fine…lo sapevo che tu puttana…lo sapevo piacere Rashid…” e già violenti colpi di cazzo. Io barcollo, gli scatoloni sotto di me tremano…ho la testa confusa, penso di aver avuto un paio di orgasmi subito…ho la fica in fiamme…vorrei averlo dentro di me tutti i giorni questo arabo bastardo e animale…sento la sua cappella scuotermi le viscere…ma sento che sta per venire, trema, le sue mani si aggrappano ai miei piccoli fianchi…non vorrei farmi sborrare dentro da questo arabo di merda! Mi volto e mormoro “dai Rashi, non sborrarmi dentro…ti prego…vieni fuori…te lo prendo in bocca un’altra volta…non venire dentro, ti supplico!” lui mi guarda arcigno, vuole sborrarmi dentro è evidente! Assesta colpi sempre più profondi, è sudato marcio, gli occhi spalancati…oddio…da un ultimo colpo…sento una vampata di calore nella pancia, mi sta sborrando dentro…riesco a divincolarmi, faccio uscire il cazzo dalla fica e finisce di schizzarmi sulla schiena, glielo impugno forte e lo masturbo….la cappella zampilla come una fontana…lui mi guarda e sorride “scusa signora, è scappato…Rashid chiede scusa, ho sborrato poco dentro!!” e ride come un figlio di puttana. Io ricambio la risata per non incazzarmi, mi giro e mi inginocchio succhiandogli il cazzo sporco di sperma e di umori vaginali…solo per distrarmi dalla rabbia. Ho la fica in fiamme, bagnata di tutti gli umori possibili, Rashid si gode il pompino tranquillo, ma sento il suo cazzo pulsare ancora.
Mi alzo, cerco nella giacca dei fazzoletti e mi pulisco le tette e la schiena del suo sperma…riprendo fiato, guardandomi l’arabo sempre arrapato, che mi guarda con desiderio e uno sguardo torvo. L’aria nello stanzino è pesante, sa di sesso e di chiuso, scoppiamo dal caldo…Lui si manipola il pisello ancora mezzo duro e gocciolante, io mi riparo dietro uno scatolone in una improbabile intimità e mi pulisco lo sperma dalla fica e dal culo, mi ha inondato il bastardo! Ma sento che Rashid si avvicina lentamente, quasi a spiarmi, mi tiro su e me lo ritrovo a ridosso, il cazzone in mano di nuovo duro, mi guarda voglioso…il cuore mi batte a mille…non mi ero mai sentita così….voglio essere ancora stuprata da questo extracomunitario del cazzo!
Rashid ha capito la mia voglia, mi prende con entrambi le mani la testa, quasi a schiacciarla, e mi tira a sé, mi ficca la lingua in bocca, un bacio passionale e caldissimo, la sua lingua si avvinghia alla mia, le sue labbra ni mordono le mie…mi tira giù con forza in ginocchio, mi rimette il cazzo in bocca e mi costringe a un pompino spaventoso! Quel pisellone musulmano si rigonfia nella mia bocca, ridiventa duro nonostante i due orgasmi (un occidentale non resiste tanto…) lo masturbo tra le labbra, lui gode come un maiale della mia prestazione…mi spinge la testa verso il suo pube, mi guarda dall’alto in basso quasi con disprezzo “…sei una vera troia, signora italiana, siete tutte troie…vi piace cazzo arabo eehehh??!...succhia succhia puttana!” e io mi sento splendidamente violentata, sottomessa dal maschio africano, sto in ginocchio davanti a lui, sul pavimento di uno stanzino, sono una dirigente d’azienda con in bocca un durissimo pisello di un facchino! Rashid mi alza per le braccia, deciso ma mai violento…mi butta di faccia addosso allo scaffale, mi aggrappo ai ripiani ansiosa e timorosa di vedere cosa succede…lui si mette dietro il mio culo, mi alza la gonna, mi tira giù il perizoma, mi punta l’enorme cappella sul buco del culetto e inizia a spingere senza nessuna pietà! Io urlo, non resisto “noooooo Rashid…noooo ti prego, mi spacchi il culo…ti prego, ti supplico aspettaaaa…” ma il tunisino mi allarga il culo con un solo colpo, la cappella avanza nel mio sfintere, mi sfonda, mi dilata, mi spacca…è dentro!
Mi mordo le mani dal dolora lancinante…una lacrima mi solca la guancia…sento quel membro spaventoso dilagarmi dentro lo stomaco…mi brucia il culo…urlo dentro di me…Rashid mi preme per i capelli contro il muro di scatoloni e l’altra mano mi tiene il fianco, sono immobilizzata e inculata senza pietà! Rashid una volta entrano comincia a dare dei colpi furiosi dal basso verso l’alto dentro il mio culetto strettissimo, io sobbalzo ad ogni colpo…mi solleva quasi da terra…piango di dolore e di godimento, lo sento dentro di me come mai mi era capitato con altri uomini (e ne ho di esperienza…), mi incula in modo forsennato, la sua dirigente d’azienda, donna, puttana, cattolica…è la sua rivincita sociale!
Mi aggrappo allo scaffale per non sfinire in terra, Rashid continua a scoparmi senza sosta, mi giro e lo bacio in bocca, riconoscente, poi riprendo a soffrire…il suo cazzo mi riempie tutta, gemo e godo…lui mi tocca le tettine, scende sino alla fica e mi masturba…gemo e godo, non so quanti orgasmi ho avuto!! Rashid ansima, affonda sempre di più nel mio culo ormai slargato…accelera i colpi, geme in arabo, mi tira i capelli quasi a strapparli…sta per venirmi dentro…mi giro e lo supplico “Rashid ti prego non mi sborrare dentro…ti supplico…vienimi in bocca, sulle tette, ma non dentro…non sborrare dentro, mi capisci?” l’arabo mi guarda con gli occhi sgranati, sembra pazzo furioso, continua a scoparmi senza freni e mugugna “cosa credi signora, che siamo selvaggi? Che Rashid non capisce italiano…? Non ti piace cazzo e sborra di Rashid?” e una frazione dopo mi afferra per il collo e mi pianta tutto il cazzo dritto nel retto urlando in arabo…una violenta ondata di calore mi pervade…mi ha sborrato nel culo! Rashid trema, mi stringe a sé, il suo membro mi vibra dentro…si sta scaricando tutte le palle dentro di me! Ormai mi godo la sensazione meravigliosa di quest’uomo arabo impetuoso, violento, passionale che gode nel mio corpo…mi riempie del suo sperma esotico, gode grazie al mio culo occidentale e capitalista…ho anch’io un orgasmo!
Rashid rallenta i colpi, lentamente esce dal mio sedere, volgarmente si pulisce la cappella bagnata con la mia gonna nera…è un vero gesto di sfregio…ma mi eccita anche questo! Ho il culo in fiamme, mi brucia come non mai…devo andare subito in bagno. Mi sistemo alla meglio, mi pulisco con qualche fazzoletto rimasto, Rashid si rimette l’uccello nei pantaloni, guardandomi con soddisfazione e tenero disprezzo…io sono imbarazzatissima, mi sento usata, violentata, penetrata, una puttana… ma felice!
Prendo i progetti che mi servono e salutando sbrigativamente Rashid, torno su in ufficio. So di avere la camicetta, la giacca e la gonna imbrattati di sperma, ma ugualmente prendo l’ascensore. Dentro ci sono un paio di colleghe e un impiegato. Soprattutto le donne vedono le mie macchie e capiscono subito, si sorridono maliziose…le fulmino con uno sguardo, anche di compatimento perché non hanno goduto come l’ho fatto io, le troiette! Il maschio, ovviamente, non si accorge di nulla…
Torno in ufficio e mi rimetto un po’ in ordine in bagno, sono sfinita, ho il corpo in fiamme…stasera magari non scoperò con il mio maritino, pazienza, si dovrà accontentare di una sega o di un veloce pompino!
Ma in compenso, andrò in archivio più spesso a prendere qualche vecchio progetto!
Non mi nascondo dietro a squallide giustificazioni, ormai ho fatto pace con queste speculazioni psicologiche. Mi piace il sesso, mi piace il cazzo, mi piace scopare con chiunque, maschio (o anche femmina).
E mi piace condividere con altri questa mia passione, raccontando i miei episodi di vita sessuale, favorendo una feroce masturbazione maschile!
Qualche giorno fa mi sono trovata a scendere nei magazzini e archivi della ditta. Un posto terribile, oscuro, isolato dal mondo. Piacevole solo per il magazziniere e archivista, Rashid, un simpatico tunisino di 35 anni, sguardo torvo e da figlio di puttana, dal sorriso beffardo, il tipico arabo che piace alle donne, eppure ha moglie e 4 figli!
Lo incontro raramente nei corridoi, anche in mensa, e ogni volta ci scambiamo occhiate sorridenti ma languide, mi scruta da cima a fondo, so che mi scoperebbe come un cane rognoso e io pure a lui…come una cagna in calore!
Lui punta lo sguardo alle mie piccole tette, sempre in bella vista, io al suo pacco tra le gambe, sempre bello gonfio. Sappiamo entrambi che primo o poi scoperemo!
Dicevo…qualche giorno fa scendo in archivio per ritrovare dei vecchi progetti. E’ pomeriggio tardi, la gente sta andando a casa, rimango per degli straordinari per questi progetti. Rashid mi accoglie sorridente, i suoi occhi vanno subito al mio seno, nella camicetta mezza aperta, il reggiseno viola di pizzo che spunta, il suo sorriso si fa smagliante e mi copre di complimenti per la mia avvenenza, tipico degli arabi…avvampo…quest’uomo mi arrapa! Gli guardo il pacco, si intravede la forma di un grosso pisello sotto i jeans, mi verrebbe voglia già di saltargli addosso.
Rashid va in archivio a prendermi la cartellina con i progetti, rientra nella sala consultazioni, con un picolo tavolinetto e tanti scatoloni di fascicolo ammassati. L’aria è densa, la luce soffusa, lui mi gira attorno strusciandosi ogni volta, sento il suo pacco spingere sulle mie anche, sul mio culo…è caldo…mi sfiora con le mani mentre mi porge i fascicolo. Siamo entrambi consapevoli che oggi scoperemo, ma non sappiamo come ne quando. Mentre io consulto la pratica sulla piccola scrivania (potrei farlo nel mio ufficio, volendo…) lui continua a mescolare i scatoloni intorno a me, a strusciarsi ogni volta che passa vicino, sento il turgore e il calore del suo pacco…sto impazzendo di voglia! All’ennesimo passaggio, spingo il culo all’indietro, rimbalzando sul pacco dell’arabo…è il segnale. Rashid mi prende per le spalle e mi bacia sul collo, lascivo e sensuale…mi infiammo, cerco una tenue ma blanda resistenza, ma lui ha capito tutto. Le sue mani forti e calde mi tengono stretta a sé, mi gira tenendomi per i capelli quasi a farmi male, mi guarda con i suoi occhi neri e penetranti e mormora nel suo italiano stentato “tu sei una troia…ora ti sistemo io” e mi costringe con la forza ad inginocchiarmi di fronte a lui, cerco di rialzarmi ma un violento schiaffo in faccia mi fa capire che devo sottomettermi al porco musulmano!
Il suo pacco è davanti al mio viso, sono immobile, lui si slaccia la patta e tira fuori un cazzo mostruoso! E’ bello grosso, già eretto, scuro e dall’odore penetrante ma buono…con finta timidezza la prendo in mano, è pesantissimo e bollente come avevo immaginato. Inizio a masturbarlo lentamente, lo scappello mettendo in mostra un glande gigantesco, rosso fuoco, mi guardo Rashid quasi stupita e lui sorride beffardo in segno di compiacimento! In vita mia ho avuto cazzi di tutte le dimensioni e razze, ma questo è veramente notevole…inizio la sega, devo usare due mani per impugnarlo bene e forte, lo masturbo più veloce e mi si gonfia tra le dita diventando gigantesco e durissimo, lo infilo in bocca avida…è ottimo…lo succhio vorace, lo lecco come una cagna, faccio fatica a chiudere la bocca per le dimensioni, lo spompino come una pazza…lui mi tiene sempre per i capelli con vigore, mi sollecita il pompino…bastardo…me lo infila tutto in gola e solo la mia bravura da puttana mi impedisce di soffocare e vomitare…lo tiro fuori, me lo guardo ammirata e compiaciuta di quanto stia facendo…è di acciaio…pulsa e vibra all’impazzata, il porco arabo sta godendo del mio servizio, allunga le mani e mi slaccia la camicetta mettendo le sue grosse mani sul mio piccolo seno!
Continuo a masturbarlo con due mani anche nella bocca, gli mordo la cappella, gli lecco lo spacchetto…Rashid ansima…geme…sta per venire…gli calo i pantaloni e le mutande, mi aggrappo alle sue cosce pelose e muscolose…lo voglio in bocca! Rashid sussurra “troia, sei una femmina troia…lo sapevo…tu essere brava puttana…succhia troia succhia donna…io sborro” e allora continuo a fagocitare quell’uccello enorme, ho le mascelle doloranti…Rashid mi strappa quasi i capelli, ulula in arabo qualcosa e una serie di spruzzi di sborra bollente invadono la mia gola, la bocca, lo tengo dentro un attimo poi lo tiro fuori e mi spruzza in faccia, lo sperma mi sulla camicetta aperta sul seno…è un idrante di sborra! Lo assaporo, lo lecco, lo masturbo strizzando la minima goccia di sperma dalla cappella…sono in delirio! Mi alza per i capelli, mi butta sopra una colonna di scatoloni senza delicatezza, mi bacia in bocca sporcandosi del suo sperma, mi strizza i capezzoli baciandomeli e leccandomeli come un animale, mi infila una mano tra le cosce, trovando la fica fradicia e aperta, ci infila due dita dentro senza remore e mi masturba con violenza…godo di quello che sta facendo, non lo fermo, le sue grosse dita mi penetrano come un piccolo cazzo, ho un orgasmo travolgente! Gli urlo in faccia, lui ride soddisfatto…mi sputa in bocca dandomi della troia in arabo (almeno ho capito questo…) allora per ripicca gli impugno il cazzo, ancora durissimo e lo masturbo con violenza, quasi a staccarlo…quel gigantesco pisellone si indurisce subito, Rashid mormora “noi arabi abbiamo cazoz duro…mica i froci italiani...subito duro diventa” mi gira sugli scatoloni mettendomi a pecorina, mi alza la gonna del tailleur e senza nessuna pietà sposta il perizoma mi butta il cazoz nella fica! Il dolore è allucinante, la penetrazione violenta, mi sento sfondata…non posso urlare per timore che ci senta qualcuno nel corridoio, Rashid mi blocca per i fianchi e inizia a scoparmi come un animale da monta…il suo cazzo entra e esce senza nessuna pietà da mio corpo…lo sbatte dentro con passionale violenza, mormora parole in arabo e in italiano “porca…sei una troia italiana, tutte italiane troie e piace il cazzo arabo…Rashid ti scopa senza fine…lo sapevo che tu puttana…lo sapevo piacere Rashid…” e già violenti colpi di cazzo. Io barcollo, gli scatoloni sotto di me tremano…ho la testa confusa, penso di aver avuto un paio di orgasmi subito…ho la fica in fiamme…vorrei averlo dentro di me tutti i giorni questo arabo bastardo e animale…sento la sua cappella scuotermi le viscere…ma sento che sta per venire, trema, le sue mani si aggrappano ai miei piccoli fianchi…non vorrei farmi sborrare dentro da questo arabo di merda! Mi volto e mormoro “dai Rashi, non sborrarmi dentro…ti prego…vieni fuori…te lo prendo in bocca un’altra volta…non venire dentro, ti supplico!” lui mi guarda arcigno, vuole sborrarmi dentro è evidente! Assesta colpi sempre più profondi, è sudato marcio, gli occhi spalancati…oddio…da un ultimo colpo…sento una vampata di calore nella pancia, mi sta sborrando dentro…riesco a divincolarmi, faccio uscire il cazzo dalla fica e finisce di schizzarmi sulla schiena, glielo impugno forte e lo masturbo….la cappella zampilla come una fontana…lui mi guarda e sorride “scusa signora, è scappato…Rashid chiede scusa, ho sborrato poco dentro!!” e ride come un figlio di puttana. Io ricambio la risata per non incazzarmi, mi giro e mi inginocchio succhiandogli il cazzo sporco di sperma e di umori vaginali…solo per distrarmi dalla rabbia. Ho la fica in fiamme, bagnata di tutti gli umori possibili, Rashid si gode il pompino tranquillo, ma sento il suo cazzo pulsare ancora.
Mi alzo, cerco nella giacca dei fazzoletti e mi pulisco le tette e la schiena del suo sperma…riprendo fiato, guardandomi l’arabo sempre arrapato, che mi guarda con desiderio e uno sguardo torvo. L’aria nello stanzino è pesante, sa di sesso e di chiuso, scoppiamo dal caldo…Lui si manipola il pisello ancora mezzo duro e gocciolante, io mi riparo dietro uno scatolone in una improbabile intimità e mi pulisco lo sperma dalla fica e dal culo, mi ha inondato il bastardo! Ma sento che Rashid si avvicina lentamente, quasi a spiarmi, mi tiro su e me lo ritrovo a ridosso, il cazzone in mano di nuovo duro, mi guarda voglioso…il cuore mi batte a mille…non mi ero mai sentita così….voglio essere ancora stuprata da questo extracomunitario del cazzo!
Rashid ha capito la mia voglia, mi prende con entrambi le mani la testa, quasi a schiacciarla, e mi tira a sé, mi ficca la lingua in bocca, un bacio passionale e caldissimo, la sua lingua si avvinghia alla mia, le sue labbra ni mordono le mie…mi tira giù con forza in ginocchio, mi rimette il cazzo in bocca e mi costringe a un pompino spaventoso! Quel pisellone musulmano si rigonfia nella mia bocca, ridiventa duro nonostante i due orgasmi (un occidentale non resiste tanto…) lo masturbo tra le labbra, lui gode come un maiale della mia prestazione…mi spinge la testa verso il suo pube, mi guarda dall’alto in basso quasi con disprezzo “…sei una vera troia, signora italiana, siete tutte troie…vi piace cazzo arabo eehehh??!...succhia succhia puttana!” e io mi sento splendidamente violentata, sottomessa dal maschio africano, sto in ginocchio davanti a lui, sul pavimento di uno stanzino, sono una dirigente d’azienda con in bocca un durissimo pisello di un facchino! Rashid mi alza per le braccia, deciso ma mai violento…mi butta di faccia addosso allo scaffale, mi aggrappo ai ripiani ansiosa e timorosa di vedere cosa succede…lui si mette dietro il mio culo, mi alza la gonna, mi tira giù il perizoma, mi punta l’enorme cappella sul buco del culetto e inizia a spingere senza nessuna pietà! Io urlo, non resisto “noooooo Rashid…noooo ti prego, mi spacchi il culo…ti prego, ti supplico aspettaaaa…” ma il tunisino mi allarga il culo con un solo colpo, la cappella avanza nel mio sfintere, mi sfonda, mi dilata, mi spacca…è dentro!
Mi mordo le mani dal dolora lancinante…una lacrima mi solca la guancia…sento quel membro spaventoso dilagarmi dentro lo stomaco…mi brucia il culo…urlo dentro di me…Rashid mi preme per i capelli contro il muro di scatoloni e l’altra mano mi tiene il fianco, sono immobilizzata e inculata senza pietà! Rashid una volta entrano comincia a dare dei colpi furiosi dal basso verso l’alto dentro il mio culetto strettissimo, io sobbalzo ad ogni colpo…mi solleva quasi da terra…piango di dolore e di godimento, lo sento dentro di me come mai mi era capitato con altri uomini (e ne ho di esperienza…), mi incula in modo forsennato, la sua dirigente d’azienda, donna, puttana, cattolica…è la sua rivincita sociale!
Mi aggrappo allo scaffale per non sfinire in terra, Rashid continua a scoparmi senza sosta, mi giro e lo bacio in bocca, riconoscente, poi riprendo a soffrire…il suo cazzo mi riempie tutta, gemo e godo…lui mi tocca le tettine, scende sino alla fica e mi masturba…gemo e godo, non so quanti orgasmi ho avuto!! Rashid ansima, affonda sempre di più nel mio culo ormai slargato…accelera i colpi, geme in arabo, mi tira i capelli quasi a strapparli…sta per venirmi dentro…mi giro e lo supplico “Rashid ti prego non mi sborrare dentro…ti supplico…vienimi in bocca, sulle tette, ma non dentro…non sborrare dentro, mi capisci?” l’arabo mi guarda con gli occhi sgranati, sembra pazzo furioso, continua a scoparmi senza freni e mugugna “cosa credi signora, che siamo selvaggi? Che Rashid non capisce italiano…? Non ti piace cazzo e sborra di Rashid?” e una frazione dopo mi afferra per il collo e mi pianta tutto il cazzo dritto nel retto urlando in arabo…una violenta ondata di calore mi pervade…mi ha sborrato nel culo! Rashid trema, mi stringe a sé, il suo membro mi vibra dentro…si sta scaricando tutte le palle dentro di me! Ormai mi godo la sensazione meravigliosa di quest’uomo arabo impetuoso, violento, passionale che gode nel mio corpo…mi riempie del suo sperma esotico, gode grazie al mio culo occidentale e capitalista…ho anch’io un orgasmo!
Rashid rallenta i colpi, lentamente esce dal mio sedere, volgarmente si pulisce la cappella bagnata con la mia gonna nera…è un vero gesto di sfregio…ma mi eccita anche questo! Ho il culo in fiamme, mi brucia come non mai…devo andare subito in bagno. Mi sistemo alla meglio, mi pulisco con qualche fazzoletto rimasto, Rashid si rimette l’uccello nei pantaloni, guardandomi con soddisfazione e tenero disprezzo…io sono imbarazzatissima, mi sento usata, violentata, penetrata, una puttana… ma felice!
Prendo i progetti che mi servono e salutando sbrigativamente Rashid, torno su in ufficio. So di avere la camicetta, la giacca e la gonna imbrattati di sperma, ma ugualmente prendo l’ascensore. Dentro ci sono un paio di colleghe e un impiegato. Soprattutto le donne vedono le mie macchie e capiscono subito, si sorridono maliziose…le fulmino con uno sguardo, anche di compatimento perché non hanno goduto come l’ho fatto io, le troiette! Il maschio, ovviamente, non si accorge di nulla…
Torno in ufficio e mi rimetto un po’ in ordine in bagno, sono sfinita, ho il corpo in fiamme…stasera magari non scoperò con il mio maritino, pazienza, si dovrà accontentare di una sega o di un veloce pompino!
Ma in compenso, andrò in archivio più spesso a prendere qualche vecchio progetto!
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