Con i piedi e meglio
di
J.P.V.
genere
masturbazione
Lei sapeva del mio feticismo, non che fosse esagerato, ma diciamo che il piede era sempre fonte di attenzione! I suoi piedi erano normali, come lei del resto, ma avevano una carica erotica pazzesca, il tocco dello smalto rosso, per quanto banale, li esaltava ancora di piu. Lei sapeva questo mio punto debole, anche se quando scopavamo, non andavo più in la di una leccata, un bacio sulla caviglia, o volerli in vista mentre la penetravo. Quel giorno me ne stavo sul letto, al pc, lei leggeva al mio fianco, faceva caldo ed indossava degli short di jeans, ed una maglietta senza reggiseno sotto, gambe e piedi nudi ovviamente. Lei inizio a giocare ed a stuzzicarmi, io non le diedi retta, era quasi fastidiosa, ma le sue gambe intrecciate alle mie. i sui piedi sulla mia pelle, mi convinsero presto a mettere da parte quel che stavo facendo. Mi allungai per baciarla, ma mi bloccò, voleva continuare il gioco, dovevo essere io il suo giocattolo. Mi ordino di stare fermo, mentre i suoi piedi ricorrevano le mie gambe e le mie cosce, in breve la mia erezione sotto i pantaloncini divenne evidente, allora lei spostò li i suoi piedini, scivolavano su e giù sul pantaloncino, che presto mi sfilai, ansioso di saltargli addosso! Lei però era intenzionata a finire il lavoro, si sedette difronte a me, allungo i piedi sul mio cazzo duro, inizio a segarlo con le piante dei suoi piedi, io mi lasciai andare al piacere, ero tra le sue mani, anzi. piei... Se ti o l’ alluce passare su e giu per le palle, mentre l’ altro piede cercava di far scorrere la cappella tra le dita, Io ero in estasi, ed a lei eccitava la posizione di comando, si sbottonò i jeans e si infilo una mano tra le cosce, Io impazzivo! La supplicai di farmi venire, mentre lei continuava con le dita dei piedi a stuzzicarmi tutto, io fremevo, quasi volessi scoparmi i suoi piedi, lei si avvicinò si sfilò la mano dalle mutande, mi passo sulle labbra le sue dita piene dei suoi io le afferrai i piedi per darle il ritmo sul mio cazzo, su e giù, lei si avvicinò con la bocca, fece cadere della saliva per lubrificarlo, stacco le mie mani, einizio a muovere i piedi,io volevo solo raggiungere l’ orgasmo, allora lei decise che era giunto il momento, poggio il piede sulle mie palle, allungo una mano alluce e indice a cingere la cappella gonfia, ormai stavo per schizzare, lei aceleró finche non liberai il mio sperma,urlando il mio piacere, schizzando tutto sui suoi piedi, li per me, nudi, unghie rosse, e sporchi del mio sperma.
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