Manuelito, studente spagnolo - 1 parte

di
genere
bisex

Ogni tanto mi faccio un giro in qualche chat erotica gay, per adescare qualche giovane frocetto interessante. Qualche settimana fa ho conosciuto Manuel, un giovane studente universitario spagnolo che frequenta un master qui all’università di Genova. Ci scriviamo e subito passiamo alle solite porcate, foto intime di cazzi dritti e culi aperti con le dita…chiarisco che non sono frocio come lui, ma un etero-curioso-bisex. Lui accetta ovviamente di continuare, dicendo che ha un debole per i “mature” ma vedendo il mio fisico atletico e asciutto si dilunga in mille complimenti, soprattutto per il mio grosso e bel cazzo. Ha 26 anni, sportivo, fisico incredibilmente scolpito e asciutto, capelli e occhi neri, completamente depilato, un pisello da urlo…lunghissimo, grosso, una cappella fantastica per forma e turgore! Vive in un appartamento condiviso con un giovane tedesco e una ragazza belga, e chattiamo la mattina o la notte, mentre mia moglie dorme. Mi eccita da morire, stiamo le ore a parlare di vari argomenti, ma poi finisce sempre sul sesso, sino ad arrivare a vederci in webcam e masturbarci in diretta…sborriamo entrambi all’unisono, litri e litri di sperma, con dita in culo e lingue di fuori a simulare pompini! Durante il giorno non faccio altro che pensare a lui, mi masturbo in bagno in ufficio, tornando a casa prendo mia moglie e la sodomizzo sul tavolo della cucina, pensando di incularmi Manuel…
Una domenica mia moglie va a trovare come al solito i suoi genitori ad Arenzano…chiamo Manul su Skype e gli propongo di vederci. Lui accetta! Monto in vespa e raggiungo il suo appartamento, in via Balbi 11, in un vecchio palazzo del centro storico di Genova. Salgo, ho il cuore in gola e il membro già durissimo, finalmente lo vedo…Mi apre la porta Helmut, il tedesco, anche lui un bel giovane universitario, biondo, occhi azzurri, gran bel fisico…mi porta alla stanza di Manuel, che sta studiando chino sulla scrivania. E’ più bello che in video! Helmut lancia un sorriso malizioso al giovane amico e richiude la porta alle mie spalle. Manuel si avvicina sorridendo, un sorriso bastardo, beffardo, sicuro del suo fascino da gay…tenta di baciarmi, ma io gli ricordo che sono etero-bisex non frocio…lui recede impassibile, e senza dire nulla si inginocchia guardandomi negli occhi e con un bel accento spagnolo sussurra “allora vediamo se questo te lo lasci fare, paparino…” e mi slaccia e cala jeans e mutande, impugnando il mio cazzo già durissimo masturbandolo da urlo…Manuel è bravissimo, lo impugna e lo sega in modo impeccabile, dosando la forza della sua bellissima mano su e giù, su e giù, aprendo e stringendo le dita vicino alla cappella, passandolo da una mano all’altra, sputandosi sul palmo della mano e riprendendo la sega…godo da matti, lo guardo rapito dalla sua masturbazione perfetta…sto per sborrare ma resisto, lui capisce e rallenta e mormora beffardo ”…che fai paparino, mica me vorrai sborrare subito ehhh…dai chico resisti…” e fissandomi negli occhi spalanca la sua splendida bocca e si infila il cazzo dentro, inghiottendolo sino alla metà e oltre…sono senza fiato, non ho parole…comincia un bocchino da urlo…mi masturba e me lo succhia in modo pazzesco, lecca la cappella con slinguate adorabili, morde le mie palle dolcemente, accelera la sega stringendo la cappella tra i denti…sono al settimo cielo! Lo prendo per la testa, le dita tra i capelli lunghi e neri, lo carezzo, lo dirigo nel pompino e lui docilmente mi asseconda, poi mi guarda e mormora “aahh per queste cose non sei frocio eehh?!...il cazzo te lo fai succhiare da un ragazzino come me, brutto vecchio porco!” e sorride beffardo. Non mi offendo per niente, ha ragione…ricambio il sorriso e gli spingo il cazzo sino in gola…lui riprende il pompino, ma io non resisto oltre…”Manuel, Manuel…oddio…oddio sto per venire…sborro, sborro…attento, ti sborro in bocca così…” e il ragazzo risponde “paparino, sborra pure, tranquillo, vamos…” e allora mi sono lasciato andare a un’epica sborrata nella bocca di questo ragazzo di Madrid…una vampata mi ha avvolto le palle, la cappella eruttava schizzate di sperma una dietro l’altra…mi è partito un urlo disumano che ha riecheggiato per l’intero appartamento, Manuel sorrideva ingoiando il mio sperma e continuando imperterrito a succhiarmelo. Il ragazzo era veramente bravo e esperto, a soli 26 anni chissà quanti cazzi avrà visto in Spagna e in giro per il mondo! Mi ha ripulito per bene, carezzandomi le palle e l’intero pisello, l’ho alzato per le spalle felice come una pasqua “gracias Manuelito…sei stato meraviglioso!” poi l’ho spinto verso la scrivania, piena di libri e quaderni, mi sono inginocchiato io e gli ho abbassato i pantaloncini (era senza mutande…), e il suo enorme cazzo ha svettato davanti alla mia faccia! L’ho masturbato un po’, dolcemente, guardandolo negli occhi e apprezzando i suoi mugugni di apprezzamento, poi l’ho ingoiato tutto e iniziato un bel bocchino. Era un cazzo durissimo, bollente, tutto venoso, e mi pulsava in bocca regalandomi una bella sensazione di riempimento…ho cominciato a masturbarlo per bene, alternando leccate vogliose sulla cappella, morsi sui grossi coglioni di toro ispanico…Manuel gemeva, mi guardava e mi sorrideva “e bravo paparino…meno male che non sei un maricon…sei proprio bravo, un bel macho italiano, lo succhi benissimo!” e mi spingeva il cazzo nella gola con violenti colpi di reni…faticavo a trattenerlo, ma poi gli ho infilato un bel dito in culo, lubrificato prima con la mia saliva, e lo controllavo così! Manuel mugugnava di piacere, ma non veniva, allora l’ho masturbato violentemente, succhiato con forza, infilato anche il secondo dito in culo…alla fine ha lanciato un urlo strozzato e mi ha riempito la bocca di caldissima e abbondante sborra! Svariate schizzate, vischiose, saporite, acide…mi ha riempito per bene, faticavo a deglutire…un po’ l’ho sputata in terra…poi ho inghiottito gli ultimi fiotti che uscivano dalla cappella, e gli ho sorriso soddisfatto. Senza dire una parola, ci siamo avvicinati al suo lettino singolo, ancora sfatto da buon studente, e mi ha messo a pecora, allargandomi il buco del culo con le dita e iniziando a leccarmi voglioso la rosellina! Sono impazzito di piacere, di solito non mi faccio fare queste cose da checche, ma Manuel mi aveva completamente stregato, la sua lingua saettava decisa, veloce, morbida, sinuosa dentro il mio buco del culo, regalandomi dei brividi pazzeschi…la infilava a forza dentro, umettandomi per bene, alternando dei piccoli e viziosi sputi e spingendo la saliva con il dito medio. Ogni tanto mi giravo per guardarlo e sorridendogli compiaciuto, e lui ricambiava con quel suo meraviglioso sorriso da spagnolo bastardo! Il mio cazzo tornò dritto e durissimo in pochi minuti, e lui non esitò a infilarmi la mano da sotto le palle e masturbarlo come se mungesse una vacca! Godevo come un vecchio porco, mugugnavo a sentire quella giovane lingua calda e saettante dentro il mio culo…poi Manuel si alzò dietro di me, con il suo enorme cazzo svettante, lo masturbava lento, sputandosi ogni tanto nel palmo della mano per lubrificarlo, come se si preparasse alla mia esecuzione con quel palo di carne! Io mi giravo a guardarlo terrorizzato ma arrapato come una vergine alla prima volta…è dall’età di 15 anni che prendo cazzi da altri uomini, di ogni misura e tipo, ma mai come stavolta ero emozionato e teso! Manuel mi sorrise sadicamente, appoggiò la cappella enorme sul buco del mio culo e iniziò a spingere, mi sentii dilatare, aprire, penetrare…le solite sensazioni dell’inculata, ma stavolta amplificate al massimo…la cappella si fece largo prepotentemente nel mio sfintere, mi dilaniò, emisi un lungo gemito “mmmmmmm….cristo dio….Manuel…pianoooo cazzo mi sfondi, pianoooo…oooohhh” e il giovane rispose “ah viejo cerdo…qué culo apretado tienes…vecchio porco, hai il culo stretto eehh…te sfondo mi señor…” e spinse ancora più a fondo il suo cazzone, arrivando a sfondarmi del tutto! Mi sentivo lo stomaco in subbuglio, il culo in fiamme, era arrivato alle palle…si fermò un secondo, mi girai con le lacrime agli occhi e lui mi sorrise, e iniziò a incularmi! Cominciò a fare avanti e indietro, avanti e indietro, mi fotteva come un treno, tenendomi per i fianchi con le sue mani forti e giovani, io mi sentivo una vecchia troia posseduta dal giovane toro spagnolo…lui era in silenzio, gli occhi socchiusi, io gemevo di piacere e dolore…ogni tanto mi giravo per godermi la scena, mi masturbavo sotto la pancia, battevo i pugni sul cuscino quanto il bastardo ispanico accelerava i colpi, trapanandomi senza pietà! Ero a pecorina sul letto di uno studente universitario spagnolo, a farmi inculare, io 50enne manager di multinazionale, sposato…non credo di aver mai goduto tanto! Poi Manuel si sfilò, mi girò di forza supino sulla brandina, e mi allargò le cosce sulle sue spalle e mi penetrò nel culo senza proferire parola, mi sfondò di nuovo, mi sentivo trapanato senza pietà e compassione, il mio culo era il suo… mi guardava mentre mi scopava, chiedendomi come godessi…io ero senza fiato, cercavo di spalancare le gambe per accogliere meglio quel cazzo enorme, poi mi prese il pisello e iniziò a segarmi all’infinito…ridendo e facendo battute sulla mia età, sul mio fisico giovanile, sul mio pisello bello duro…resistetti poco, annunciai il mio orgasmo con un urlo disumano…lui mi strinse il cazzo e accelerò la sega, facendomi sborrare come una fontana! Si abbassò a prendersi i tantissimi fiotti di sborra a bocca aperta, senza fermarsi a scoparmi, era magnifico…stupendo…esaltante!
Poi toccò a lui, qualche minuto dopo mi disse che stava per venire “ohi mi señor…estoy a punto de eyacular…che faccio…vengo dentro…te sboro in culo? Posso paparino?” io gli sorrisi e strinsi le gambe, anche se eravamo senza preservativo gli dissi “vieni, vieni tranquillo…sborrami dentro ti prego, ti voglio sentire, sborrami dentro vai, vai, vai…” e Manuel mi diede le ultime botte violente fremendo per l’orgasmo, sborrandomi nello sfintere…sentii chiaramente le schizzate dentro di me di sperma ispanico bollente…era meraviglioso! Continuò a scoparmi senza sosta, lubrificato meglio dallo sperma, poi uscì fuori e si accasciò in terra sul tappeto. Era meraviglioso col suo fisico scultoreo, da dio greco, nudo in terra…
Mi diede un asciugamano per pulirmi, lo stesso fece lui…poi andò in cucina a prendere delle birre, le bevemmo parlando amichevolmente di tutto un po’. Ma i nostri occhi si incrociavano sui rispettivi corpi nudi, sui piselli già duri e quasi dritti…mi accasciai tra le sue gambe muscolose, gli presi il cazzo in bocca e lo spompinai con vero gusto per parecchio tempo, finche il suo grande cazzo non riprese la durezza e la lunghezza iniziale…lo masturbai a lungo, leccandogli i capezzoli turgidi…poi lui mi masturbò e mi spompinò per bene, quindi si girò a quattro zampe sul tappeto, come una pecorella che aspetta di essere sacrificata! Lo inculai subito, senza pietà…aveva il culo morbidissimo, caldo, accogliente…le chiappe sode da sportivo, la pelle giovane…godetti come un vecchio maiale, gli spingevo dentro il cazzo sino alle palle, godendo di ogni botta, che lui riceveva tranquillo e gaudente, sorridendo di piacere…lo presi per i capelli e lo inculai con più forza…Manuel rideva di questa mia foga…ma godeva! Passa ila mano sotto la pancia e gli impugnai il cazzone durissimo e lo masturbai violentemente, sino a farlo eiaculare, come una pisciata di sborra per terra!! Andai avanti parecchio a incularlo, come se mi volessi vendicare di prima, lo sfondai per bene, godevo all’impazzata e lui si girava e mi sorrideva teneramente “stai godendo del mio culo eh paparino? Ti piace el culo del giovane…vecchio maiale, te gusta follarme?!” a queste parole non resistetti più, gli diedi gli ultimi violenti colpi e mi lasciai andare ad una epica sborrata nel culetto del ragazzo, fremevo per ogni schizzata che scaricavo dentro…godevo, godevo come poche volte! Lo scopai finchè il cazzo non si smosciò, poi uscii dal suo culetto e ricrollammo in terra insieme. Altre birre, altre chiacchiere piacevoli, poi vide che era tardi e mi rivesti per andare via. Manuel provò a baciarmi ma lo respinsi gentilmente, mi diede una carezza sul pacco e ci salutammo sulla porta. In quel momento uscì Helmut dalla sua stanza, mi accennò un sorriso compiaciuto, quasi di invidia. Andai a casa, dove c’era già mia moglie, mi feci una doccia con la scusa del caldo torrido e di una passeggiata tra la folla in centro. Quella sera, a letto, mi inculai anche lei, pensando al giovane spagnolo, e la sodomizzai senza riserve e pietà, nonostante le sue urla di dolore e le sue richieste di fare piano…le sborrai dentro, ovviamente!
Io e Manuel ci teniamo in contatto, in attesa di un prossimo appuntamento…a breve!
scritto il
2019-10-18
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