Pipì all’aperto

di
genere
masturbazione

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Sono stato contattato due giorni fa da una tipa che dice di avere letto i miei racconti. Parliamo del più e del meno, del fatto che anche a lei piace fare esibizionismo, che ha scritto un paio di racconti...
Chiacchieriamo, ci conosciamo, finché non provo a capire se ha voglia di giocare. Così propongo il solito gioco: io le propongo una esibizione da fare e da raccontare e lei deve fare lo stesso con me.
Lei si incuriosisce e mi chiede cosa dovrebbe fare.
“entra al centro commerciale senza intimo nè reggiseno, vai in un camerino dove non ti rompono le commesse, ti metti nuda e ti masturbi fino a venire con una carota, una candela, un cetriolo che ti sei portata da casa”
Lei mi risponde che forse è un po troppo come prima volta cosi le smorzo la richiesta “allora infilati un toys va sempre nel camerino del centro commerciale ti metti nuda e ti fai le foto”
A quel punto lei accetta, dicendo che l’avrebbe fatto l’indomani pomeriggio.
A quel punto tocca a me ricevere la richiesta, dopo un po’ di attesa arriva
“Allora... Entro le 22 devi fare la pipì all aperto con i pantaloni abbassati completamente”.
Io accetto, e come al solito chiedo la firma dell’accordo: la classica foto con la figa in vista e il mio nome scritto su.
Mando la mia foto, ma non ricevo più risposta.
Finito il lavoro decido comunque di fare la prova così mi fermo al primo parcheggio, mi metto in una zona piuttosto buia, esco dall’auto e mi abbasso i pantaloni alle caviglie. Il pisello è già duro, quella situazione mi intriga sempre, sto per prendere il cell per le foto ma arrivano due auto, cosi mi rivesto e con indifferenza mi infilo in auto. Deciso di riprovare l’indomani, cosi stavolta mi sposto verso la zona artigianale, faccio un giro di perlustrazione e dopo avere trovato il posto, scendo dall’auto e mi abbasso i jeans. Mi avevi chiesto di fare la pipì, alla fine ho optato per una bella sega.
L’aria frizzante della sera sul mio culo e la mia cappella, si intonavano con quel momento di relax e con lo stress del lavoro: un’auto nelle vicinanze che si avvicina, in lontananza le luci dell’aeroporto, sul marciapiede il mio sperma.
Ciao io la mia l’ho fatta!

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scritto il
2019-11-27
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