Il gioco della maniglia - poi la figlia

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La settimana dopo finalmente arrivarono i ragazzi del progetto di interscambio culturale accompagnati dai lori professori, per fortuna Eleonora parlava un buon inglese e non ebbe problemi nel suo ruolo di ordinatrice del progetto. Fece amicizia con i colleghi stranieri e gli alunni che per due settimane avrebbero frequentato il liceo.

L’unico intoppo fu dovuto al fatto che una famiglia ospitante per problemi di lavoro dovette tirarsi indietro e fu chiesto ad Elenoire il sacrificio di ospitare lei visto che ne aveva la possibilità uno studente. All’inizio non ne fu molto entusiasta ne lei ne il marito ma a malincuore dovette accettare anche perché non c’erano altre soluzioni.
Manuel è un bel ragazzo di diciannove anni e subito fece amicizia con suo marito e si integro con bene con tutta al famiglia, socializzò bene anche con sua figlia Jennifer che lo considerava un fratello più grande, visto che ne aveva sedici.

Spesso uscivano insieme nel doposcuola per una pizza o per andare al cinema tanto è vero che inizia a sospettare che sua figlia si fosse presa una cotta per lui.

La prima settimana di vacanza studio era passata senza intoppi quando una sera di sua figlia era fuori con le sue amiche e lei era rimasta in casa con suo marito e il ragazzo, dopo cena si misero a guardare tutti e tre la televisione. Suo marito sembrava molto stanco ed un certo punto si addormenta sul divano. Manuel le prende la mano lei all’inizio non capisce pensa ad un gesto affettuoso del ragazzo, poi appoggia il dorso della mano sulle cosce di lei che rimane attonita non capisce la situazione, dovrebbe dire qualcosa ma non riesce.
Lui continua a strofinarle il dorso della mano sulle cosce fino ad arrivare all’orlo della gonna, con il palmo inizia ad accarezzarle l’interno coscia, lei è come in trance non riesce a proferire parola, lui continua le sue avance fino ad arrivare all’ambita meta, Elenoire non riesce a nascondere il suo desiderio le sue mutandine sono fradice dei suoi umori.

Di colpo lui si gira ed inizia a baciarla, lei tenta di distoglierlo da se di allontanarlo ma non è convita, vuole e desidera quel piacere, presto le loro lingue sono un turbine di libido.

Presto i loro corpi rimangono nudi e consumano sul divano di casa, la loro passione. Il marito di Elenoire dorme profondamente, e non si accorge dello spettacolo davanti a lui non si accorge di quella danza di corpi nudi che godono l’una dell’altra.

Manuel affondava i suoi colpi con delizia nel frutto bagnato di lei che con la schiena inarcata gemeva come non mai sotto quegli affondi così perfetti.

Andarono avanti così per tutta la settimana, lei metteva del sonnifero nel bicchiere del marito per poi dare sfogo alla sua passione con il giovane amante, una sera la figlia li colse in fragrante. Elenoire si vide costretta a far partecipare anche lei ai loro giochi proibiti.

I loro tre corpi si intrecciavano si davano piacere sotto i colpi maestosi di Manuel che con il suo membro sfondava letteralmente le passere delle due sventurate che non si curavano di trattenere le loro grida di piacere in quanto nessuno le avrebbe sentite.

Jennifer fu svezzata all’arte del sesso dalla madre e dal suo giovane amante ed imparò preso una serie di artifici da far invidia alle migliori delle meritrici, superò di gran lunga la madre nell’arte di soddisfare un uomo con la bocca e queste doti le tornarono utili anche a scuola fin a diventar del bullo la cocca.

Trascorsero i giorni a trastullar i loro corpi di piacer, fin quando il giovane fanciullo ripartì per il suo sentier.

Quando lo riaccompagnarono all’ aeroporto una lacrima rigava il viso di Jennifer “Tranquilla questa estate io e te andiamo a fare un salto in Spagna”disse Elenoire “Ho già preso i biglietti” “E papa?” “Lo lasciamo a guardare il cane” sorrise Elenoire.

E proprio vero il gioco della maniglia … prima la madre e poi la figlia.


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2020-03-17
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