Venerdi sera

di
genere
etero

Avevo pensato che non fosse venuta.

Desolato, mi ero infilato nella vasca a rilassarmi, un po’ di musica di sottofondo, e un profumatore che rilascia nell’aria un profumo dolciastro dagli effetti quasi allucinogeni.

Sento suonare alla porta; mi scoccia, mi ero rilassato, sarà qualche rompiscatole di amico, che proprio oggi non voglio incontrare. al secondo squillo, mi decido a rispondere, raccolgo il telo, mi asciugo e lo metto attorno alla vita: quando arrivo al citofono mi rendo conto dalla telecamera, che a suonare era il mio appuntamento!

Apro il cancelletto e la aspetto sul portone. Mi saluta e ride, nel vedermi nudo.

– Già pronto?

– No – rispondo io – mi stavo rilassando nella vasca.

– Ti raggiungo – mi dice, e così la lascio li tolgo il telo e mi infilo di nuovo in vasca.

Lei mi raggiunge, già nuda poco dopo, entra in vasca, si posiziona di fronte a me e cominciamo a chiacchierare, immerso in mezzo alle sue gambe. Sento i suoi piedi attorno ai miei fianchi; mi sento massaggiare da quei piedi, non voglio reagire, solo rilassarmi e godermi quel massaggio.

I piedi scendono fino al mio pisello già sveglio, lo afferrano e inizia una sega lenta, morbida, molto erotica.

Appoggio la testa al bordo della vasca e volo in pieno godimento.

I piedi scompaiono, lei si sposta e si immerge la testa, io mi aggrappo al bordo nello stesso tempo in cui la bocca avvolge il pisello: sento le labbra sul membro, la lingua che lo avvolge. Poi le braccia mi prendono le gambe e mi tirano su: appoggio i piedi sul bordo della vasca nello stesso tempo in cui la mano si appoggia alle palle tirando energicamente la pelle scappellandomi. La lingua torna ad avvolgere il pisello, sento le sue mani accarezzarmi le gambe, salire verso il mio sedere; la mano destra si insinua sul mio culo, le dita allargano i glutei con il medio che stimola il buco, io mi rilasso e quel medio entra dentro.

Infine mi tira fuori il dito, mi morde il pisello e ed esce fuori dalla vasca.

Esco anche io, la seguo in camera da letto, aspetto sulla porta e la vedo sdraiare sul letto.

Che bella schiena! Che bel culo!

Vado al mio cassetto preferito, prendo un fallo di gomma bello grosso, e torno da lei.

Mi accomodo vicino, la massaggio, la faccio rilassare, poi vado a cavalcioni su di lei, rivolto a quel bel culo, glielo tocco, lo massaggio li allargo e affogo li la mia lingua. Spingo i pollici sul buco, lo spingo e lo allargo, lei si lamenta, io infilo più a fondo la lingua. Poi insinuo la mia mano sinistra sotto la sua gamba e prendo a massaggiarle la figa: la sento bagnata, giungo al clitoride, lo trastullo e lei si dimena.

Prendo il fallo, lo lubrifico e lo appoggio alla sua fessura: lo spingo dentro, lei sposta il culo per meglio accoglierlo.

Lo pompo dentro, lo sistemo e attivo la vibrazione. A quel punto mi giro, lecco ancora una volta il buchetto, gli sputo sopra e spingo il pisello dentro, lei grida, cerca di alzare la testa e io per risposta gliela affondo sul cuscino.

Spingo, spingo con foga, spingo con rabbia, sento le palle bruciare, un ultima stantuffata, poi fuori e sparo uno schizzo lunghissimo che copre tutta la schiena arrivando fino ai capelli.

Aspetto che le palle finiscano si svuotarsi, poi con la lingua le corro sulla schiena raccogliendo il fiotto di sperma, mi sdraio su di lei; lei si gira, la bacio, le sparo lo sperma in bocca.

Lei sorride

– stronzo!

Poi si alza, scappa in bagno, si riveste e va via.
scritto il
2020-05-02
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