Cornuto: -- l'amico di famiglia 8
di
Armando70
genere
tradimenti
Capitolo otto 8
La serata non era iniziata, stava per iniziare. Il bocchino appena fatto a Giorgio era stato solo un'anticipo di ciò che sarebba avvenuto dopo.
Giorgio era ancora steso sul divano ad occhi chiusi, stava ancora gustando la goduta di pochi minuti prima. mia moglie lo raggiunse in punta di piedi.
"Alzati...". le disse prendendolo per il cazzo ancora mezzo rigido, aveva ancora addosso la camicia, gliela strappa di dosso facendo saltare alvuni bottoni. "Via questa roba di dosso, ti voglio nudo..." Lo portò al centro della sala, di fronte alla porta della cucina, dove io da dietro la porta potevo vedere senza dover intervenire. Lei aveva ancora addosso quel poco di vestiti che aveva indossato per la serata. "Spogliami...", le dice, "strappami i vestiti di dosso, strappameli con forza...", diceva con lo sguardo rivolto alla porta della cucina quasi a cercare il mio sguardo. e giorgio non se lo fece ripetere. Con uno strappo secco le toglie prima la camicetta, poi il reggiseno e la minigonna, infine il perizoma. Era nuda, lei raccoglie tutto e la porge a giorgio. "Butta tutto in cucina..", le dice, "lui la deve vedere."
Giorgio esitò un momento, sapeva che dietro la porta c'ero io, forse non voleva umiliarmi, poi fece alcuni passi è posò i vestiti di lei tra la porta della cucina e quella dela sala. Sempre tirandolo per il cazzo avicinò ancora di più Giorgio alla porta, si inginocchia e ricomincia a succhierlo, a leccarci le palle, poi lo gira, con la lingua le lambisce il culo, con una mano continua a menarle il cazzo. Tutto sotto i miei occhi, ormai avevo messo fuori la testa da quella porta. "ora leccami il culo...", ordina lei a Giorgio mettendosi col sedere per aria, "voglio che m'inculi...", diceva allargandosi le natiche messe in bellavista. Giorgio prese a leccarla, forse sorpreso della decisione, "lecca, lecca bene...", continuava a ripetere, "metti un dito, dilatami il buchetto, così, così...", infoiatissima continuava, "metti un altro dito ora, vai avanti è indietro, così, bravo, continua. Questa sera mi fai ciò che nessuno mi ha mai fatto. Si nessuno. Mio marito non me l'ha mai fatto il culo."Infatti io nel culo non glielò mai messo, ho provato qualche volta senza mai riuscire. Assistevo alla scena e mi masturbavo, lentamente, non volevo godere, volevo aspettare di vedere mia moglie con un cazzo piantato nel culo. "Ora...!", urla lei, "Ora sono pronta, mettilo dentro senza preocuparti. Mi farà un pò male ma sopporterò.
Così Giorgio, sempre senza parlare, forse incredulo di ciò che le stava capitando quella sera, poggia la capella sul buchetto di mia moglie e comincia a spingere, mentre lei lo incitava a voce alta. "vai, vai deciso. Spingi con decisione, fallo entrare." e lui con decisione spingeva. Vedevo la sua cappella prima strusciare contro le natiche, poi affondare in mezzo alle chiappe avide di lei, un minuto dopo inghiottì il cazzo per intero.
Continua.
La serata non era iniziata, stava per iniziare. Il bocchino appena fatto a Giorgio era stato solo un'anticipo di ciò che sarebba avvenuto dopo.
Giorgio era ancora steso sul divano ad occhi chiusi, stava ancora gustando la goduta di pochi minuti prima. mia moglie lo raggiunse in punta di piedi.
"Alzati...". le disse prendendolo per il cazzo ancora mezzo rigido, aveva ancora addosso la camicia, gliela strappa di dosso facendo saltare alvuni bottoni. "Via questa roba di dosso, ti voglio nudo..." Lo portò al centro della sala, di fronte alla porta della cucina, dove io da dietro la porta potevo vedere senza dover intervenire. Lei aveva ancora addosso quel poco di vestiti che aveva indossato per la serata. "Spogliami...", le dice, "strappami i vestiti di dosso, strappameli con forza...", diceva con lo sguardo rivolto alla porta della cucina quasi a cercare il mio sguardo. e giorgio non se lo fece ripetere. Con uno strappo secco le toglie prima la camicetta, poi il reggiseno e la minigonna, infine il perizoma. Era nuda, lei raccoglie tutto e la porge a giorgio. "Butta tutto in cucina..", le dice, "lui la deve vedere."
Giorgio esitò un momento, sapeva che dietro la porta c'ero io, forse non voleva umiliarmi, poi fece alcuni passi è posò i vestiti di lei tra la porta della cucina e quella dela sala. Sempre tirandolo per il cazzo avicinò ancora di più Giorgio alla porta, si inginocchia e ricomincia a succhierlo, a leccarci le palle, poi lo gira, con la lingua le lambisce il culo, con una mano continua a menarle il cazzo. Tutto sotto i miei occhi, ormai avevo messo fuori la testa da quella porta. "ora leccami il culo...", ordina lei a Giorgio mettendosi col sedere per aria, "voglio che m'inculi...", diceva allargandosi le natiche messe in bellavista. Giorgio prese a leccarla, forse sorpreso della decisione, "lecca, lecca bene...", continuava a ripetere, "metti un dito, dilatami il buchetto, così, così...", infoiatissima continuava, "metti un altro dito ora, vai avanti è indietro, così, bravo, continua. Questa sera mi fai ciò che nessuno mi ha mai fatto. Si nessuno. Mio marito non me l'ha mai fatto il culo."Infatti io nel culo non glielò mai messo, ho provato qualche volta senza mai riuscire. Assistevo alla scena e mi masturbavo, lentamente, non volevo godere, volevo aspettare di vedere mia moglie con un cazzo piantato nel culo. "Ora...!", urla lei, "Ora sono pronta, mettilo dentro senza preocuparti. Mi farà un pò male ma sopporterò.
Così Giorgio, sempre senza parlare, forse incredulo di ciò che le stava capitando quella sera, poggia la capella sul buchetto di mia moglie e comincia a spingere, mentre lei lo incitava a voce alta. "vai, vai deciso. Spingi con decisione, fallo entrare." e lui con decisione spingeva. Vedevo la sua cappella prima strusciare contro le natiche, poi affondare in mezzo alle chiappe avide di lei, un minuto dopo inghiottì il cazzo per intero.
Continua.
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