Con la mia mamma gravida.

Sia io che mia sorella,avevamo subito notato qualcosa che non quadrava nel comportamento di nostra madre.

Ci sembrava strano che nonostante fosse già incinta di quattro mesi,avesse deciso di separarsi da nostro padre per chiedere subito il divorzio e mettersi insieme a quell'uomo che,a sentire lei,aveva conosciuto appena dopo quella strana e inaspettata separazione.

Io e mia sorella,avevamo sempre avuto un ottimo rapporto con la nostra famiglia.

I nostri genitori sembravano alquanto affiatati anche se potevamo notare che il tempo aveva un po appannato la loro passione.

Erano comunque molto legati e rispettosi l'uno dell'altra e a noi,oltre che non farci mancare niente,ci concedevano tutta la libertà di cui sentivamo il bisogno.

Anche io e mia sorella eravamo molto affiatati e senza particolari sensi di colpa,avevamo scoperto insieme i segreti del sesso sin da piccoli e dunque crescendo,avevamo approfondito la conoscenza sino a fare l'amore tra noi,già nel periodo della preadolescenza.

Sapevamo dunque tutto del sesso quando con nostra madre incinta,era fiondato come un fulmine la loro separazione.

La routine domestica comunque,continuava quasi invariata.

Mia madre pareva felice insieme al suo nuovo uomo,promesso sposo(Anche lui in via di separazione dalla moglie) ed aspirante padre di due figli grandi ed un altro in arrivo del precedente matrimonio.

Dunque,tre figli non suoi.

Così percepivamo la cosa io e mia sorella beatamente impegnati coi nostri studi ed il nostro fraterno rapporto incestuoso.

Con disinvoltura continuavamo nel nostro trasgressivo e segreto rapporto e contemporaneamente,ognuno coltivava le proprie "normali" amicizie ed i propri giovanili amori.

Era estate quel giorno in cui casualmente,avevo incrociato mia madre nuda che usciva dalla doccia proprio nel momento in cui io entravo in bagno.

-Scusami mamma...non sapevo...non volevo...-

-Di che ti scusi...sei mio figlio ed io sono tua madre..non devi scusarti!-

Colto di sorpresa da quella inaspettata reazione,mi ero bloccato davanti a lei imbarazzato ma con gli occhi carichi di ammirazione per quel corpo morbido e portatore di vita nuova.

-Che c'è...cos'hai da guardarmi....non hai mai visto tua madre nuda?-

-No,non è questo!

Il fatto è che è passato tanto tempo da quando ero bambino e facevamo il bagno insieme.

E poi,è la prima volta che ti vedo nuda col pancione.....sei bellissima mamma.-

-Ehi..ehi...vacci piano coi complimenti e digli anche al tuo amichetto di andarci piano.-

Mi aveva detto sorridendo ironica guardando in basso proprio in direzione del mio pene che gonfiava vistosamente il mio pantaloncino corto.

Rosso in viso e balbettando qualcosa di impossibile,mi ero portato entrambe le mani sulla patta in un ridicolo pudico gesto.

-Vieni qua bambino di mamma,vieni che voglio stringerti e sentire l'uomo che sei diventato.-

Avevo sentito quell'abbraccio come qualcosa di caldo,materno e violento al tempo stesso.

I suoi seni coi capezzoli scuri e duri spingevano come rostri sul mio petto mentre sotto la sua pancia che schiacciava la mia,sentivo il cazzo duro come non mi era mai capitato prima.

Non c'era nessun contatto coi due sessi opportunamante tenuti staccati dal volume del suo ventre e tuttavia,percepivo il calore della sua fica.

Poi,in un improvviso precipitare degli eventi,mia madre con un braccio allungato dietro al mio collo mi aveva stretta a se unendo le sue labbra alle mie mentre con l'altra mano,si era intrufolata nel pantaloncino in cerca dl mio cazzo.

A quel punte,con le braccia dietro la sua schiena l'avevo stretta di più a me mentre le nostre lingue roteavano dentro le labbra serrate a ventosa.

In quel bacio sensuale,materno e lascivo al tempo stesso,percepivo lo stesso sapore della saliva di mia sorella ed anche la stessa passione incestuosa.

-Amore...sino a stasera non c'è nessuno in casa....andiamo a letto e fammi sentire come sa fare l'amore mio figlio!-

Con la mano stretta alla sua,venivo trascinato col cuore che batteva a mille ed il corpo in preda ad un incontrollabile tremore,verso il letto sul quale io stesso ero stato concepito.

segue