Segreti in famiglia 11 - La scoperta del paradise e della suocera troia 🤰😋
di
Incest 2021
genere
incesti
Il tour nell'antico casale era ripreso attraversando i vari ambienti entro ognuno dei quali, vi erano sorprendenti scene di sesso estremo.
Il corpo centrale della casa era formato come nello stile dell'epoca, da un grande salone al tempo adibito alle feste ed ai balli modificato poi, in un grande bar con pista da ballo ed angoli riservati ai salottini appartati ma comunicanti tra loro.
Una serie di porte poi, conducevano verso una sequela di stanzoni uniti tra loro da porte.,
Stanzoni forniti di camini ed attrezzati secondo i differenti gusti sessuali degli ospiti.
Solo leggeri velari, decorati con soggetti che descrivevano ciò di cui si poteva godere oltre, separavano gli spazi "giochi" dal corridoio che collegava le varie stanze.
L'ultima stanza, immersa in una fioca luce rossa, era priva di porte di uscita e finestre e con al centro una scala a chiocciola in stile liberty che conduceva in un'ampia camera rotonda con in mezzo un grande letto anch'esso tondo.
Le pareti tutt'intorno, erano caratterizzate da fori posizionati a diverse altezze dal pavimento; Era il glory hole dove si poteva accedere senza essere visti da chi, all'esterno, infilava il cazzo in quei buchi per farseli succhiare.
Ovviamente, la riservatezza era reciproca, quelli dentro non conoscevano i legittimi proprietari degli uccelli che apparivano e scomparivano da quei fori mentre quelli all'esterno, non potevano sapere se quelle bocche fossero di maschi o femmine, vecchi o giovani, estranei o mariti, mogli o figli.. puro godimento per tutti senza porsi troppe domande!
Sul lettone centrale ovviamente, i frequentatori di quell'ambiente, potevano accoppiarsi in modo anonimo e promiscuo.
Nel momento in cui i nostri quattro avventori, si erano affacciati, oltre a due donne intente a succhiare cazzi dai buchi, sul lettone vi erano un maschio ed una femmina (Probabilmente marito e moglie) che in ginocchio l'uno di fronte all'altra si baciavano mentre da dietro, due maschi si chiavano la donna ed inculavano il maschio.
Quella scena aveva eccitato molto Sara la quale si era inginocchiata a succhiare un cazzone nero che spuntava da un buco mentre la ginecologa, si era accostata col di dietro al muro, offrendo la fica ad un cazzo duro dal colore bianco e dalla cappella rosa come una pesca.
Quando entrambe avevano ricevuto la loro dose di sperma, si erano baciate travasando il miele di Sara nella bocca dell'amica per poi, adagiarsi sul letto tondo e unirsi a 69, per un saffico, gustoso scambio di sapori.
Il marito ed il suocero di Sara, avevano assistito alla scena eccitati come bestie, ma dovendo finire ancora il giro, avevano evitato di partecipare o masturbarsi per riservarsi ai successivi momenti.
Tornando al piano terra, erano usciti e non lontano nel parco, vi era una casa anticamente riservata ai servi ed ai contadini.
Anche in quel caso, le camere si succedevano con le porte che aprivano direttamente sul prato.
Ed anche a quel fabbricato, avevano modificato l'interno ricavando un corridoio che collegava tutte le stanze che dunque, potevano essere aperte o chiuse per garantire la privacy a chi l'avesse voluta.
Non lontano da quell'ambiente, vi erano le stalle modificate dall'esterno, come dependance di lusso con rivestimenti in legno pregiato ed ampie vetrate che permettevano di guardare anche gli spazi interni dove oltre ai box per i cavalli, vi erano i soliti arredi idonei ad appartarsi per fare sesso.
Mentre dall'esterno, curiosavano, un paio di cani si erano avvicinati al vetro scodinzolando.
All'interno della porta d'ingresso, un disimpegno divideva la zona dei cavalli (Un ampio spazio in terra battuta con alcuni pouff rivestiti di finta pelle, distribuiti a caso) dal soggiorno a sua volta, separato da alcune stanze con le cucce dei cani.
Alcune gigantografie, riproducevano scene mitologiche di accoppiamenti di donne con animali (Leda e il cigno- Pasifae e il toro col figlio "Minotauro" e poi satiri, ippogrifi e altre creature mitologiche) oltre alle foto di bellissimi cani e imponenti stalloni.
All'interno di quegli spazi, li aveva accompagnati un uomo piuttosto aitante vestito da stalliere che li aveva spiegato le cose che avrebbero potuto fare in quel posto e, per meglio far capire, se non avessero già esperienza per quel tipo di gioco, li aveva invitati ad assistere ad uno spettacolo dal vivo quella sera stessa dopo mezzanotte.
Insomma, per quell'allegra brigata, si prospettavano tre giorni di sorprese e godimento.
Naturalmente, non mancavano gli spazi per gli appassionati del genere sado-maso o mister con le schiave e mistresse con mariti addestrati come cagnolini.
Non mancavano vasche tipo jacuzzi e locali per gli appassionati di pioggia dorata.
Tutto insomma!
Tutto per appagare le voglie più trasgressive ed ogni tipo di perversione restando sempre però, nell'ambito della libera scelta, senza violenza e tra adulti sani con test AIDS.
Quell'ampia offerta di piaceri, coi limiti fisiologici dei maschi, imponeva un certo controllo nelle prestazioni attive mentre lasciava ampi spazi in quelle passive.
In ques'ultimo caso, il marito ed il suocero di Sara, avevano approfittato delle possibilità che offriva il glory hole di fare pompini o essere inculati in modo totalmente anonimo risparmiandosi così, per le loro donne e le vogliose mogli accompagnate dai rispettivi cornuti.
Altro discorso per Sara e la sua amante.. libere!
Totalmente libere in quanto donne, di farsi scopare da chiunque, maschi e femmine, giovani e vecchi traendone anche profitti economici approfittando del fatto di essere gravida e "Lavorare" in coppia.
Quando erano tornati a casa, avevano in tasca un bel gruzzolo di Euro ed in corpo, un pieno di sperma che avevano voluto conservare in ricordo di quella incredibile esperienza.
Avevano trascorso tutta la notte a casa di Sara.
Anche il suocero era rimasto a dormire da loro insieme alla ginecologa e per riprendersi tutti dalla stanchezza di quel tour de force, erano rimasti a letto per tutto il giorno.
A quell'ingiustificato ritardo, la suocera, preoccupata per non averli visti tornare senza peraltro ricevere risposte al telefono, il giorno successivo, prima di andare in parrocchia (già preparata per la monta col parroco ed il giardiniere), era passata a casa del figlio e della nuora.
Aveva ancora con se le chiavi di casa che aveva usato per sistemare la casa prima del matrimonio e dunque, era entrata senza suonare.
Aprendo la porta, ai suoi occhi si era presentato uno spettacolo incredibile.
In soggiorno, in ginocchio sul tappeto vi era il figlio nudo col padre che da dietro se lo stava inculando mentre distasa sul divano a cosce spalancate, la nuora si faceva leccare la fica dalla sua ginecologa.
Dopo un attimo di smarrimento ed un blocco che aveva pietrificato all'istante i quattro "Fedigrafi", la suocera urlando "Maiali!- Porci! - Troie! - Puttane!" aveva gettato a terra la borsa che aveva in mano e dopo essersi sfilata di dosso il soprabito, si era sciolta i capelli che teneva da sempre legati a toupet e si era tolta la camicetta e la gonna esibendo agli occhi strabuzzati dei quattro, una mise sexi incredibile: Un reggiseno rosso a balconcino con i seni appoggiati fuori coi grossi capezzoli infilzati da piercing in oro mentre in basso, un folto ciuffo di peli neri, era malamente coperto da uno striminzito perizoma triangolare, rosso e con un ricamino in oro legato con un sottilissimo filo che si perdeva tra le natiche tornite e ben sode.
Una gran fica insomma, provocante, con un piercing a forma di fallo sull'ombelico e, sulla natica un tatuaggio a forma di cuore che il marito non le aveva mai visto.
Poi, sotto lo sguardo sempre più esterrefatto dei quattro, si era sdraiata sotto il figlio ed aveva cominciato a succhiargli il cazzo mentre il marito aveva ripreso la monta.
Naturalmente il figlio, sollecitato dal cazzo del padre che l'inculava con sempre maggiore foga e dalla bocca della mamma che glielo succhiava a ventosa, se ne era venuto subito riempiendole la bocca con una potente sborrata.
Subito dopo, anche il marito aveva goduto e lei, da provetta troia nella quale l'aveva trasformata il prete, aveva ripulito con la lingua il cazzo del marito per poi leccare sino ad ingoiarlo tutto, lo sperma che colava dal buco del culo del figlio.
La scoperta di tanta troia nascosta in casa sino a quel giorno, aveva svelato alla mente dei quattro un futuro inimmaginabile prima, tra le mura di casa ed il PARADISE.😋
segue
Il corpo centrale della casa era formato come nello stile dell'epoca, da un grande salone al tempo adibito alle feste ed ai balli modificato poi, in un grande bar con pista da ballo ed angoli riservati ai salottini appartati ma comunicanti tra loro.
Una serie di porte poi, conducevano verso una sequela di stanzoni uniti tra loro da porte.,
Stanzoni forniti di camini ed attrezzati secondo i differenti gusti sessuali degli ospiti.
Solo leggeri velari, decorati con soggetti che descrivevano ciò di cui si poteva godere oltre, separavano gli spazi "giochi" dal corridoio che collegava le varie stanze.
L'ultima stanza, immersa in una fioca luce rossa, era priva di porte di uscita e finestre e con al centro una scala a chiocciola in stile liberty che conduceva in un'ampia camera rotonda con in mezzo un grande letto anch'esso tondo.
Le pareti tutt'intorno, erano caratterizzate da fori posizionati a diverse altezze dal pavimento; Era il glory hole dove si poteva accedere senza essere visti da chi, all'esterno, infilava il cazzo in quei buchi per farseli succhiare.
Ovviamente, la riservatezza era reciproca, quelli dentro non conoscevano i legittimi proprietari degli uccelli che apparivano e scomparivano da quei fori mentre quelli all'esterno, non potevano sapere se quelle bocche fossero di maschi o femmine, vecchi o giovani, estranei o mariti, mogli o figli.. puro godimento per tutti senza porsi troppe domande!
Sul lettone centrale ovviamente, i frequentatori di quell'ambiente, potevano accoppiarsi in modo anonimo e promiscuo.
Nel momento in cui i nostri quattro avventori, si erano affacciati, oltre a due donne intente a succhiare cazzi dai buchi, sul lettone vi erano un maschio ed una femmina (Probabilmente marito e moglie) che in ginocchio l'uno di fronte all'altra si baciavano mentre da dietro, due maschi si chiavano la donna ed inculavano il maschio.
Quella scena aveva eccitato molto Sara la quale si era inginocchiata a succhiare un cazzone nero che spuntava da un buco mentre la ginecologa, si era accostata col di dietro al muro, offrendo la fica ad un cazzo duro dal colore bianco e dalla cappella rosa come una pesca.
Quando entrambe avevano ricevuto la loro dose di sperma, si erano baciate travasando il miele di Sara nella bocca dell'amica per poi, adagiarsi sul letto tondo e unirsi a 69, per un saffico, gustoso scambio di sapori.
Il marito ed il suocero di Sara, avevano assistito alla scena eccitati come bestie, ma dovendo finire ancora il giro, avevano evitato di partecipare o masturbarsi per riservarsi ai successivi momenti.
Tornando al piano terra, erano usciti e non lontano nel parco, vi era una casa anticamente riservata ai servi ed ai contadini.
Anche in quel caso, le camere si succedevano con le porte che aprivano direttamente sul prato.
Ed anche a quel fabbricato, avevano modificato l'interno ricavando un corridoio che collegava tutte le stanze che dunque, potevano essere aperte o chiuse per garantire la privacy a chi l'avesse voluta.
Non lontano da quell'ambiente, vi erano le stalle modificate dall'esterno, come dependance di lusso con rivestimenti in legno pregiato ed ampie vetrate che permettevano di guardare anche gli spazi interni dove oltre ai box per i cavalli, vi erano i soliti arredi idonei ad appartarsi per fare sesso.
Mentre dall'esterno, curiosavano, un paio di cani si erano avvicinati al vetro scodinzolando.
All'interno della porta d'ingresso, un disimpegno divideva la zona dei cavalli (Un ampio spazio in terra battuta con alcuni pouff rivestiti di finta pelle, distribuiti a caso) dal soggiorno a sua volta, separato da alcune stanze con le cucce dei cani.
Alcune gigantografie, riproducevano scene mitologiche di accoppiamenti di donne con animali (Leda e il cigno- Pasifae e il toro col figlio "Minotauro" e poi satiri, ippogrifi e altre creature mitologiche) oltre alle foto di bellissimi cani e imponenti stalloni.
All'interno di quegli spazi, li aveva accompagnati un uomo piuttosto aitante vestito da stalliere che li aveva spiegato le cose che avrebbero potuto fare in quel posto e, per meglio far capire, se non avessero già esperienza per quel tipo di gioco, li aveva invitati ad assistere ad uno spettacolo dal vivo quella sera stessa dopo mezzanotte.
Insomma, per quell'allegra brigata, si prospettavano tre giorni di sorprese e godimento.
Naturalmente, non mancavano gli spazi per gli appassionati del genere sado-maso o mister con le schiave e mistresse con mariti addestrati come cagnolini.
Non mancavano vasche tipo jacuzzi e locali per gli appassionati di pioggia dorata.
Tutto insomma!
Tutto per appagare le voglie più trasgressive ed ogni tipo di perversione restando sempre però, nell'ambito della libera scelta, senza violenza e tra adulti sani con test AIDS.
Quell'ampia offerta di piaceri, coi limiti fisiologici dei maschi, imponeva un certo controllo nelle prestazioni attive mentre lasciava ampi spazi in quelle passive.
In ques'ultimo caso, il marito ed il suocero di Sara, avevano approfittato delle possibilità che offriva il glory hole di fare pompini o essere inculati in modo totalmente anonimo risparmiandosi così, per le loro donne e le vogliose mogli accompagnate dai rispettivi cornuti.
Altro discorso per Sara e la sua amante.. libere!
Totalmente libere in quanto donne, di farsi scopare da chiunque, maschi e femmine, giovani e vecchi traendone anche profitti economici approfittando del fatto di essere gravida e "Lavorare" in coppia.
Quando erano tornati a casa, avevano in tasca un bel gruzzolo di Euro ed in corpo, un pieno di sperma che avevano voluto conservare in ricordo di quella incredibile esperienza.
Avevano trascorso tutta la notte a casa di Sara.
Anche il suocero era rimasto a dormire da loro insieme alla ginecologa e per riprendersi tutti dalla stanchezza di quel tour de force, erano rimasti a letto per tutto il giorno.
A quell'ingiustificato ritardo, la suocera, preoccupata per non averli visti tornare senza peraltro ricevere risposte al telefono, il giorno successivo, prima di andare in parrocchia (già preparata per la monta col parroco ed il giardiniere), era passata a casa del figlio e della nuora.
Aveva ancora con se le chiavi di casa che aveva usato per sistemare la casa prima del matrimonio e dunque, era entrata senza suonare.
Aprendo la porta, ai suoi occhi si era presentato uno spettacolo incredibile.
In soggiorno, in ginocchio sul tappeto vi era il figlio nudo col padre che da dietro se lo stava inculando mentre distasa sul divano a cosce spalancate, la nuora si faceva leccare la fica dalla sua ginecologa.
Dopo un attimo di smarrimento ed un blocco che aveva pietrificato all'istante i quattro "Fedigrafi", la suocera urlando "Maiali!- Porci! - Troie! - Puttane!" aveva gettato a terra la borsa che aveva in mano e dopo essersi sfilata di dosso il soprabito, si era sciolta i capelli che teneva da sempre legati a toupet e si era tolta la camicetta e la gonna esibendo agli occhi strabuzzati dei quattro, una mise sexi incredibile: Un reggiseno rosso a balconcino con i seni appoggiati fuori coi grossi capezzoli infilzati da piercing in oro mentre in basso, un folto ciuffo di peli neri, era malamente coperto da uno striminzito perizoma triangolare, rosso e con un ricamino in oro legato con un sottilissimo filo che si perdeva tra le natiche tornite e ben sode.
Una gran fica insomma, provocante, con un piercing a forma di fallo sull'ombelico e, sulla natica un tatuaggio a forma di cuore che il marito non le aveva mai visto.
Poi, sotto lo sguardo sempre più esterrefatto dei quattro, si era sdraiata sotto il figlio ed aveva cominciato a succhiargli il cazzo mentre il marito aveva ripreso la monta.
Naturalmente il figlio, sollecitato dal cazzo del padre che l'inculava con sempre maggiore foga e dalla bocca della mamma che glielo succhiava a ventosa, se ne era venuto subito riempiendole la bocca con una potente sborrata.
Subito dopo, anche il marito aveva goduto e lei, da provetta troia nella quale l'aveva trasformata il prete, aveva ripulito con la lingua il cazzo del marito per poi leccare sino ad ingoiarlo tutto, lo sperma che colava dal buco del culo del figlio.
La scoperta di tanta troia nascosta in casa sino a quel giorno, aveva svelato alla mente dei quattro un futuro inimmaginabile prima, tra le mura di casa ed il PARADISE.😋
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