Segreti 8 - Mio figlio ingravida🤰me e la🤰moglie
di
Incest 2021
genere
incesti
La mia gravidanza e la tua, procedevamo magnificamente con reciproca soddisfazione.
Io sapevo che mio figlio, tuo marito, ti avesse messa incinta durante il viaggio di nozze ma tu, non sapevi ancora che ad ingravidarmi non era stato mio marito Andrea, bensì lo stesso Roby, tuo marito nonché mio figlio.
Il nostro rapporto procedeva dunque in perfetta armonia.
Mio figlio si prendeva cura di entrambe e soddisfaceva anche se in modo diverso, le nostre esigenze affettive e sessuali.
Con te era sempre delicato e premuroso (d'altra parte eravate freschi sposini) mentre con me, si comportava come se fossi la sua troia e la cosa oramai, mi piaceva anche se gli raccomandavo di non esagerare con la violenza dei suoi affondi per via della creatura che avevo in grembo.
Col passare dei mesi però, l'impegno di soddisfare entrambe, era diventato per lui assai impegnativo anche a causa del fatto che la nostra gravidanza aumentava la sua eccitazione e non gli non gli permetteva , per quanto giovane e forte, di recuperare le energie sprecate.
Ricorderai anche tu che verso il settimo mese, aveva dovuto assentarsi anche dal lavoro per uscire da una specie di debilitante esaurimento nervoso.
Fortunatamente, quando si era ripreso, gli avevano assegnato quell'incarico che lo teneva in trasferta all'estero per 5 giorni a settimana ed è stato allora che ha cominciato ad inventare quelle scuse che gli permettevano al suo rientro in Italia, di fermarsi da me per poi tornare a casa vostra.
Comunque, tu non ti eri accorta di niente tanto è vero che i nostri rapporti suocera/nuora erano sempre ottimi e tu, sola in casa ed in stato interessante, trascorrevi spesso la notte da me.
Dopo la nascita dei nostri bambini, sono passati molti anni di quella routine in cui Roby trascorreva molto tempo all'estero incrinando un po' il vostro rapporto e rendendo insoddisfatta anche me.
In quel periodo, anche i nostri rapporti (miei e tuoi) avevano cominciato ad incrinarsi sino ad interrompersi quasi completamente.
L'unica persona che davvero ti stava vicino oltre alla tua famiglia, era la mia amica Anna, la quale, stanca dei miei tradimenti, ti aveva raccontato ogni cosa allontanandoti ancora di più da me e rendendo più freddi i rapporti con tuo marito.
Naturalmente Anna ti ha raccontato solo la parte "piccante" del mia storia omettendo di raccontarti le mie sofferenze interiori per i drammi che avevo vissuto di cui forse, grazie alla sua insensibilità, non si rendeva neanche conto.
Per di più, aveva anche 'dimenticato' anche di dirti, che in assenza di Roby ci consolavamo a vicenda dandoci piacere con giochi saffici ed attrezzi erotici vari che lei stessa procurava.
Altra cosa che non ti ho ancora detto che Arturo non era ancora maggiorenne quando una sera che sentivo forte la mancanza di Roby e non volevo consolarmi con Anna, ero andata a letto con Arturo che da quel momento era diventato il mio secondo amante.
Quando Roby lo aveva saputo invece di arrabbiarsi, aveva condiviso la mia scelta e non solo quella giacché spesso, facciamo l'amore in tre.
Sicuramente per questo i miei rapporti con lei si erano interrotti.
Infatti entrando nel mio letto anche Arturo, i nostri incontri lesbici si erano diradati assai ed è per questo che lei, per vendicarsi, ti aveva raccontato tutto.
Mentre la suocera confessava ogni cosa, il volto di Lulù si era rattristato al punto che alcune lacrime le avevano lasciato tracce di rimmel sulle gote.
"Sai Mafalda, le cose che mi hai raccontato mi rattristano e mi fanno capire che forse, per troppo tempo anch'io non ho cercato di capire davvero i tuoi problemi, i tuoi tormenti ed anche i momenti di euforia che ti rendevano così diversa e spumeggiante.
Certo tu, non hai fatto nulla per farmi entrare davvero nella tua vita però..."
"Però cosa Lulù, tu non hai colpa.
La colpa è solo mia che avrei dovuto dirti subito che condividevamo, anche se con ruoli diversi, lo stesso amore e poi, durante le sue assenze, anziché consolarmi tra le braccia di Anna, avrei dovuto starti più vicina per scoprire insieme a te i piaceri dell'amore saffico soprattutto tra noi che condividevamo lo stesso uomo.
A quel punta Lulù si era gettata tra le braccia della suocera e con incredibile naturalezza le loro labbra si erano incontrate per un bacio profondo e sensuale mentre le mani cercavano smaniosamente le parti più femminili dei loro rispettivi corpi.
segue
Io sapevo che mio figlio, tuo marito, ti avesse messa incinta durante il viaggio di nozze ma tu, non sapevi ancora che ad ingravidarmi non era stato mio marito Andrea, bensì lo stesso Roby, tuo marito nonché mio figlio.
Il nostro rapporto procedeva dunque in perfetta armonia.
Mio figlio si prendeva cura di entrambe e soddisfaceva anche se in modo diverso, le nostre esigenze affettive e sessuali.
Con te era sempre delicato e premuroso (d'altra parte eravate freschi sposini) mentre con me, si comportava come se fossi la sua troia e la cosa oramai, mi piaceva anche se gli raccomandavo di non esagerare con la violenza dei suoi affondi per via della creatura che avevo in grembo.
Col passare dei mesi però, l'impegno di soddisfare entrambe, era diventato per lui assai impegnativo anche a causa del fatto che la nostra gravidanza aumentava la sua eccitazione e non gli non gli permetteva , per quanto giovane e forte, di recuperare le energie sprecate.
Ricorderai anche tu che verso il settimo mese, aveva dovuto assentarsi anche dal lavoro per uscire da una specie di debilitante esaurimento nervoso.
Fortunatamente, quando si era ripreso, gli avevano assegnato quell'incarico che lo teneva in trasferta all'estero per 5 giorni a settimana ed è stato allora che ha cominciato ad inventare quelle scuse che gli permettevano al suo rientro in Italia, di fermarsi da me per poi tornare a casa vostra.
Comunque, tu non ti eri accorta di niente tanto è vero che i nostri rapporti suocera/nuora erano sempre ottimi e tu, sola in casa ed in stato interessante, trascorrevi spesso la notte da me.
Dopo la nascita dei nostri bambini, sono passati molti anni di quella routine in cui Roby trascorreva molto tempo all'estero incrinando un po' il vostro rapporto e rendendo insoddisfatta anche me.
In quel periodo, anche i nostri rapporti (miei e tuoi) avevano cominciato ad incrinarsi sino ad interrompersi quasi completamente.
L'unica persona che davvero ti stava vicino oltre alla tua famiglia, era la mia amica Anna, la quale, stanca dei miei tradimenti, ti aveva raccontato ogni cosa allontanandoti ancora di più da me e rendendo più freddi i rapporti con tuo marito.
Naturalmente Anna ti ha raccontato solo la parte "piccante" del mia storia omettendo di raccontarti le mie sofferenze interiori per i drammi che avevo vissuto di cui forse, grazie alla sua insensibilità, non si rendeva neanche conto.
Per di più, aveva anche 'dimenticato' anche di dirti, che in assenza di Roby ci consolavamo a vicenda dandoci piacere con giochi saffici ed attrezzi erotici vari che lei stessa procurava.
Altra cosa che non ti ho ancora detto che Arturo non era ancora maggiorenne quando una sera che sentivo forte la mancanza di Roby e non volevo consolarmi con Anna, ero andata a letto con Arturo che da quel momento era diventato il mio secondo amante.
Quando Roby lo aveva saputo invece di arrabbiarsi, aveva condiviso la mia scelta e non solo quella giacché spesso, facciamo l'amore in tre.
Sicuramente per questo i miei rapporti con lei si erano interrotti.
Infatti entrando nel mio letto anche Arturo, i nostri incontri lesbici si erano diradati assai ed è per questo che lei, per vendicarsi, ti aveva raccontato tutto.
Mentre la suocera confessava ogni cosa, il volto di Lulù si era rattristato al punto che alcune lacrime le avevano lasciato tracce di rimmel sulle gote.
"Sai Mafalda, le cose che mi hai raccontato mi rattristano e mi fanno capire che forse, per troppo tempo anch'io non ho cercato di capire davvero i tuoi problemi, i tuoi tormenti ed anche i momenti di euforia che ti rendevano così diversa e spumeggiante.
Certo tu, non hai fatto nulla per farmi entrare davvero nella tua vita però..."
"Però cosa Lulù, tu non hai colpa.
La colpa è solo mia che avrei dovuto dirti subito che condividevamo, anche se con ruoli diversi, lo stesso amore e poi, durante le sue assenze, anziché consolarmi tra le braccia di Anna, avrei dovuto starti più vicina per scoprire insieme a te i piaceri dell'amore saffico soprattutto tra noi che condividevamo lo stesso uomo.
A quel punta Lulù si era gettata tra le braccia della suocera e con incredibile naturalezza le loro labbra si erano incontrate per un bacio profondo e sensuale mentre le mani cercavano smaniosamente le parti più femminili dei loro rispettivi corpi.
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