Rapporto sublime - Vieni.. fammi bere! 1

di
genere
incesti

"Vai di la Luca."

Gli aveva bisbigliato in un orecchio la mamma, mentre seduta sul divano tra lui e il marito seguivano un vecchio film alla TV.

"Perché?"

Aveva risposto il ragazzo che, comodamente rilassato sul cuscino, in uno stato di dormiveglia, si accarezzava il sesso molle e ancora umido dalla sega che gli aveva fatto la mamma pochi minuti prima.

"Vai di la Luca!"

Gli aveva risposto la mamma in tono seccato.

A quel punto il ragazzo si era alzato ed era andato ad aspettare la mamma in quell'angolo appartato del disimpegno verso la cucina.

Quello era il punto della casa dove tutto era cominciato tra loro e dove riuscivano a dare sfogo alle loro voglie improvvise anche quando in casa vi era il marito o qualche occasionale parente.

Infatti, riparato da una tenda, vi era un mobiletto a ribalta molto comodo per la mamma che poteva appoggiarvisi col petto offrendo al figlio la possibilità di prenderla da dietro e ricomporsi rapidamente nel caso di una improvvisa intrusione.

Naturalmente, da quando era cominciata quella tresca, lei aveva smesso di portare mutandine in casa ed indossava solo comodi e larghi camicioni abbottonati sul davanti.

Quel mobiletto poi,era corredato da numerosi cassettini che permettevano di riporvi gli asciugamani necessari per una veloce ripulita "Dopo!

Mentre in alcuni vani segreti, vi erano custoditi i loro toys erotici"

Accanto alla ribaltina, vi era incassato in una apposita nicchia, un divanetto adatto ad un accoppiamento più comodo.

Quando il figlio ea arrivato, lei era già seduta sul divano col camicione già sbottonato sul davanti e con i prosperosi seni completamente fuori.

"Che c'è mamma"

Aveva chiesto il ragazzo fingendosi stupito.

"Come che c'è Luca?!
Lo sai che a me piace concludere sempre con una bella bevuta dissetante e tonificante e tu stasera, mi hai provocata mentre tuo padre era ancora sveglio costringendomi a farti una sega senza neanche poter assaggiare la tua cremina.
Se tu avessi tenuto la mani a posto invece di intrufolarle in mezzo alle mie cosce, forse mi sarei appisolata anch'io come tuo padre".

"Ma mamma, non ti è bastato quello che abbiamo fatto oggi?
Stamattina prima di andare a scuola mi hai fatto un pompino!
Prima di pranzo ci siamo leccati ed abbiamo scopato.
Prima che rientrasse papà te l'ho leccata facendoti godere proprio su questo divano e poi, la sega di prima!"

"Tutto giusto.
Però, lo sai anche tu che quando c'è tuo padre a casa, la libidine mi sale a mille e mi rende insaziabile del tuo cazzo e della tua crema.
Adesso tira fuori la pompa che te la voglio succhiare per dissetarmi e non dirmi che non ne hai perché conosco benissimo la tua capacità di ricarica.
Quanto al resto, non preoccuparti, calmerò i bollori della mia micetta facendomi scopare da tuo padre dovessi anche violentarlo se continua a dormire."

Mentre succhiava il cazzo del figlio tornato durissimo, avevano sentito il rumore del marito che si chiudeva in bagno prima di andare in camera da letto.

A quel punto, il pompino era continuato con più foga protraendosi in tutta sicurezza per il tempo necessario e, come avveniva oramai fuori da ogni dubbio, la sborrata potente ed abbondante, le era spruzzata direttamente in gola mentre lei, con le labbra saldamente chiuse, ne gustava ingoiandone ogni stilla.

"Che buona.. che meraviglia!
Starei attaccata a questa pompa per tutto il tempo senza mollarla mai.
Potrei vivere anche senza mangiare nutrendomi solo del tuo nettare."

Sollevandosi infine con la lingua e le labbra ancora umide di sperma, aveva baciato il figlio in modo osceno e passionale prima di congedarlo "Mi raccomando Luca, preparalo per la mia prima colazione di domattina!"

Avevano riso!

Nonostante il sonno profondo dovuto alla stanchezza di quella giornata di sesso senza sosta, il ragazzo, come in un sogno, aveva sentito per tutta le notte le grida di piacere della mamma ed i grugniti, accompagnati da frasi oscene, del padre.

segue
scritto il
2023-12-11
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