S-Piacevole imprevisto 16 - Uno spettacolo per il figlio vedere la mamma succhiare un cazzo sborrato mentre la montano come una cagna
di
Incest 2021
genere
incesti
Dalla loro postazione Luca e la mamma potevano godere della vista di parte della zona in penombra protetta da siepi fiorite ed alcuni separé di tessuto rosso stampato a foglie verdi con di fronte il bar illuminato e la pista da ballo sulla quale alcune coppie si esibivano in atteggiamenti erotici.
In verità vi era una coppia perfettamente vestita le cui mani scorrevano dentro e sotto i loro abiti come fossero bisce mentre le loro bocche parevano cucite in un bacio indissolubile.
Altre coppie più discinte o malamente coperte da improbabili vestiti, limonavano come se fossero altrove.
Nel centro della pista, coperta solo da una microscopica minigonna e completamente nuda ammantata da una vistosa criniera liscia e scura che le ricadeva sui seni e sulla schiena, vi era la ragazza in ginocchio intenta a succhiare il cazzo di un uomo non più giovane perfettamente vestito in giacca e cravatta con solo la verga che fuoruscendo dalla patta dei pantaloni aperta, scorreva tra le labbra della giovane dalle gambe velate e da scarpe dalle vistose zeppe.
Rapiti da quell'ambiente così invitante e saturo di suoni e profumi afrodisiaci, la mamma ed il figlio, volgevano di continuo lo sguardo in direzione di qualcosa di più attraente.
Ad un certo punto, l'uomo che si stava facendo succhiare il cazzo dalla giovinetta, l'aveva scostata e richiudendosi la patta ed assumendo un atteggiamento da gentil uomo, aveva invitato la mamma di Luca a ballare.
Immediatamente lo sconosciuto l'aveva stretta a se come se si conoscessero da sempre, come fossero amanti e subito aveva cominciato a baciarla sulla bocca con voluttuose intrusioni di lingua mentre le mani, le esploravano ogni parte raggiungibili del suo corpo.
Aveva anche estratto l'uccello che aveva subito messo in mano alla donna prima di girarla per farglielo scivolare tra le chiappe praticamente nude:
-Che troia che sei.. così mi piacciono le donne.. sposate.. troie e con l'amante giovane!-
-Che porco che sei.. non ti bastano le ragazzine che ti succhiano il cazzo.. anche le tardone come me ti vai a cercare.-
Gli aveva risposto la donna spingendo con più decisione il culo verso quel cazzo che le scivolava tra le natiche.
-Quelle come te mi piacciono perché sono troie e me lo fanno diventare subito duro come il marmo.
Ma adesso basta, non voglio venire qui, voglio scoparti bene e far vedere al tuo ragazzotto come si monta una cagna in calore come te!-
Dopo quelle parole, senza ricomporsi e col cazzo duro ancora fuori, l'aveva presa per mano e l'aveva trascinata dietro un separé dove si stava svolgendo qualcosa di assai interessante.
-Vieni anche tu giovanotto.. che ci divertiremo e vai a prendere anche quella li!-
Aveva detto rivolgendosi a Luca ed indicando la ragazza che gli stava succhiando il cazzo mentre gli passava davanti tenendo la mamma per mano e con la camicetta completamente slacciata con le tette fuori e la minigonna sollevata al punto da mettere in mostra le chiappe praticamente nude.
Oltre una siepe in un angolo illuminato solo da una fioca lampada rossa, vi era un uomo seduto su un divano e sopra di lui una donna impalata a seno scoperto e cosce oscenamente spalancate in mezzo alle quali i movimenti della testa di un uomo lasciava intendere che stesse leccando entrambi i sessi in azione.
I gemiti dell'uomo ed i mugulii della donna completavano la descrizione scenica di ciò che stava avvenendo.
La donna che li aveva visti arrivare, con un gesto brusco della mano aveva allontanato la testa dell'uomo che la stava leccando:
-Togliti cornuto! Toglimi la tua linguaccia di dosso e stenditi a terra!-
Gli aveva ordinato e subito dopo, l'uomo che aveva con se la mamma di Luca, l'aveva spinta in ginocchio:
-Leccala tu adesso.. sono sicuro che lo saprei fare meglio di questo cornuto.-
Mentre la donna leccava e succhiava i sessi grondanti di umori spingendosi con la lingua sino a lambire il buco del culo del maschio, l'uomo in giacca e cravatta si era inginocchiato e senza difficoltà, con una spinta decisa e potente, glielo aveva infilato nella fica ed aveva cominciato a chiavarla con affondi precisi e potenti.
Alla vista dell'incredibile performances della mamma perfettamente sincronizzata coi movimenti di tutti gli altri, Luca aveva estratto il cazzo ed aveva cominciato a masturbarsi proprio come aveva visto in quei filmati in cui il padre si masturbava mentre gli chiavavano la moglie.
Anche la ragazza che gli stava accanto aveva cominciato a masturbarsi e tormentarsi i capezzoli con una mano.
Un urlo gutturale del maschio seguito dal grido della femmina, aveva segnato il momento in cui entrambi avevano raggiunto l'orgasmo.
Una sborrata potente ed un flusso liquido di umori avevano bagnato ogni cosa.
-Puliscigli bene il cazzo con la bocca mentre io do da bere al mio cornuto.-
Aveva detto con voce roca e autoritaria la donna mentre si sfilava dal cazzo che l'aveva fatta godere sino a quel momento.
A quel punto la mamma di Luca aveva potuto dedicarsi a quel cazzo con maggiore lena riuscendo davvero a raggiungere con la lingua anche lo sfintere anale sul quale colavano gli umori della femmina ed i rivoli di sperma del maschio.. una vera goduria mentre a sua volta veniva chiavata da dietro come una cagna.
Contemporaneamente l'altra donna, si era seduta sul volto del marito ed allargandosi la fica con le mani, l'aveva fatta combaciare in un bacio liquido ed osceno alla bocca del marito.
-Lecca cornuto.. lecca!-
segue
In verità vi era una coppia perfettamente vestita le cui mani scorrevano dentro e sotto i loro abiti come fossero bisce mentre le loro bocche parevano cucite in un bacio indissolubile.
Altre coppie più discinte o malamente coperte da improbabili vestiti, limonavano come se fossero altrove.
Nel centro della pista, coperta solo da una microscopica minigonna e completamente nuda ammantata da una vistosa criniera liscia e scura che le ricadeva sui seni e sulla schiena, vi era la ragazza in ginocchio intenta a succhiare il cazzo di un uomo non più giovane perfettamente vestito in giacca e cravatta con solo la verga che fuoruscendo dalla patta dei pantaloni aperta, scorreva tra le labbra della giovane dalle gambe velate e da scarpe dalle vistose zeppe.
Rapiti da quell'ambiente così invitante e saturo di suoni e profumi afrodisiaci, la mamma ed il figlio, volgevano di continuo lo sguardo in direzione di qualcosa di più attraente.
Ad un certo punto, l'uomo che si stava facendo succhiare il cazzo dalla giovinetta, l'aveva scostata e richiudendosi la patta ed assumendo un atteggiamento da gentil uomo, aveva invitato la mamma di Luca a ballare.
Immediatamente lo sconosciuto l'aveva stretta a se come se si conoscessero da sempre, come fossero amanti e subito aveva cominciato a baciarla sulla bocca con voluttuose intrusioni di lingua mentre le mani, le esploravano ogni parte raggiungibili del suo corpo.
Aveva anche estratto l'uccello che aveva subito messo in mano alla donna prima di girarla per farglielo scivolare tra le chiappe praticamente nude:
-Che troia che sei.. così mi piacciono le donne.. sposate.. troie e con l'amante giovane!-
-Che porco che sei.. non ti bastano le ragazzine che ti succhiano il cazzo.. anche le tardone come me ti vai a cercare.-
Gli aveva risposto la donna spingendo con più decisione il culo verso quel cazzo che le scivolava tra le natiche.
-Quelle come te mi piacciono perché sono troie e me lo fanno diventare subito duro come il marmo.
Ma adesso basta, non voglio venire qui, voglio scoparti bene e far vedere al tuo ragazzotto come si monta una cagna in calore come te!-
Dopo quelle parole, senza ricomporsi e col cazzo duro ancora fuori, l'aveva presa per mano e l'aveva trascinata dietro un separé dove si stava svolgendo qualcosa di assai interessante.
-Vieni anche tu giovanotto.. che ci divertiremo e vai a prendere anche quella li!-
Aveva detto rivolgendosi a Luca ed indicando la ragazza che gli stava succhiando il cazzo mentre gli passava davanti tenendo la mamma per mano e con la camicetta completamente slacciata con le tette fuori e la minigonna sollevata al punto da mettere in mostra le chiappe praticamente nude.
Oltre una siepe in un angolo illuminato solo da una fioca lampada rossa, vi era un uomo seduto su un divano e sopra di lui una donna impalata a seno scoperto e cosce oscenamente spalancate in mezzo alle quali i movimenti della testa di un uomo lasciava intendere che stesse leccando entrambi i sessi in azione.
I gemiti dell'uomo ed i mugulii della donna completavano la descrizione scenica di ciò che stava avvenendo.
La donna che li aveva visti arrivare, con un gesto brusco della mano aveva allontanato la testa dell'uomo che la stava leccando:
-Togliti cornuto! Toglimi la tua linguaccia di dosso e stenditi a terra!-
Gli aveva ordinato e subito dopo, l'uomo che aveva con se la mamma di Luca, l'aveva spinta in ginocchio:
-Leccala tu adesso.. sono sicuro che lo saprei fare meglio di questo cornuto.-
Mentre la donna leccava e succhiava i sessi grondanti di umori spingendosi con la lingua sino a lambire il buco del culo del maschio, l'uomo in giacca e cravatta si era inginocchiato e senza difficoltà, con una spinta decisa e potente, glielo aveva infilato nella fica ed aveva cominciato a chiavarla con affondi precisi e potenti.
Alla vista dell'incredibile performances della mamma perfettamente sincronizzata coi movimenti di tutti gli altri, Luca aveva estratto il cazzo ed aveva cominciato a masturbarsi proprio come aveva visto in quei filmati in cui il padre si masturbava mentre gli chiavavano la moglie.
Anche la ragazza che gli stava accanto aveva cominciato a masturbarsi e tormentarsi i capezzoli con una mano.
Un urlo gutturale del maschio seguito dal grido della femmina, aveva segnato il momento in cui entrambi avevano raggiunto l'orgasmo.
Una sborrata potente ed un flusso liquido di umori avevano bagnato ogni cosa.
-Puliscigli bene il cazzo con la bocca mentre io do da bere al mio cornuto.-
Aveva detto con voce roca e autoritaria la donna mentre si sfilava dal cazzo che l'aveva fatta godere sino a quel momento.
A quel punto la mamma di Luca aveva potuto dedicarsi a quel cazzo con maggiore lena riuscendo davvero a raggiungere con la lingua anche lo sfintere anale sul quale colavano gli umori della femmina ed i rivoli di sperma del maschio.. una vera goduria mentre a sua volta veniva chiavata da dietro come una cagna.
Contemporaneamente l'altra donna, si era seduta sul volto del marito ed allargandosi la fica con le mani, l'aveva fatta combaciare in un bacio liquido ed osceno alla bocca del marito.
-Lecca cornuto.. lecca!-
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