Bisessuale
di
Lucrezia
genere
interviste
Cos'è, o com'è, essere bisessuali.
Non sto tentando di affrontare da sola e senza aver mai approfondito uno studio scientifico sull'argomento, un tema così complesso, no io sto cercando di approfondire me stessa.
E sì ho letto qualcosa in giro, ma non ho approfondito Bloch o Freud, ma lo ritengo normale in soggetti come me che cercano un loro equilibrio in una società che li rifiuta.
Può sembrare sciocco o futile, ma ogni giorno mi chiedo se sono giusta, se le mie pulsioni sessuali potranno un giorno portarmi a escludere dalla mia vita la persona che amo.
E ne ho parlato anche con lei ovviamente, non ci nascondiamo nulla il nostro è un rapporto basato sulla sincerità.
I miei, chiamateli pure tradimenti se volete, erano dovuti per lo più al fatto che cercavo di capire me stessa; sentire cosa provavo, se il mio amore per lei era sincero o se in fondo, era effimero come le altre persone con cui mi rapportavo.
Il fatto che convivessi con lei, che non vedessi l'ora di incontrarci dopo il lavoro, che mi battesse il cuore nel vederla, mi faceva comprendere che era amore e non un'avventura.
Eppure non mi completa questa sensazione, c'è dell'altro che non capisco cosa sia, che però cerco continuamente di comprendere, forse è per questo che scrivo, che condivido le mie esperienze, c'è qualcosa dentro di me che urla, ma non capisco cosa dice.
La bisessualità però non c'entra, non so perché l'ho tirata fuori, forse sto solo cercando un alibi; molti uomini tradiscono la compagna ed accade pure il contrario ovviamente, ma lo fanno per il desiderio di appagare quella voce interiore che urla.
La sessualità quindi è una scusa, anche se ho tradito il mio amore con degli uomini e solo con loro, anzi, l'unica volta che mi è capitato di incontrare una donna ho declinato l'offerta di sesso, mi sembrava un tradimento.
Sono complicata lo so.
Ma io sono bisessuale e non posso che ragionare con la mia testa, ora mi direte che pure per voi è uguale, ma non mi basta, ho bisogno di capire cosa mi brucia dentro.
Non sto tentando di affrontare da sola e senza aver mai approfondito uno studio scientifico sull'argomento, un tema così complesso, no io sto cercando di approfondire me stessa.
E sì ho letto qualcosa in giro, ma non ho approfondito Bloch o Freud, ma lo ritengo normale in soggetti come me che cercano un loro equilibrio in una società che li rifiuta.
Può sembrare sciocco o futile, ma ogni giorno mi chiedo se sono giusta, se le mie pulsioni sessuali potranno un giorno portarmi a escludere dalla mia vita la persona che amo.
E ne ho parlato anche con lei ovviamente, non ci nascondiamo nulla il nostro è un rapporto basato sulla sincerità.
I miei, chiamateli pure tradimenti se volete, erano dovuti per lo più al fatto che cercavo di capire me stessa; sentire cosa provavo, se il mio amore per lei era sincero o se in fondo, era effimero come le altre persone con cui mi rapportavo.
Il fatto che convivessi con lei, che non vedessi l'ora di incontrarci dopo il lavoro, che mi battesse il cuore nel vederla, mi faceva comprendere che era amore e non un'avventura.
Eppure non mi completa questa sensazione, c'è dell'altro che non capisco cosa sia, che però cerco continuamente di comprendere, forse è per questo che scrivo, che condivido le mie esperienze, c'è qualcosa dentro di me che urla, ma non capisco cosa dice.
La bisessualità però non c'entra, non so perché l'ho tirata fuori, forse sto solo cercando un alibi; molti uomini tradiscono la compagna ed accade pure il contrario ovviamente, ma lo fanno per il desiderio di appagare quella voce interiore che urla.
La sessualità quindi è una scusa, anche se ho tradito il mio amore con degli uomini e solo con loro, anzi, l'unica volta che mi è capitato di incontrare una donna ho declinato l'offerta di sesso, mi sembrava un tradimento.
Sono complicata lo so.
Ma io sono bisessuale e non posso che ragionare con la mia testa, ora mi direte che pure per voi è uguale, ma non mi basta, ho bisogno di capire cosa mi brucia dentro.
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