Lontani
di
GiusyP.
genere
dominazione
Siamo lontani a volte capita ma non significa che non possiamo lo stesso divertirci, o che tu non mi puoi usare a tuo piacimento.
Ci siamo messi al pc, ogni tanto capita che facciamo qualche gioco con altre persone e così stasera abbiamo fatto.
Hai deciso di stuzzicarmi, ti sei messo gli stivali e mi hai inviato una foto, insomma dovevi farmi bagnare a tutti i costi e ci sei riuscito, invece che mettermi a giocare ho deciso che era meglio guadarti. Abbiamo aperto skype hai sistemato la web e tu ti sei messo a giocare con gli altri mentre io ti guardavo. So che i regali che mi stai facendo avranno un prezzo ma è troppo eccitante guardarti così, e io non posso nemmeno fare nulla, non posso toccarmi non posso prendere nessuno dei miei giochini, posso solo guardarti e parlarti: "Ogni volta che puoi sega il tacco, e quando muori ti tiri fuori il cazzo dai boxer e ti seghi"
Non sono in grado di descrivere quello che sto provando, sento solo la figa che pulsa quasi mi fa male da quanto si sta contraendo, sento gli umori che mi hanno impreganto gli slip con la stoffa che ormai è del tutto bagnata e si è appiccicata alla pelle delle grandi labbra.
Cerco di controllarmi ma non è facile, nel frattempi hai anche smesso di giocare, siamo rimasti io e te da soli, tra di noi lo schermo del pc e tu che hai deciso di farti usare in cambio di qualcosa che dovrò fare domani mattina per te.
Ti ordino di toglierti gli stivali e di leccarli,ma questa volta voglio che lo fai fatto bene, esattamente come faccio io con te: "Quando mi ordini devi chiamarmi Padrona Puttana"
"Si Padrona Puttana, prendi un tacco e colpisci le palle venti volte e conta"
Esegui i miei ordini e io mi slaccio i jeans infilo una mano dentro e le dita arrivano all'inondazione che ho nella figa, non posso resistere è troppo eccitante guardarti mentre esegui i miei ordini.
Ti ordino di leccare un tacco e infilartelo nel culo:"Ti devi inculare Padrona Puttana, forte voglio che godi...su"
Ancora una volta resto a guardati mentre ti fotti il culo con il tacco dello stivale e ti seghi il cazzo. Non serve nemmeno che mi masturbo io, godo solo guardandoti e anche in modo smisurato, il fatto anche di essere consapevole che ogni cosa che ti sto imponendo stasera poi me la farai pagare caramente, mi fa bagnare ancora di più.
Alla fine hai quasi pietà di me, ti alzi in piedi in modo che io possa guardarti bene con indosso gli stivali, ti metti di profilo così che posso vedere in tutta la sua lunghezza il tuo cazzo, ti seghi un po' e sborri. Io resto a guardarti con la bocca aperta come a voler bere tutta la tua calda sborra.
"I regali che ti ho fatto stasera li ripagherai con devi video che mi devi mandare domani mattina. Cinquanta frustate, pulisci bene le scarpe con cui esci, e ti fotti culo e figa insieme con i tacchi"
Questa è stata la tua buona notte, lo sapevo che avrei pagato ma penso ne sia valsa la pena, poterti usare, chiamare Vacca, Troia, Puttana Padrona è stato decisamente molto eccitante per me.
La mattina dopo esco facendo le mie faccende e quando torno mi preparo, mi spoglio, indosso i miei stivali i soliti, mi sistemo per terra, che è il posto che mi spetta, è dove devo stare io, per terra ai tuoi piedi. Prendo il frustino, sistemo il cellulare mettendo in primo piano il mio culo avvio la registrazione del video e mi infliggo cinquata frustate per natica. Finito prendo i tronchetti con cui sono uscita mi riposiziono davanti al cellulare nuovamente avvio la registrazione e inizio a leccare e pulire tutto per bene, non tralascio nulla, ricordandomi di leccare sia dentro che fuori. Per ultima cosa mi tolgo gli stivali, lecco e bagno un attimo i tacchi, me metto su un fianco sollevando una gamba in modo che tu possa vedere sia la mia figa che il mio culo e infilo i due tacchi, chiaramente ancora una volta ho avviato il video sul cellulare.
Quando ho finito ti invio il tutto aspettando solo la tua risposta.
Passa qualche ora e mi arriva un tuo messaggio: Brava Vacca, ovviamente rispondo con Grazie Padrone.
E' strano stare così lontani comunque riusciamo lo stesso a mantenere il nostro rapporto attivo, mi rimetto al computer e ci sei anche tu, siamo di nuovo su skype e tu ti stai allenando. Io non sono del tutto libera così mi chiudo nel bagno portandomi il pc, indosso i miei stivali e mi siedo sopra il cesso aspettando che tu mi ordini cosa fare. Mi tocco come mi chiedi, vuoi che mi bagno un po', eseguo anche se non ne ho bisogno sono già bagnata mi basta solo guardarti che già sono uin lago. Mi fai prendere il cazzo finto quello grosso della figa e me lo fai bagnare con la bocca, poi mi ordini di fottermi. Lo faccio stando seduta sul cesso, mi chiedi di alzare le gambe e continuare a scoparmi mentre tu finisci di allenarti. Poi mi fai alzare in piedi e appoggiare un piede sopra il cesso, eseguo e di nuovo devo riprendere a fottermi. Veniamo interrotti diverse volte dallo squillare del tuo cellulare ma io non devo fermarmi, devo continuare. Ti piace vedere che faccio fatica a resistere, che le mie gambe tremano, ancora una volta mi porti allo stremo e poi mi ordini di schizzare. Sollevo la tavoletta del cesso, allargo le gambe e resto sollevata in modo che tu possa vedere bene tutto il mio orgasmo e il mio piscio uscire e finire nel cesso. Alla fine come sempre mi tolgo gli stivali e li pulisco per bene sia dentro che fuori. Con il tempo che non c'è oggi hai deciso di non sborrare ma non importa sono sicura che potrai recuperare in qualunque momento.
Anche oggi ho espletato i miei compiti da tua schiava, quelli che ho sempre e quelli in più che mi hai dato, si perchè io ho sempre dei compiti da fare per te Padrone: ogni volta che esco di casa quando torno devo pulire le scarpe con cui sono uscita, ogni volta che sono a casa devo indossare gli stivali e il collare, ogni volta che esco di casa devo essere vestita da vacca, assolutamente scarpe con i tacchi alti, ogni volta che entro in casa devo stare in ginocchio per terra con la bocca aperta succhiarti il cazzo, possibilmente in stivali, ogni volta che mi capita di fare qualcosa diciamo di insolito te lo devo dire Padrone o chiedere il permesso, questo è quello che faccio sempre per te Padrone.
Ci siamo messi al pc, ogni tanto capita che facciamo qualche gioco con altre persone e così stasera abbiamo fatto.
Hai deciso di stuzzicarmi, ti sei messo gli stivali e mi hai inviato una foto, insomma dovevi farmi bagnare a tutti i costi e ci sei riuscito, invece che mettermi a giocare ho deciso che era meglio guadarti. Abbiamo aperto skype hai sistemato la web e tu ti sei messo a giocare con gli altri mentre io ti guardavo. So che i regali che mi stai facendo avranno un prezzo ma è troppo eccitante guardarti così, e io non posso nemmeno fare nulla, non posso toccarmi non posso prendere nessuno dei miei giochini, posso solo guardarti e parlarti: "Ogni volta che puoi sega il tacco, e quando muori ti tiri fuori il cazzo dai boxer e ti seghi"
Non sono in grado di descrivere quello che sto provando, sento solo la figa che pulsa quasi mi fa male da quanto si sta contraendo, sento gli umori che mi hanno impreganto gli slip con la stoffa che ormai è del tutto bagnata e si è appiccicata alla pelle delle grandi labbra.
Cerco di controllarmi ma non è facile, nel frattempi hai anche smesso di giocare, siamo rimasti io e te da soli, tra di noi lo schermo del pc e tu che hai deciso di farti usare in cambio di qualcosa che dovrò fare domani mattina per te.
Ti ordino di toglierti gli stivali e di leccarli,ma questa volta voglio che lo fai fatto bene, esattamente come faccio io con te: "Quando mi ordini devi chiamarmi Padrona Puttana"
"Si Padrona Puttana, prendi un tacco e colpisci le palle venti volte e conta"
Esegui i miei ordini e io mi slaccio i jeans infilo una mano dentro e le dita arrivano all'inondazione che ho nella figa, non posso resistere è troppo eccitante guardarti mentre esegui i miei ordini.
Ti ordino di leccare un tacco e infilartelo nel culo:"Ti devi inculare Padrona Puttana, forte voglio che godi...su"
Ancora una volta resto a guardati mentre ti fotti il culo con il tacco dello stivale e ti seghi il cazzo. Non serve nemmeno che mi masturbo io, godo solo guardandoti e anche in modo smisurato, il fatto anche di essere consapevole che ogni cosa che ti sto imponendo stasera poi me la farai pagare caramente, mi fa bagnare ancora di più.
Alla fine hai quasi pietà di me, ti alzi in piedi in modo che io possa guardarti bene con indosso gli stivali, ti metti di profilo così che posso vedere in tutta la sua lunghezza il tuo cazzo, ti seghi un po' e sborri. Io resto a guardarti con la bocca aperta come a voler bere tutta la tua calda sborra.
"I regali che ti ho fatto stasera li ripagherai con devi video che mi devi mandare domani mattina. Cinquanta frustate, pulisci bene le scarpe con cui esci, e ti fotti culo e figa insieme con i tacchi"
Questa è stata la tua buona notte, lo sapevo che avrei pagato ma penso ne sia valsa la pena, poterti usare, chiamare Vacca, Troia, Puttana Padrona è stato decisamente molto eccitante per me.
La mattina dopo esco facendo le mie faccende e quando torno mi preparo, mi spoglio, indosso i miei stivali i soliti, mi sistemo per terra, che è il posto che mi spetta, è dove devo stare io, per terra ai tuoi piedi. Prendo il frustino, sistemo il cellulare mettendo in primo piano il mio culo avvio la registrazione del video e mi infliggo cinquata frustate per natica. Finito prendo i tronchetti con cui sono uscita mi riposiziono davanti al cellulare nuovamente avvio la registrazione e inizio a leccare e pulire tutto per bene, non tralascio nulla, ricordandomi di leccare sia dentro che fuori. Per ultima cosa mi tolgo gli stivali, lecco e bagno un attimo i tacchi, me metto su un fianco sollevando una gamba in modo che tu possa vedere sia la mia figa che il mio culo e infilo i due tacchi, chiaramente ancora una volta ho avviato il video sul cellulare.
Quando ho finito ti invio il tutto aspettando solo la tua risposta.
Passa qualche ora e mi arriva un tuo messaggio: Brava Vacca, ovviamente rispondo con Grazie Padrone.
E' strano stare così lontani comunque riusciamo lo stesso a mantenere il nostro rapporto attivo, mi rimetto al computer e ci sei anche tu, siamo di nuovo su skype e tu ti stai allenando. Io non sono del tutto libera così mi chiudo nel bagno portandomi il pc, indosso i miei stivali e mi siedo sopra il cesso aspettando che tu mi ordini cosa fare. Mi tocco come mi chiedi, vuoi che mi bagno un po', eseguo anche se non ne ho bisogno sono già bagnata mi basta solo guardarti che già sono uin lago. Mi fai prendere il cazzo finto quello grosso della figa e me lo fai bagnare con la bocca, poi mi ordini di fottermi. Lo faccio stando seduta sul cesso, mi chiedi di alzare le gambe e continuare a scoparmi mentre tu finisci di allenarti. Poi mi fai alzare in piedi e appoggiare un piede sopra il cesso, eseguo e di nuovo devo riprendere a fottermi. Veniamo interrotti diverse volte dallo squillare del tuo cellulare ma io non devo fermarmi, devo continuare. Ti piace vedere che faccio fatica a resistere, che le mie gambe tremano, ancora una volta mi porti allo stremo e poi mi ordini di schizzare. Sollevo la tavoletta del cesso, allargo le gambe e resto sollevata in modo che tu possa vedere bene tutto il mio orgasmo e il mio piscio uscire e finire nel cesso. Alla fine come sempre mi tolgo gli stivali e li pulisco per bene sia dentro che fuori. Con il tempo che non c'è oggi hai deciso di non sborrare ma non importa sono sicura che potrai recuperare in qualunque momento.
Anche oggi ho espletato i miei compiti da tua schiava, quelli che ho sempre e quelli in più che mi hai dato, si perchè io ho sempre dei compiti da fare per te Padrone: ogni volta che esco di casa quando torno devo pulire le scarpe con cui sono uscita, ogni volta che sono a casa devo indossare gli stivali e il collare, ogni volta che esco di casa devo essere vestita da vacca, assolutamente scarpe con i tacchi alti, ogni volta che entro in casa devo stare in ginocchio per terra con la bocca aperta succhiarti il cazzo, possibilmente in stivali, ogni volta che mi capita di fare qualcosa diciamo di insolito te lo devo dire Padrone o chiedere il permesso, questo è quello che faccio sempre per te Padrone.
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