08 - Come diventare una Star del cinema (Parte II)
di
Ivofosco
genere
etero
Seguito del racconto: 07 - Come diventare una Star del cinema (Parte I)
Stando dietro di lei il mandrillo del mio amico le accarezzava il seno con la mano sinistra mentre con la destra scivolava verso il basso ventre. Arrivato allo slip insinuò le dita sotto la mutandina fino ad arrivare alla sua morbida fica.
- Mmmmmhhh - fece Alessandra - preside cosa mi sta facendooo...
- Sto verificando se è vero quello che mi ha detto il bidello,...
- Che le ha detto il bidello,... mmmhhh?
- Che sei una troietta,... ti ha visto nello stanzino delle scope che facevi un pompino al professore di matematica!
- Perché è proibito stare nello sgabuzzino delle scope?
- No, è proibito fare pompini ai docenti e adesso sono curioso di vedere se il professore di matematica ha fatto bene a rischiare il licenziamento per gustarsi la tua bocca!
Alessandra, con tutta calma, gli tirò fuori il cazzo dal costume rimanendo stupita dalle dimensioni!
- E' enorme preside,... non so se riuscirò a farlo entrare in bocca!
- Ti avverto che se non ci riesci ti prendi quindici giorni di sospensione!
Alessandra iniziò a darsi da fare e Paolo, sdraiato sul lettino si gustava il piacere della sua bocca. Era bravissima; con una mano massaggiava le palle, con l’altra lo segava e con la lingua gli spennellava l'enorme cappella!
- E brava questa studentessa porcellina,... non so come vai nelle altre materie, ma ti do dieci per come fai i pompini,... adesso vediamo se te la cavi bene anche a scopare.
Scambiandosi di posto Paolo iniziò a leccarle la fica.
- Che bella fichetta, non è che ha ancora il velo?
- Preside la mia verginità è volata via da un bel po'!
- Bene, quindi l’hanno già stappata - disse - infilando un dito dentro.
Senza indugiare spinse dentro l’enorme cappella.
- Ahhh,... piano preside la micetta è delicata e non è abituata a questi calibri, entri dolcemente!
- Figlia mia se hai la topina così stretta vuol dire che il tuo ragazzo ha il cazzo piccolo!
- Si ce l'ha piccolo e in più ci siamo lasciati, quindi è tanto che non scopo.
- Non ti preoccupare, adesso ci penso io a allargartela!
Con un colpo lo spinse completamente dentro andando a sbattere contro la cervice uterina.
- Mmmmmhhhh, che meraviglia! Mi sento piena! Mi sta stirando le pareti della fica,... faccia piano però perché è veramente grosso!
- Visto che la passera è fuori allenamento penso sia doveroso farle riprovare l'ebbrezza di una bella scopata.
- Si commendatore, ha proprio ragione!
Paolo, con foga, cominciò a scoparla come un forsennato.
- Au!... Au!... Au!... mmmmhhhhhh,...ssiiiiiiii! - godeva Alessandra!
- Hai proprio una bella fichetta, stretta, morbida e umida,... mi sa che ti conviene farla provare anche al regista se vuoi la parte!
- Va bene commendatore, se è necessario…
Stufo di scopare alla missionaria la girò a pecorina e, palpeggiandole il culo, continuò a pistonarla facendole arrivare il cazzo ancora più a fondo.
- Ahia! Commendatore ma lei ha un ariete al posto del cazzo! Faccia piano perché la mia micetta è carne tenera.
- Adesso ci penso io a frollare questa carne, vedrai come te la rendo ancora più tenera!
- Si ma pianoooo,... faccia piano,... mmmmhhhhhhh!
Mentre scopava, con un dito iniziò a saggiare la resistenza del buchetto posteriore...
- Che fa commendatore,... scopi per bene e non si faccia venire strane idee!
- Perché non ti sto forse scopando bene?
- Si ma lasci stare il mio sedere!
- Che fai, ti metti a fare la schizzinosa?
- Non faccio la schizzinosa,... è che non voglio.
- Ma finiscila, sei una puttanella e vuoi fare la santarellina? Se vuoi che ti assegni una parte nel mio prossimo film devi fare meglio delle tue colleghe.
- Commendatore lei vuole farmi il culo!
- Embè che c’è di strano,... non ti piace usare l’entrata posteriore?
- No, non mi piace, di solito faccio entrare solo dall’entrata prinipale!
- Peccato perchè io adoro entrare dalla porta di servizio! Mia cara per fare l’attrice bisogna essere disposte anche a fare qualche piccolo sacrificio.
- Commendatore lei vuole incularmi e con il cazzo che si ritrova mi ucciderà,… altro che piccolo sacrificio!
- Ragazza mia se si morisse per un inculata sulla terra non saremmo 8 miliardi! Non mi dirai che sei ancora vergine.
- No, non sono vergine! Chi mi ha fatto la festa mi ha fatto il servizio completo e nella stessa seduta mi ha sverginata davanti e dietro. Non volevo ma lo stronzo facendo finta di sbagliare me l'ha infilato nel sedere. Ho gridato supplicandolo di toglierlo ma lo stronzo non ha sentito ragioni e me l'ha messo tutto dentro. Dopo quell'esperienza traumatica ho riprovato a farlo con il mio fidanzato e, nonostante avesse un pisello decisamente più piccolo, mi ha fatto vedere le stelle.
- Peccato perché adoro sodomizzare le giovani fanciulle, specialmente se hanno un culetto sodo e poco usato come il tuo. Non vedo l’ora di riprovare la stretta di uno sfintere semivergine perché le attrici che frequento hanno tutte l’occhiello sfasciato.
Vedi, sei pure fortunata,… questo burro di arachidi sembra messo qui apposta per te!
Prese una ditata di burro e iniziò a spalmargliela sull’ano.
- Che fa commendatore, ho detto che non voglio - disse Alessandra - rimanendo immobile.
- Fai la brava, rimani tranquilla e vedrai che con il burro entrerà senza dolore: immagina di essere sul set dell'ultimo tango a Parigi!
- Noooo,... non voglio,... ce l’ha grosso mi farà malissimo!
Paolo dopo averlo imburrato iniziò a forzare il buco spingendo il dito dentro.
- Auuu!...Auuu!... Ahia!
Alessandra si muoveva cercando di sottrarsi a quella intrusione.
- Stai ferma e lasciami fare, lo devo ungere anche dentro per farlo scorrere senza attrito.
- Ma perchè vuole sodomizzarmi… lasci perdere e giuro che le faccio un pompino con l'ingoio, non le piace?
- Certo che mi piace, e visto che sei così disponibile me lo farai dopo.
- Commendatore sia bravo, non lo faccia e torni a scopare.
Paolo fece finta di ascoltarla inserendo il cazzo nella fica ma solo per lubrificarlo e farlo tornare bello rigido.
La scopò giusto il tempo necessario per farlo rinvigorire e quando l’ebbe duro da culo appoggiò la cappella intrisa di umori sul buco contratto dalla paura.
- No! Non voglio,... non mi va di farmi inculare! Mi farà un male boia con quel cazzo che si ritrova!
- Va bene alzati pure è vattene via, non voglio fare niente contro la tua volontà!
La ragazza cominciò a piangere ma non si mosse. Rimase a pancia in giù a singhiozzare sul lettino. Dopo un minuto Paolo ruppe il silenzio:
- A quanto pare hai fatto la tua scelta, la carriera dell'attrice richiede obbedienza, compromessi e scacrifici e tu hai deciso di diventare una star.
Per te che non sei dell’ambiente è una novità ma le attrici sanno bene che se vogliono recitare nei miei film, è obbligatorio prima prendere il mio cazzo nel sedere. È una sorta di provino che devono superare e ci si sottopongono senza fare storie.
-Ma non è giusto, questo è un ricatto!
-Chiamalo come vuoi ma adesso stai ferma e apri le chiappe - disse - iniziando a spingere la cappella.
Sotto la spinta l'ano iniziò a introflettersi all'interno e la corolla scomparve alla vista.
- Au!...Au!...Au!... Piano per favore, ahi…ahiiiii,... si fermi!
Paolo le bloccò le cosce contro il lettino per non farla scivolare in avanti.
- Su coraggio, stai rilassata e non stringere il culo altrimenti peggiori la situazione!
- E' una parola mi fa male!
- Più stringi e più sentirai dolore, devi lascialro entrare!
- Forza fai un bel respiro -disse- tenendola ben ferma per le spalle.
Alessandra inizio a inspirare profondamente e, al termine del respiro, il commendatore con una violenta spinta, le spinse dentro la cappella superando la stretta dello sfintere.
- AHIAA!... Porca troia che dolore allucinante! AAAAAAAAAHHHH!
- Coraggio,... la parte più grossa è entrata, adesso il burro farà il resto.
- Mamma che dolore! È più doloroso della prima volta, la prego si fermi non lo spinga oltre, mi distruggera!
-Smettila di lamentarti,… TUMP, deve entrare tutto!
-AHIOOOO…AUGHH!
-Marlon Brando quando ha sodomizzato Maria Schneider mica ne ha lasciato un pezzo fuori TUMP,… TUMP!
-Ahiaaaaa!... Auuuuu!... Aaaaiooooo!
Con un ultimo affondo lo cacciò tutto dentro infilzandola come una quaglia allo spiedo!
-Che meraviglia! Mi ero dimenticato il piacere che da un buchetto poco usato. Adesso che è tutto dentro mi fermo un attimo. Cerca di respirare profondamente e rilassati, devi far abituare l’ano al nuovo ospite, sei ancora troppo chiusa!
-Ahiaaaa, cazzo se lo sento!
L’ano faceva fatica ad adattarsi alle dimensioni del cazzo.
-Bisogna proprio allargarlo perché chi te l’ha sverginato non ha fatto un buon lavoro!
- Non so che lavoro avrebbe dovuto fare, ahi...ahi... so soltanto che appena è entrato ha fatto due volte su e giù ed è subito venuto mettendo fine al mio supplizio.
- Come immaginavo, adesso però ci penso io - disse - iniziando a muoverlo.
- Ahia!...Ahia! Piano…, piano, mi fa male!
- Su, sopporta che il dolore tra un po’ passa! D’altronde non si può provare piacere senza avere un buco ricettivo! Prenditela con quel coglione del tuo ragazzo che non lo usa!
Non agitarti che non è mai morta nessuna, rimani tranquilla e non stringere!
Paolo la stava inculando facendola strillare e piangere.
- Ahi!... Ahiaaaa!...Aauuuu!... Arghhh!...
- Purtroppo il buco è molto stretto e ancora non si è aperto del tutto, per questo ti fa tanto male! Stringi i denti e prova a masturbati che tra un po’ il dolore dovrebbe diminuire e dovresti iniziare a provare piacere!
Smise di incularla per spalmarle altro burro sullo sfintere, poi con una botta secca, glielo rimise di nuovo tutto dentro.
- AHIAAA!... Stronzo… mi hai fatto malissimo!
- Ehi ragazzina al posto di ringraziarmi per averti lubrificato mi insulti? Prendi questo!
- Tump!... Tump!... Tump!
- Ahia!… Ahia!… Ahia!
- È incredibile, una puttanella come te che vuol fare l’attrice non è nemmeno capace di prenderlo in culo; se lo racconto non ci crede nessuno!
Paolo prese a incularla senza sosta facendola di nuovo piangere e strillare.
Alessandra iniziò a masturbarsi e lentamente quella stimolazione la fece rilassare. Non si può dire che iniziasse a piacerle però sentiva che le dita si erano inumidite.
- Hai visto zoccoletta che ti stai bagnando? Non è che forse ti incomincia a piacere?
- No! Fa un male bestia,... mi sento strappare l’intestino: si sbrighi che ho il culo che mi brucia!
- Ringraziami che ti ho inculata per primo! Devi sapere che se vuoi la parte, dovrai darlo anche al regista e lui hai il cazzo più grosso del mio.
- Così dovrei pure ringraziarla per avermelo rotto?
- Fai tu! Adesso però stai zitta, spalle giù e culo in su e lasciami fare,... voglio riempirtelo come un cannolo.
Ricominciò a darle colpi sempre più forti facendola di nuovo urlare!
- Tump!... Tump!... Tump!... Tump!
- Ahi!... Ahiaaaa!...Aauuuu!... Arghhh!
Poi con un affondo micidiale si piantò nel retto sparandole una fucilata di sperma.
- Sssiiiiii,... vengooooo!
Uscì di colpo accasciandosi sfinito sul lettino, la poveretta con il culo in fiamme corse in bagno tenendo una mano fra le chiappe per evitare di sporcare dappertutto.
Quando tornò lo trovò che si stava massaggiando il pisello e, con aria sorniona, disse:
- Bene se vuoi puoi leccarmi l'uccello! Eri tanto desiderosa di farlo prima!
- Si ma era solo per evitare l’inculata - rispose.
- Non vorrai certo privarmi della tua bocca...
- Alessandra capì l'antifona e, inginocchiatasi, glielo prese in bocca cominciando a spompinarlo. In pochi minuti il cazzo era tornato in forma, dritto come un palo della luce!
Alessandra con la bocca sporca dei suoi umori si prodigò in un sensualissimo bacio e poi con la voce tremula disse.
- Ma tutte le attrici se vogliono lavorare devono sopportare questo? Sei stato uno stronzo e un violento, me lo hai sfondato! Ho ancora la sensazione di averlo dentro e l’ano mi brucia da morire; mi sa tanto che non potrò sedermi per una settimana.
- È normale, sei tu che non sei abituata a usarlo. Vedrai che con il tempo ti abituerai e, come le tue colleghe, lo prenderai in culo senza problemi.
Sdraiati a pancia sotto che voglio vedere come te l’ho conciato!
Alessandra si sdraiò prona su lettino. Era talmente netto il segno del costume che sembrava indossasse una mutandina bianca. Paolo divaricandole le chiappe mise in evidenza l'occhiello che era rimasto aperto e rosso come un peperone.
- Splendido! Adesso hai finalmente il buco aperto e hai finito di essere una verginella!
Il buco è molto arrossato ma ora ti ci metto l'olio solare così ti passa il bruciore.
Le si mise a cavalcioni sulle gambe versando l’olio solare nel solco delle chiappe. L’olio, trovando il buco spalancato, entrò anche nel retto dandole un po’ di sollievo.
Paolo dopo aver massaggiato l'ano e il perineo si trovò nuovamente con il cazzo in tiro e dopo essersi pulito le mani unte d’olio sul cazzo riprese a scoparla.
- Mmmmhhhhh, .... sssiiii, ... ma non ti stanchi mai? Con tutte le attrici che ti scopi ancora non sei sazio?
- La poveretta non sapeva che non era il produttore e che era da tempo che non scopava una ragazzina come lei.
Quel bastardo la scopava di santa ragione facendola finalmente godere! La sua fica era piena di umori e la troietta rispondeva colpo su colpo ai suoi affondi. Fu proprio durante questa violenta cavalcata che il cazzo uscendo completamente fuori, nel rientrare, prese la via sbagliata affondando fino all'elsa nel buchetto martoriato.
- Ahiaaass!... Aaauuuu!... Che cazzo fai!
- Scusa ho sbagliato,... a volte può succedere!
Alessandra scalpitava per cercare di sfilarsi quella mazza dal sedere.
- Sei uno stronzo,... l'hai fatto apposta!... AHIA!
- Guarda che mi sono sbagliato…
- Non dire cazzate, non ci credo..,Ahiii!
- Visto che non credi alla mia buona fede non lo toglierò, anzi, visto che ormai è dentro, mi sembra doveroso incularti un altra volta!
Quando avrò finito ce l’avrai talmente spanato che potrai farti sodomizzare dal regista senza soffrire.
Paolo riprese a stantuffare quel povero culetto appena martoriato. Alessandra stesa a pancia sotto, non potendo assolutamente muoversi, non poteva far altro che piangere e strillare.
- Arghhh!...Ahi!... Ahiaaaa!...Aauuuu!... Maledetto violentatore!
- Su stai buona! Ti giuro che non volevo incularti ma si vede che era destino che oggi andasse così. Purtroppo la seconda volta duro di più e mi dispiace per il tuo culo che dovrà farne le spese: cerca di rilassarti…,
- Che cazzo mi rilasso,... mi stai massacrando con questa trave!
- Ahi!... Ahiaaaa!
Alessandra strillava come un aquila. Dal punto in cui mi trovavo vedendo la scena non potei fare a meno di masturbarmi! Lei distesa sul lettino che urlava e si agitava come un ossessa, Paolo che cercava di tenerla ferma mentre continuava imperterrito a inchiappettarla e il lettino sul quale erano sdraiati che si spostava sul pavimento bagnato della piscina al ritmo dell’inculata.
La poveretta aveva perso la voce a forza di strillare ma Paolo non sentiva ragioni continuando imperterrito a infilzarla.
A dire il vero sembrava godere della sua sofferenza perché più lei gridava più lui aumentava il ritmo dei colpi.
- AHI,…AUUU,…BASTA! TOGLILO!
Avrebbe voluto incularla ancora più a lungo ma l’eccitazione ebbe il sopravvento e con uno sprint finale venne nuovamente crollando esauso su di lei.
Quando sfilò il pene dall’ano si accorse di come le aveva ridotto il buco, l'occhiello era rimasto aperto come se il cazzo non fosse mai uscito. Alessandra immobile si lamentava del bruciore che sentiva.
- AHI CHE DOLORE,…,BRUTTO BASTARDO MI HAI DISTRUTTO,…AHIAAAA!
A questo punto Paolo fece una bastardata che mi fece sborrare. Svitò una bottiglietta di Coca Cola e, approfittando che la puttanella non era in condizione di reagire, gliela infilò nel sedere riversando all'interno la bevanda gassata.
- AHIAAAA!... Che cazzo sta facendo?
- Buona che adesso ti spengo l'incendio e ti pulisco gli intestini. Alessandra fece per alzarsi, ma paolo immobilizzandola, aspettò che tutto il contenuto le si riversasse nel retto spremendo anche la bottiglietta con le mani. .
- Porco maiale, che bestialità mi stai facendo?
- Zitta e non rompere i coglioni - disse - vedi di alzare il culo altrimenti non riesce a scendere!
Controvoglia abbassò il busto continuando a lamentarsi sia per il contenuto gassoso che le distendeva l’intestino, sia per la dilatazione provocata dalla bottiglietta. Quando anche l'ultima goccia fu entrata Paolo, da vero figlio di mignotta, sfilò la bottiglia e al suo posto le infilo nel sedere gli slip del costume per impedire al liquido di uscire.
- Guai a te se fai uscire anche una sola goccia. Mettiti pure comoda a pancia sopra e tieniti dentro questo clisterino rinfrescante.
Alessandra contorcendosi dai dolori si posizionò a pancia sopra lamentandosi e supplicando fra le lacrime:
- Mi faccia andare al bagno, non resisto, sto per esplodere.
- Guai a te, se non lo trattieni non ti faccio più lavorare.
Ora prendilo in bocca e puliscilo. Con la pancia gonfia, iniziò a leccare controvoglia, ogni tanto si doveva fermare per i crampi provocati dagli spasmi intestinali. Quando si accorse che la poveretta non ce la faceva più a trattenere tolse il cazzo dalla bocca e la mandò a liberarsi.
- Brava ragazza! Si vede che hai carattere e sei decisa. Sono sicuro che prima o poi riuscirai a realizzare i tuoi sogni. Sei stata ubbidiente, mi hai proprio convinto vedrò cosa posso fare per te ma adesso corri a liberarti e pulisciti. Cambiati il costume e lascia quello sporco in bagno. Rimani pure in piscina ad aspettare tuo cugino. Io devo andare via, chiamami pure quando vuoi. Stai attenta a non sporcare quando entri in casa. Alessandra premendo il costume con la mano cercava di non far uscire il liquido gassato che le gonfiava la pancia e, camminando lentamente a gambe larghe si recò in bagno. Io e Paolo approfittammo della situazione per abbandonare la casa.
- Sei proprio un bastardo - dissi - le hai massacrato il culo!
- Duccio - disse - ha un culetto che sembra fatto apposta per prendere cazzi! Stringe che è un amore! La troietta era una demivierge, l'avevano già inculata ma senza troppa convinzione, due botte e via. A dire la verità la seconda volta non volevo sodomizzarla ma nella foga ho sbagliato buco e mi sono ritrovato il cazzo piantato nel suo culo! Che dovevo fare?
- Inculartela di brutto come hai fatto! - Risposi - Comunque la prossima volta il produttore lo faccio io! Devo confessarti che mentre la scopavi mi stavo masturbando e quando le hai ficcato nel sedere la bottiglietta di Coca Cola sono pure venuto! Adesso però usciamo in silenzio che fra mezz'ora torno a prenderla e ti faccio sapere quello che mi dirà.
Usciti dalla villa, aspettai le sette di sera per tornare a prenderla. Era in cucina appoggiata al muro che guardava fuori dalla finestra fumando una sigaretta, guardandola le chiesi:
-Allora com'è andata?
- Ce l'hai una domanda di riserva - rispose -.
- Dov'è il commendatore - chiesi - in piscina non l'ho visto.
- Se ne è andato, aveva delle cose da fare e mi ha lasciato qui ad aspettarti.
- Ti vedo strana, è successo qualcosa?
- Non mi va di parlarne andiamo via.
Mentre tornavamo alla macchina vedevo che camminava lentamente e a gambe larghe, non volevo infierire aspettando che fosse lei a raccontare l'accaduto. Poi non resistendo le dissi sorridendo:
- Mi sa tanto che il Commendatore ha consumato un po' della tua "fortuna", cammini tutta sbilenca!
- E' un maiale,... un porco schifoso!
- Prometti di non arrabbiarti se ti dico una cosa?
- Dimmi pure, tanto qualsiasi cosa non potrebbe farmi incazzare più di quanto lo sia già!
- Te l'avevo detto che finiva in questo modo...
- Guarda che non sono nata ieri, sapevo benissimo che il commendatore avrebbe voluto qualcosa in cambio, avevo già preventivato di dover utilizzare un po' della mia "fortuna", ma quel porco,...
Non riuscì a terminare la frase perché la rabbia l'aveva sopraffatta bloccandole le parole. Giunti alla macchina, con galanteria le aprii la portiera invitandola a salire. Sedendosi le uscì un lamento dalla bocca,...
- Ahiii!... Porca troia! - disse.
Sedendomi accanto a lei, con un sorriso, cercando di sdrammatizzare la situazione, le dissi:
- Mi sa tanto che il commendatore ha fatto girare la "fortuna" e ha utilizzato anche l'entrata di servizio! Per questo camminavi a gambe larghe! Non mi dire che avevi l'entrata di servizio chiusa perché non ci credo! Un culo come il tuo chissà quanti te l'avranno fatto!
Incazzata come una furia mi aggredì mettendo nelle sue parole tutto l'odio che non aveva manifestato contro il commendatore.
- Che cazzo di gusto ci trovate a sentire le nostre urla mentre, nonostante i nostri no, ce lo cacciate con forza nel sedere! Perché non scopate normalmente utilizzando la fica che è fatta apposta per quello.
Qualcuna ci proverà anche gusto, ma se ti dico che non voglio non insistere! Quel bastardo mi ha ricattato! Se non mi lasciavo sodomizzare non mi avrebbe fatto lavorare! Con quel cazzo che si ritrova me l'ha spaccato, mi ha aperta in due come una mela! Lo stronzo sembrava pentito per il servizietto che mi aveva fatto e, per farsi perdonare, mi ha pure spalmato l'olio per lenire il bruciore dell'ano.
Sembrava un altra persona, ha ricominciato a scoparmi ma era tutta una scusa per farmi rilassare.
Di colpo me lo ha rificcato dentro sodomizzandomi per altri trenta minuti! Non ti dico il dolore che ho provato, il buco già infiammato, quando ha finito sembrava andasse a fuoco. Il bastardo ha avuto anche il coraggio di spegnere l'incendio!
- Che ha fatto? - dissi io fingendo di non sapere del clistere di Coca Cola.
- Niente,... lascia perdere che è meglio! Mi vergogno solo a pensarci!
- Speriamo che aver sacrificato il tuo culo sia servito almeno a procurati una particina nel prossimo film, altrimenti sarebbe proprio una bella inculata, perdonami il giro di parole!
- Culo,... culo,... culo! Cosa mai ci troverete!
- Potere mia cara,... potere!
- Che cazzo vuoi dire potere?
- Voglio dire il potere di dominarti, di soggiogarti al suo volere. Quando te lo chiede il tuo ragazzo tu che gli rispondii?
- Lo mando a cacare e gli dico che non se ne parla perché dietro fa male.
- Vedi, in questo caso, sei tu che hai la il potere di scegliere di darglielo o no. Lo concederai se e quando vorrai tu. Il commendatore, invece, ha imposto la sua volontà. Ha esercitato il suo potere obbligandoti a prenderlo nel culo anche se non volevi! Eri padronissima di alzarti e mandarlo a quel paese ma sei rimasta perché ti faceva comodo. Quando hai sentito l'ariete che si approntava a sfondarti, hai fatto una scelta! Se il cazzo non fosse entrato nel culo, tu non saresti entrata nel mondo del cinema!
Sei solo una fra le tante aspiranti attrici che si offrono al produttore con la speranza che le inserisca nel cast del prossimo film! Oggi è stato il tuo primo provino e posso assicurarti che ce ne saranno molti altri ancora! Quindi mettiti pure il culo in pace e,... benvenuta nel meraviglioso mondo di Hoollywood!
Stando dietro di lei il mandrillo del mio amico le accarezzava il seno con la mano sinistra mentre con la destra scivolava verso il basso ventre. Arrivato allo slip insinuò le dita sotto la mutandina fino ad arrivare alla sua morbida fica.
- Mmmmmhhh - fece Alessandra - preside cosa mi sta facendooo...
- Sto verificando se è vero quello che mi ha detto il bidello,...
- Che le ha detto il bidello,... mmmhhh?
- Che sei una troietta,... ti ha visto nello stanzino delle scope che facevi un pompino al professore di matematica!
- Perché è proibito stare nello sgabuzzino delle scope?
- No, è proibito fare pompini ai docenti e adesso sono curioso di vedere se il professore di matematica ha fatto bene a rischiare il licenziamento per gustarsi la tua bocca!
Alessandra, con tutta calma, gli tirò fuori il cazzo dal costume rimanendo stupita dalle dimensioni!
- E' enorme preside,... non so se riuscirò a farlo entrare in bocca!
- Ti avverto che se non ci riesci ti prendi quindici giorni di sospensione!
Alessandra iniziò a darsi da fare e Paolo, sdraiato sul lettino si gustava il piacere della sua bocca. Era bravissima; con una mano massaggiava le palle, con l’altra lo segava e con la lingua gli spennellava l'enorme cappella!
- E brava questa studentessa porcellina,... non so come vai nelle altre materie, ma ti do dieci per come fai i pompini,... adesso vediamo se te la cavi bene anche a scopare.
Scambiandosi di posto Paolo iniziò a leccarle la fica.
- Che bella fichetta, non è che ha ancora il velo?
- Preside la mia verginità è volata via da un bel po'!
- Bene, quindi l’hanno già stappata - disse - infilando un dito dentro.
Senza indugiare spinse dentro l’enorme cappella.
- Ahhh,... piano preside la micetta è delicata e non è abituata a questi calibri, entri dolcemente!
- Figlia mia se hai la topina così stretta vuol dire che il tuo ragazzo ha il cazzo piccolo!
- Si ce l'ha piccolo e in più ci siamo lasciati, quindi è tanto che non scopo.
- Non ti preoccupare, adesso ci penso io a allargartela!
Con un colpo lo spinse completamente dentro andando a sbattere contro la cervice uterina.
- Mmmmmhhhh, che meraviglia! Mi sento piena! Mi sta stirando le pareti della fica,... faccia piano però perché è veramente grosso!
- Visto che la passera è fuori allenamento penso sia doveroso farle riprovare l'ebbrezza di una bella scopata.
- Si commendatore, ha proprio ragione!
Paolo, con foga, cominciò a scoparla come un forsennato.
- Au!... Au!... Au!... mmmmhhhhhh,...ssiiiiiiii! - godeva Alessandra!
- Hai proprio una bella fichetta, stretta, morbida e umida,... mi sa che ti conviene farla provare anche al regista se vuoi la parte!
- Va bene commendatore, se è necessario…
Stufo di scopare alla missionaria la girò a pecorina e, palpeggiandole il culo, continuò a pistonarla facendole arrivare il cazzo ancora più a fondo.
- Ahia! Commendatore ma lei ha un ariete al posto del cazzo! Faccia piano perché la mia micetta è carne tenera.
- Adesso ci penso io a frollare questa carne, vedrai come te la rendo ancora più tenera!
- Si ma pianoooo,... faccia piano,... mmmmhhhhhhh!
Mentre scopava, con un dito iniziò a saggiare la resistenza del buchetto posteriore...
- Che fa commendatore,... scopi per bene e non si faccia venire strane idee!
- Perché non ti sto forse scopando bene?
- Si ma lasci stare il mio sedere!
- Che fai, ti metti a fare la schizzinosa?
- Non faccio la schizzinosa,... è che non voglio.
- Ma finiscila, sei una puttanella e vuoi fare la santarellina? Se vuoi che ti assegni una parte nel mio prossimo film devi fare meglio delle tue colleghe.
- Commendatore lei vuole farmi il culo!
- Embè che c’è di strano,... non ti piace usare l’entrata posteriore?
- No, non mi piace, di solito faccio entrare solo dall’entrata prinipale!
- Peccato perchè io adoro entrare dalla porta di servizio! Mia cara per fare l’attrice bisogna essere disposte anche a fare qualche piccolo sacrificio.
- Commendatore lei vuole incularmi e con il cazzo che si ritrova mi ucciderà,… altro che piccolo sacrificio!
- Ragazza mia se si morisse per un inculata sulla terra non saremmo 8 miliardi! Non mi dirai che sei ancora vergine.
- No, non sono vergine! Chi mi ha fatto la festa mi ha fatto il servizio completo e nella stessa seduta mi ha sverginata davanti e dietro. Non volevo ma lo stronzo facendo finta di sbagliare me l'ha infilato nel sedere. Ho gridato supplicandolo di toglierlo ma lo stronzo non ha sentito ragioni e me l'ha messo tutto dentro. Dopo quell'esperienza traumatica ho riprovato a farlo con il mio fidanzato e, nonostante avesse un pisello decisamente più piccolo, mi ha fatto vedere le stelle.
- Peccato perché adoro sodomizzare le giovani fanciulle, specialmente se hanno un culetto sodo e poco usato come il tuo. Non vedo l’ora di riprovare la stretta di uno sfintere semivergine perché le attrici che frequento hanno tutte l’occhiello sfasciato.
Vedi, sei pure fortunata,… questo burro di arachidi sembra messo qui apposta per te!
Prese una ditata di burro e iniziò a spalmargliela sull’ano.
- Che fa commendatore, ho detto che non voglio - disse Alessandra - rimanendo immobile.
- Fai la brava, rimani tranquilla e vedrai che con il burro entrerà senza dolore: immagina di essere sul set dell'ultimo tango a Parigi!
- Noooo,... non voglio,... ce l’ha grosso mi farà malissimo!
Paolo dopo averlo imburrato iniziò a forzare il buco spingendo il dito dentro.
- Auuu!...Auuu!... Ahia!
Alessandra si muoveva cercando di sottrarsi a quella intrusione.
- Stai ferma e lasciami fare, lo devo ungere anche dentro per farlo scorrere senza attrito.
- Ma perchè vuole sodomizzarmi… lasci perdere e giuro che le faccio un pompino con l'ingoio, non le piace?
- Certo che mi piace, e visto che sei così disponibile me lo farai dopo.
- Commendatore sia bravo, non lo faccia e torni a scopare.
Paolo fece finta di ascoltarla inserendo il cazzo nella fica ma solo per lubrificarlo e farlo tornare bello rigido.
La scopò giusto il tempo necessario per farlo rinvigorire e quando l’ebbe duro da culo appoggiò la cappella intrisa di umori sul buco contratto dalla paura.
- No! Non voglio,... non mi va di farmi inculare! Mi farà un male boia con quel cazzo che si ritrova!
- Va bene alzati pure è vattene via, non voglio fare niente contro la tua volontà!
La ragazza cominciò a piangere ma non si mosse. Rimase a pancia in giù a singhiozzare sul lettino. Dopo un minuto Paolo ruppe il silenzio:
- A quanto pare hai fatto la tua scelta, la carriera dell'attrice richiede obbedienza, compromessi e scacrifici e tu hai deciso di diventare una star.
Per te che non sei dell’ambiente è una novità ma le attrici sanno bene che se vogliono recitare nei miei film, è obbligatorio prima prendere il mio cazzo nel sedere. È una sorta di provino che devono superare e ci si sottopongono senza fare storie.
-Ma non è giusto, questo è un ricatto!
-Chiamalo come vuoi ma adesso stai ferma e apri le chiappe - disse - iniziando a spingere la cappella.
Sotto la spinta l'ano iniziò a introflettersi all'interno e la corolla scomparve alla vista.
- Au!...Au!...Au!... Piano per favore, ahi…ahiiiii,... si fermi!
Paolo le bloccò le cosce contro il lettino per non farla scivolare in avanti.
- Su coraggio, stai rilassata e non stringere il culo altrimenti peggiori la situazione!
- E' una parola mi fa male!
- Più stringi e più sentirai dolore, devi lascialro entrare!
- Forza fai un bel respiro -disse- tenendola ben ferma per le spalle.
Alessandra inizio a inspirare profondamente e, al termine del respiro, il commendatore con una violenta spinta, le spinse dentro la cappella superando la stretta dello sfintere.
- AHIAA!... Porca troia che dolore allucinante! AAAAAAAAAHHHH!
- Coraggio,... la parte più grossa è entrata, adesso il burro farà il resto.
- Mamma che dolore! È più doloroso della prima volta, la prego si fermi non lo spinga oltre, mi distruggera!
-Smettila di lamentarti,… TUMP, deve entrare tutto!
-AHIOOOO…AUGHH!
-Marlon Brando quando ha sodomizzato Maria Schneider mica ne ha lasciato un pezzo fuori TUMP,… TUMP!
-Ahiaaaaa!... Auuuuu!... Aaaaiooooo!
Con un ultimo affondo lo cacciò tutto dentro infilzandola come una quaglia allo spiedo!
-Che meraviglia! Mi ero dimenticato il piacere che da un buchetto poco usato. Adesso che è tutto dentro mi fermo un attimo. Cerca di respirare profondamente e rilassati, devi far abituare l’ano al nuovo ospite, sei ancora troppo chiusa!
-Ahiaaaa, cazzo se lo sento!
L’ano faceva fatica ad adattarsi alle dimensioni del cazzo.
-Bisogna proprio allargarlo perché chi te l’ha sverginato non ha fatto un buon lavoro!
- Non so che lavoro avrebbe dovuto fare, ahi...ahi... so soltanto che appena è entrato ha fatto due volte su e giù ed è subito venuto mettendo fine al mio supplizio.
- Come immaginavo, adesso però ci penso io - disse - iniziando a muoverlo.
- Ahia!...Ahia! Piano…, piano, mi fa male!
- Su, sopporta che il dolore tra un po’ passa! D’altronde non si può provare piacere senza avere un buco ricettivo! Prenditela con quel coglione del tuo ragazzo che non lo usa!
Non agitarti che non è mai morta nessuna, rimani tranquilla e non stringere!
Paolo la stava inculando facendola strillare e piangere.
- Ahi!... Ahiaaaa!...Aauuuu!... Arghhh!...
- Purtroppo il buco è molto stretto e ancora non si è aperto del tutto, per questo ti fa tanto male! Stringi i denti e prova a masturbati che tra un po’ il dolore dovrebbe diminuire e dovresti iniziare a provare piacere!
Smise di incularla per spalmarle altro burro sullo sfintere, poi con una botta secca, glielo rimise di nuovo tutto dentro.
- AHIAAA!... Stronzo… mi hai fatto malissimo!
- Ehi ragazzina al posto di ringraziarmi per averti lubrificato mi insulti? Prendi questo!
- Tump!... Tump!... Tump!
- Ahia!… Ahia!… Ahia!
- È incredibile, una puttanella come te che vuol fare l’attrice non è nemmeno capace di prenderlo in culo; se lo racconto non ci crede nessuno!
Paolo prese a incularla senza sosta facendola di nuovo piangere e strillare.
Alessandra iniziò a masturbarsi e lentamente quella stimolazione la fece rilassare. Non si può dire che iniziasse a piacerle però sentiva che le dita si erano inumidite.
- Hai visto zoccoletta che ti stai bagnando? Non è che forse ti incomincia a piacere?
- No! Fa un male bestia,... mi sento strappare l’intestino: si sbrighi che ho il culo che mi brucia!
- Ringraziami che ti ho inculata per primo! Devi sapere che se vuoi la parte, dovrai darlo anche al regista e lui hai il cazzo più grosso del mio.
- Così dovrei pure ringraziarla per avermelo rotto?
- Fai tu! Adesso però stai zitta, spalle giù e culo in su e lasciami fare,... voglio riempirtelo come un cannolo.
Ricominciò a darle colpi sempre più forti facendola di nuovo urlare!
- Tump!... Tump!... Tump!... Tump!
- Ahi!... Ahiaaaa!...Aauuuu!... Arghhh!
Poi con un affondo micidiale si piantò nel retto sparandole una fucilata di sperma.
- Sssiiiiii,... vengooooo!
Uscì di colpo accasciandosi sfinito sul lettino, la poveretta con il culo in fiamme corse in bagno tenendo una mano fra le chiappe per evitare di sporcare dappertutto.
Quando tornò lo trovò che si stava massaggiando il pisello e, con aria sorniona, disse:
- Bene se vuoi puoi leccarmi l'uccello! Eri tanto desiderosa di farlo prima!
- Si ma era solo per evitare l’inculata - rispose.
- Non vorrai certo privarmi della tua bocca...
- Alessandra capì l'antifona e, inginocchiatasi, glielo prese in bocca cominciando a spompinarlo. In pochi minuti il cazzo era tornato in forma, dritto come un palo della luce!
Alessandra con la bocca sporca dei suoi umori si prodigò in un sensualissimo bacio e poi con la voce tremula disse.
- Ma tutte le attrici se vogliono lavorare devono sopportare questo? Sei stato uno stronzo e un violento, me lo hai sfondato! Ho ancora la sensazione di averlo dentro e l’ano mi brucia da morire; mi sa tanto che non potrò sedermi per una settimana.
- È normale, sei tu che non sei abituata a usarlo. Vedrai che con il tempo ti abituerai e, come le tue colleghe, lo prenderai in culo senza problemi.
Sdraiati a pancia sotto che voglio vedere come te l’ho conciato!
Alessandra si sdraiò prona su lettino. Era talmente netto il segno del costume che sembrava indossasse una mutandina bianca. Paolo divaricandole le chiappe mise in evidenza l'occhiello che era rimasto aperto e rosso come un peperone.
- Splendido! Adesso hai finalmente il buco aperto e hai finito di essere una verginella!
Il buco è molto arrossato ma ora ti ci metto l'olio solare così ti passa il bruciore.
Le si mise a cavalcioni sulle gambe versando l’olio solare nel solco delle chiappe. L’olio, trovando il buco spalancato, entrò anche nel retto dandole un po’ di sollievo.
Paolo dopo aver massaggiato l'ano e il perineo si trovò nuovamente con il cazzo in tiro e dopo essersi pulito le mani unte d’olio sul cazzo riprese a scoparla.
- Mmmmhhhhh, .... sssiiii, ... ma non ti stanchi mai? Con tutte le attrici che ti scopi ancora non sei sazio?
- La poveretta non sapeva che non era il produttore e che era da tempo che non scopava una ragazzina come lei.
Quel bastardo la scopava di santa ragione facendola finalmente godere! La sua fica era piena di umori e la troietta rispondeva colpo su colpo ai suoi affondi. Fu proprio durante questa violenta cavalcata che il cazzo uscendo completamente fuori, nel rientrare, prese la via sbagliata affondando fino all'elsa nel buchetto martoriato.
- Ahiaaass!... Aaauuuu!... Che cazzo fai!
- Scusa ho sbagliato,... a volte può succedere!
Alessandra scalpitava per cercare di sfilarsi quella mazza dal sedere.
- Sei uno stronzo,... l'hai fatto apposta!... AHIA!
- Guarda che mi sono sbagliato…
- Non dire cazzate, non ci credo..,Ahiii!
- Visto che non credi alla mia buona fede non lo toglierò, anzi, visto che ormai è dentro, mi sembra doveroso incularti un altra volta!
Quando avrò finito ce l’avrai talmente spanato che potrai farti sodomizzare dal regista senza soffrire.
Paolo riprese a stantuffare quel povero culetto appena martoriato. Alessandra stesa a pancia sotto, non potendo assolutamente muoversi, non poteva far altro che piangere e strillare.
- Arghhh!...Ahi!... Ahiaaaa!...Aauuuu!... Maledetto violentatore!
- Su stai buona! Ti giuro che non volevo incularti ma si vede che era destino che oggi andasse così. Purtroppo la seconda volta duro di più e mi dispiace per il tuo culo che dovrà farne le spese: cerca di rilassarti…,
- Che cazzo mi rilasso,... mi stai massacrando con questa trave!
- Ahi!... Ahiaaaa!
Alessandra strillava come un aquila. Dal punto in cui mi trovavo vedendo la scena non potei fare a meno di masturbarmi! Lei distesa sul lettino che urlava e si agitava come un ossessa, Paolo che cercava di tenerla ferma mentre continuava imperterrito a inchiappettarla e il lettino sul quale erano sdraiati che si spostava sul pavimento bagnato della piscina al ritmo dell’inculata.
La poveretta aveva perso la voce a forza di strillare ma Paolo non sentiva ragioni continuando imperterrito a infilzarla.
A dire il vero sembrava godere della sua sofferenza perché più lei gridava più lui aumentava il ritmo dei colpi.
- AHI,…AUUU,…BASTA! TOGLILO!
Avrebbe voluto incularla ancora più a lungo ma l’eccitazione ebbe il sopravvento e con uno sprint finale venne nuovamente crollando esauso su di lei.
Quando sfilò il pene dall’ano si accorse di come le aveva ridotto il buco, l'occhiello era rimasto aperto come se il cazzo non fosse mai uscito. Alessandra immobile si lamentava del bruciore che sentiva.
- AHI CHE DOLORE,…,BRUTTO BASTARDO MI HAI DISTRUTTO,…AHIAAAA!
A questo punto Paolo fece una bastardata che mi fece sborrare. Svitò una bottiglietta di Coca Cola e, approfittando che la puttanella non era in condizione di reagire, gliela infilò nel sedere riversando all'interno la bevanda gassata.
- AHIAAAA!... Che cazzo sta facendo?
- Buona che adesso ti spengo l'incendio e ti pulisco gli intestini. Alessandra fece per alzarsi, ma paolo immobilizzandola, aspettò che tutto il contenuto le si riversasse nel retto spremendo anche la bottiglietta con le mani. .
- Porco maiale, che bestialità mi stai facendo?
- Zitta e non rompere i coglioni - disse - vedi di alzare il culo altrimenti non riesce a scendere!
Controvoglia abbassò il busto continuando a lamentarsi sia per il contenuto gassoso che le distendeva l’intestino, sia per la dilatazione provocata dalla bottiglietta. Quando anche l'ultima goccia fu entrata Paolo, da vero figlio di mignotta, sfilò la bottiglia e al suo posto le infilo nel sedere gli slip del costume per impedire al liquido di uscire.
- Guai a te se fai uscire anche una sola goccia. Mettiti pure comoda a pancia sopra e tieniti dentro questo clisterino rinfrescante.
Alessandra contorcendosi dai dolori si posizionò a pancia sopra lamentandosi e supplicando fra le lacrime:
- Mi faccia andare al bagno, non resisto, sto per esplodere.
- Guai a te, se non lo trattieni non ti faccio più lavorare.
Ora prendilo in bocca e puliscilo. Con la pancia gonfia, iniziò a leccare controvoglia, ogni tanto si doveva fermare per i crampi provocati dagli spasmi intestinali. Quando si accorse che la poveretta non ce la faceva più a trattenere tolse il cazzo dalla bocca e la mandò a liberarsi.
- Brava ragazza! Si vede che hai carattere e sei decisa. Sono sicuro che prima o poi riuscirai a realizzare i tuoi sogni. Sei stata ubbidiente, mi hai proprio convinto vedrò cosa posso fare per te ma adesso corri a liberarti e pulisciti. Cambiati il costume e lascia quello sporco in bagno. Rimani pure in piscina ad aspettare tuo cugino. Io devo andare via, chiamami pure quando vuoi. Stai attenta a non sporcare quando entri in casa. Alessandra premendo il costume con la mano cercava di non far uscire il liquido gassato che le gonfiava la pancia e, camminando lentamente a gambe larghe si recò in bagno. Io e Paolo approfittammo della situazione per abbandonare la casa.
- Sei proprio un bastardo - dissi - le hai massacrato il culo!
- Duccio - disse - ha un culetto che sembra fatto apposta per prendere cazzi! Stringe che è un amore! La troietta era una demivierge, l'avevano già inculata ma senza troppa convinzione, due botte e via. A dire la verità la seconda volta non volevo sodomizzarla ma nella foga ho sbagliato buco e mi sono ritrovato il cazzo piantato nel suo culo! Che dovevo fare?
- Inculartela di brutto come hai fatto! - Risposi - Comunque la prossima volta il produttore lo faccio io! Devo confessarti che mentre la scopavi mi stavo masturbando e quando le hai ficcato nel sedere la bottiglietta di Coca Cola sono pure venuto! Adesso però usciamo in silenzio che fra mezz'ora torno a prenderla e ti faccio sapere quello che mi dirà.
Usciti dalla villa, aspettai le sette di sera per tornare a prenderla. Era in cucina appoggiata al muro che guardava fuori dalla finestra fumando una sigaretta, guardandola le chiesi:
-Allora com'è andata?
- Ce l'hai una domanda di riserva - rispose -.
- Dov'è il commendatore - chiesi - in piscina non l'ho visto.
- Se ne è andato, aveva delle cose da fare e mi ha lasciato qui ad aspettarti.
- Ti vedo strana, è successo qualcosa?
- Non mi va di parlarne andiamo via.
Mentre tornavamo alla macchina vedevo che camminava lentamente e a gambe larghe, non volevo infierire aspettando che fosse lei a raccontare l'accaduto. Poi non resistendo le dissi sorridendo:
- Mi sa tanto che il Commendatore ha consumato un po' della tua "fortuna", cammini tutta sbilenca!
- E' un maiale,... un porco schifoso!
- Prometti di non arrabbiarti se ti dico una cosa?
- Dimmi pure, tanto qualsiasi cosa non potrebbe farmi incazzare più di quanto lo sia già!
- Te l'avevo detto che finiva in questo modo...
- Guarda che non sono nata ieri, sapevo benissimo che il commendatore avrebbe voluto qualcosa in cambio, avevo già preventivato di dover utilizzare un po' della mia "fortuna", ma quel porco,...
Non riuscì a terminare la frase perché la rabbia l'aveva sopraffatta bloccandole le parole. Giunti alla macchina, con galanteria le aprii la portiera invitandola a salire. Sedendosi le uscì un lamento dalla bocca,...
- Ahiii!... Porca troia! - disse.
Sedendomi accanto a lei, con un sorriso, cercando di sdrammatizzare la situazione, le dissi:
- Mi sa tanto che il commendatore ha fatto girare la "fortuna" e ha utilizzato anche l'entrata di servizio! Per questo camminavi a gambe larghe! Non mi dire che avevi l'entrata di servizio chiusa perché non ci credo! Un culo come il tuo chissà quanti te l'avranno fatto!
Incazzata come una furia mi aggredì mettendo nelle sue parole tutto l'odio che non aveva manifestato contro il commendatore.
- Che cazzo di gusto ci trovate a sentire le nostre urla mentre, nonostante i nostri no, ce lo cacciate con forza nel sedere! Perché non scopate normalmente utilizzando la fica che è fatta apposta per quello.
Qualcuna ci proverà anche gusto, ma se ti dico che non voglio non insistere! Quel bastardo mi ha ricattato! Se non mi lasciavo sodomizzare non mi avrebbe fatto lavorare! Con quel cazzo che si ritrova me l'ha spaccato, mi ha aperta in due come una mela! Lo stronzo sembrava pentito per il servizietto che mi aveva fatto e, per farsi perdonare, mi ha pure spalmato l'olio per lenire il bruciore dell'ano.
Sembrava un altra persona, ha ricominciato a scoparmi ma era tutta una scusa per farmi rilassare.
Di colpo me lo ha rificcato dentro sodomizzandomi per altri trenta minuti! Non ti dico il dolore che ho provato, il buco già infiammato, quando ha finito sembrava andasse a fuoco. Il bastardo ha avuto anche il coraggio di spegnere l'incendio!
- Che ha fatto? - dissi io fingendo di non sapere del clistere di Coca Cola.
- Niente,... lascia perdere che è meglio! Mi vergogno solo a pensarci!
- Speriamo che aver sacrificato il tuo culo sia servito almeno a procurati una particina nel prossimo film, altrimenti sarebbe proprio una bella inculata, perdonami il giro di parole!
- Culo,... culo,... culo! Cosa mai ci troverete!
- Potere mia cara,... potere!
- Che cazzo vuoi dire potere?
- Voglio dire il potere di dominarti, di soggiogarti al suo volere. Quando te lo chiede il tuo ragazzo tu che gli rispondii?
- Lo mando a cacare e gli dico che non se ne parla perché dietro fa male.
- Vedi, in questo caso, sei tu che hai la il potere di scegliere di darglielo o no. Lo concederai se e quando vorrai tu. Il commendatore, invece, ha imposto la sua volontà. Ha esercitato il suo potere obbligandoti a prenderlo nel culo anche se non volevi! Eri padronissima di alzarti e mandarlo a quel paese ma sei rimasta perché ti faceva comodo. Quando hai sentito l'ariete che si approntava a sfondarti, hai fatto una scelta! Se il cazzo non fosse entrato nel culo, tu non saresti entrata nel mondo del cinema!
Sei solo una fra le tante aspiranti attrici che si offrono al produttore con la speranza che le inserisca nel cast del prossimo film! Oggi è stato il tuo primo provino e posso assicurarti che ce ne saranno molti altri ancora! Quindi mettiti pure il culo in pace e,... benvenuta nel meraviglioso mondo di Hoollywood!
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