Una trantenne incontrata alla posta 1/2
di
LanA
genere
prime esperienze
l mio ritorno dalle vacanze estive del 2020, torno a Roma e trovo nella cassetta della posta varie cose tra cui una cartolina della posta che mi invitava a ritirare una raccomandata presso l’ufficio postale vicino casa.
Il giorno dopo, mi reco alla posta e come al solito trovo una fila esagerata e prendo il numeretto e mi accorgo di avere prima di me solo…una 20 di persone.
Mentre aspetto il mio sguardo casca su una tizia che era poco distante da me.
Mi colpiva soprattutto il suo corpo, esile, ed i suoi pantaloni bianchi molto aderenti.
Mi avvicino a lei e mi metto dietro per guardarla bene.
Mi accorgo che la tizia aveva un bel culetto sodo. Piccolino e parecchio sodo.
Ad un certo punto alla tizia cade una carta in terra e si inchina a raccoglierla.
Subito noto che i suoi pantaloni bianchi sono molto trasparenti, e attraverso la stoffa noto un eccitante perizomino.
Mi avvicino a lei ed inizio a parlarle del più e del meno.
Ho subito notato che lei gradiva la mia compagnia.
Passa il tempo ed arriva il mio turno.
Prima di lasciarla ci scambiamo i numeri del cellulare, con la promessa di sentirci e vederci per un aperitivo.
Esco, la saluto e vado via.
Sono certo che la tizia non mi avrebbe mai chiamato, figurati …
Dopo due giorni, ecco che squilla il cellulare ed era lei!
Fissiamo un appuntamento per un aperitivo e ci incontriamo all’orario pattuito.
Si parla di noi, delle nostre vite e di altro.
Fatta una certa ora la tizia mi dice “visto che abito qui vicino sali da me così ci fumiamo una sigaretta e finiamo di parlare”.
Infatti, andiamo a casa sua e ci come previsto fumiamo una sigaretta e continuiamo a parlare del più e del meno.
Ad un certo punto, mentre stavamo parlando di moda, mi trovo le sue mani sui pantaloni.
Il mio cazzo diventa subito di marmo.
Lei lo sente accarezzandolo, mi sbottona i pantaloni, lo tira fuori e inizia ad accarezzarlo.
CONTINUA ...
Il giorno dopo, mi reco alla posta e come al solito trovo una fila esagerata e prendo il numeretto e mi accorgo di avere prima di me solo…una 20 di persone.
Mentre aspetto il mio sguardo casca su una tizia che era poco distante da me.
Mi colpiva soprattutto il suo corpo, esile, ed i suoi pantaloni bianchi molto aderenti.
Mi avvicino a lei e mi metto dietro per guardarla bene.
Mi accorgo che la tizia aveva un bel culetto sodo. Piccolino e parecchio sodo.
Ad un certo punto alla tizia cade una carta in terra e si inchina a raccoglierla.
Subito noto che i suoi pantaloni bianchi sono molto trasparenti, e attraverso la stoffa noto un eccitante perizomino.
Mi avvicino a lei ed inizio a parlarle del più e del meno.
Ho subito notato che lei gradiva la mia compagnia.
Passa il tempo ed arriva il mio turno.
Prima di lasciarla ci scambiamo i numeri del cellulare, con la promessa di sentirci e vederci per un aperitivo.
Esco, la saluto e vado via.
Sono certo che la tizia non mi avrebbe mai chiamato, figurati …
Dopo due giorni, ecco che squilla il cellulare ed era lei!
Fissiamo un appuntamento per un aperitivo e ci incontriamo all’orario pattuito.
Si parla di noi, delle nostre vite e di altro.
Fatta una certa ora la tizia mi dice “visto che abito qui vicino sali da me così ci fumiamo una sigaretta e finiamo di parlare”.
Infatti, andiamo a casa sua e ci come previsto fumiamo una sigaretta e continuiamo a parlare del più e del meno.
Ad un certo punto, mentre stavamo parlando di moda, mi trovo le sue mani sui pantaloni.
Il mio cazzo diventa subito di marmo.
Lei lo sente accarezzandolo, mi sbottona i pantaloni, lo tira fuori e inizia ad accarezzarlo.
CONTINUA ...
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Il percorso del sesso senza limiti 8 (continua)racconto sucessivo
Il controllo di polizia 5 (continua)
Commenti dei lettori al racconto erotico