Il percorso del sesso senza limiti 10 (continua)
di
LanA
genere
prime esperienze
Quando l’uomo stava per venire mi fece alzare, prese il bicchiere del vino vuoto e scaricò dentro la sua sborra al suo interno.
“Adesso devi bere tutto mentre aumenti il ritmo del vibratore. Devi venire mentre bevi.” mi ordinò.
Mi masturbai furiosamente, e quando mi accorsi che stavo per venire presi il bicchiere, nel quale era stato aggiunto un po’ di vino alla sborra, e bevvi tutto d’un sorso.
Mi ritrovai squassata da un fortissimo orgasmo. Mi gettai così sul letto ansimante.
“Mentre ti riposi vado a preparare il pacchetto con quello che hai comperato e ti porto il vestito.” mi disse gentilmente il proprietario.
L’uomo ricuperò dalla cabina vestito, reggiseno e perizoma e mise tutto in un sacchetto con il logo del negozio. A questi capi di abbigliamento aggiunse i gadget ancora grondanti del succo della mia figa.
Al momento di pagare il proprietario mi regalò il completo e mi fece pagare gli oggetti al prezzo di costo.
Accompagnandomi alla porta mi invitò a tornare la settimana successiva, perché erano in arrivo delle novità.
Lo ringraziai, sicura che avrei ricuperato presto la cifra spesa, già con qualche seduta di webcam.
Prima di lasciare il negozio lasciai il mio numero di telefono all’uomo perché mi avverta quando arriveranno le novità.
La sera stessa, dopo cena, appoggio la webcam davanti al letto, indosso il completino sexy, dispongo i gadget intorno e mi collego al portale di camgirls.
Ben presto ricevo richieste che accontento con piacere.
Rimando quasi subito nuda, mi infilo in continuazione dildo, vibratore e plug nella figa e nel culo.
Ero diventata bravissima a simulare gli orgasmi, anzi, in un paio d’ore di collegamento godetti per ben tre volte.
Per una settimana mi collegai tutte le sere per almeno tre ore, ma al mattino ero veramente stremata e facevo fatica ad andare al lavoro. Decido perciò di collegarmi solo due volte alla settimana per un paio d’ore.
Con quello che avevo già guadagnato avevo in breve ricuperato la spesa al sex shop e potrò comperarmi ancora qualche altro oggetto ed abito elegante.
Il lunedì della settimana seguente, mentre ero ancora in ufficio ricevetti una telefonata dal proprietario del sexy shop che mi invitava a passare da lui, perché erano arrivate due novità che a suo dire mi sarebbero sicuramente piaciute.
A fine telefonata mi diede una precisa indicazione; avrei dovuto presentarmi senza intimo e ben rasata.
Fissammo l’orario per il pomeriggio del giorno seguente, non appena sarei uscita dal lavoro.
CONTINUA ...
“Adesso devi bere tutto mentre aumenti il ritmo del vibratore. Devi venire mentre bevi.” mi ordinò.
Mi masturbai furiosamente, e quando mi accorsi che stavo per venire presi il bicchiere, nel quale era stato aggiunto un po’ di vino alla sborra, e bevvi tutto d’un sorso.
Mi ritrovai squassata da un fortissimo orgasmo. Mi gettai così sul letto ansimante.
“Mentre ti riposi vado a preparare il pacchetto con quello che hai comperato e ti porto il vestito.” mi disse gentilmente il proprietario.
L’uomo ricuperò dalla cabina vestito, reggiseno e perizoma e mise tutto in un sacchetto con il logo del negozio. A questi capi di abbigliamento aggiunse i gadget ancora grondanti del succo della mia figa.
Al momento di pagare il proprietario mi regalò il completo e mi fece pagare gli oggetti al prezzo di costo.
Accompagnandomi alla porta mi invitò a tornare la settimana successiva, perché erano in arrivo delle novità.
Lo ringraziai, sicura che avrei ricuperato presto la cifra spesa, già con qualche seduta di webcam.
Prima di lasciare il negozio lasciai il mio numero di telefono all’uomo perché mi avverta quando arriveranno le novità.
La sera stessa, dopo cena, appoggio la webcam davanti al letto, indosso il completino sexy, dispongo i gadget intorno e mi collego al portale di camgirls.
Ben presto ricevo richieste che accontento con piacere.
Rimando quasi subito nuda, mi infilo in continuazione dildo, vibratore e plug nella figa e nel culo.
Ero diventata bravissima a simulare gli orgasmi, anzi, in un paio d’ore di collegamento godetti per ben tre volte.
Per una settimana mi collegai tutte le sere per almeno tre ore, ma al mattino ero veramente stremata e facevo fatica ad andare al lavoro. Decido perciò di collegarmi solo due volte alla settimana per un paio d’ore.
Con quello che avevo già guadagnato avevo in breve ricuperato la spesa al sex shop e potrò comperarmi ancora qualche altro oggetto ed abito elegante.
Il lunedì della settimana seguente, mentre ero ancora in ufficio ricevetti una telefonata dal proprietario del sexy shop che mi invitava a passare da lui, perché erano arrivate due novità che a suo dire mi sarebbero sicuramente piaciute.
A fine telefonata mi diede una precisa indicazione; avrei dovuto presentarmi senza intimo e ben rasata.
Fissammo l’orario per il pomeriggio del giorno seguente, non appena sarei uscita dal lavoro.
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