Ti sogno, sempre
di
Yuko
genere
saffico
Davanti a te le cosce, amore mio,
io aprirò, son presa dal desìo.
Ti mostrerò come son fatta in mezzo
tra le mie gambe, aspetto già da un pezzo.
Vedrai la mia natura giapponese,
di questo poi tu ne farai le spese.
Ti venero, Beatrice mia adorata,
la donna di Toscana tanto amata.
Desidero giacere nel tuo letto,
perdere il senno ai baci sul mio petto.
Accarezzarti dolcemente il seno,
finchè ragione non mi venga meno.
Metter le dita nella tua natura
ed aspettarti nella macchia scura,
che s'apre tra le gambe mie, dolcezza,
e perdermi nella tua tenerezza.
Le labbra tue teneramente bacio
sciogliendomi sul fuoco come il cacio.
Le dita mie ti infilo tra i capelli,
nel rosso, di riflessi sono belli.
Tra i peli io mi inoltrerò nel pube.
Le dita giocheranno nella nube,
dei sentimenti accesi col mio amore,
io ardo, già mi batte forte il cuore.
Con baci il corpo tuo voglio esplorare,
e nel tuo abbraccio forte dimorare.
Sarò per te, mia donna tanto amata,
sia forza che dolcezza delicata.
Ti avvolgerò con le mia braccia forti,
lenendo i tuoi ricordi dai quei torti
subiti lungo la tua giovinezza,
per te, cara, sarò solo bellezza.
Ma nello stesso tempo saprò darti
la gioia delle asiatiche mie arti.
Giacere morbida tra le tue braccia
abbandonare ai baci la mia faccia.
Amore mio, ti voglio tanto tanto,
per cortesia abbandonati al mio canto.
Il sonno tuo accompagnerò col flauto,
il mio respiro sarà molto cauto,
per starti più vicina quatta, quatta,
giacerò ai piedi tuoi come una gatta.
Mia dolce donna che vivi in Toscana,
lo so, dai monti a te sono lontana.
Ma il mio pensiero corre fino a Prato,
perchè il mio cuore solo e desolato,
non resti, nella attesa tanto amara,
lungi da te, amor, Beatrice cara.
io aprirò, son presa dal desìo.
Ti mostrerò come son fatta in mezzo
tra le mie gambe, aspetto già da un pezzo.
Vedrai la mia natura giapponese,
di questo poi tu ne farai le spese.
Ti venero, Beatrice mia adorata,
la donna di Toscana tanto amata.
Desidero giacere nel tuo letto,
perdere il senno ai baci sul mio petto.
Accarezzarti dolcemente il seno,
finchè ragione non mi venga meno.
Metter le dita nella tua natura
ed aspettarti nella macchia scura,
che s'apre tra le gambe mie, dolcezza,
e perdermi nella tua tenerezza.
Le labbra tue teneramente bacio
sciogliendomi sul fuoco come il cacio.
Le dita mie ti infilo tra i capelli,
nel rosso, di riflessi sono belli.
Tra i peli io mi inoltrerò nel pube.
Le dita giocheranno nella nube,
dei sentimenti accesi col mio amore,
io ardo, già mi batte forte il cuore.
Con baci il corpo tuo voglio esplorare,
e nel tuo abbraccio forte dimorare.
Sarò per te, mia donna tanto amata,
sia forza che dolcezza delicata.
Ti avvolgerò con le mia braccia forti,
lenendo i tuoi ricordi dai quei torti
subiti lungo la tua giovinezza,
per te, cara, sarò solo bellezza.
Ma nello stesso tempo saprò darti
la gioia delle asiatiche mie arti.
Giacere morbida tra le tue braccia
abbandonare ai baci la mia faccia.
Amore mio, ti voglio tanto tanto,
per cortesia abbandonati al mio canto.
Il sonno tuo accompagnerò col flauto,
il mio respiro sarà molto cauto,
per starti più vicina quatta, quatta,
giacerò ai piedi tuoi come una gatta.
Mia dolce donna che vivi in Toscana,
lo so, dai monti a te sono lontana.
Ma il mio pensiero corre fino a Prato,
perchè il mio cuore solo e desolato,
non resti, nella attesa tanto amara,
lungi da te, amor, Beatrice cara.
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