Le vacanze in Croazia 3/4
di
LanA
genere
saffico
Si alza in piedi e inizia a spogliarsi.
Via la maglietta, via gli onnipresenti jeans ed è nuda anche lei.
Visto il luogo, avevamo deciso tutte e due di non mettere nulla sotto.
Ma decisamente io sono stata più porca di lei, con la mia minigonna bianca.
Lei si tuffa letteralmente sul mio corpo, vuole me.
Mi gira la minigonna in su e si immerge tra le mie gambe iniziando a leccarmi il fiorellino.
Io guardo la sua figa rasata, la vedo umida e invitante, ma non la tocco.
La tortura deve essere totale, penso.
Voglio vedere cosa è capace di fare, la voglio più troia che mai.
È forte in me la voglia di mangiare quel succoso frutto, ma, nonostante ciò, aspetto.
Vedo il suo bacino muoversi, mi vuole, mi cerca.
Mi sta facendo morire con la lingua e con le dita, ma io non sono da meno di lei, il mio bacino si muove all'unisono con le sue dita dentro di me.
Le sue belle dita lunghe mi stanno scopando, e da parte mia mi faccio scopare come più le piace.
Voglio vederla soffrire, voglio vedere come lei si offrirà a me.
Voglio vederla sconcia e porca su di me.
E lei lo è, porca e sconcissima, ma non si tocca.
Le sue dita sono impegnate con me, spera si farmi perdere la ragione.
E infatti la sto perdendo.
Aspiro i suoi profumi di donna, vedo il suo fiore aperto e mi si annebbia la vista dalla voglia.
Sento il primo orgasmo montare, dal calore che si sta spandendo sulla mia pancia.
Vedo il suo succo colare letteralmente su di me.
Il suo bacino si abbassa sul mio viso, lo lava dei suoi umori.
Io mi lascio sporcare, mentre un orgasmo mi annebbia completamente la mente.
CONTINUA ...
Via la maglietta, via gli onnipresenti jeans ed è nuda anche lei.
Visto il luogo, avevamo deciso tutte e due di non mettere nulla sotto.
Ma decisamente io sono stata più porca di lei, con la mia minigonna bianca.
Lei si tuffa letteralmente sul mio corpo, vuole me.
Mi gira la minigonna in su e si immerge tra le mie gambe iniziando a leccarmi il fiorellino.
Io guardo la sua figa rasata, la vedo umida e invitante, ma non la tocco.
La tortura deve essere totale, penso.
Voglio vedere cosa è capace di fare, la voglio più troia che mai.
È forte in me la voglia di mangiare quel succoso frutto, ma, nonostante ciò, aspetto.
Vedo il suo bacino muoversi, mi vuole, mi cerca.
Mi sta facendo morire con la lingua e con le dita, ma io non sono da meno di lei, il mio bacino si muove all'unisono con le sue dita dentro di me.
Le sue belle dita lunghe mi stanno scopando, e da parte mia mi faccio scopare come più le piace.
Voglio vederla soffrire, voglio vedere come lei si offrirà a me.
Voglio vederla sconcia e porca su di me.
E lei lo è, porca e sconcissima, ma non si tocca.
Le sue dita sono impegnate con me, spera si farmi perdere la ragione.
E infatti la sto perdendo.
Aspiro i suoi profumi di donna, vedo il suo fiore aperto e mi si annebbia la vista dalla voglia.
Sento il primo orgasmo montare, dal calore che si sta spandendo sulla mia pancia.
Vedo il suo succo colare letteralmente su di me.
Il suo bacino si abbassa sul mio viso, lo lava dei suoi umori.
Io mi lascio sporcare, mentre un orgasmo mi annebbia completamente la mente.
CONTINUA ...
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
I boscaioli (15) ... continuaracconto sucessivo
Fammi una rosa, cara 4/5
Commenti dei lettori al racconto erotico