Francesca, una mamma troia -3- (continua)
di
LanA
genere
incesti
Il pomeriggio del giorno seguente, mentre è in casa a cucinare, Francesca sente squillare il telefonino.
È un numero nascosto, ma risponde e sente la voce di un ragazzo che chiede se è lei la mamma puttana di Enzo.
“Sono io la puttana e tu sei quel porcone che vuole scopare con me?”
“Signora, non voglio solo scopare, ma la voglio leccare tutta e inculare, se me lo permette.”
“Ti metterò alla prova, e se superi il test, potrai farmi tutto quello che vuoi”.
Il giorno dopo, come concordato, l'amico di Enzo si presenta a casa di Francesca, che gli apre la porta completamente nuda, solo con le autoreggenti e le scarpe con i tacchi da 12 cm.
“Accomodati in salotto e spogliati, voglio vederti nudo e con il cazzo in tiro subito”
Il ragazzo si spoglia, e comincia a menarsi il cazzo, che alla vista della donna nuda ha già cominciato a rizzarsi.
“Siediti su quella sedia davanti a me, e comincia a farti una sega.
Dimmi quando stai per sborrare, e poi dovrai guardarmi e fare tutto quello che ti chiedo”
Francesca si siede su un divano di fronte al ragazzo a gambe spalancate, e mentre con una mano si accarezza le tette, con l'altra prende una banana, la sbuccia e se la infila nella figa iniziando a muoverla.
Il ragazzo inizia la sega, ma l'eccitazione è tale che dopo pochi istanti sente che sta per venire.
“Sto per venire signora cosa devo fare?”
“Non chiamarmi signora, chiamami porca, puttana, troia, ma non signora... vieni qui e sborrami sulle tette.”
Il ragazzo si avvicina, mette il cazzo fra le tette, e sborra copiosamente.
Francesca toglie la banana dalla figa, la avvicina fradicia alla bocca del ragazzo
“Mangiane un pezzo poi torna a sederti e fatti un'altra sega”.
Il ragazzo stacca con un morso un piccolo pezzo di banana e lo mangia, gustandosi il sapore della figa della donna, torna a sedersi e riprende a menarsi il cazzo diventato molle.
“Se vuoi la mia bocca, la figa e il culo, dovrai riuscire a godere altre 3 volte, e mangiare ogni volta un pezzo di banana.
Se non ci riesci, non sei degno di avere questa puttana per te.
Hai tempo un'ora, pensi di farcela?”
“Ci provo, spero proprio di riuscirci perché non ho mai vista una zoccola come te.
Come è fortunato Enzo ad avere una madre così troia.”
La giovane età lo aiuta a raggiungere abbastanza in fretta la seconda sborrata, che finisce sul ventre di Francesca che continua a masturbarsi e raggiungere orgasmi.
Il ragazzo continua a masturbarsi furiosamente, ma il cazzo non è più molto duro.
Comunque riesce a venire per la terza volta e la sborra scende sul volto di Francesca che lecca la sborra con piacere.
La prova continua, ma il cazzo non vuole saperne di indurirsi, il ragazzo è tutto sudato, vuole a tutti i costi superare la prova, ma non riesce.
Presa da compassione Francesca si avvicina, toglie le mani del ragazzo dal cazzo, se lo mette in bocca, e lo succhia.
Poi lo prende in mano e lo sega, quindi nuovamente in bocca e nel frattempo infila un dito nel culo al giovane, che sussulta nel sentirsi penetrare, e il cazzo si indurisce.
Con il lavoro di lingua e mano di Francesca, finalmente il ragazzo sta per esplodere per la quarta volta.
“Puttana, sto per venire, lasciami fare da solo.”
Si prende il cazzo in mano e se lo mena, mentre il dito di Francesca nel suo culo entra ed esce.
Quando sta per venire, la donna apre la bocca.
“Voglio bere la tua sborra, vienimi in bocca.”
Solo poche gocce escono dal cazzo del ragazzo, ma la donna le beve.
“Sei stato bravo a superare la prova, sabato mattina non andare a scuola, vieni qui e potrai fare tutto quello che vuoi”
Al sabato, dopo che il marito e i figli sono usciti, Francesca si mette in tiro, con reggiseno push up, autoreggenti, perizoma aperto fra le gambe, minigonna di pelle e top senza spalline.
CONTINUA ...
È un numero nascosto, ma risponde e sente la voce di un ragazzo che chiede se è lei la mamma puttana di Enzo.
“Sono io la puttana e tu sei quel porcone che vuole scopare con me?”
“Signora, non voglio solo scopare, ma la voglio leccare tutta e inculare, se me lo permette.”
“Ti metterò alla prova, e se superi il test, potrai farmi tutto quello che vuoi”.
Il giorno dopo, come concordato, l'amico di Enzo si presenta a casa di Francesca, che gli apre la porta completamente nuda, solo con le autoreggenti e le scarpe con i tacchi da 12 cm.
“Accomodati in salotto e spogliati, voglio vederti nudo e con il cazzo in tiro subito”
Il ragazzo si spoglia, e comincia a menarsi il cazzo, che alla vista della donna nuda ha già cominciato a rizzarsi.
“Siediti su quella sedia davanti a me, e comincia a farti una sega.
Dimmi quando stai per sborrare, e poi dovrai guardarmi e fare tutto quello che ti chiedo”
Francesca si siede su un divano di fronte al ragazzo a gambe spalancate, e mentre con una mano si accarezza le tette, con l'altra prende una banana, la sbuccia e se la infila nella figa iniziando a muoverla.
Il ragazzo inizia la sega, ma l'eccitazione è tale che dopo pochi istanti sente che sta per venire.
“Sto per venire signora cosa devo fare?”
“Non chiamarmi signora, chiamami porca, puttana, troia, ma non signora... vieni qui e sborrami sulle tette.”
Il ragazzo si avvicina, mette il cazzo fra le tette, e sborra copiosamente.
Francesca toglie la banana dalla figa, la avvicina fradicia alla bocca del ragazzo
“Mangiane un pezzo poi torna a sederti e fatti un'altra sega”.
Il ragazzo stacca con un morso un piccolo pezzo di banana e lo mangia, gustandosi il sapore della figa della donna, torna a sedersi e riprende a menarsi il cazzo diventato molle.
“Se vuoi la mia bocca, la figa e il culo, dovrai riuscire a godere altre 3 volte, e mangiare ogni volta un pezzo di banana.
Se non ci riesci, non sei degno di avere questa puttana per te.
Hai tempo un'ora, pensi di farcela?”
“Ci provo, spero proprio di riuscirci perché non ho mai vista una zoccola come te.
Come è fortunato Enzo ad avere una madre così troia.”
La giovane età lo aiuta a raggiungere abbastanza in fretta la seconda sborrata, che finisce sul ventre di Francesca che continua a masturbarsi e raggiungere orgasmi.
Il ragazzo continua a masturbarsi furiosamente, ma il cazzo non è più molto duro.
Comunque riesce a venire per la terza volta e la sborra scende sul volto di Francesca che lecca la sborra con piacere.
La prova continua, ma il cazzo non vuole saperne di indurirsi, il ragazzo è tutto sudato, vuole a tutti i costi superare la prova, ma non riesce.
Presa da compassione Francesca si avvicina, toglie le mani del ragazzo dal cazzo, se lo mette in bocca, e lo succhia.
Poi lo prende in mano e lo sega, quindi nuovamente in bocca e nel frattempo infila un dito nel culo al giovane, che sussulta nel sentirsi penetrare, e il cazzo si indurisce.
Con il lavoro di lingua e mano di Francesca, finalmente il ragazzo sta per esplodere per la quarta volta.
“Puttana, sto per venire, lasciami fare da solo.”
Si prende il cazzo in mano e se lo mena, mentre il dito di Francesca nel suo culo entra ed esce.
Quando sta per venire, la donna apre la bocca.
“Voglio bere la tua sborra, vienimi in bocca.”
Solo poche gocce escono dal cazzo del ragazzo, ma la donna le beve.
“Sei stato bravo a superare la prova, sabato mattina non andare a scuola, vieni qui e potrai fare tutto quello che vuoi”
Al sabato, dopo che il marito e i figli sono usciti, Francesca si mette in tiro, con reggiseno push up, autoreggenti, perizoma aperto fra le gambe, minigonna di pelle e top senza spalline.
CONTINUA ...
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Marinella, diario di una novella troia -7- (continua)
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