Marinella, diario di una novella troia -7- (continua)
di
LanA
genere
dominazione
15 maggio
Ciao, mio suocero è appena andato via.
Ti devo raccontare subito perché sono ancora eccitata.
Non ho ancora cenato, ma ora ti devo raccontare.
È arrivato, ed io gli ho aperto la porta, e gli ho detto che andavo sul terrazzo a finire di lavare alcune cose, mentre nel bagno avevo messo i miei slip usati nel pomeriggio.
Erano belli zozzi perché, come spesso accade, erano fradici di umori.
Li avevo messi sopra il cesto della biancheria usata.
Dalla finestra vedevo l'interno, senza essere vista.
Quando mio suocero è entrato nel bagno, ho notato come ha guardato i miei slip.
Li ha subito presi in mano, e annusati per bene.
Poi si è aperto la patta e ha estratto il cazzo non ancora del tutto duro, ma effettivamente già grosso.
Poi l’ho visto leccare il cavallo dei miei slip, e cominciare a masturbarsi.
Io avevo già la figa bagnata, così sono rientrata, e pian piano sono entrata nel bagno.
Quando mi ha vista, si è subito coperto, e ha nascosto la mano con i miei slip diventando rosso.
Gli ho detto
"sei un porco, sono la moglie di tuo figlio! "
Lui, rosso sempre più in volto, si è scusato dicendo che aveva pochi rapporti con mia suocera, ma che lui si sentiva ancora efficiente.
Nel vedere sua nuora così bella e aere per le mani le mie mutandine, lo aveva arrapato parecchio.
In particolare l'odore e il sapore dei miei liquidi rinsecchiti sullo slip lo aveva estasiato.
Io, che quasi non mi riconoscevo per la risposta, gli ho detto
"bene, allora continua a farlo davanti a me, anzi perché non senti il mio odore e sapore direttamente dalla fonte?"
Mi sono alzata il vestito.
Sotto ero nuda.
"Avanti toccami, anch'io sento la lontananza di tuo figlio, e la mia figa adora essere ammirata.
Su inginocchiati e annusami mentre ti masturbi, e non schizzare finché non te lo dico io ". gli dissi
Lui si è abbassato davanti a me, e ha incominciato a masturbarsi il suo bel cazzone, mentre avvicinava il naso alla mia figa
"che odore meraviglioso hai, e che bella figa che mi fai vedere! Allargala, fammela vedere meglio" .
L'ho subito accontentato
“su assaggiala e leccala, senti come sa di me, e della mia pipì.
Non mi sono ancora lavata ed è tutto il giorno che sono eccitata ".
Lui ha cominciato a leccarmi
"sì è buonissima, voglio i tuoi umori, voglio la tua pipì, voglio tutto di te ".
Gli ho preso la testa, e gli sono venuta in bocca.
Lo sentivo ingozzarsi di me.
Mi sono voltata e gli ho chiesto di leccarmi anche il culo.
L'ho sentito pian piano entrare la lingua nel buchetto.
"Come sei buona, ti prego vienimi ancora in bocca "
Così, quando sono stata di nuovo vicina a godere, mi sono voltata e gli ho schiacciato la bocca sulla mia figa, godendo ancora.
Ho avvertito uno schizzo di pipì che mi è partito dalla figa per schizzare direttamente nella sua bocca.
“Si, anche la tua pipì” e ha cominciato a godere su mio piede una gran quantità di sperma.
Ho notato che dopo questa cosa era imbarazzato, ma gli ho detto che sarebbe rimasto un nostro segreto e quando avrebbe voluto, non avrebbe più dovuto annusare solo i miei slip, ma avrebbe potuto farlo direttamente dalla mia figa e dal mio culetto.
Gli ho preannunciato che la prossima volta, se fosse riuscito a non godere, gli avrei fatto una sorpresa.
Mi ha congedata tutto soddisfatto, e mi ha avvistata che sarebbe venuto presto a trovarmi.
CONTINUA...
Ciao, mio suocero è appena andato via.
Ti devo raccontare subito perché sono ancora eccitata.
Non ho ancora cenato, ma ora ti devo raccontare.
È arrivato, ed io gli ho aperto la porta, e gli ho detto che andavo sul terrazzo a finire di lavare alcune cose, mentre nel bagno avevo messo i miei slip usati nel pomeriggio.
Erano belli zozzi perché, come spesso accade, erano fradici di umori.
Li avevo messi sopra il cesto della biancheria usata.
Dalla finestra vedevo l'interno, senza essere vista.
Quando mio suocero è entrato nel bagno, ho notato come ha guardato i miei slip.
Li ha subito presi in mano, e annusati per bene.
Poi si è aperto la patta e ha estratto il cazzo non ancora del tutto duro, ma effettivamente già grosso.
Poi l’ho visto leccare il cavallo dei miei slip, e cominciare a masturbarsi.
Io avevo già la figa bagnata, così sono rientrata, e pian piano sono entrata nel bagno.
Quando mi ha vista, si è subito coperto, e ha nascosto la mano con i miei slip diventando rosso.
Gli ho detto
"sei un porco, sono la moglie di tuo figlio! "
Lui, rosso sempre più in volto, si è scusato dicendo che aveva pochi rapporti con mia suocera, ma che lui si sentiva ancora efficiente.
Nel vedere sua nuora così bella e aere per le mani le mie mutandine, lo aveva arrapato parecchio.
In particolare l'odore e il sapore dei miei liquidi rinsecchiti sullo slip lo aveva estasiato.
Io, che quasi non mi riconoscevo per la risposta, gli ho detto
"bene, allora continua a farlo davanti a me, anzi perché non senti il mio odore e sapore direttamente dalla fonte?"
Mi sono alzata il vestito.
Sotto ero nuda.
"Avanti toccami, anch'io sento la lontananza di tuo figlio, e la mia figa adora essere ammirata.
Su inginocchiati e annusami mentre ti masturbi, e non schizzare finché non te lo dico io ". gli dissi
Lui si è abbassato davanti a me, e ha incominciato a masturbarsi il suo bel cazzone, mentre avvicinava il naso alla mia figa
"che odore meraviglioso hai, e che bella figa che mi fai vedere! Allargala, fammela vedere meglio" .
L'ho subito accontentato
“su assaggiala e leccala, senti come sa di me, e della mia pipì.
Non mi sono ancora lavata ed è tutto il giorno che sono eccitata ".
Lui ha cominciato a leccarmi
"sì è buonissima, voglio i tuoi umori, voglio la tua pipì, voglio tutto di te ".
Gli ho preso la testa, e gli sono venuta in bocca.
Lo sentivo ingozzarsi di me.
Mi sono voltata e gli ho chiesto di leccarmi anche il culo.
L'ho sentito pian piano entrare la lingua nel buchetto.
"Come sei buona, ti prego vienimi ancora in bocca "
Così, quando sono stata di nuovo vicina a godere, mi sono voltata e gli ho schiacciato la bocca sulla mia figa, godendo ancora.
Ho avvertito uno schizzo di pipì che mi è partito dalla figa per schizzare direttamente nella sua bocca.
“Si, anche la tua pipì” e ha cominciato a godere su mio piede una gran quantità di sperma.
Ho notato che dopo questa cosa era imbarazzato, ma gli ho detto che sarebbe rimasto un nostro segreto e quando avrebbe voluto, non avrebbe più dovuto annusare solo i miei slip, ma avrebbe potuto farlo direttamente dalla mia figa e dal mio culetto.
Gli ho preannunciato che la prossima volta, se fosse riuscito a non godere, gli avrei fatto una sorpresa.
Mi ha congedata tutto soddisfatto, e mi ha avvistata che sarebbe venuto presto a trovarmi.
CONTINUA...
2
voti
voti
valutazione
6
6
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Francesca, una mamma troia -3- (continua)racconto sucessivo
Sinfonia nella casa di appuntamenti 3
Commenti dei lettori al racconto erotico