Sinfonia nella casa di appuntamenti 3

di
genere
trans

“Ti prendi tutto quello lì in culo?”, “sí caro, però con calma, e meglio dopo il fisting”.

Il fisting?

Sorpreso ed eccitato Stefano dice che non l’ha mai fatto e vuol provare:

"Ok, mettiti i guanti ed prendi il gel".

Seguendo le mie istruzioni, lubrifica bene il mio culo, dilatandolo con 2, 3, 4 dita e poi comincia a premere con la mano che entra facilmente, con sorpresa ed eccitazione sua ed un gemito mio per il piacere.

Quindi, sempre seguendo le mie indicazioni, entra ed esce, entra ed esce, prima piano e poi sempre più veloce.

Intanto nella stanza si è riunita la comunità dei maschi (c’è Fabio ed altri tre, penso) che guardano e si eccitano, fanno foto.

Tutti vogliono provare a mettermi le mani dentro.

Stefano dirige i giochi, invita gli altri a provare, "... è una goduria!", dice lui, "per come entra la mano, e … guardate la faccia da zoccola che fa Angela".

Io confusa, eccitata, ed in balìa dei maschi, so solo dire di mettere i guanti (le unghia possono ferire), e così 3 maschi a turno provano il caldo umido del mio culo dilatato, slabbrato, sfondato...

Gemo e loro si eccitano sempre di più.

Mentre a turno mi penetrano con le mani, un altro me lo mette in bocca, già aperta e con la lingua che rotea per la voglia, non aspettavo altro.

Così, avendo un cazzo in bocca posso solo gemere: gemo per l'orgasmo, ma anche per il dolore provocato dai maschi sempre più eccitati e maldestri che entrano ed escono nella mia figa maltrattata e il mio culo devastato ed a rischio di rottura.

Ma è Stefano ad interromperli, si è reso conto del mio disagio.

Io non so e non posso fermarli, sono lì a pecorina, confusa, eccitata, ed in balìa delle mani che toccano, sculacciano ed entrano ed escono dalla mia figa e dal mio culo.

Non si fermerebbero mai, sono così eccitati che, incuranti dei miei gemiti, son sempre più violenti.

A Stefano è restata una curiosità

“Angela, adesso ti spacco il culo con il dildo, va bene?”

“Vai tesoro”.

Così do ancora spettacolo.

Prende il dildo, lo lubrifica col gel, e comincia a premere sul mio ano.

Nonostante i maltrattamenti, il dildo non riesce ad entrare.

I maschi incitano Stefano e sghignazzano per niente romantici: vai ora, vai che entra!

Il letto si muove per la pressione, finalmente sento che la grossa cappella del dildo si sta facendo strada, un poco di dolore e, come risucchiato, entra tutto

“oooooh!, evvai!” applaudono gli arrapati ed io gemo a bocca aperta e godo.

Stefano, eccitato ed orgoglioso di possedermi e gestire lui la sua puttanella, muove e gira il dildo dentro il mio culo.

“Stefano, caro, adesso tiralo fuori, poi guardate il culo aperto, e rimettilo dentro deciso.

Non ti preoccupare dei miei gemiti”, e così fa Stefano.

Lo tira fuori, mi sento svuotata ed aperta, tutti guardano arrapatissimi, in silenzio adesso; poi lo rimette dentro deciso e violento, uff !!!…

Mi sento dilatata al massimo e riempita con un dolore misto a godimento.

Stefano stantuffa ancora un po’, io sono confusa e persa sotto i suoi colpi.

Poi smette, mi guarda con un sorrisetto soddisfatto

“tutto bene Angela? Spero di sì, perché non è finita”

“benissimo tesoro” non riesco mai a dire di no io.

Mi rassetto un poco, pulisco la vagina e il culo dal lubrificante in eccesso.

CONTINUA ...
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2021-09-04
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