Una calda estate -3- (continua)
di
LanA
genere
orge
Ovviamente tu non ci hai capito nulla, ti difendi soltanto nascondendoti dietro di me, che me la rido con una posa di sfida.
Poi piano esci fuori, e timidamente chiedi di poter parlare in italiano perché non ci stai capendo nulla.
Lui ti guarda e ti dice che se non sai il friulano, non ci puoi stare su questa terra, e allora io mi incazzo!
Primo, gli dico.
Devi ancora dimostrarmi che questa terra è tua, poi mi devi dire cosa ci facevi tu qui, stavi a spiarci?
E poi, rincaro, non trattare male la mia amica se no te la vedi con me!
Lui mi guarda beffardo, e poi si mette a ridere.
Allora rido pure io, lasciando la mia posa di sfida.
Poi ridendo tutti e due, ci giriamo verso di te, e finalmente ti vedo bene.
Anche tu sei nuda dalle ginocchia in su.
Però, infatti sono stata interrotta proprio mentre cercavo di sfilarti i pantaloncini, che ora sono a mezz'asta.
Poi giù a ridere tutti e tre, e lui che ti dice che hai la bandiera a mezz'sta, e che forse è perché ti è morta la gatta!
Io ti prendo per le gambe, abbracciandoti da dietro e allargandoti le labbra della figa.
Ci butto un occhio, quindi guardando il contadino gli dico.
No, credo sia ancora viva, ma avrà sicuramente bisogno di un piccolo aiuto.
Che so, una respirazione bocca figa.
Che ne dici, sei capace?
Te la senti? O devo aiutarti io?
Non so se ne sei davvero capace di far godere una donna con la tua lingua, ma vedo comunque che non ti stai tirando indietro.
Infatti, ti avvicini e ti tuffi in mezzo a quel ben di dio, mentre io continuo a tenere scostate le labbra, esponendo anche il clitoride che vedo bello gonfio.
È il segno evidente del fatto che ti sta usando per il mio godimento e quello del contadino, senza chiederti nemmeno il permesso.
Ti piace.
E infatti ti sento ansimare.
Ti lascio facendoti scivolare piano a terra, mentre mi dedico ai pantaloni del tipo.
Mi accuccio sotto di lui, e mentre gli appoggio la faccia alla patta sentendo il duro pene, gli slaccio la cintura.
Poi passo alla zip della patta, e quindi dopo avergli morso il cazzo da sopra le mutande, glielo tiro fuori.
Mi infilo quel bel randello in bocca, abbraccio il suo corpo, e spingo il suo cazzo dentro la mia bocca.
Voglio che mi scopi così in bocca.
Lui capisce e inizia un lento su e giù nella mia bocca.
Io non faccio nulla, mi godo solo la sua calda carne, che passa attraverso le mie labbra, e finisce sulla mia lingua golosa.
CONTINUA ...
Poi piano esci fuori, e timidamente chiedi di poter parlare in italiano perché non ci stai capendo nulla.
Lui ti guarda e ti dice che se non sai il friulano, non ci puoi stare su questa terra, e allora io mi incazzo!
Primo, gli dico.
Devi ancora dimostrarmi che questa terra è tua, poi mi devi dire cosa ci facevi tu qui, stavi a spiarci?
E poi, rincaro, non trattare male la mia amica se no te la vedi con me!
Lui mi guarda beffardo, e poi si mette a ridere.
Allora rido pure io, lasciando la mia posa di sfida.
Poi ridendo tutti e due, ci giriamo verso di te, e finalmente ti vedo bene.
Anche tu sei nuda dalle ginocchia in su.
Però, infatti sono stata interrotta proprio mentre cercavo di sfilarti i pantaloncini, che ora sono a mezz'asta.
Poi giù a ridere tutti e tre, e lui che ti dice che hai la bandiera a mezz'sta, e che forse è perché ti è morta la gatta!
Io ti prendo per le gambe, abbracciandoti da dietro e allargandoti le labbra della figa.
Ci butto un occhio, quindi guardando il contadino gli dico.
No, credo sia ancora viva, ma avrà sicuramente bisogno di un piccolo aiuto.
Che so, una respirazione bocca figa.
Che ne dici, sei capace?
Te la senti? O devo aiutarti io?
Non so se ne sei davvero capace di far godere una donna con la tua lingua, ma vedo comunque che non ti stai tirando indietro.
Infatti, ti avvicini e ti tuffi in mezzo a quel ben di dio, mentre io continuo a tenere scostate le labbra, esponendo anche il clitoride che vedo bello gonfio.
È il segno evidente del fatto che ti sta usando per il mio godimento e quello del contadino, senza chiederti nemmeno il permesso.
Ti piace.
E infatti ti sento ansimare.
Ti lascio facendoti scivolare piano a terra, mentre mi dedico ai pantaloni del tipo.
Mi accuccio sotto di lui, e mentre gli appoggio la faccia alla patta sentendo il duro pene, gli slaccio la cintura.
Poi passo alla zip della patta, e quindi dopo avergli morso il cazzo da sopra le mutande, glielo tiro fuori.
Mi infilo quel bel randello in bocca, abbraccio il suo corpo, e spingo il suo cazzo dentro la mia bocca.
Voglio che mi scopi così in bocca.
Lui capisce e inizia un lento su e giù nella mia bocca.
Io non faccio nulla, mi godo solo la sua calda carne, che passa attraverso le mie labbra, e finisce sulla mia lingua golosa.
CONTINUA ...
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