La donna del mistero -16-
di
LanA
genere
dominazione
Ero davanti a Gabriella, volevo strapparle i vestiti da dosso, ma invece lo feci dolcemente, baciando ogni centimetro della sua pelle man mano che si scopriva.
Quando fu nuda, presi a baciare, succhiare e mordere i suoi seni, il suo ventre.
Piegandomi sempre più arrivai alla sua figa.
Iniziai a leccarla.
Era così calda che non resistetti.
Mi tolsi velocemente i vestiti, la presi in braccio, e la portai nel piccolo lago tiepido.
Le mie labbra si unirono alle sue in un bacio irruento.
Le lingue che si sfioravano ed entravano nelle nostre bocche per rubarsi saliva e sapori.
Mentre la baciavo sentivo la passione crescere sempre più.
Il mio cazzo era già duro e voglioso, quindi dopo aver appoggiato le braccia di lei sulle mie spalle la sollevai e infilai il mio cazzo nella sua figa con violenza e forza.
Lei sussultò, non so se per piacere o dolore.
Non chiesi nulla, e continuai a colpire sempre con più forza.
Volevo che tutto il mio cazzo e le mie palle entrassero in lei.
Colpivo ed ansimavo, ormai non capivo più nulla.
Mentre la penetravo, lei si inarcava e le sue unghie si conficcavano in me.
Dopo non molto, il mio orgasmo esplose, inondando la sua calda figa.
Allora la sdraiai dolcemente sul bordo del lago, e la mia testa si insinuò tra le sue gambe.
Sentivo il suo calore, la sua voglia di godere, il suo odore misto al mio.
Incominciai quindi a leccare e succhiare la sua figa.
Lei ansimava, emetteva mugoli di piacere.
Quando iniziai a succhiarle il clitoride, lei si inarcò come volesse che lo prendessi fra le labbra sempre di più.
Vedevo il suo ventre scuotersi per il piacere che provava, la sentivo vibrare.
Mi sentivo fiero e padrone di lei.
Leccavo e succhiavo, finché lei urlò mentre esplodeva, rilasciando il suo miele che bevvi avidamente fino all'ultima goccia.
Mentre lei si stava ancora crogiolando nel suo orgasmo, andai su di lei e le misi il mio cazzo in bocca.
Gabriella iniziò a leccare dolcemente.
Sentivo le sue labbra che tenevano stretto il mio cazzo in bocca, mente la lingua gli girava intorno.
Era una sensazione talmente bella, che il cazzo mi si indurì subito.
CONTINUA ...
Quando fu nuda, presi a baciare, succhiare e mordere i suoi seni, il suo ventre.
Piegandomi sempre più arrivai alla sua figa.
Iniziai a leccarla.
Era così calda che non resistetti.
Mi tolsi velocemente i vestiti, la presi in braccio, e la portai nel piccolo lago tiepido.
Le mie labbra si unirono alle sue in un bacio irruento.
Le lingue che si sfioravano ed entravano nelle nostre bocche per rubarsi saliva e sapori.
Mentre la baciavo sentivo la passione crescere sempre più.
Il mio cazzo era già duro e voglioso, quindi dopo aver appoggiato le braccia di lei sulle mie spalle la sollevai e infilai il mio cazzo nella sua figa con violenza e forza.
Lei sussultò, non so se per piacere o dolore.
Non chiesi nulla, e continuai a colpire sempre con più forza.
Volevo che tutto il mio cazzo e le mie palle entrassero in lei.
Colpivo ed ansimavo, ormai non capivo più nulla.
Mentre la penetravo, lei si inarcava e le sue unghie si conficcavano in me.
Dopo non molto, il mio orgasmo esplose, inondando la sua calda figa.
Allora la sdraiai dolcemente sul bordo del lago, e la mia testa si insinuò tra le sue gambe.
Sentivo il suo calore, la sua voglia di godere, il suo odore misto al mio.
Incominciai quindi a leccare e succhiare la sua figa.
Lei ansimava, emetteva mugoli di piacere.
Quando iniziai a succhiarle il clitoride, lei si inarcò come volesse che lo prendessi fra le labbra sempre di più.
Vedevo il suo ventre scuotersi per il piacere che provava, la sentivo vibrare.
Mi sentivo fiero e padrone di lei.
Leccavo e succhiavo, finché lei urlò mentre esplodeva, rilasciando il suo miele che bevvi avidamente fino all'ultima goccia.
Mentre lei si stava ancora crogiolando nel suo orgasmo, andai su di lei e le misi il mio cazzo in bocca.
Gabriella iniziò a leccare dolcemente.
Sentivo le sue labbra che tenevano stretto il mio cazzo in bocca, mente la lingua gli girava intorno.
Era una sensazione talmente bella, che il cazzo mi si indurì subito.
CONTINUA ...
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