La donna del mistero -17-
di
LanA
genere
dominazione
Lei iniziò a succhiarlo con forza ed avidità, come volesse succhiarmi fuori lo sperma.
Era fantastico.
Stavo fermo su di lei per non far cessare quel piacere, volevo durasse a lungo.
Dopo non molto, quelle sue labbra, quella sua lingua, quel suo succhiare avido mi fecero impazzire, ed il mio secondo orgasmo riempì la sua bocca avida
Mi lasciai cadere accanto a lei stremato e felice per l'intensità dei due orgasmi raggiunti.
Mi rilasciai, ma lei si girò verso me, ed incominciò nuovamente a stuzzicarmi baciandom,i leccandomi su tutto il corpo.
Le sue mani sfioravano la mia pelle, dandomi piccoli brividi di piacere.
Poi ecco che rispunta quella piuma.
Incomincia a passarla sul mio corpo, poi ai miei testicoli ed al mio cazzo.
Il suo gioco ricomincia.
La sensazione è piacevole e stimolante, mi piace quell'alternarsi tra piuma, labbra, lingua e mani.
La mia mente perde lucidità, e stranamente raggiungo un'altra erezione più dura e vogliosa.
Allora la giro, e dopo averla messa carponi, la inculo con forza, inarcandomi all'indietro.
Spingo con forza, quasi volessi punirla.
Poi infilo due dita nella sua figa e comincio a scoparla con cazzo e dita.
La sento fremere, sento il suo piacere sconvolgerla, mentre il mio mi offusca sempre più la mente.
Non capisco più nulla, e come animale, colpisco i suoi orifizi.
Ad un tratto lei gode.
Allora mi lascio andare e sborro dentro lei.
Sono esausto, ma sto bene come non mi era mai successo.
Quando ritorno in me, mi guardo intorno, e noto l'altra donna sdraiata con l'uomo che avevo visto entrare.
Stanno scopando, con lei sopra che lo cavalca, e lui che le lecca le tette e le stringe le chiappe.
Mi chiedo se saranno stati a guardare, ma la cosa non mi preoccupava.
Mi sdraio accanto a Gabriella, mi rilasso.
Rimaniamo così, a lungo, poi mi alzo mi rivesto per andarmene.
A quel punto la mia misteriosa fata avvicinandosi mi dice:
”non vuoi sapere chi siamo, ? toglici le maschere”
Le due donne sono lì, di fronte a me.
Il mistero mi intriga, ma la curiosità è tanta.
Tolgo la maschera, ad entrambe lo fanno contemporaneamente.
La sensazione che provo è un misto di stupore e sgomento.
Le due splendide donne, incantevoli amanti regine di passione eros e sensualità sono ..
La moglie del mio capo (Gabriella ) e.. la mia donna, che per non farsi riconoscere indossava oltre la maschera, una parrucca bionda e non parlava mai.
Ero stupito, arrabbiato, ma stranamente felice.
Non so cosa provassi, ma venni subito distratto dall'avvicinarsi dell'alto uomo, che togliendosi la maschera rivelò essere il mio capo.
Mi prese sottobraccio e mi disse:
“sai, leggevamo i tuoi racconti, ed un giorno abbiamo deciso di aiutare la tua fantasia erotica con giochi reali”
Se vorrai, questi incontri li potrai scrivere sui tuoi blog, affinché altre persone possano sognare.
Gabriella e il marito si rivestirono.
La mia donna si avvicinò a me e mi baciò con dolcezza.
Tutti e quattro uscimmo da quella casa, ed andammo insieme a bere qualcosa.
Ci mettemmo seduti tutti vicini, e iniziammo a parlare e a raccontarci le nostre emozioni.
Quella casa rimase l’alcova dei nostri incontri, dove pian piano coinvolgemmo altre persone
FINE
Era fantastico.
Stavo fermo su di lei per non far cessare quel piacere, volevo durasse a lungo.
Dopo non molto, quelle sue labbra, quella sua lingua, quel suo succhiare avido mi fecero impazzire, ed il mio secondo orgasmo riempì la sua bocca avida
Mi lasciai cadere accanto a lei stremato e felice per l'intensità dei due orgasmi raggiunti.
Mi rilasciai, ma lei si girò verso me, ed incominciò nuovamente a stuzzicarmi baciandom,i leccandomi su tutto il corpo.
Le sue mani sfioravano la mia pelle, dandomi piccoli brividi di piacere.
Poi ecco che rispunta quella piuma.
Incomincia a passarla sul mio corpo, poi ai miei testicoli ed al mio cazzo.
Il suo gioco ricomincia.
La sensazione è piacevole e stimolante, mi piace quell'alternarsi tra piuma, labbra, lingua e mani.
La mia mente perde lucidità, e stranamente raggiungo un'altra erezione più dura e vogliosa.
Allora la giro, e dopo averla messa carponi, la inculo con forza, inarcandomi all'indietro.
Spingo con forza, quasi volessi punirla.
Poi infilo due dita nella sua figa e comincio a scoparla con cazzo e dita.
La sento fremere, sento il suo piacere sconvolgerla, mentre il mio mi offusca sempre più la mente.
Non capisco più nulla, e come animale, colpisco i suoi orifizi.
Ad un tratto lei gode.
Allora mi lascio andare e sborro dentro lei.
Sono esausto, ma sto bene come non mi era mai successo.
Quando ritorno in me, mi guardo intorno, e noto l'altra donna sdraiata con l'uomo che avevo visto entrare.
Stanno scopando, con lei sopra che lo cavalca, e lui che le lecca le tette e le stringe le chiappe.
Mi chiedo se saranno stati a guardare, ma la cosa non mi preoccupava.
Mi sdraio accanto a Gabriella, mi rilasso.
Rimaniamo così, a lungo, poi mi alzo mi rivesto per andarmene.
A quel punto la mia misteriosa fata avvicinandosi mi dice:
”non vuoi sapere chi siamo, ? toglici le maschere”
Le due donne sono lì, di fronte a me.
Il mistero mi intriga, ma la curiosità è tanta.
Tolgo la maschera, ad entrambe lo fanno contemporaneamente.
La sensazione che provo è un misto di stupore e sgomento.
Le due splendide donne, incantevoli amanti regine di passione eros e sensualità sono ..
La moglie del mio capo (Gabriella ) e.. la mia donna, che per non farsi riconoscere indossava oltre la maschera, una parrucca bionda e non parlava mai.
Ero stupito, arrabbiato, ma stranamente felice.
Non so cosa provassi, ma venni subito distratto dall'avvicinarsi dell'alto uomo, che togliendosi la maschera rivelò essere il mio capo.
Mi prese sottobraccio e mi disse:
“sai, leggevamo i tuoi racconti, ed un giorno abbiamo deciso di aiutare la tua fantasia erotica con giochi reali”
Se vorrai, questi incontri li potrai scrivere sui tuoi blog, affinché altre persone possano sognare.
Gabriella e il marito si rivestirono.
La mia donna si avvicinò a me e mi baciò con dolcezza.
Tutti e quattro uscimmo da quella casa, ed andammo insieme a bere qualcosa.
Ci mettemmo seduti tutti vicini, e iniziammo a parlare e a raccontarci le nostre emozioni.
Quella casa rimase l’alcova dei nostri incontri, dove pian piano coinvolgemmo altre persone
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