Una notte intera con un porco...e io a casa!
di
Una vacca da monta e il Re dei cornuti
genere
tradimenti
“Dobbiamo trovare una scusa” disse la puttana “perché è troppo rischioso che io stia fuori tutta la notte!”
La zoccola aveva ricevuto un invito a passare fuori la notte intera con un toro che la faceva impazzire: Stefano! Lo stesso del racconto “Che cavallona”.
Quell’incontro sarebbe stato il sesto con quel porco, tre da sola e tre nelle gang. Solo recentemente mi confiderà: “Ogni volta che uscivo con lui ti consideravo veramente un cornuto!”
Oggi rifletto sul fatto che nei tre incontri tra lei e il porco (non in gang) io non sono mai stato presente! Il primo accadde un sabato pomeriggio, non vivevamo ancora insieme, lei andò in motel mentre io girovagavo per il paese, il secondo a casa del porco (racconto “Che cavallona”) mentre io l’aspettavo a casa e ora il terzo in un albergo.
Stefano è lavorativamente un’anima in pena tanto che cambia spesso attività. In quel periodo era stato all’estero per un certo periodo; quindi, è rientrato in Italia prendendo in gestione un albergo e pur essendo un toro da monta molto referenziato (quindi con molta disponibilità di monta) non aveva mai dimenticato la puttana, quindi prese contatto con lei.
C’era solo un problema: il lavoro. Quindi chiese che fosse lei a raggiungerlo in albergo. Inoltre, il giorno più indicato era il fine settimana, la domenica, avrebbero cenato insieme e solo dopo sarebbero andati in una camera a scopare.
La vacca fu l’unica volta che accettò una modalità simile! Lei abituata ad uscire per fiondarsi immediatamente in motel o a casa del porco, senza darsi il tempo di nemmeno un caffè.
Ma la cagna impazziva per quel porco!!!
Quindi accettò senza esitazioni! Lo avrebbe raggiunto lei nella serata. Si poneva il problema però di giustificare la sua assenza. Non va dimenticato che pur vivendo da soli siamo circondati da parenti della zoccola, genitori, zii, cugini, per non parlare dei conoscenti stretti.
Non ricordo per quale motivo ma in quel periodo poteva esistere la possibilità che la troia venisse cercata da uno di questi e non trovarla in casa avrebbe insospettito.
La vacca (come di consueto!) fu di una abilità e scaltrezza sorprendente. Il mattino stesso fece in modo di conferire con i parenti e accennò (sempre facendo finta che sia un caso) al fatto che avrebbe passato fuori la notte. La scusa che si inventò era molto verosimile, io non ci sarei mai riuscito!
I parenti le dissero scherzando: “Non ti preoccupare! Controlliamo noi Luca che non ospiti delle donnette!
Avete capito? Come si dice in gergo, cornuto e mazziato!
D’altronde lei è sempre stata scaltra e astuta. Ricordai quando andava a prostituirsi in un club prive. Tre pomeriggi alla settimana e anche in quel caso dovette inventarsi una scusa: un bambino da andare ad accudire! Ma per non cadere in contraddizione aveva dato un nome a quel bambino e anche una vera identità con tanto di descrizione fisica. E periodicamente mi chiedeva di “interrogarla “per evitare che cadesse in contraddizione.
Erano le diciannove circa quando uscì di casa. Mi diede il bacetto e mi disse: “Allora…ci vediamo domani sera!”. Era ovviamente così in quanto sarebbe rientrata al lunedì mattino quando io sarei già uscito di casa.
Non avendo l’idea a che ora sarebbe iniziata la monta mi accordai che fosse lei a chiamare.
Quindi un lungo silenzio. Avevo deciso che mi avrebbe contattato (anche solo con messaggi) nel caso in cui avesse avuto qualche inconveniente.
Decisi anche di filmare la sua telefonata e mi organizzai in tal senso. Quindi aspettai.
Fino a mezzanotte inoltrata nessun contatto!!! Non ero preoccupato perché il porco aveva avvisato che ne avrebbe avuto per molto, prima di chiudere la settimana nella gestione dell’albergo.
A mezzanotte e mezza arriva lo squillo!!! Io sono ovviamente a letto!
Faccio partire la registrazione. Ovviamente per registrare devo attivare il vivavoce e (maledizione!!!) non si attiva!
Perdo vari secondi finché…delle incredibili urla di goduria riempiono la stanza!!
Capisco immediatamente che sono eccessive! Siamo nel cuore della notte! Ma non voglio rinunciare al che, istintivamente, metto il telefono sotto il cuscino. Ma escono anche da lì!
Mi dico che potrebbero smettere da un momento all’altro, ma questo non accade.
In genere la vacca gode urlando i suoi consueti “siiii…siiiiii…siiiiiiii” ma qui le manca il fiato anche per dirlo e semplicemente urla, urla e urla!
Al che decido di mettere il telefono nel comodino ma l’esito non cambia.
Non desisto. Le urla scendono di intensità ma per poco tempo. Probabilmente il tempo di rifiatare o di cambiare posizione. Si sente anche la voce del porco anche se (sempre a causa delle urla della vacca) non si capisce bene cosa dica.
Aspetto un momento che conoscevo bene, essendo stato presente nelle gang in cui c’era anche Stefano. Stefano è famoso anche per un particolare: quando viene urla come un animale che viene torturato! È un urlo lunghissimo e animalesco che si calma solo dopo aver svuotato le palle.
Alla cagna quell’urlo la eccita da impazzire! E infatti, dopo quasi venti minuti di urla della cagna arriva anche quello del porco! Capisco che ha sborrato! Quindi chiudo la comunicazione.
Quando esco al mattino per andare al lavoro la zoccola non è ancora rientrata. Solo al rientro a sera vedo il video.
Cosa era accaduto? Accadde che cenarono insieme a tarda serata. Solo dopo il maiale la ospitò nella sua camera. A fine monta la puttana avrebbe avuto una camera tutta per sé, ma la monta avvenne nella camera del maiale.
E ora il video.
La vacca accende la telecamera. Le riprese sono perfette! La cagna è in piedi davanti al letto, indossa il consueto corsetto da monta. Il porco è al centro del letto, nudo con ancora gli slip azzurri da cui spunta enorme cazzone. Il porco la osserva con voglia e dice: “Mi ricordavo bene!”
La troia pare una navigata prostituta, si sdraia sul letto, abbassa gli slip del porco e gli divora letteralmente il cazzo. Con voglia. Il maiale è subito in estasi.
Dopo un paio di minuti il porco e la vacca si preparano alla monta. Come già accaduto nel precedente incontro la puttana decide di andare a cavallo. Quindi lui si dispone faccia su, lateralmente rispetto al letto, in modo da appoggiare stabilmente i piedi per terra. Sulla destra compare il comodino nel quale è appoggiato il telefono della puttana.
Non c’è ombra di alcun preservativo: tutto a pelle!!!
La cagna va a cavallo, quindi si abbassa il corsetto per proporre le tette al porco che ha di fronte. Quindi inizia un movimento che solo all’apparenza pare stia prendendo il cazzo, in realtà se lo sta strusciando sul clitoride. Ci rimane per un paio di minuti scarsi.
Ora decide che è il momento di gustarsi il cazzone in figa. E se lo infila! Quindi si ricorda che deve chiamarmi e ansimando prende il cellulare dal comodino e compone il numero, quindi lo butta davanti a sé.
È il momento in cui rispondo ma non riesco ad attivare il viva voce. Il porco si sistema meglio, abbassa le gambe in modo da appoggiare saldamente i piedi per terra e quindi spingere il cazzone fino in fondo bloccando la troia per le spalle.
Lei è a cavallo ma in realtà è lui che scopa lei tanto che la tiene vicino a sé. La puttana ha immediatamente un orgasmo. È in quel momento che io sono in comunicazione e le urla sono talmente alte da doverle attutire mettendo il telefono sotto il cuscino.
E quando non urla si intuisce il motivo: sta limonando con il porco!!! Ed ha un secondo orgasmo.
I due porci rimangono in questa posizione per oltre sette minuti. Quasi sempre la puttana e sopra di lui, infine si alza e si gode il cazzone con una classica cavalcata su e giù.
Senza alcun bisogno di parlare (sono affiatati) lei cambia posizione. Si mette alla pecorina sul bordo del letto.
Il maiale è in piedi. Allunga il braccio e apre il comodino. La puttana ovviamente non può vederlo. Il porco estrae un dildo di colore nero, con la base. Glielo infila in culo!!! La vacca apprezza! Quindi infila il suo cazzone nella figa della puttana. E lei gode ancora!!!
È arrivato il momento che il palo di carne del porco entri nel culo della puttana. Quindi toglie il dildo e ci infila il possente cazzone di oltre venticinque centimetri. Una bella inculata animalesca e la vacca gode per l’ennesima volta!!!
Per tutto il periodo della monta la vacca ha solo urlato e goduto. Il porco accompagna i suoi urli con un “brava puttana …godi tutta…troia!”
Quindi non poteva mancare la monta sopra! Lei faccia su e lui le pompa la figa come una bestia. E, oramai superfluo dirlo, la vacca ha l’ennesimo orgasmo!
Il tutto dura da oltre venti minuti. È arrivato il momento della sborrata del maiale il quale sa perfettamente come piace alla vacca: in bocca!
Lui è in ginocchio mentre lei gli lavora l’uccellone. Il porco dice: “Dai che ti schizzo in bocca!”
Quindi urlo del maiale: un urlo da paura! Lunghissimo. Sta godendo come un vero porco mentre la vacca si gusta la sborra continuando a lavorare il cazzo con la bocca. Senza smettere. E da quella posizione può permettersi di osservare il viso del toro mentre le svuota la sborra in bocca.
Finalmente finisce! Si sdraiano sul letto esausti. La vacca sorride soddisfatta. Quindi si alza e spegne la telecamera giusto in tempo poco prima che finisca la memoria.
“Non so quanti orgasmo h avuto!” dirà la vacca. Io ne ho contati almeno sette! E aggiunge: “Mamma mia quanta sborra! Per tutto il tempo che urla non fa altro che buttare fuori sborra! Buona e dolce. Un vero nettare!”
Audio di questa situazione è stato postato (o lo sarà a breve) su Facebook al profilo Anna Luca nick Lucacuck . Se vi intriga sono imperdibili le urla vacca e quelle del porco mentre le svuota le palle in bocca.
Mail: annaluca050@gmail.com
Telegram: momentaneamente sospeso per troppi messaggi.
La zoccola aveva ricevuto un invito a passare fuori la notte intera con un toro che la faceva impazzire: Stefano! Lo stesso del racconto “Che cavallona”.
Quell’incontro sarebbe stato il sesto con quel porco, tre da sola e tre nelle gang. Solo recentemente mi confiderà: “Ogni volta che uscivo con lui ti consideravo veramente un cornuto!”
Oggi rifletto sul fatto che nei tre incontri tra lei e il porco (non in gang) io non sono mai stato presente! Il primo accadde un sabato pomeriggio, non vivevamo ancora insieme, lei andò in motel mentre io girovagavo per il paese, il secondo a casa del porco (racconto “Che cavallona”) mentre io l’aspettavo a casa e ora il terzo in un albergo.
Stefano è lavorativamente un’anima in pena tanto che cambia spesso attività. In quel periodo era stato all’estero per un certo periodo; quindi, è rientrato in Italia prendendo in gestione un albergo e pur essendo un toro da monta molto referenziato (quindi con molta disponibilità di monta) non aveva mai dimenticato la puttana, quindi prese contatto con lei.
C’era solo un problema: il lavoro. Quindi chiese che fosse lei a raggiungerlo in albergo. Inoltre, il giorno più indicato era il fine settimana, la domenica, avrebbero cenato insieme e solo dopo sarebbero andati in una camera a scopare.
La vacca fu l’unica volta che accettò una modalità simile! Lei abituata ad uscire per fiondarsi immediatamente in motel o a casa del porco, senza darsi il tempo di nemmeno un caffè.
Ma la cagna impazziva per quel porco!!!
Quindi accettò senza esitazioni! Lo avrebbe raggiunto lei nella serata. Si poneva il problema però di giustificare la sua assenza. Non va dimenticato che pur vivendo da soli siamo circondati da parenti della zoccola, genitori, zii, cugini, per non parlare dei conoscenti stretti.
Non ricordo per quale motivo ma in quel periodo poteva esistere la possibilità che la troia venisse cercata da uno di questi e non trovarla in casa avrebbe insospettito.
La vacca (come di consueto!) fu di una abilità e scaltrezza sorprendente. Il mattino stesso fece in modo di conferire con i parenti e accennò (sempre facendo finta che sia un caso) al fatto che avrebbe passato fuori la notte. La scusa che si inventò era molto verosimile, io non ci sarei mai riuscito!
I parenti le dissero scherzando: “Non ti preoccupare! Controlliamo noi Luca che non ospiti delle donnette!
Avete capito? Come si dice in gergo, cornuto e mazziato!
D’altronde lei è sempre stata scaltra e astuta. Ricordai quando andava a prostituirsi in un club prive. Tre pomeriggi alla settimana e anche in quel caso dovette inventarsi una scusa: un bambino da andare ad accudire! Ma per non cadere in contraddizione aveva dato un nome a quel bambino e anche una vera identità con tanto di descrizione fisica. E periodicamente mi chiedeva di “interrogarla “per evitare che cadesse in contraddizione.
Erano le diciannove circa quando uscì di casa. Mi diede il bacetto e mi disse: “Allora…ci vediamo domani sera!”. Era ovviamente così in quanto sarebbe rientrata al lunedì mattino quando io sarei già uscito di casa.
Non avendo l’idea a che ora sarebbe iniziata la monta mi accordai che fosse lei a chiamare.
Quindi un lungo silenzio. Avevo deciso che mi avrebbe contattato (anche solo con messaggi) nel caso in cui avesse avuto qualche inconveniente.
Decisi anche di filmare la sua telefonata e mi organizzai in tal senso. Quindi aspettai.
Fino a mezzanotte inoltrata nessun contatto!!! Non ero preoccupato perché il porco aveva avvisato che ne avrebbe avuto per molto, prima di chiudere la settimana nella gestione dell’albergo.
A mezzanotte e mezza arriva lo squillo!!! Io sono ovviamente a letto!
Faccio partire la registrazione. Ovviamente per registrare devo attivare il vivavoce e (maledizione!!!) non si attiva!
Perdo vari secondi finché…delle incredibili urla di goduria riempiono la stanza!!
Capisco immediatamente che sono eccessive! Siamo nel cuore della notte! Ma non voglio rinunciare al che, istintivamente, metto il telefono sotto il cuscino. Ma escono anche da lì!
Mi dico che potrebbero smettere da un momento all’altro, ma questo non accade.
In genere la vacca gode urlando i suoi consueti “siiii…siiiiii…siiiiiiii” ma qui le manca il fiato anche per dirlo e semplicemente urla, urla e urla!
Al che decido di mettere il telefono nel comodino ma l’esito non cambia.
Non desisto. Le urla scendono di intensità ma per poco tempo. Probabilmente il tempo di rifiatare o di cambiare posizione. Si sente anche la voce del porco anche se (sempre a causa delle urla della vacca) non si capisce bene cosa dica.
Aspetto un momento che conoscevo bene, essendo stato presente nelle gang in cui c’era anche Stefano. Stefano è famoso anche per un particolare: quando viene urla come un animale che viene torturato! È un urlo lunghissimo e animalesco che si calma solo dopo aver svuotato le palle.
Alla cagna quell’urlo la eccita da impazzire! E infatti, dopo quasi venti minuti di urla della cagna arriva anche quello del porco! Capisco che ha sborrato! Quindi chiudo la comunicazione.
Quando esco al mattino per andare al lavoro la zoccola non è ancora rientrata. Solo al rientro a sera vedo il video.
Cosa era accaduto? Accadde che cenarono insieme a tarda serata. Solo dopo il maiale la ospitò nella sua camera. A fine monta la puttana avrebbe avuto una camera tutta per sé, ma la monta avvenne nella camera del maiale.
E ora il video.
La vacca accende la telecamera. Le riprese sono perfette! La cagna è in piedi davanti al letto, indossa il consueto corsetto da monta. Il porco è al centro del letto, nudo con ancora gli slip azzurri da cui spunta enorme cazzone. Il porco la osserva con voglia e dice: “Mi ricordavo bene!”
La troia pare una navigata prostituta, si sdraia sul letto, abbassa gli slip del porco e gli divora letteralmente il cazzo. Con voglia. Il maiale è subito in estasi.
Dopo un paio di minuti il porco e la vacca si preparano alla monta. Come già accaduto nel precedente incontro la puttana decide di andare a cavallo. Quindi lui si dispone faccia su, lateralmente rispetto al letto, in modo da appoggiare stabilmente i piedi per terra. Sulla destra compare il comodino nel quale è appoggiato il telefono della puttana.
Non c’è ombra di alcun preservativo: tutto a pelle!!!
La cagna va a cavallo, quindi si abbassa il corsetto per proporre le tette al porco che ha di fronte. Quindi inizia un movimento che solo all’apparenza pare stia prendendo il cazzo, in realtà se lo sta strusciando sul clitoride. Ci rimane per un paio di minuti scarsi.
Ora decide che è il momento di gustarsi il cazzone in figa. E se lo infila! Quindi si ricorda che deve chiamarmi e ansimando prende il cellulare dal comodino e compone il numero, quindi lo butta davanti a sé.
È il momento in cui rispondo ma non riesco ad attivare il viva voce. Il porco si sistema meglio, abbassa le gambe in modo da appoggiare saldamente i piedi per terra e quindi spingere il cazzone fino in fondo bloccando la troia per le spalle.
Lei è a cavallo ma in realtà è lui che scopa lei tanto che la tiene vicino a sé. La puttana ha immediatamente un orgasmo. È in quel momento che io sono in comunicazione e le urla sono talmente alte da doverle attutire mettendo il telefono sotto il cuscino.
E quando non urla si intuisce il motivo: sta limonando con il porco!!! Ed ha un secondo orgasmo.
I due porci rimangono in questa posizione per oltre sette minuti. Quasi sempre la puttana e sopra di lui, infine si alza e si gode il cazzone con una classica cavalcata su e giù.
Senza alcun bisogno di parlare (sono affiatati) lei cambia posizione. Si mette alla pecorina sul bordo del letto.
Il maiale è in piedi. Allunga il braccio e apre il comodino. La puttana ovviamente non può vederlo. Il porco estrae un dildo di colore nero, con la base. Glielo infila in culo!!! La vacca apprezza! Quindi infila il suo cazzone nella figa della puttana. E lei gode ancora!!!
È arrivato il momento che il palo di carne del porco entri nel culo della puttana. Quindi toglie il dildo e ci infila il possente cazzone di oltre venticinque centimetri. Una bella inculata animalesca e la vacca gode per l’ennesima volta!!!
Per tutto il periodo della monta la vacca ha solo urlato e goduto. Il porco accompagna i suoi urli con un “brava puttana …godi tutta…troia!”
Quindi non poteva mancare la monta sopra! Lei faccia su e lui le pompa la figa come una bestia. E, oramai superfluo dirlo, la vacca ha l’ennesimo orgasmo!
Il tutto dura da oltre venti minuti. È arrivato il momento della sborrata del maiale il quale sa perfettamente come piace alla vacca: in bocca!
Lui è in ginocchio mentre lei gli lavora l’uccellone. Il porco dice: “Dai che ti schizzo in bocca!”
Quindi urlo del maiale: un urlo da paura! Lunghissimo. Sta godendo come un vero porco mentre la vacca si gusta la sborra continuando a lavorare il cazzo con la bocca. Senza smettere. E da quella posizione può permettersi di osservare il viso del toro mentre le svuota la sborra in bocca.
Finalmente finisce! Si sdraiano sul letto esausti. La vacca sorride soddisfatta. Quindi si alza e spegne la telecamera giusto in tempo poco prima che finisca la memoria.
“Non so quanti orgasmo h avuto!” dirà la vacca. Io ne ho contati almeno sette! E aggiunge: “Mamma mia quanta sborra! Per tutto il tempo che urla non fa altro che buttare fuori sborra! Buona e dolce. Un vero nettare!”
Audio di questa situazione è stato postato (o lo sarà a breve) su Facebook al profilo Anna Luca nick Lucacuck . Se vi intriga sono imperdibili le urla vacca e quelle del porco mentre le svuota le palle in bocca.
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