Entrata vergine e uscita rotta in culo
di
Una vacca da monta e il Re dei cornuti
genere
tradimenti
Se esiste qualcuno che mette in dubbio l’esistenza di una troia simile figurarsi se crederà a quanto verrà raccontato ora. Un vero peccato, perché è tutto vero e documentabile.
Armatevi di pazienza e vi descriverò come è stato possibile che sia entra in motel vergine di culo e ne sia uscita non solo rotta in culo, ma anche avendo già provato la tripletta figa-culo e bocca!!!
Dopo la clamorosa settimana del precedente racconto la vacca ebbe una brutta influenza che a bloccò per un paio di settimane, quindi ebbe il ciclo.
La raggiunsi in giornata subito dopo e fu in quella circostanza che, con moltissima cautela (per non farsi beccare dal maritino) mi presentò alle fidate amichette ed ai suoi genitori che mi presero immediatamente in simpatia.
Per questi ero un “nuovo grande amore dopo decenni di infelicità”. E pazienza se ero distante, ci sentivamo comunque. Qualche amichetta ironizzò sul nostro amore poco meno che platonico dicendole: “Sei passata da un marito che non ti scopava a uno distante che non può scoparti nemmeno se lo volesse!”
Se le amichette avessero saputo cosa in realtà stava accadendo!
In quella circostanza io e la puttana avevamo un programma ben preciso: le avrei rotto il culo!!
Lei era d’accordissimo e mi confidò che, seppur un poco spaventata dal dolore, aveva capito che era il momento.
Sincera com’era mi disse: “Così finalmente posso provare una doppietta! Di figa ho già provata (con i quattro porci del racconto precedente) ma ho voglia di fare anche io delle belle doppiette! Anche se ne vorrei anche in bocca! Tutta piena! Non vedo l’ora!!!”
Devo chiarire che la vacca era veramente vergine. Era veganissima! Con il buchetto stretto tanto che anche metterci un dito la infastidiva.
Come dicevo, io arrivai e partii in giornata e non ero in grande forma, ricordo che fu praticamente lei a scoparmi cavalcandomi con furia e mi limitai (sempre su sua richiesta) a dissetarla con la mia sborra.
Mi dissi che il culo glielo avrei fatto la volta successiva. Ci tenevo a essere io a romperglielo anche se avevo capito perfettamente che dopo ci sarebbe passato un reggimento.
Nel corso della mia vita ne avevo rotti tre. Uno alla mia prima fidanzatina, uno alla mia prima moglie e un terzo per una incredibile storia che mi era capitata decenni prima. Ci tenevo ad arrivare a quattro.
Ma la vacca aveva progetti diversi!
Pochi giorni dopo, è una mattina, e mi chiama un toro e si comporta da porco. Troppo porco. Anche per me che non mi scandalizzo facilmente.
Mi dice che si offriva per portare (insieme a un paio di suoi amici) la puttana in motel e farla godere come una puttana. Usa proprio queste parole: portiamo la puttana in motel e la facciamo godere. Gli dico che lei non lo prende in culo e lui aggiunge, ridendo, che potevano essere loro romperglielo, così provava finalmente una bella doppia.
Insomma: a me questo tipo non piace per niente. Ma commetto uno sbaglio. Faccio scegliere a lei. E per farlo devo girare a entrambi i relativi numeri telefonici.
La puttana si mette in contatto con lui. Quando la risento le chiedo:
-Ma come l’hai trovato? A me è parso troppo porco. Ho avuto anche una piccola discussione con lui perché mi ha apostrofato come un cornuto, e sai che a me non garba. Gli ho detto che sono un complice, non un cornuto. Ma, a parte questo, a te come è sembrato? -
-Mah. Per me è ok. Anche il gruppetto era porco, ma mi sono divertita. Per me è ok. -
Ero consapevole di essere insieme a una troia. Una troia oltre l’immaginabile, ma in quel momento rimango comunque sorpreso dalla naturalezza. Naturale, ma anche eccitata. Me ne rendo conto dal tono di voce. Saprò in seguito che la puttana appena chiuse la telefonata con il porco andò in bagno a masturbarsi.
Le chiedo di aggiungermi dei particolari.
-Quando mi ha chiamata ero al bar con le amiche. Le fighe di legno. Mi stavano giusto sfottendo perché io e te abitiamo lontani e quindi facciamo poco sesso. Se queste fighe di legno sapessero cosa faccio! Comunque, volevo dirti che mi ha cercata che ero al tavolino e sono uscita. Le amichette pensavano che fossi al telefono con te. -
-Ma lui come si è comportato? -
-Da porco. Ma sai che mi eccitano i maschi porci. Non voglio mica fidanzarmi, Voglio godere! -
-Quanti tori sarebbero? -
-In tre. Mi ha chiesto se mi piacciono superdotati. Ho detto sì, ma prima li voglio belli duri. Meglio dei cazzi duri e un poco più piccoli, piuttosto che grossi ma molli. E comunque (qui la troia fa una risatina) se sono grossi e anche duri, meglio ancora! -
-Hai già definito i particolari? -
- Si. Chiami tu quando sono in motel o chiamo io? -mi chiede la troia.
- Chiamo io. Mi raccomando le foto falle solo dal tuo cellulare e poi quando torni a casa me le invii. A che ora hai appuntamento? -
-Ci troviamo alle nove al solito parcheggio. Quindi valuta tu quando chiamare. Il tempo di arrivare e iniziare. -
Saprò in seguito, e con certezza, che la puttana provocò il porco (che non ne aveva certo bisogno) parlandogli della sborra come la sua bevanda preferita, della voglia che aveva di riprovare due cazzi in figa e che gradiva un vero trattamento da zoccola.
Il porco (evidentemente non fidandosi di ciò che gli avevo detto) le chiese se effettivamente non lo prendeva in culo come gli avevo anticipato. Alla puttana sarebbe stato sufficiente un no. Un semplice no. Senza aggiungere altro. Invece confermò la sua verginità di culo, ma lo fece ammiccando al fatto che era tempo che qualcuno glielo rompesse.
Ore ventuno.
Alle ventuno ricevo una telefonata. È lei che mi chiama.
Avendomi detto che si trovavano alle ventuno in punto, penso che qualcosa sia andato storto. Probabilmente qualche imprevisto ha fatto saltare l’incontro. Inoltre, eravamo d’accordo che avrei chiamato io.
Rispondo. Il tempo di dire:
-Ciao ..….- cerco di rispondere.
Non riesco a ultimare la parola che vengo sommerso da una voce maschile e porca:
-Ciao cornuto! Senti come gode la tua donna quando è piena di cazzi! Senti come gode! Diglielo troia! Diglielo che godi! -
Ora il telefono è vicino alla bocca di Anna:
-Oh. sì, oh sì, si…sì…siiiii-
-Ha due cazzi in figa la troia. Adesso chiudo la telefonata, così mi dedico meglio alla bocca di questa troia. Gliela scopo fino a sborrarle in bocca, come vuole lei!!-
La telefonata si chiuse. Ero immobilizzato dallo stupore. Richiamai ma il telefono squillò a vuoto.
Solo a fine serata seppi che i porci proposero alla zoccola di anticipare l’orario dell’incontro e lei accettò. Peccato si fosse “dimenticata” di avvisarmi. La puttana! Ecco chiarito il motivo dell’orario anticipato.
Provo quindi a richiamare, ma senza esito: il telefono suonava a vuoto.
Arriva una seconda telefonata. Sempre dal telefono della zoccola.
Stavolta la prima voce è di lei. E sta urlando dal dolore. Dopo qualche secondo, sento distintamente la voce porca del toro di prima.
-Le stiamo spaccando il culo cornuto! Visto che non lo hai fatto tu, lo sta facendo Marco. Ha venticinque centimetri di cazzo in culo. Senza vaselina. A sangue la sta inculando! Senti il porco! -
È evidente che ha portato il telefono sulla bocca di un altro. La voce era presa da ansimi e a intermittenza diceva:
-Le sto spaccando il culo! Le sto spaccando il culo! -
Quindi di nuovo la prima voce:
-Senti come urla dal male la vacca. Quando ha finito Marco la inculiamo anche noi. Te la rendiamo bella rotta in culo! -
E riattacca. Senza darmi il tempo di dire niente. Il tempo per me di realizzare cosa stia accadendo e arriva una terza e ultima telefonata.
La solita voce:
-Ciao cornuto. Senti come gode questa puttana ora. Senti come gode! -
Passa il telefono davanti alla bocca della troia: - Oh.sì…siiiii…siiiiiiiiiii-
Quindi continua lui: -Ora è piena la puttana! Ha un cazzo in figa, uno in culo e io le sto scopando la bocca! Che puttana che è la tua donna! Vuoi un consiglio. Portala a battere…portala a battere… cornutone! -
A quel punto capisco che è perfettamente inutile richiamare.
Vorrei solo capire cosa sia accaduto. Arrivano le ventitré passate da un pezzo e non si ha notizia.
Finalmente uno squillo. Dal telefono della troia.
È ancora per strada, si sta indirizzando a casa. I porci l’hanno appena scaricata dall’auto. La vacca non mi dà il tempo di chiedere niente. È un fiume di parole in piena. E io la faccio parlare senza interromperla:
-Oh, amore mio! Ora sono una rotta in culo. Mi hanno rotto il culo questi porci. È stato doloroso ma poi mi è piaciuto, cazzo se mi è piaciuto! Se sapevo così non arrivavo vergine fino a questa età! Che maiali! Mi hanno fatto provare anche la doppietta figa culo mentre il terzo mi scopava la bocca. Ora sono arrivata a casa, ti chiamo dopo! -
Il tempo di chiudere la telefonata e ricevo una mail.
Il mittente è uno dei porci. La mail dice: “Ciao cornuto! Guarda che bel servizio fotografico abbiamo fatto alla puttana! Un vero book! Ti faremo avere la parcella! ahahah. Il tempo che ti riprendi a vedere le foto e ti inviamo anche un video. Dacci tempo di comprimerlo! Ciao cornuto e portala a battere. Una troia simile lo merita. Almeno, oltre che le corna, ti fai anche qualche soldo!”
La prima sorpresa fu nel riscontrare che le foto non erano state scattate dal telefonino della puttana (come eravamo d’accordo e come mi ero anche raccomandato) ma bensì da una macchina professionale.
Mi chiesi inoltre cosa fosse la questione del video. Le avevano girato anche un video? Se non era nei patti le foto scattate in quel modo, figurarsi un video.
Cominciai a guardare le foto. Sono trentotto foto.
La prima vede la zoccola al centro del letto. Nella camera del motel. È completamente nuda e abbracciata all’organizzatore. Sta limonando con passione. Disinvolta come una navigata pornostar. La luce della camera alla massima intensità e lei avvinghiata a un maschio che ha visto per la prima volta pochi istanti prima. Completamente nuda senza alcun orpello indosso.
Lingua con lingua. La lingua in bocca e la vacca succhia talmente con piacere che le compaiono le fossette sul viso.
Cosa era accaduto? La troia andò all’appuntamento a pochi passi da casa. La aspettavano due auto.
In una c’era l’organizzatore e nell’altra gli altri due porci. Lei salì sulla prima.
Quando uno dei due la intravide a pochi passe mentre saliva sull’altra auto disse all’amico che Anna aveva proprio la faccia di una affamata di cazzo.
In motel entrarono in due gruppi, in quanto dovettero prendere due camere distinte. Prima la troia
con l’organizzatore. Nel frattempo, gli altri due si erano leggermente attardati. Uno dei due disponeva della macchina fotografica. Quando raggiunsero la camera in cui stava la troia insieme all’organizzatore, li trovarono già nudi che stavano limonando con passione in centro il letto. Scattarono quindi la prima foto. La troia li sentì entrare in camera. Era affaccendata a limonare e toccarsi con l’organizzatore, probabilmente non li vide neanche se non quando si gettarono su di lei. Era la primissima volta che con quei tre. E non ci furono presentazioni.
Si spogliarono in un lampo e si gettarono su di lei. Ora erano in tre. Seguono le altre foto.
Le infilano una mano completamente in figa e lei gode. Si vede tutto benissimo, anche il viso della puttana. Soprattutto il viso della puttana. In estasi. I porci sono stati abili a evitare il più possibile i loro visi per concentrarsi sul viso della zoccola, oltre che sulla sua figa e sul suo culo.
Mentre uno le mette le mani in figa un altro le dal cazzo in bocca.
La mettono faccia su. Le sbattono due cazzi in bocca. In una foto il cazzo pare uscire da una guancia.
Segue una foto che farebbe resuscitare il cazzo anche ai morti: gli occhi chiusi, la lingua completamente fuori e due cazzoni appoggiati sopra. Sono grossi e duri. Di dimensioni sopra la media.
La vacca ha sempre gli occhi chiusi. Ha gli occhi chiusi quando la immortalano esattamente nel momento in cui ha un orgasmo. La troia, infatti, fece capire che ora ne aveva abbastanza di cazzo in bocca. Salì a cavallo di uno dei tre e dopo pochi su e giù raggiunse il primo orgasmo.
A quella foto manca solo l’audio!
Dalle impostazioni riesco a vedere a che ora sono state scattate le foto e mi accorgo che effettivamente l’ordine di invio, rispetto all’orario in cui sono state scattate, è reale. Sono quindi ordinate in modo crescente rispetto agli eventi.
Segue una foto in cui la vacca è a cavallo di uno dei tre porci. Avendo di fronte uno specchio la si vede sia di spalle sia di fronte. Si intravedono anche i porci. Lo specchio è pulito. Dico questo perché questa foto si rivelerà molto importante per capire il seguito reale dei fatti.
Quindi la puttana va a cavallo di un altro e questo la attira a sé tanto che i capelli della troia coprono il viso di entrambi. È evidente che stanno limonando. Dietro si aggiunge un altro e le sbatte il secondo cazzo in figa.
Ora ha due cazzi in figa!!
Noto un particolare che non è secondario. Il porco sotto di lei non la abbraccia. Le sue mani, infatti, tengono fermo il viso della puttana per limonarla meglio. Solo i capelli della puttana che cadono servono a nascondere il viso di entrambi. Ergo: si è sdraiata lei sul toro senza che nessuno la tenesse giù. E questo perché pochi istanti prima le dissero:
-Ora ti mettiamo due cazzi in figa. Puttana! -
Si era abbassata per permettere che venisse riempita con maggiore facilità.
Era quello il punto in cui mi avevano chiamato per la prima telefonata. Quella in cui godeva e confermava che ero un cornuto!
Arriva il momento fatidico. Quello della rottura del culo. Dalle impostazioni vedo anche l’orario: sono le 22,04. La prima foto è delle 21.02 quindi è un ora che la stanno montando ininterrottamente.
Glielo anticiparono: -Ora ti spacchiamo il culo troia! -
Avevano già deciso l’ordine. Il primo fu il più dotato, il più deciso, il più resistente. Dotazione: ventiquattro centimetri veri di cazzo.
Uno dei tre si dedica alla fotografia. Il terzo pronto a intervenire.
Lui la impala senza pietà e la fotografano. A secco, senza vaselina!!!
Il cazzo in culo è enorme soprattutto in lunghezza. Lo fotografano quando è tutto fuori dal culo e quando è dentro fino alle palle.
In una foto lei cerca con una mano di allontanare il tipo, ma questo non glielo permette.
Fotografano anche la faccia della troia. È una maschera di dolore.
Compare anche il telefono vicino alla sua bocca. È il momento della seconda telefonata. Quello in cui mi fanno sentire lei che urla dal male.
Sono le uniche foto dove la puttana pare non gradire. La camera del motel si riempie delle urla eccitate dei porci.
Le foto successive vedono lei nella medesima posizione. Girata su un fianco mentre viene selvaggiamente inculata.
Sono passati cinque minuti e ora la puttana pare gradire il cazzo in culo tanto che nel suo viso non compaiono più le smorfie delle foto precedenti.
Mi sembra impossibile che sia avvenuto tutto così rapidamente e riguardo le impostazioni. Per la precisione sono passati solo quattro minuti dalla foto in cui le rompono il culo.
Ora mentre viene sempre inculata le viene proposto un cazzo in bocca, che lei pare divorare. Mentre il solito porco continua l’opera della rottura del culo un secondo le offre il cazzo in bocca.
E la puttana non rifiuta. Anzi!
Due foto dopo (sempre con un cazzo in culo e nella stessa posizione) sulle labbra della troia compare una traccia di sperma. È chiaro che le hanno appena sborrato in bocca!
Ora sono scatenati.
Quindi la zoccola si mise di nuovo a cavallo (e sempre limonando) si ritrova nella stessa posizione in cui era quando le misero due cazzi in figa.
Solo che ora ha il culo rotto quindi arriva il momento della prima doppietta figa-culo. Viene fotografata.
Mi chiamarono anche in quel caso per farmi sentire come godesse!!!
Una volta chiusa la telefonata e smesso di fotografare si dedicarono tutti e tre alla vacca che si ritrovò con un cazzo in figa, uno in culo e uno in bocca.
Per farglielo provare per bene si alternarono nelle varie posizioni. Non ci sono foto che ritraggono le successive sborrate, che furono rigorosamente in bocca con ingoio totale e successiva pulizia accurata del cazzo.
Infine, le ultime due foto che sembrano slegate dal contesto. Sembrano cronologicamente sbagliate infatti la ritraggono ancora cavallo di uno dei tre. È davanti allo specchio.
Ho ingrandito le foto e noto che sullo specchio appaiono delle manate. Torno alle prime foto e non trovo traccia delle manate sullo specchio. È evidente che nel frattempo fosse accaduto qualcosa.
Mi precipito a guardare l’orario (sempre tramite le impostazioni) e noto che sono state scattate quasi trenta minuti dopo la doppietta figa-culo.
Cosa aveva fatto in quel periodo? Ci sono quindi trenta minuti di buio, dalle ultime due foto a quelle precedenti.
La zoccola mi richiama. Io non riuscii a trattenermi e gli dissi che era incazzato. Per vari motivi. E mi parevano motivi scontati.
Innanzitutto, avrebbe dovuto informarmi sul cambio di orario, non facendolo mi ritrovai a fare una figura da coglione. Inoltre, era a conoscenza che non gradivo essere chiamato cornuto e mi pareva che lei non avesse fatto niente per evitarlo. In aggiunta mi ero raccomandato di fare foto solo dal suo cell, mentre la zoccola si fece fotografare e filmare da un'altra macchina.
Ma il massimo della troiaggine fu farsi rompere il culo. E in quel modo!!!
Eravamo d’accordo che lo avrei fatto io, alla prima occasione di rientro. In fin dei conti eravamo insieme da due mesi, ma ci eravamo visti solo tre volte e non è che avessi avuto tutte queste opportunità per romperglielo.
La puttana capì la mia incazzatura e fece una goffa marcia indietro:
-Amore, amore scusa. Amore mio! Prima ero sbarellata ma ti assicuro che non era così bello. Non mi sono neanche resa conto. Mi hanno presa come porci, ma erano decisi, non potevo rifiutare. Non dico che mi hanno violentato ma quasi…-
-Se vuoi li denunciamo- io che oramai avevo capito tutto e la mettevo alla prova.
-No…no…Sei matto! Poi esce tutto. Vuoi che mi sputtani? -
-Ok. Però sul sito possiamo bannarli. Basta scrivere cosa è successo e questi hanno finito di fare porcate. Almeno su questo sito!
-No. No. Amore dai…non voglio casini. Ma non vedevo l’ora di finire! -
-Sono arrivate le foto. Ma quando avete finito? -
-Amore mio. Dopo la doppietta figa culo. Ho fatto di tutto per farli venire. Ho fatto di tutto! -
-Ma come mai hai fatto così tardi’? -
-Sono rimasta molto in doccia, amore mio. -
A quel punto prendo tempo, dicendo che andavo in bagno.
Nel frattempo, arriva il video. Sono solo otto minuti. Ma che video!
Nel prossimo racconto lo descrivo.
Armatevi di pazienza e vi descriverò come è stato possibile che sia entra in motel vergine di culo e ne sia uscita non solo rotta in culo, ma anche avendo già provato la tripletta figa-culo e bocca!!!
Dopo la clamorosa settimana del precedente racconto la vacca ebbe una brutta influenza che a bloccò per un paio di settimane, quindi ebbe il ciclo.
La raggiunsi in giornata subito dopo e fu in quella circostanza che, con moltissima cautela (per non farsi beccare dal maritino) mi presentò alle fidate amichette ed ai suoi genitori che mi presero immediatamente in simpatia.
Per questi ero un “nuovo grande amore dopo decenni di infelicità”. E pazienza se ero distante, ci sentivamo comunque. Qualche amichetta ironizzò sul nostro amore poco meno che platonico dicendole: “Sei passata da un marito che non ti scopava a uno distante che non può scoparti nemmeno se lo volesse!”
Se le amichette avessero saputo cosa in realtà stava accadendo!
In quella circostanza io e la puttana avevamo un programma ben preciso: le avrei rotto il culo!!
Lei era d’accordissimo e mi confidò che, seppur un poco spaventata dal dolore, aveva capito che era il momento.
Sincera com’era mi disse: “Così finalmente posso provare una doppietta! Di figa ho già provata (con i quattro porci del racconto precedente) ma ho voglia di fare anche io delle belle doppiette! Anche se ne vorrei anche in bocca! Tutta piena! Non vedo l’ora!!!”
Devo chiarire che la vacca era veramente vergine. Era veganissima! Con il buchetto stretto tanto che anche metterci un dito la infastidiva.
Come dicevo, io arrivai e partii in giornata e non ero in grande forma, ricordo che fu praticamente lei a scoparmi cavalcandomi con furia e mi limitai (sempre su sua richiesta) a dissetarla con la mia sborra.
Mi dissi che il culo glielo avrei fatto la volta successiva. Ci tenevo a essere io a romperglielo anche se avevo capito perfettamente che dopo ci sarebbe passato un reggimento.
Nel corso della mia vita ne avevo rotti tre. Uno alla mia prima fidanzatina, uno alla mia prima moglie e un terzo per una incredibile storia che mi era capitata decenni prima. Ci tenevo ad arrivare a quattro.
Ma la vacca aveva progetti diversi!
Pochi giorni dopo, è una mattina, e mi chiama un toro e si comporta da porco. Troppo porco. Anche per me che non mi scandalizzo facilmente.
Mi dice che si offriva per portare (insieme a un paio di suoi amici) la puttana in motel e farla godere come una puttana. Usa proprio queste parole: portiamo la puttana in motel e la facciamo godere. Gli dico che lei non lo prende in culo e lui aggiunge, ridendo, che potevano essere loro romperglielo, così provava finalmente una bella doppia.
Insomma: a me questo tipo non piace per niente. Ma commetto uno sbaglio. Faccio scegliere a lei. E per farlo devo girare a entrambi i relativi numeri telefonici.
La puttana si mette in contatto con lui. Quando la risento le chiedo:
-Ma come l’hai trovato? A me è parso troppo porco. Ho avuto anche una piccola discussione con lui perché mi ha apostrofato come un cornuto, e sai che a me non garba. Gli ho detto che sono un complice, non un cornuto. Ma, a parte questo, a te come è sembrato? -
-Mah. Per me è ok. Anche il gruppetto era porco, ma mi sono divertita. Per me è ok. -
Ero consapevole di essere insieme a una troia. Una troia oltre l’immaginabile, ma in quel momento rimango comunque sorpreso dalla naturalezza. Naturale, ma anche eccitata. Me ne rendo conto dal tono di voce. Saprò in seguito che la puttana appena chiuse la telefonata con il porco andò in bagno a masturbarsi.
Le chiedo di aggiungermi dei particolari.
-Quando mi ha chiamata ero al bar con le amiche. Le fighe di legno. Mi stavano giusto sfottendo perché io e te abitiamo lontani e quindi facciamo poco sesso. Se queste fighe di legno sapessero cosa faccio! Comunque, volevo dirti che mi ha cercata che ero al tavolino e sono uscita. Le amichette pensavano che fossi al telefono con te. -
-Ma lui come si è comportato? -
-Da porco. Ma sai che mi eccitano i maschi porci. Non voglio mica fidanzarmi, Voglio godere! -
-Quanti tori sarebbero? -
-In tre. Mi ha chiesto se mi piacciono superdotati. Ho detto sì, ma prima li voglio belli duri. Meglio dei cazzi duri e un poco più piccoli, piuttosto che grossi ma molli. E comunque (qui la troia fa una risatina) se sono grossi e anche duri, meglio ancora! -
-Hai già definito i particolari? -
- Si. Chiami tu quando sono in motel o chiamo io? -mi chiede la troia.
- Chiamo io. Mi raccomando le foto falle solo dal tuo cellulare e poi quando torni a casa me le invii. A che ora hai appuntamento? -
-Ci troviamo alle nove al solito parcheggio. Quindi valuta tu quando chiamare. Il tempo di arrivare e iniziare. -
Saprò in seguito, e con certezza, che la puttana provocò il porco (che non ne aveva certo bisogno) parlandogli della sborra come la sua bevanda preferita, della voglia che aveva di riprovare due cazzi in figa e che gradiva un vero trattamento da zoccola.
Il porco (evidentemente non fidandosi di ciò che gli avevo detto) le chiese se effettivamente non lo prendeva in culo come gli avevo anticipato. Alla puttana sarebbe stato sufficiente un no. Un semplice no. Senza aggiungere altro. Invece confermò la sua verginità di culo, ma lo fece ammiccando al fatto che era tempo che qualcuno glielo rompesse.
Ore ventuno.
Alle ventuno ricevo una telefonata. È lei che mi chiama.
Avendomi detto che si trovavano alle ventuno in punto, penso che qualcosa sia andato storto. Probabilmente qualche imprevisto ha fatto saltare l’incontro. Inoltre, eravamo d’accordo che avrei chiamato io.
Rispondo. Il tempo di dire:
-Ciao ..….- cerco di rispondere.
Non riesco a ultimare la parola che vengo sommerso da una voce maschile e porca:
-Ciao cornuto! Senti come gode la tua donna quando è piena di cazzi! Senti come gode! Diglielo troia! Diglielo che godi! -
Ora il telefono è vicino alla bocca di Anna:
-Oh. sì, oh sì, si…sì…siiiii-
-Ha due cazzi in figa la troia. Adesso chiudo la telefonata, così mi dedico meglio alla bocca di questa troia. Gliela scopo fino a sborrarle in bocca, come vuole lei!!-
La telefonata si chiuse. Ero immobilizzato dallo stupore. Richiamai ma il telefono squillò a vuoto.
Solo a fine serata seppi che i porci proposero alla zoccola di anticipare l’orario dell’incontro e lei accettò. Peccato si fosse “dimenticata” di avvisarmi. La puttana! Ecco chiarito il motivo dell’orario anticipato.
Provo quindi a richiamare, ma senza esito: il telefono suonava a vuoto.
Arriva una seconda telefonata. Sempre dal telefono della zoccola.
Stavolta la prima voce è di lei. E sta urlando dal dolore. Dopo qualche secondo, sento distintamente la voce porca del toro di prima.
-Le stiamo spaccando il culo cornuto! Visto che non lo hai fatto tu, lo sta facendo Marco. Ha venticinque centimetri di cazzo in culo. Senza vaselina. A sangue la sta inculando! Senti il porco! -
È evidente che ha portato il telefono sulla bocca di un altro. La voce era presa da ansimi e a intermittenza diceva:
-Le sto spaccando il culo! Le sto spaccando il culo! -
Quindi di nuovo la prima voce:
-Senti come urla dal male la vacca. Quando ha finito Marco la inculiamo anche noi. Te la rendiamo bella rotta in culo! -
E riattacca. Senza darmi il tempo di dire niente. Il tempo per me di realizzare cosa stia accadendo e arriva una terza e ultima telefonata.
La solita voce:
-Ciao cornuto. Senti come gode questa puttana ora. Senti come gode! -
Passa il telefono davanti alla bocca della troia: - Oh.sì…siiiii…siiiiiiiiiii-
Quindi continua lui: -Ora è piena la puttana! Ha un cazzo in figa, uno in culo e io le sto scopando la bocca! Che puttana che è la tua donna! Vuoi un consiglio. Portala a battere…portala a battere… cornutone! -
A quel punto capisco che è perfettamente inutile richiamare.
Vorrei solo capire cosa sia accaduto. Arrivano le ventitré passate da un pezzo e non si ha notizia.
Finalmente uno squillo. Dal telefono della troia.
È ancora per strada, si sta indirizzando a casa. I porci l’hanno appena scaricata dall’auto. La vacca non mi dà il tempo di chiedere niente. È un fiume di parole in piena. E io la faccio parlare senza interromperla:
-Oh, amore mio! Ora sono una rotta in culo. Mi hanno rotto il culo questi porci. È stato doloroso ma poi mi è piaciuto, cazzo se mi è piaciuto! Se sapevo così non arrivavo vergine fino a questa età! Che maiali! Mi hanno fatto provare anche la doppietta figa culo mentre il terzo mi scopava la bocca. Ora sono arrivata a casa, ti chiamo dopo! -
Il tempo di chiudere la telefonata e ricevo una mail.
Il mittente è uno dei porci. La mail dice: “Ciao cornuto! Guarda che bel servizio fotografico abbiamo fatto alla puttana! Un vero book! Ti faremo avere la parcella! ahahah. Il tempo che ti riprendi a vedere le foto e ti inviamo anche un video. Dacci tempo di comprimerlo! Ciao cornuto e portala a battere. Una troia simile lo merita. Almeno, oltre che le corna, ti fai anche qualche soldo!”
La prima sorpresa fu nel riscontrare che le foto non erano state scattate dal telefonino della puttana (come eravamo d’accordo e come mi ero anche raccomandato) ma bensì da una macchina professionale.
Mi chiesi inoltre cosa fosse la questione del video. Le avevano girato anche un video? Se non era nei patti le foto scattate in quel modo, figurarsi un video.
Cominciai a guardare le foto. Sono trentotto foto.
La prima vede la zoccola al centro del letto. Nella camera del motel. È completamente nuda e abbracciata all’organizzatore. Sta limonando con passione. Disinvolta come una navigata pornostar. La luce della camera alla massima intensità e lei avvinghiata a un maschio che ha visto per la prima volta pochi istanti prima. Completamente nuda senza alcun orpello indosso.
Lingua con lingua. La lingua in bocca e la vacca succhia talmente con piacere che le compaiono le fossette sul viso.
Cosa era accaduto? La troia andò all’appuntamento a pochi passi da casa. La aspettavano due auto.
In una c’era l’organizzatore e nell’altra gli altri due porci. Lei salì sulla prima.
Quando uno dei due la intravide a pochi passe mentre saliva sull’altra auto disse all’amico che Anna aveva proprio la faccia di una affamata di cazzo.
In motel entrarono in due gruppi, in quanto dovettero prendere due camere distinte. Prima la troia
con l’organizzatore. Nel frattempo, gli altri due si erano leggermente attardati. Uno dei due disponeva della macchina fotografica. Quando raggiunsero la camera in cui stava la troia insieme all’organizzatore, li trovarono già nudi che stavano limonando con passione in centro il letto. Scattarono quindi la prima foto. La troia li sentì entrare in camera. Era affaccendata a limonare e toccarsi con l’organizzatore, probabilmente non li vide neanche se non quando si gettarono su di lei. Era la primissima volta che con quei tre. E non ci furono presentazioni.
Si spogliarono in un lampo e si gettarono su di lei. Ora erano in tre. Seguono le altre foto.
Le infilano una mano completamente in figa e lei gode. Si vede tutto benissimo, anche il viso della puttana. Soprattutto il viso della puttana. In estasi. I porci sono stati abili a evitare il più possibile i loro visi per concentrarsi sul viso della zoccola, oltre che sulla sua figa e sul suo culo.
Mentre uno le mette le mani in figa un altro le dal cazzo in bocca.
La mettono faccia su. Le sbattono due cazzi in bocca. In una foto il cazzo pare uscire da una guancia.
Segue una foto che farebbe resuscitare il cazzo anche ai morti: gli occhi chiusi, la lingua completamente fuori e due cazzoni appoggiati sopra. Sono grossi e duri. Di dimensioni sopra la media.
La vacca ha sempre gli occhi chiusi. Ha gli occhi chiusi quando la immortalano esattamente nel momento in cui ha un orgasmo. La troia, infatti, fece capire che ora ne aveva abbastanza di cazzo in bocca. Salì a cavallo di uno dei tre e dopo pochi su e giù raggiunse il primo orgasmo.
A quella foto manca solo l’audio!
Dalle impostazioni riesco a vedere a che ora sono state scattate le foto e mi accorgo che effettivamente l’ordine di invio, rispetto all’orario in cui sono state scattate, è reale. Sono quindi ordinate in modo crescente rispetto agli eventi.
Segue una foto in cui la vacca è a cavallo di uno dei tre porci. Avendo di fronte uno specchio la si vede sia di spalle sia di fronte. Si intravedono anche i porci. Lo specchio è pulito. Dico questo perché questa foto si rivelerà molto importante per capire il seguito reale dei fatti.
Quindi la puttana va a cavallo di un altro e questo la attira a sé tanto che i capelli della troia coprono il viso di entrambi. È evidente che stanno limonando. Dietro si aggiunge un altro e le sbatte il secondo cazzo in figa.
Ora ha due cazzi in figa!!
Noto un particolare che non è secondario. Il porco sotto di lei non la abbraccia. Le sue mani, infatti, tengono fermo il viso della puttana per limonarla meglio. Solo i capelli della puttana che cadono servono a nascondere il viso di entrambi. Ergo: si è sdraiata lei sul toro senza che nessuno la tenesse giù. E questo perché pochi istanti prima le dissero:
-Ora ti mettiamo due cazzi in figa. Puttana! -
Si era abbassata per permettere che venisse riempita con maggiore facilità.
Era quello il punto in cui mi avevano chiamato per la prima telefonata. Quella in cui godeva e confermava che ero un cornuto!
Arriva il momento fatidico. Quello della rottura del culo. Dalle impostazioni vedo anche l’orario: sono le 22,04. La prima foto è delle 21.02 quindi è un ora che la stanno montando ininterrottamente.
Glielo anticiparono: -Ora ti spacchiamo il culo troia! -
Avevano già deciso l’ordine. Il primo fu il più dotato, il più deciso, il più resistente. Dotazione: ventiquattro centimetri veri di cazzo.
Uno dei tre si dedica alla fotografia. Il terzo pronto a intervenire.
Lui la impala senza pietà e la fotografano. A secco, senza vaselina!!!
Il cazzo in culo è enorme soprattutto in lunghezza. Lo fotografano quando è tutto fuori dal culo e quando è dentro fino alle palle.
In una foto lei cerca con una mano di allontanare il tipo, ma questo non glielo permette.
Fotografano anche la faccia della troia. È una maschera di dolore.
Compare anche il telefono vicino alla sua bocca. È il momento della seconda telefonata. Quello in cui mi fanno sentire lei che urla dal male.
Sono le uniche foto dove la puttana pare non gradire. La camera del motel si riempie delle urla eccitate dei porci.
Le foto successive vedono lei nella medesima posizione. Girata su un fianco mentre viene selvaggiamente inculata.
Sono passati cinque minuti e ora la puttana pare gradire il cazzo in culo tanto che nel suo viso non compaiono più le smorfie delle foto precedenti.
Mi sembra impossibile che sia avvenuto tutto così rapidamente e riguardo le impostazioni. Per la precisione sono passati solo quattro minuti dalla foto in cui le rompono il culo.
Ora mentre viene sempre inculata le viene proposto un cazzo in bocca, che lei pare divorare. Mentre il solito porco continua l’opera della rottura del culo un secondo le offre il cazzo in bocca.
E la puttana non rifiuta. Anzi!
Due foto dopo (sempre con un cazzo in culo e nella stessa posizione) sulle labbra della troia compare una traccia di sperma. È chiaro che le hanno appena sborrato in bocca!
Ora sono scatenati.
Quindi la zoccola si mise di nuovo a cavallo (e sempre limonando) si ritrova nella stessa posizione in cui era quando le misero due cazzi in figa.
Solo che ora ha il culo rotto quindi arriva il momento della prima doppietta figa-culo. Viene fotografata.
Mi chiamarono anche in quel caso per farmi sentire come godesse!!!
Una volta chiusa la telefonata e smesso di fotografare si dedicarono tutti e tre alla vacca che si ritrovò con un cazzo in figa, uno in culo e uno in bocca.
Per farglielo provare per bene si alternarono nelle varie posizioni. Non ci sono foto che ritraggono le successive sborrate, che furono rigorosamente in bocca con ingoio totale e successiva pulizia accurata del cazzo.
Infine, le ultime due foto che sembrano slegate dal contesto. Sembrano cronologicamente sbagliate infatti la ritraggono ancora cavallo di uno dei tre. È davanti allo specchio.
Ho ingrandito le foto e noto che sullo specchio appaiono delle manate. Torno alle prime foto e non trovo traccia delle manate sullo specchio. È evidente che nel frattempo fosse accaduto qualcosa.
Mi precipito a guardare l’orario (sempre tramite le impostazioni) e noto che sono state scattate quasi trenta minuti dopo la doppietta figa-culo.
Cosa aveva fatto in quel periodo? Ci sono quindi trenta minuti di buio, dalle ultime due foto a quelle precedenti.
La zoccola mi richiama. Io non riuscii a trattenermi e gli dissi che era incazzato. Per vari motivi. E mi parevano motivi scontati.
Innanzitutto, avrebbe dovuto informarmi sul cambio di orario, non facendolo mi ritrovai a fare una figura da coglione. Inoltre, era a conoscenza che non gradivo essere chiamato cornuto e mi pareva che lei non avesse fatto niente per evitarlo. In aggiunta mi ero raccomandato di fare foto solo dal suo cell, mentre la zoccola si fece fotografare e filmare da un'altra macchina.
Ma il massimo della troiaggine fu farsi rompere il culo. E in quel modo!!!
Eravamo d’accordo che lo avrei fatto io, alla prima occasione di rientro. In fin dei conti eravamo insieme da due mesi, ma ci eravamo visti solo tre volte e non è che avessi avuto tutte queste opportunità per romperglielo.
La puttana capì la mia incazzatura e fece una goffa marcia indietro:
-Amore, amore scusa. Amore mio! Prima ero sbarellata ma ti assicuro che non era così bello. Non mi sono neanche resa conto. Mi hanno presa come porci, ma erano decisi, non potevo rifiutare. Non dico che mi hanno violentato ma quasi…-
-Se vuoi li denunciamo- io che oramai avevo capito tutto e la mettevo alla prova.
-No…no…Sei matto! Poi esce tutto. Vuoi che mi sputtani? -
-Ok. Però sul sito possiamo bannarli. Basta scrivere cosa è successo e questi hanno finito di fare porcate. Almeno su questo sito!
-No. No. Amore dai…non voglio casini. Ma non vedevo l’ora di finire! -
-Sono arrivate le foto. Ma quando avete finito? -
-Amore mio. Dopo la doppietta figa culo. Ho fatto di tutto per farli venire. Ho fatto di tutto! -
-Ma come mai hai fatto così tardi’? -
-Sono rimasta molto in doccia, amore mio. -
A quel punto prendo tempo, dicendo che andavo in bagno.
Nel frattempo, arriva il video. Sono solo otto minuti. Ma che video!
Nel prossimo racconto lo descrivo.
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