Tre nuovi cazzi in tre sere...un utile cornuto...un figlio geloso e una amichetta noiosa!
di
Una vacca da monta e il Re dei cornuti
genere
tradimenti
E arriviamo al suo capolavoro da insospettabile vacca da monta. Penso che sia stata la vetta. Un mixer di incredibile insospettabilità, di scaltrezza e furbizia oltre che di infinita vaccaggine.
Arriviamo velocemente sotto le feste di Natale. Ora sono il fidanzato ufficiale per tutti, penso che (come per l’anno passato) solo il marito cornutone non sappia della mia presenza, in compenso si è reso conto che non ha speranza di riconquistarla; quindi, ha accettato di darle la separazione. Si tratta solo di definire i dettagli.
Se solo sapesse quanti cazzi ha preso, in questo periodo, la (ancora a tutti gli effetti) mogliettina!!!
L’avvocato della zoccola ci ha consigliato, comunque, cautela, almeno finché il cornuto non firma. Ci ha detto che, nel caso il marito avesse scoperto la mia esistenza il tutto avrebbe potuto configurarsi come un tradimento, quindi avrebbe potuto chiedere la separazione per colpa.
Una vera beffa, non credete? Quando uscimmo dallo studio dell’avvocato la zoccola disse maliziosamente: “E se vedesse cosa faccio ora? Che mi faccio pure inculare!!!”
Comunque, come dicevo, ora tutti sanno di me. Anche il figlio della puttana ne è a conoscenza e non ne è affatto felice. Anzi, è gelosissimo tanto che, da sempre, ha preso le difese del padre.
Io capisco che non è geloso di me in quanto me. Ma lo sarebbe di chiunque avesse preso il posto del padre. Io, da uomo, capisco che ha anche una gelosia sessuale, immagina sicuramente la madre che scopa con me e la cosa lo fa impazzire.
Se, anche lui come suo padre, la avesse vista piena di cazzi in ogni buco, nonostante la sua giovane età, sicuramente il suo cuore non avrebbe retto!!!
Arriviamo sotto le feste di Natale. Io oramai da tempo la raggiungo appena posso (so che mi ripeto) portando in “dote “alla troia cazzi da prendere in gruppo, mentre lei continua imperterrita ad incontrare singoli porci.
Mancano un paio di giorni al mio arrivo, che la troia mi dice: “La sai la novità? Ti anticipo che è bella! I miei vanno via per tre giorni. Abbiamo casa libera!”
Effettivamente con la loro presenza la libertà era minima. Io dormivo nella cameretta della troia su un letto singolo e per scopare non è che fosse il massimo, sia per la comodità, ma soprattutto per la presenza degli anziani (che notoriamente hanno il sonno leggero) genitori nella camera a fianco.
Per la vacca non c’era problema, usciva da sola in motel e faceva il pieno. Io dovevo adattarmi a scoparla in compagnia di altri porci durante le gang. Effettivamente, anche solo avere la casa libera era una gran cosa. Non aspiravo certo a scopare nella camera dei suoi genitori, ma anche solo la loro assenza era molto.
“Hai capito cosa significa?’” mi aggiunse la troia.
Sì, rispondo io: “che possiamo scopare in libertà!”
“Veramente intendevo altro!” mi dice la vacca.
Io le chiedo chiarimenti e lei mi dice serafica: “Potremmo ospitare dei tori!!Abbiamo campo libero!”
Io le dico che è fulminata!!! Sarebbe stato troppo pericoloso!!! Le ricordo che negli appartamenti adiacenti abitano i suoi parenti. Le faccio notare che la casa dei genitori non è in campagna, quindi isolata, ma che è all’interno di un cortile con una quarantina di famiglie e che, causa il suo lavoro non c’è persona che non sappia chi sia!!!
Lei mi risponde immediatamente, come se si aspettasse la mia obiezione:
“Se non ci fossi stato tu, certo. Sono d’accordo. Ma tu sei presente e usciresti di casa per rientrare con il toro. Potrebbe essere un tuo amico. Inoltre, tu vivi lontano, ma sei nato qui; quindi, potrebbe essere una persona che rivedi dopo tanto tempo e invece di andare al bar venite da me. “
Aveva pensato a tutto la troia!!! E pensare che (ancora oggi) la troia ama spacciarsi per ingenua senza malizia tanto che usa dire:” Sono la cogliona che viene sempre fregata!” E, quasi tutti le credono!!
A distanza di anni mi disse che in quella circostanza fui “un utile cornuto”!!!
Io, però, non mi rassegnai alla sua riposta e le chiesi il motivo per cui volesse comunque correre un rischio. Lei mi ribadì che, a suo avviso, non c’erano rischi ma mi rivelò anche il vero motivo:
“Finalmente li posso conoscere solo con il loro cazzo!! Io mi bendo e li aspetto così mentre tu li porti dentro. Finora li ho presi o in gang o in motel ma mai da bendata!!È il mio sogno!! Succhiare un cazzo di uno che non ho mai visto né sentito prima di quel momento. E poi la benda la tolgo quando voglio io!!”
E poi la chicca finale: “Io li aspetto nel letto dei miei!! È molto più comodo!”
La camera della madre espone le foto di tutti i familiari, dei vari parenti scomparsi ma anche dei vari nipoti, compreso il figlio geloso della vacca. Hanno ancora esposto la foto del matrimonio della zoccola con il maritino cornuto ignaro!!!
Trovare i tori fu un gioco da ragazzi. In quel periodo la cagna aveva una coda di tori disposti a scoparsela e incularsela. In poche ore definimmo il programma per le tre sere.
Ogni sera un porco diverso!!!
Io arrivo poco prima che i vecchietti partono. Il tempo dei saluti e mi dicono che sono contenti che io sia presente così che la figliola ha qualcuno in casa con lei!
Il tempo della cena veloce ed è già ora del primo toro. Faccio notare che non ebbi tempo di fare sesso con la puttana che mi devo mettere in coda. Dalle foto si intravede, infatti, ancora, la mia valigia da disfare.
Ora se andate all’inizio del racconto “Che grandissima figura da cornuto!” faccio cenno a un toro scelto per le sue dimensioni del cazzo. Lui fu il primo!
Un vero toro da monta. Uno dei più ambiti. Età intorno ai trentacinque. Alto, possente, bel viso.
Ma lui si faceva vanto solo di una cosa: il suo mostruoso uccello! Gareggiava con altri tori sulle dimensioni del suo uccello e ne risultava sempre vincente.
La cagna, con la massima disinvoltura si spoglia, indossa il corsetto e, per la prima volta, si benda con un foulard azzurro. Foulard che da lì in avanti comparirà in decine di video.
Si sdraia a gambe spalancate nel letto dei genitori e mi dice (iniziando a toccarsi):” Amore! Io sono pronta. Tu puoi andare!”
Con un poco di emozione e timore esco di casa. Ho come la sensazione che i muri abbiano occhi e orecchie. All’esterno non c’è tapparella abbassata, siamo sotto le feste e le luminarie illuminano praticamente a giorno.
Arrivo al punto indicato. Lo stesso parcheggio che la zoccola usava (e usa ancora) per andare da sola agli incontri. Trovo il toro. Mi presento ma abbiamo poco tempo e meno stiamo in giro, meglio è. Pochi passi fatti insieme cercando di essere i più naturali possibile, parlando di argomenti neutri.
Finalmente entriamo in casa. Quindi subito in camera. La puttana è a gambe larghe. Indossa il corsetto da monta. È bendata. Sente i passi ma noi non parliamo.
Il porco si avvicina. Abbassa i pantaloni. La troia lo avverte e cerca il cazzo con la mano.
Quando realizza che razza di arnese ha il tipo emette un “Ooooohhhh” tra lo stupore e l’eccitazione.
Io scatto delle foto. In quella circostanza farò il primo video. Il porco ha un cazzo talmente enorme che se lo pone davanti al viso della troia glielo oscura.
Lei gli divora uccello con una voglia incredibile. Poi si toglie la benda.
E inizia la monta!! Una monta decisa!!!
Io filmo da dietro. Non voglio inquadrare i visi per poter postare almeno una parte. Lui sopra la pompa da sopra. La troia stende le braccia all’indietro e si aggrappa alla spalliera del letto in ferro battuto. Il letto della madre. Nell’ inquadratura compaiono i quadretti e i ricordi di cui parlavo prima. Compare anche la mia valigia ancora da svuotare.
La puttana apprezza il cazzone. Lui è bravo. Usa bene il cazzo. Lo estrae quasi fino alla fine poi affonda il colpo. In una circostanza lo estrae tutto e gli esce dalla figa. È solo un istante ma in quell’istante la cagna lo implora con un: “Mettimelo…” non fa in tempo ad aggiungere altro che lo ha ancora in figa!
Ad ogni colpo un gemito della puttana. Per fortuna le urla vere e proprie arriveranno da lì a poco. Ma non per questo la vacca non gode e non viene! Anzi, ha ripetuti orgasmi.
Io mi limito a fotografare e filmare. È da poco tempo che ho la videocamera ed è, come dicevo, il mio primo video con la cagna. Lei si era già fatta filmare nella occasione in cui le ruppero il culo.
Penso a tutti cazzi che aveva già preso in quell’anno, cazzi di cui non abbiamo né foto né video. Comunque, decido che le foto sarebbero state in chiaro cioè avrei fotografato anche i visi, mentre i video avrebbero dovuto essere pubblicati quindi dovevo evitare di inquadrare i visi.
Dalle foto è chiaro che la vacca apprezza il cazzone e guarda il porco (mentre la scopa) con un viso incredibilmente arrapato e da vera troia.
Scopano in tutti i modi. Lui non chiede il culo e lei accetta molto volentieri di farsi scopare solo la figa. Cambiano le posizioni e io fotografo inquadrando anche i visi.
Arriva il momento della venuta che la troia vuole in bocca. Si lamenterà del fatto che un cazzo così enorme era difficoltoso da lavorare come vorrebbe.
Dopo la sborrata il porco se ne va. Solo allora mi butto sulla troia che non vedo da tempo. Ancora calda della monta precedente ora ci do dentro pure io.
La mattina successiva usciamo. Lei va al lavoro. Da lontano intravedo anche il marito e mi ripeto tra me e me “se tu avessi visto la tua mogliettina ieri sera cosa faceva!!!”
Come clandestini ci troviamo con le sue amiche. A bere un caffè. La vacca usa, come di consueto, un profilo basso. Mi lascia la scena. Se uno ci vedesse lei appare la donna sognante persa nel suo nuovo amore.
“Trattala bene!” mi ordina scherzosamente, ma neanche troppo una sua amica.
Più bene di così! Mi dico.
A pranzo ceniamo insieme, poi la cagna torna al lavoro dal maritino. Appena rientra è già tempo per la seconda monta.
Si chiama Andrea. Lo cito non a caso. Più avanti ne capirete il motivo.
Stesso copione della sera prima. Io esco ancora con timore e sentendo gli occhi addosso di tutto il vicinato. Incontro il toro. È meno possente di quello precedente, ma ha sicuramente un suo fascino.
L’inizio è il medesimo della serata prima.
Ma appena la vacca toglie la benda e osserva Andrea, lei diventa radiosa. Si vede lontano un miglio che le piace come maschio! E molto, anche!!!E anche lei fa colpo sul porco!!!
Le foto usciranno super, in particolare la sequenza in cui lui la mette alla pecorina.
Tre foto in particolare hanno un suo valore. La riprendo dal davanti quindi in pieno viso. Nella prima intuisce che il porco vuole farle il culo, nella seconda l’attimo in cui entra e la terza l’estasi di averlo dentro.
Ad Andrea intriga guardarla in viso. Quindi le va sopra. Si fissano occhi con occhi. Lui gli da il cazzo lentamente e a fondo.
Sussurrano e la cosa mi infastidisce. Mi trattano come un intruso. È evidente che se fosse per lui la scoperebbe senza la mia presenza e fin qui ci può stare. Ma ho l’evidente impressione che lei avrebbe accettato. E non mi sbagliavo!
Io filmo da dietro. Sono obbligati a farlo se non voglio riprendere il viso. Inoltre, all’epoca non disponevo di programmi di taglio video e i video per essere posati sul sito necessitavano essere di almeno un minuto; quindi, ero obbligato a rimanere in quella posizione per il tempo necessario.
Il porco passa abilmente dalla figa al culo, sempre rimanendo sopra di lei.
Lei gode da impazzire, tanto che dirà: “È stata la prima volta che un porco è passato dalla figa ala culo mentre era sopra di me. Fissandomi negli occhi! E me lo aveva anticipato dicendomi adesso te lo pianto in culo!!”. Tutto vero, peccato, ripeto, che lo facessero sussurrando.
All’epoca ero sicuramente già cornuto, ma non completamente sprovveduto e appena capii che la mia presenza inibiva Andrea feci di tutto per accentuarla. Ovviamente la mia presenza non influiva sugli orgasmi della troia che ne ebbe moltissimi.
Risultato. Dopo oltre un’ora la vacca ha già goduto varie volte, mentre lui non riesce a venire. Quindi, se ne va. La puttana, dopo otto anni mi confiderà: “Con Andrea ti ho proprio considerato un vero cornuto! Con altri sei sato, per me, un complice. Ma con Andrea no. Eri solo un cornutone!”
Ma Andrea avrà una seconda possibilità, dopo un mese. E sarà una possibilità che gli farà sborrare sia in bocca sia in culo. Ma questo è un altro racconto.
Il giorno successivo il consueto caffè con le amiche, le quali ammiccano al possibile esso tra me e l’insospettabile amichetta.
“Adesso che avete la casa libera, chissà che numeri!”. La troia fa la finta imbarazzata, una parte che le riesce benissimo.
Ma siamo sotto le feste di Natale e quel pomeriggio arrivarono altre persone, per fare gli auguri natalizi, nella convinzione di trovare i genitori di Anna. Poco prima che Anna tornasse a lavoro.
Tra cui un’amica che non vedeva da tempo. In realtà un’amica di quelle che frequentava quando era a casa con il maritino, quindi una amica di famiglia. Una di quelle che il maritino ha contattato nel tentativo che mettesse una buona parola nel riappacificarsi.
Appena me la presenta intuisco che le sto beatamente sul cazzo. E io ricambio. Vado quindi nella cameretta, mentre le due amiche discorrono.
L’intento della tipa è chiaro: cercare di riappacificarla con il marito. Un ultimo tentativo.
L’amichetta è il classico tipo che ti insegna a vivere. Cosa che faceva con Anna nel periodo che era sposata con il cornuto. E Anna abbozzava mettendosi sulla difensiva. Ma ora era tutto cambiato. La vacca finalmente poteva fare la zoccola come meglio credeva e figurarsi se fosse tornata con il primo marito!
Io sento la voce dell’amichetta che dice “ti assicuro che è cambiato…dagli un'altra possibilità…so che vi amate ancora…in fin dei conti avete fatto dei figli insieme”.
La troia ascolta con pazienza. Non la contraddice più di tanto. È una maestra in queste cose. Si limita a dire “io gli voglio ancora bene, ma come un fratello”.
Io, a pochi passi, sto postando sul sito due video. Quello della prima monta mentre la vacca, da quanto gode con un arnese pazzesco in figa, si aggrappa alla testiera del letto dei genitori. E il secondo, dove Andrea passa con disinvoltura dalla figa ala culo della vacca, vacca che emette una serie infinita di sì..siii…siiiii.
L’amichetta se ne va, delusa.
La puttana dirà: “Finalmente è andata fuori dalle palle. Anche perché stasera ne arriva un altro. Vero, amore?”
Eh già. Terza sera e terzo porco. E per me, terza uscita di casa da “utile cornuto”.
Il suo nick è Deciso. Anche lui lo cito per un motivo che si vedrà in seguito. La puttana con lui si gusta il cazzo lungamente rimanendo bendata. Fanno anche un lungo sessantanove dove l’uccello scompare tutto nella bocca della troia.
Fotografo solo le palle appoggiate sulle labbra. Nonostante i ventiquattro centimetri reali del suo uccello, uccello che scompare interamente nella bocca della vacca. Ancora bendata.
Non serve molto a capire che Deciso è un fanatico del culo e delle pecorine. Sul suo profilo è un delirio di inculate alla pecorina.
La troia è alla pecora sul bordo del letto. Lui in piedi e le scopa la figa. Improvvisamente toglie il cazzo per piantarglielo in culo. Peccato che la troia stava per venire. Lo implora quindi:
“Non ora! Non ora! Tienimelo dentro. Tienimelo dentro!”
Lui la accontenta. Quando sente che la vacca ha avuto un orgasmo glielo punta in culo.
E stavolta la troia dice: “Siiiii!”
Al porco diventa la voce roca, da quanto è eccitato, e dice: “Ti piace nel culo?” e lei: “Siiii…siiiiiiii!”
Anche il momento della sborrata è indimenticabile
La troia in ginocchio. Lui in piedi. Io filmo da meno di mezzo metro. Il viso della vacca in primissimo piano mentre si gusta il cazzone. Del porco si vede solo l’arnese e il busto.
Tre minuti di video. I primi due è tutto un succhiare, leccare, ingoiare cazzo e palle. Se non lo si capisse dal gemito del maiale non si avrebbe sentore di quando lui le sborra in bocca.
Per la vacca nessun segno se non che deglutisce e continua a succhiare. Da vera Regina dell’ingoio.!! Da vera sommelier della sborra!!! E poi lo pulisce accuratamente, tanto che non pare abbia mai sborrato.
Ma è impressionate anche la disinvoltura della vacca. Io la sto filmando, sono presente ma è come se non ci fossi. Quello che lei definiva il “suo uomo” la osservavo dal vivo mentre si gustava il cazzo e la sborra di uno sconosciuto. Con la massima naturalezza.
Non ho parlato dell’aspetto fisico del terzo porco. Se i primi due erano, a detta della vacca, molto carini, questo non lo è affatto. Non che sia brutto in assoluto ma è uno di quei casi in cui dimostra più anni di quelli che abbia. Viso rotondo che pare Charlie Brown, molto rugoso e pare sempre imbronciato.
Ma il fatto che la vacca lo ha apprezzato comunque la rende ancora più vacca. Non meno. E lo apprezzò talmente che si ricordò di lui qualche anno dopo in occasione di una delle soprese che mi fece.
Comunque, con lui la serata non era finita. Andammo in cucina non prima di aver abbassato le tapparelle. La vacca in accappatoio, il porco non si era nemmeno rivestito. Tra le tante sedie uguali (se ne parlo c’è un motivo, credetemi) ne spiccava una diversa. Il porco si sedette su quella.
Conversammo sul sito dove eravamo iscritti entrambi, ma glia occhi della cagna andavano sul cazzo del porco che, dopo poco, tornò in tiro.
La vacca, in questa circostanza, mi chiese conferma con uno sguardo eloquente. Io acconsentii. Si alzò dalla sedia facendo cadere accappatoio. Si avvicinò al toro dicendo: “Stai fermo. Faccio io”
Quindi gli andò a cavallo dandogli le spalle, impugnò il cazzone e se lo infilò nel culo!!
Senza dare il tempo al porco di mettersi il profilattico. La vacca si regolava con le gambe andando su è giù come meglio gradiva mentre con una mano si masturbava la figa.
Inutile dire che ebbe subito un altro orgasmo. L’ennesimo!!
Subito dopo il toro fece capire che gradiva incularla alla pecorina. La vacca si distese con il busto sul tavolo mentre il maiale la pompava a novanta gradi. Anche in quel caso solo un gemito fece capire che le stava sborrando in culo. A pelle! Senza preservativo!
Solo a quel punto fu finita e il maiale se ne andò.
Ma l’eccitazione non era finita!!!
Al mattino successivo tornarono i genitori e tra i vari “come è andata? Nessun problema?” e la vacca che li delucidava sulle varie persone che erano passate per i saluti, venne il momento del pranzo.
Pranzo al quale avrebbero partecipato non solo i genitori ma anche i vari parenti del circondario e anche il figlio geloso della cagna!!Figlio della cagna che mi rivolse solo un faticoso saluto. Ma dove si va a sedere il figliolo? Sulla stessa sedia dove quella vacca di sua madre si era volutamente impalata il culo con quel porco!
Quindi la puttana tornò a essere la massaia e madre servizievole. Lei apparecchiò lo stesso tavolo dove poche ore prima era distesa a novanta gradì e lo prendeva in culo. Quindi il pranzo, con lei sempre con un profilo basso, praticamente la discrezione fatta persona.
A fine pranzo arrivò, per un saluto, anche la migliore amica della zoccola. Sicuramente amica ma non fino al punto di confidarle quanto stette facendo la vacca. Anche per l’amica noi eravamo una nuova coppia che si rifà una vita. Come tante altre.
Il figlio geloso conosceva bene questa amica, tanto da confidarsi spesso con lei. Appena le fu possibile la chiamò in disparte. Lui aveva un pensiero fisso non gli dava tregua: aveva il timore che la vacca avesse avuto da tempo una relazione con me. Da anni. E non lo avrebbe tollerato.
Voleva dire che avrebbe reso cornuto suo padre. E lui prese sempre quelle difese.
La realtà ovviamente era diversa, la mammina venne con me nei tempi che avevamo ufficialmente dichiarato in seguito. Ovviamente omettendo che al nostro primo incontro aveva scopato sia con me sia con un altro, che da lì a un mese sarebbe uscita da sola con quattro porci e da lì a due mesi si sarebbe fatta rompere in culo da tre tori, in un motel.
Povero figlio: se avesse visto cosa faceva la mammina i tempi in cui era stata con me sarebbero passati in secondo piano!
L’amichetta gli disse, amorevolmente: “Ma cosa dici? Ma cosa dici? Tua madre!! Io la conosco bene! Non sarebbe mai capace di una cosa simile, credimi!!!”
Tre giorni da insospettabile vacca da monta!
Arriviamo velocemente sotto le feste di Natale. Ora sono il fidanzato ufficiale per tutti, penso che (come per l’anno passato) solo il marito cornutone non sappia della mia presenza, in compenso si è reso conto che non ha speranza di riconquistarla; quindi, ha accettato di darle la separazione. Si tratta solo di definire i dettagli.
Se solo sapesse quanti cazzi ha preso, in questo periodo, la (ancora a tutti gli effetti) mogliettina!!!
L’avvocato della zoccola ci ha consigliato, comunque, cautela, almeno finché il cornuto non firma. Ci ha detto che, nel caso il marito avesse scoperto la mia esistenza il tutto avrebbe potuto configurarsi come un tradimento, quindi avrebbe potuto chiedere la separazione per colpa.
Una vera beffa, non credete? Quando uscimmo dallo studio dell’avvocato la zoccola disse maliziosamente: “E se vedesse cosa faccio ora? Che mi faccio pure inculare!!!”
Comunque, come dicevo, ora tutti sanno di me. Anche il figlio della puttana ne è a conoscenza e non ne è affatto felice. Anzi, è gelosissimo tanto che, da sempre, ha preso le difese del padre.
Io capisco che non è geloso di me in quanto me. Ma lo sarebbe di chiunque avesse preso il posto del padre. Io, da uomo, capisco che ha anche una gelosia sessuale, immagina sicuramente la madre che scopa con me e la cosa lo fa impazzire.
Se, anche lui come suo padre, la avesse vista piena di cazzi in ogni buco, nonostante la sua giovane età, sicuramente il suo cuore non avrebbe retto!!!
Arriviamo sotto le feste di Natale. Io oramai da tempo la raggiungo appena posso (so che mi ripeto) portando in “dote “alla troia cazzi da prendere in gruppo, mentre lei continua imperterrita ad incontrare singoli porci.
Mancano un paio di giorni al mio arrivo, che la troia mi dice: “La sai la novità? Ti anticipo che è bella! I miei vanno via per tre giorni. Abbiamo casa libera!”
Effettivamente con la loro presenza la libertà era minima. Io dormivo nella cameretta della troia su un letto singolo e per scopare non è che fosse il massimo, sia per la comodità, ma soprattutto per la presenza degli anziani (che notoriamente hanno il sonno leggero) genitori nella camera a fianco.
Per la vacca non c’era problema, usciva da sola in motel e faceva il pieno. Io dovevo adattarmi a scoparla in compagnia di altri porci durante le gang. Effettivamente, anche solo avere la casa libera era una gran cosa. Non aspiravo certo a scopare nella camera dei suoi genitori, ma anche solo la loro assenza era molto.
“Hai capito cosa significa?’” mi aggiunse la troia.
Sì, rispondo io: “che possiamo scopare in libertà!”
“Veramente intendevo altro!” mi dice la vacca.
Io le chiedo chiarimenti e lei mi dice serafica: “Potremmo ospitare dei tori!!Abbiamo campo libero!”
Io le dico che è fulminata!!! Sarebbe stato troppo pericoloso!!! Le ricordo che negli appartamenti adiacenti abitano i suoi parenti. Le faccio notare che la casa dei genitori non è in campagna, quindi isolata, ma che è all’interno di un cortile con una quarantina di famiglie e che, causa il suo lavoro non c’è persona che non sappia chi sia!!!
Lei mi risponde immediatamente, come se si aspettasse la mia obiezione:
“Se non ci fossi stato tu, certo. Sono d’accordo. Ma tu sei presente e usciresti di casa per rientrare con il toro. Potrebbe essere un tuo amico. Inoltre, tu vivi lontano, ma sei nato qui; quindi, potrebbe essere una persona che rivedi dopo tanto tempo e invece di andare al bar venite da me. “
Aveva pensato a tutto la troia!!! E pensare che (ancora oggi) la troia ama spacciarsi per ingenua senza malizia tanto che usa dire:” Sono la cogliona che viene sempre fregata!” E, quasi tutti le credono!!
A distanza di anni mi disse che in quella circostanza fui “un utile cornuto”!!!
Io, però, non mi rassegnai alla sua riposta e le chiesi il motivo per cui volesse comunque correre un rischio. Lei mi ribadì che, a suo avviso, non c’erano rischi ma mi rivelò anche il vero motivo:
“Finalmente li posso conoscere solo con il loro cazzo!! Io mi bendo e li aspetto così mentre tu li porti dentro. Finora li ho presi o in gang o in motel ma mai da bendata!!È il mio sogno!! Succhiare un cazzo di uno che non ho mai visto né sentito prima di quel momento. E poi la benda la tolgo quando voglio io!!”
E poi la chicca finale: “Io li aspetto nel letto dei miei!! È molto più comodo!”
La camera della madre espone le foto di tutti i familiari, dei vari parenti scomparsi ma anche dei vari nipoti, compreso il figlio geloso della vacca. Hanno ancora esposto la foto del matrimonio della zoccola con il maritino cornuto ignaro!!!
Trovare i tori fu un gioco da ragazzi. In quel periodo la cagna aveva una coda di tori disposti a scoparsela e incularsela. In poche ore definimmo il programma per le tre sere.
Ogni sera un porco diverso!!!
Io arrivo poco prima che i vecchietti partono. Il tempo dei saluti e mi dicono che sono contenti che io sia presente così che la figliola ha qualcuno in casa con lei!
Il tempo della cena veloce ed è già ora del primo toro. Faccio notare che non ebbi tempo di fare sesso con la puttana che mi devo mettere in coda. Dalle foto si intravede, infatti, ancora, la mia valigia da disfare.
Ora se andate all’inizio del racconto “Che grandissima figura da cornuto!” faccio cenno a un toro scelto per le sue dimensioni del cazzo. Lui fu il primo!
Un vero toro da monta. Uno dei più ambiti. Età intorno ai trentacinque. Alto, possente, bel viso.
Ma lui si faceva vanto solo di una cosa: il suo mostruoso uccello! Gareggiava con altri tori sulle dimensioni del suo uccello e ne risultava sempre vincente.
La cagna, con la massima disinvoltura si spoglia, indossa il corsetto e, per la prima volta, si benda con un foulard azzurro. Foulard che da lì in avanti comparirà in decine di video.
Si sdraia a gambe spalancate nel letto dei genitori e mi dice (iniziando a toccarsi):” Amore! Io sono pronta. Tu puoi andare!”
Con un poco di emozione e timore esco di casa. Ho come la sensazione che i muri abbiano occhi e orecchie. All’esterno non c’è tapparella abbassata, siamo sotto le feste e le luminarie illuminano praticamente a giorno.
Arrivo al punto indicato. Lo stesso parcheggio che la zoccola usava (e usa ancora) per andare da sola agli incontri. Trovo il toro. Mi presento ma abbiamo poco tempo e meno stiamo in giro, meglio è. Pochi passi fatti insieme cercando di essere i più naturali possibile, parlando di argomenti neutri.
Finalmente entriamo in casa. Quindi subito in camera. La puttana è a gambe larghe. Indossa il corsetto da monta. È bendata. Sente i passi ma noi non parliamo.
Il porco si avvicina. Abbassa i pantaloni. La troia lo avverte e cerca il cazzo con la mano.
Quando realizza che razza di arnese ha il tipo emette un “Ooooohhhh” tra lo stupore e l’eccitazione.
Io scatto delle foto. In quella circostanza farò il primo video. Il porco ha un cazzo talmente enorme che se lo pone davanti al viso della troia glielo oscura.
Lei gli divora uccello con una voglia incredibile. Poi si toglie la benda.
E inizia la monta!! Una monta decisa!!!
Io filmo da dietro. Non voglio inquadrare i visi per poter postare almeno una parte. Lui sopra la pompa da sopra. La troia stende le braccia all’indietro e si aggrappa alla spalliera del letto in ferro battuto. Il letto della madre. Nell’ inquadratura compaiono i quadretti e i ricordi di cui parlavo prima. Compare anche la mia valigia ancora da svuotare.
La puttana apprezza il cazzone. Lui è bravo. Usa bene il cazzo. Lo estrae quasi fino alla fine poi affonda il colpo. In una circostanza lo estrae tutto e gli esce dalla figa. È solo un istante ma in quell’istante la cagna lo implora con un: “Mettimelo…” non fa in tempo ad aggiungere altro che lo ha ancora in figa!
Ad ogni colpo un gemito della puttana. Per fortuna le urla vere e proprie arriveranno da lì a poco. Ma non per questo la vacca non gode e non viene! Anzi, ha ripetuti orgasmi.
Io mi limito a fotografare e filmare. È da poco tempo che ho la videocamera ed è, come dicevo, il mio primo video con la cagna. Lei si era già fatta filmare nella occasione in cui le ruppero il culo.
Penso a tutti cazzi che aveva già preso in quell’anno, cazzi di cui non abbiamo né foto né video. Comunque, decido che le foto sarebbero state in chiaro cioè avrei fotografato anche i visi, mentre i video avrebbero dovuto essere pubblicati quindi dovevo evitare di inquadrare i visi.
Dalle foto è chiaro che la vacca apprezza il cazzone e guarda il porco (mentre la scopa) con un viso incredibilmente arrapato e da vera troia.
Scopano in tutti i modi. Lui non chiede il culo e lei accetta molto volentieri di farsi scopare solo la figa. Cambiano le posizioni e io fotografo inquadrando anche i visi.
Arriva il momento della venuta che la troia vuole in bocca. Si lamenterà del fatto che un cazzo così enorme era difficoltoso da lavorare come vorrebbe.
Dopo la sborrata il porco se ne va. Solo allora mi butto sulla troia che non vedo da tempo. Ancora calda della monta precedente ora ci do dentro pure io.
La mattina successiva usciamo. Lei va al lavoro. Da lontano intravedo anche il marito e mi ripeto tra me e me “se tu avessi visto la tua mogliettina ieri sera cosa faceva!!!”
Come clandestini ci troviamo con le sue amiche. A bere un caffè. La vacca usa, come di consueto, un profilo basso. Mi lascia la scena. Se uno ci vedesse lei appare la donna sognante persa nel suo nuovo amore.
“Trattala bene!” mi ordina scherzosamente, ma neanche troppo una sua amica.
Più bene di così! Mi dico.
A pranzo ceniamo insieme, poi la cagna torna al lavoro dal maritino. Appena rientra è già tempo per la seconda monta.
Si chiama Andrea. Lo cito non a caso. Più avanti ne capirete il motivo.
Stesso copione della sera prima. Io esco ancora con timore e sentendo gli occhi addosso di tutto il vicinato. Incontro il toro. È meno possente di quello precedente, ma ha sicuramente un suo fascino.
L’inizio è il medesimo della serata prima.
Ma appena la vacca toglie la benda e osserva Andrea, lei diventa radiosa. Si vede lontano un miglio che le piace come maschio! E molto, anche!!!E anche lei fa colpo sul porco!!!
Le foto usciranno super, in particolare la sequenza in cui lui la mette alla pecorina.
Tre foto in particolare hanno un suo valore. La riprendo dal davanti quindi in pieno viso. Nella prima intuisce che il porco vuole farle il culo, nella seconda l’attimo in cui entra e la terza l’estasi di averlo dentro.
Ad Andrea intriga guardarla in viso. Quindi le va sopra. Si fissano occhi con occhi. Lui gli da il cazzo lentamente e a fondo.
Sussurrano e la cosa mi infastidisce. Mi trattano come un intruso. È evidente che se fosse per lui la scoperebbe senza la mia presenza e fin qui ci può stare. Ma ho l’evidente impressione che lei avrebbe accettato. E non mi sbagliavo!
Io filmo da dietro. Sono obbligati a farlo se non voglio riprendere il viso. Inoltre, all’epoca non disponevo di programmi di taglio video e i video per essere posati sul sito necessitavano essere di almeno un minuto; quindi, ero obbligato a rimanere in quella posizione per il tempo necessario.
Il porco passa abilmente dalla figa al culo, sempre rimanendo sopra di lei.
Lei gode da impazzire, tanto che dirà: “È stata la prima volta che un porco è passato dalla figa ala culo mentre era sopra di me. Fissandomi negli occhi! E me lo aveva anticipato dicendomi adesso te lo pianto in culo!!”. Tutto vero, peccato, ripeto, che lo facessero sussurrando.
All’epoca ero sicuramente già cornuto, ma non completamente sprovveduto e appena capii che la mia presenza inibiva Andrea feci di tutto per accentuarla. Ovviamente la mia presenza non influiva sugli orgasmi della troia che ne ebbe moltissimi.
Risultato. Dopo oltre un’ora la vacca ha già goduto varie volte, mentre lui non riesce a venire. Quindi, se ne va. La puttana, dopo otto anni mi confiderà: “Con Andrea ti ho proprio considerato un vero cornuto! Con altri sei sato, per me, un complice. Ma con Andrea no. Eri solo un cornutone!”
Ma Andrea avrà una seconda possibilità, dopo un mese. E sarà una possibilità che gli farà sborrare sia in bocca sia in culo. Ma questo è un altro racconto.
Il giorno successivo il consueto caffè con le amiche, le quali ammiccano al possibile esso tra me e l’insospettabile amichetta.
“Adesso che avete la casa libera, chissà che numeri!”. La troia fa la finta imbarazzata, una parte che le riesce benissimo.
Ma siamo sotto le feste di Natale e quel pomeriggio arrivarono altre persone, per fare gli auguri natalizi, nella convinzione di trovare i genitori di Anna. Poco prima che Anna tornasse a lavoro.
Tra cui un’amica che non vedeva da tempo. In realtà un’amica di quelle che frequentava quando era a casa con il maritino, quindi una amica di famiglia. Una di quelle che il maritino ha contattato nel tentativo che mettesse una buona parola nel riappacificarsi.
Appena me la presenta intuisco che le sto beatamente sul cazzo. E io ricambio. Vado quindi nella cameretta, mentre le due amiche discorrono.
L’intento della tipa è chiaro: cercare di riappacificarla con il marito. Un ultimo tentativo.
L’amichetta è il classico tipo che ti insegna a vivere. Cosa che faceva con Anna nel periodo che era sposata con il cornuto. E Anna abbozzava mettendosi sulla difensiva. Ma ora era tutto cambiato. La vacca finalmente poteva fare la zoccola come meglio credeva e figurarsi se fosse tornata con il primo marito!
Io sento la voce dell’amichetta che dice “ti assicuro che è cambiato…dagli un'altra possibilità…so che vi amate ancora…in fin dei conti avete fatto dei figli insieme”.
La troia ascolta con pazienza. Non la contraddice più di tanto. È una maestra in queste cose. Si limita a dire “io gli voglio ancora bene, ma come un fratello”.
Io, a pochi passi, sto postando sul sito due video. Quello della prima monta mentre la vacca, da quanto gode con un arnese pazzesco in figa, si aggrappa alla testiera del letto dei genitori. E il secondo, dove Andrea passa con disinvoltura dalla figa ala culo della vacca, vacca che emette una serie infinita di sì..siii…siiiii.
L’amichetta se ne va, delusa.
La puttana dirà: “Finalmente è andata fuori dalle palle. Anche perché stasera ne arriva un altro. Vero, amore?”
Eh già. Terza sera e terzo porco. E per me, terza uscita di casa da “utile cornuto”.
Il suo nick è Deciso. Anche lui lo cito per un motivo che si vedrà in seguito. La puttana con lui si gusta il cazzo lungamente rimanendo bendata. Fanno anche un lungo sessantanove dove l’uccello scompare tutto nella bocca della troia.
Fotografo solo le palle appoggiate sulle labbra. Nonostante i ventiquattro centimetri reali del suo uccello, uccello che scompare interamente nella bocca della vacca. Ancora bendata.
Non serve molto a capire che Deciso è un fanatico del culo e delle pecorine. Sul suo profilo è un delirio di inculate alla pecorina.
La troia è alla pecora sul bordo del letto. Lui in piedi e le scopa la figa. Improvvisamente toglie il cazzo per piantarglielo in culo. Peccato che la troia stava per venire. Lo implora quindi:
“Non ora! Non ora! Tienimelo dentro. Tienimelo dentro!”
Lui la accontenta. Quando sente che la vacca ha avuto un orgasmo glielo punta in culo.
E stavolta la troia dice: “Siiiii!”
Al porco diventa la voce roca, da quanto è eccitato, e dice: “Ti piace nel culo?” e lei: “Siiii…siiiiiiii!”
Anche il momento della sborrata è indimenticabile
La troia in ginocchio. Lui in piedi. Io filmo da meno di mezzo metro. Il viso della vacca in primissimo piano mentre si gusta il cazzone. Del porco si vede solo l’arnese e il busto.
Tre minuti di video. I primi due è tutto un succhiare, leccare, ingoiare cazzo e palle. Se non lo si capisse dal gemito del maiale non si avrebbe sentore di quando lui le sborra in bocca.
Per la vacca nessun segno se non che deglutisce e continua a succhiare. Da vera Regina dell’ingoio.!! Da vera sommelier della sborra!!! E poi lo pulisce accuratamente, tanto che non pare abbia mai sborrato.
Ma è impressionate anche la disinvoltura della vacca. Io la sto filmando, sono presente ma è come se non ci fossi. Quello che lei definiva il “suo uomo” la osservavo dal vivo mentre si gustava il cazzo e la sborra di uno sconosciuto. Con la massima naturalezza.
Non ho parlato dell’aspetto fisico del terzo porco. Se i primi due erano, a detta della vacca, molto carini, questo non lo è affatto. Non che sia brutto in assoluto ma è uno di quei casi in cui dimostra più anni di quelli che abbia. Viso rotondo che pare Charlie Brown, molto rugoso e pare sempre imbronciato.
Ma il fatto che la vacca lo ha apprezzato comunque la rende ancora più vacca. Non meno. E lo apprezzò talmente che si ricordò di lui qualche anno dopo in occasione di una delle soprese che mi fece.
Comunque, con lui la serata non era finita. Andammo in cucina non prima di aver abbassato le tapparelle. La vacca in accappatoio, il porco non si era nemmeno rivestito. Tra le tante sedie uguali (se ne parlo c’è un motivo, credetemi) ne spiccava una diversa. Il porco si sedette su quella.
Conversammo sul sito dove eravamo iscritti entrambi, ma glia occhi della cagna andavano sul cazzo del porco che, dopo poco, tornò in tiro.
La vacca, in questa circostanza, mi chiese conferma con uno sguardo eloquente. Io acconsentii. Si alzò dalla sedia facendo cadere accappatoio. Si avvicinò al toro dicendo: “Stai fermo. Faccio io”
Quindi gli andò a cavallo dandogli le spalle, impugnò il cazzone e se lo infilò nel culo!!
Senza dare il tempo al porco di mettersi il profilattico. La vacca si regolava con le gambe andando su è giù come meglio gradiva mentre con una mano si masturbava la figa.
Inutile dire che ebbe subito un altro orgasmo. L’ennesimo!!
Subito dopo il toro fece capire che gradiva incularla alla pecorina. La vacca si distese con il busto sul tavolo mentre il maiale la pompava a novanta gradi. Anche in quel caso solo un gemito fece capire che le stava sborrando in culo. A pelle! Senza preservativo!
Solo a quel punto fu finita e il maiale se ne andò.
Ma l’eccitazione non era finita!!!
Al mattino successivo tornarono i genitori e tra i vari “come è andata? Nessun problema?” e la vacca che li delucidava sulle varie persone che erano passate per i saluti, venne il momento del pranzo.
Pranzo al quale avrebbero partecipato non solo i genitori ma anche i vari parenti del circondario e anche il figlio geloso della cagna!!Figlio della cagna che mi rivolse solo un faticoso saluto. Ma dove si va a sedere il figliolo? Sulla stessa sedia dove quella vacca di sua madre si era volutamente impalata il culo con quel porco!
Quindi la puttana tornò a essere la massaia e madre servizievole. Lei apparecchiò lo stesso tavolo dove poche ore prima era distesa a novanta gradì e lo prendeva in culo. Quindi il pranzo, con lei sempre con un profilo basso, praticamente la discrezione fatta persona.
A fine pranzo arrivò, per un saluto, anche la migliore amica della zoccola. Sicuramente amica ma non fino al punto di confidarle quanto stette facendo la vacca. Anche per l’amica noi eravamo una nuova coppia che si rifà una vita. Come tante altre.
Il figlio geloso conosceva bene questa amica, tanto da confidarsi spesso con lei. Appena le fu possibile la chiamò in disparte. Lui aveva un pensiero fisso non gli dava tregua: aveva il timore che la vacca avesse avuto da tempo una relazione con me. Da anni. E non lo avrebbe tollerato.
Voleva dire che avrebbe reso cornuto suo padre. E lui prese sempre quelle difese.
La realtà ovviamente era diversa, la mammina venne con me nei tempi che avevamo ufficialmente dichiarato in seguito. Ovviamente omettendo che al nostro primo incontro aveva scopato sia con me sia con un altro, che da lì a un mese sarebbe uscita da sola con quattro porci e da lì a due mesi si sarebbe fatta rompere in culo da tre tori, in un motel.
Povero figlio: se avesse visto cosa faceva la mammina i tempi in cui era stata con me sarebbero passati in secondo piano!
L’amichetta gli disse, amorevolmente: “Ma cosa dici? Ma cosa dici? Tua madre!! Io la conosco bene! Non sarebbe mai capace di una cosa simile, credimi!!!”
Tre giorni da insospettabile vacca da monta!
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