Un mondo come piace a me -11-

di
genere
esibizionismo

“Quindi immagino che vada a Marisana per sfogarsi. Se posso permettermi, signora, io eviterei di andarci con quel tesserino così carico, ė troppo rischioso, praticamente sta dando carta bianca a chiunque voglia approfittarne.”.

“Grazie del consiglio, ma è proprio questa l'intenzione, essere presa da chiunque e sbattuta in tutti i modi possibili, senza limiti”

Giunti a destinazione, Elena pagò il tassista e si diresse verso il Gran Dormitorio.

Il Gran Dormitorio era originariamente un riparo per i senzatetto, già da qualche decennio si era trasformato in un tugurio di ritrovo per chi vuol scopare con sconosciuti senza tanti fronzoli.

Elena aveva solo sentito parlare di questo posto ma non aveva trovato mai il coraggio di venirci.

D'altronde Elena è una bella ragazza, giovane e in forma, perciò non ha mai avuto problemi a trovare sesso occasionale su misura per lei, senza bisogno di rischiare la vita in posti lugubri come questi.

Giunta all’entrata del tugurio, passò fra i due buttafuori, due armadi alti due metri che, una volta letto il ricco cartellino di riconoscimento di Elena si scambiarono uno sguardo di complicità e uno di loro disse ad alta voce

“Guarda un po’ sta troia, ha il badge con il simbolo del No-Limits, mi sa che stasera la faranno a pezzi”
Elena udì questo commento prima di aprire il portone di legno e cominciò a preoccuparsi un po’.

Non indossare il tesserino, al di fuori della propria abitazione, era illegale ma in questo quartiere, il confine fra banditismo e legalità era molto vago.

Per precauzione decise di togliersi il cartellino e lo tenne stretto in pugno, poi, se fosse stato il caso, lo avrebbe indossato in un secondo momento.

Si incamminò lungo il corridoio verso il banco d’entrata.

A metà del corridoio incrociò una signora mora dall’aspetto curato.

Indossava un elegante tailleur blu da ufficio con scarpe rosse, in tinta con il rossetto che era ormai completamente sbavato attorno alla bocca.

Aveva una camminata vacillante con entrambe le mani sul pube, mentre era ancora presa dalla coda di spasmi che indicavano un multi-orgasmo appena concluso.

Sicuramente una signora di origini altolocate che era venuta nel Marisana a farsi sbattere come una scrofa.

Elena arrivò al banco d’entrata, una vecchia signora con capelli tinti di rosa, verde e blu, la esaminò da testa a piedi poi, puntando un dito verso una porta le disse

“Entra lì, e spogliati completamente”.

CONTINUA ...
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2022-04-02
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