Un mondo come piace a me -17-
di
LanA
genere
esibizionismo
Le due sorelle si adoravano, erano cresciute insieme.
Elena era stata la sua babysitter, la sua amica confidente ed una spalla su cui piangere dopo il divorzio di mamma e papà.
Era la prima volta che si vedevano completamente nude.
Elena portò istintivamente le mani a coprirsi seni e pube.
Il Capo Clan e il suo branco si guardarono reciprocamente sbigottiti, poi emisero un urlo di gioia.
Il Capo alzò di peso Deborah e la mise in piedi sul tavolo.
Anche lei adesso, per pudore verso sua sorella, aveva portato le mani a coprire vagina e seni.
“Incredibile!!! Siete due sorelle??!!” disse il Capo ridendo forte
“Questa sera ragazzi abbiamo fatto Bingo” aggiunge rivolgendosi al branco.
“Bene” continuò il Capo
“Solo per il fatto che avete parlato senza la mia autorizzazione, dovrei sculacciarvi fino a farvi sanguinare le chiappe, ma considerando l'eccezionalità di questa situazione per stavolta chiudo un occhio. Ora voglio che vi scopriate subito le vostre Grazie” disse loro in tono perentorio.
Deborah protestò “l’incesto è contro la leg…AAAAhhhhh”
La sua protesta si trasformò in un urlo di dolore quando ricevette una sculacciata assordante dal Capoclan.
Su quel culetto, il marchio della grossa manata da boscaiolo ricevuta ricopriva entrambe le chiappe, da fianco a fianco.
Il Capo Clan afferrò Deborah per i capelli
“Ninfetta del cazzo !! credi di parlare con mamma e papà nel salotto di casa tua? Qui la legge la facciamo noi. Fai ciò che ti ho detto, e che non ti senta più dire un'altra parola”.
Le due sorelle ubbidirono, ancora titubanti tolsero le mani da pube e seno ed allungarono le braccia lungo i fianchi.
Elena era ancora stesa supina sul tavolo mentre Deborah, le cui guance erano diventate rosso porpora, rimaneva in piedi al suo fianco.
Si diedero un'occhiata reciproca piena di vergogna ed ammirazione.
“Adesso voglio che tu ti sieda sulla faccia di tua sorella”
Le gambe di Deborah cominciarono a tremare.
Lanciò uno sguardo disperato ad Elena, la quale annuì e le fece cenno di ubbidire senza discutere.
Deborah piazzò i piedi ai due fianchi della sorellona quando venne interrotta dal suo aguzzino
CONTINUA ...
Elena era stata la sua babysitter, la sua amica confidente ed una spalla su cui piangere dopo il divorzio di mamma e papà.
Era la prima volta che si vedevano completamente nude.
Elena portò istintivamente le mani a coprirsi seni e pube.
Il Capo Clan e il suo branco si guardarono reciprocamente sbigottiti, poi emisero un urlo di gioia.
Il Capo alzò di peso Deborah e la mise in piedi sul tavolo.
Anche lei adesso, per pudore verso sua sorella, aveva portato le mani a coprire vagina e seni.
“Incredibile!!! Siete due sorelle??!!” disse il Capo ridendo forte
“Questa sera ragazzi abbiamo fatto Bingo” aggiunge rivolgendosi al branco.
“Bene” continuò il Capo
“Solo per il fatto che avete parlato senza la mia autorizzazione, dovrei sculacciarvi fino a farvi sanguinare le chiappe, ma considerando l'eccezionalità di questa situazione per stavolta chiudo un occhio. Ora voglio che vi scopriate subito le vostre Grazie” disse loro in tono perentorio.
Deborah protestò “l’incesto è contro la leg…AAAAhhhhh”
La sua protesta si trasformò in un urlo di dolore quando ricevette una sculacciata assordante dal Capoclan.
Su quel culetto, il marchio della grossa manata da boscaiolo ricevuta ricopriva entrambe le chiappe, da fianco a fianco.
Il Capo Clan afferrò Deborah per i capelli
“Ninfetta del cazzo !! credi di parlare con mamma e papà nel salotto di casa tua? Qui la legge la facciamo noi. Fai ciò che ti ho detto, e che non ti senta più dire un'altra parola”.
Le due sorelle ubbidirono, ancora titubanti tolsero le mani da pube e seno ed allungarono le braccia lungo i fianchi.
Elena era ancora stesa supina sul tavolo mentre Deborah, le cui guance erano diventate rosso porpora, rimaneva in piedi al suo fianco.
Si diedero un'occhiata reciproca piena di vergogna ed ammirazione.
“Adesso voglio che tu ti sieda sulla faccia di tua sorella”
Le gambe di Deborah cominciarono a tremare.
Lanciò uno sguardo disperato ad Elena, la quale annuì e le fece cenno di ubbidire senza discutere.
Deborah piazzò i piedi ai due fianchi della sorellona quando venne interrotta dal suo aguzzino
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