Pausa pranzo
di
Caio Duilio
genere
etero
E' più di una settimana che sono bloccato qui con questo lavoro, tutto per fare un piacere ad un amico.
Venerdì mattina fa caldo per essere inizio primavera è una settimana che me ne sto al sole e appena c'è un pò d'ombra cambio posto, sono le dieci di mattina sono sudato pieno di polvere di cemento e mi sono rotto di salire e scendere da questa fottutissima scala, mi mancano ancora due piani per finire il palazzo poi avrò terminato e mi buttero tutto alle spalle ma intanto forza bisogna andare avanti.
Sono sulla scala con il trapano in mano dopo aver tracciato dove fare i fori inizio a trapanare ancora polvere che come tocca le mie braccia sudate diventa cemento, sono assorto nel mio lavoro e sento una mano toccarmi mi prende quasi un coccolone la signora ai piedi della scala si scusa e mi chiede se desidero qualcosa da bere. Non è molto carina ma da quando le sono entrato in casa per installare le tende nella sua terrazza non fa altro che riempirmi di gentilezze: Vuole da bere, le serve qualcosa, le do una mano.... avrà sui cinquant'anni, capelli ricci castano chiaro che le cadono sulle spalle, terza abbondante di seno e una generosa scollatura che fa intravedere molto, culo pienotto, e come detto non è una figa da schianto ma è gentile e simpatica.
Scusa ti ho spaventato? ma con il rumore di quel coso non mi sentivi, è quasi mezzogiorno ti posso preparare qualcosa da mangiare sai sono a casa da sola e non mi piace mangiare sola mi intristisce quindi se non ti spiace....
Io sorpreso della cosa non so cosa rispondere e me ne esco con se non ti disturba non so proprio come rifiutare l'offerta...
Facendo questo vedo la sua mano allungarsi e mi tocca il braccio sudato e mi dice se vuole può farsi una doccia cosi si rinfresca con questo caldo!
La guardo sorpreso e le rispondo grazie ho un cambio giù in furgone se posso approfittare grazie.
Uh che buon profumino non doveva disturbarsi bastava una pasta al volo...
Non si preoccupi non è nulla di speciale e se mi da la sua impressione le sarei grata è la prima volta che faccio questa ricetta....
Ah allora io ti fungo da cavia quindi e ci mettemmo tutti e due a ridere.
Guarda la c'è la doccia ti ho messo un asciugamano per asciugarsi sullo sgabello...
Ok allora io scendo mi prendo il cambio...
Ah ci voleva una doccia mi sento rinato via la polvere e il sudore mi sto asciugando e sento:
La lasagna di verdure la vuole con il Grana o il Pecorino?
rispondo: Fai te mi fido..... e continuo ad asciugarmi.
Sto rivestendomi sono in mutande quando si apre la porta del bagno: Scusa sopra pensiero sai sempre da sola in casa.... e intanto con lo sguardo guardava il pacco in mezzo alle gambe.... mi lavo le mani e si dirige verso il lavandino passandomi affianco sfiorandomi il cazzo mi infilo la maglietta e i pantaloni e mi dirigo in cucina, è tutto pronto e iniziamo a mangiare... è tutto squisito sei una cuoca fantastica gli dico... mi metti in imbarazzo dai non è nulla di speciale e si alza dalla tavola....e facendo questo la tovaglia la segue e il vino si rovescia e mi cade sulla gamba lei subito con un tovagliolo cerca di tamponare e facendo questo la sua mano si posa sul mio cazzo che subito si desta Oh scusa cosa ho combinato bisogna fare subito qualcosa e inizio con pompino favoloso il cazzo le spariva completamente nella gola e ne usciva con la lingua mi saettava il glande soffermandosi sul meato stava facendo un lavoro con i fiocchi.
Oh che bocca mi fai venire sei fantastica dai alzati tocca a me assaggiare la tua passera e farti sentire la mia lingua dai voglio leccartela tutta voglio bere il tuo miele.
La stesi sulla tavola con le gambe a penzoloni mi fiondai sulla sua fica e le allargai le grandi labbra e con la lingua le penetri l'orifizio vaginale mentre con un dito le accarezzavo il perineo fino all'ano, le infilai due dita nella fica e iniziai a massaggiarla sempre più in profondità le dita scivolavano dentro completamente e le roteavo per allargare la fica che si riempiva di umori la asciugai con la lingua e poi afferrai il cazzo e la appoggiai all'ingresso e la penetrai in un sol colpo emise un gridolino e subito serro le gambe attorno ai miei fianchi imprigionandomi.
Sii scopami tutta infilalo dentro tutto fino in fondo voglio sentirlo sfondare l'utero dai più forte dai sfondami fammi sentire troia dai ancora riempimi sono la tua troia da monta dai sii...
Era una forza della natura il cazzo le limava la fregna e lei si alzo mi strinse la testa fra i suoi seni quasi a soffocarmi mi pianto la lingua in bocca intanto la presi in braccio e la tenevo piantata sul mio cazzo facendola salire e scendere sulla mia pertica di carne e alla fine le sborrai dentro alla fica un mare di sborra calda. Estrassi il mio cazzo dalla fica. Lei mi spinse a terra divarico le gambe sopra la mia bocca e fece colare il mio sperma dentro si prese il clitoride fra le dita e comincio a sgrillettarsi si penetrò la fica con tutta la mano fino al polso e intanto con l'altra si porto il cazzo alla bocca e lo fece entrare fino alle tonsille e mi disse scopami la bocca lo voglio in gola tutto il tuo cazzone.
Mentre la sua mano le riempiva la fica e il cazzo la bocca iniziai a penetrargli il culetto prima con un dito poi con due e alla fine le infilai tutte e quattro le dita fino all'attaccatura del pollice ansimava e implorava di continuare la sua fica era slabbrata dalla sua mano il suo culo era un buco aperto la girai la stesi a pancia in giù sul tavolo le afferrai i polsi e feci scomparire il cazzo dentro al suo culo e tenendola con le braccia protese all'indietro la scopavo di brutto nel culo.
SIII continua non smettere dai sfondami riempimi di sperma senti come ti mangio il cazzo con il mio culo da sborraci dentro dai più forte dai mi fai morire dai siii lo voglio tutto alla fine si sfilò il cazzo dal culo si girò e diresse il getto di sborra sulla faccia sulla bocca sul seno aveva sborra da per tutto mi trascino sotto la doccia e li si porto il cazzo in bocca e riparti con un pompino quando il cazzo fu sufficientemente duro lo infilai nella fica e la scopai in piedi nella doccia.
Alla fine esausti ci sdraiamo sul letto l'unico posto dove non l'avevamo fatto.
Venerdì mattina fa caldo per essere inizio primavera è una settimana che me ne sto al sole e appena c'è un pò d'ombra cambio posto, sono le dieci di mattina sono sudato pieno di polvere di cemento e mi sono rotto di salire e scendere da questa fottutissima scala, mi mancano ancora due piani per finire il palazzo poi avrò terminato e mi buttero tutto alle spalle ma intanto forza bisogna andare avanti.
Sono sulla scala con il trapano in mano dopo aver tracciato dove fare i fori inizio a trapanare ancora polvere che come tocca le mie braccia sudate diventa cemento, sono assorto nel mio lavoro e sento una mano toccarmi mi prende quasi un coccolone la signora ai piedi della scala si scusa e mi chiede se desidero qualcosa da bere. Non è molto carina ma da quando le sono entrato in casa per installare le tende nella sua terrazza non fa altro che riempirmi di gentilezze: Vuole da bere, le serve qualcosa, le do una mano.... avrà sui cinquant'anni, capelli ricci castano chiaro che le cadono sulle spalle, terza abbondante di seno e una generosa scollatura che fa intravedere molto, culo pienotto, e come detto non è una figa da schianto ma è gentile e simpatica.
Scusa ti ho spaventato? ma con il rumore di quel coso non mi sentivi, è quasi mezzogiorno ti posso preparare qualcosa da mangiare sai sono a casa da sola e non mi piace mangiare sola mi intristisce quindi se non ti spiace....
Io sorpreso della cosa non so cosa rispondere e me ne esco con se non ti disturba non so proprio come rifiutare l'offerta...
Facendo questo vedo la sua mano allungarsi e mi tocca il braccio sudato e mi dice se vuole può farsi una doccia cosi si rinfresca con questo caldo!
La guardo sorpreso e le rispondo grazie ho un cambio giù in furgone se posso approfittare grazie.
Uh che buon profumino non doveva disturbarsi bastava una pasta al volo...
Non si preoccupi non è nulla di speciale e se mi da la sua impressione le sarei grata è la prima volta che faccio questa ricetta....
Ah allora io ti fungo da cavia quindi e ci mettemmo tutti e due a ridere.
Guarda la c'è la doccia ti ho messo un asciugamano per asciugarsi sullo sgabello...
Ok allora io scendo mi prendo il cambio...
Ah ci voleva una doccia mi sento rinato via la polvere e il sudore mi sto asciugando e sento:
La lasagna di verdure la vuole con il Grana o il Pecorino?
rispondo: Fai te mi fido..... e continuo ad asciugarmi.
Sto rivestendomi sono in mutande quando si apre la porta del bagno: Scusa sopra pensiero sai sempre da sola in casa.... e intanto con lo sguardo guardava il pacco in mezzo alle gambe.... mi lavo le mani e si dirige verso il lavandino passandomi affianco sfiorandomi il cazzo mi infilo la maglietta e i pantaloni e mi dirigo in cucina, è tutto pronto e iniziamo a mangiare... è tutto squisito sei una cuoca fantastica gli dico... mi metti in imbarazzo dai non è nulla di speciale e si alza dalla tavola....e facendo questo la tovaglia la segue e il vino si rovescia e mi cade sulla gamba lei subito con un tovagliolo cerca di tamponare e facendo questo la sua mano si posa sul mio cazzo che subito si desta Oh scusa cosa ho combinato bisogna fare subito qualcosa e inizio con pompino favoloso il cazzo le spariva completamente nella gola e ne usciva con la lingua mi saettava il glande soffermandosi sul meato stava facendo un lavoro con i fiocchi.
Oh che bocca mi fai venire sei fantastica dai alzati tocca a me assaggiare la tua passera e farti sentire la mia lingua dai voglio leccartela tutta voglio bere il tuo miele.
La stesi sulla tavola con le gambe a penzoloni mi fiondai sulla sua fica e le allargai le grandi labbra e con la lingua le penetri l'orifizio vaginale mentre con un dito le accarezzavo il perineo fino all'ano, le infilai due dita nella fica e iniziai a massaggiarla sempre più in profondità le dita scivolavano dentro completamente e le roteavo per allargare la fica che si riempiva di umori la asciugai con la lingua e poi afferrai il cazzo e la appoggiai all'ingresso e la penetrai in un sol colpo emise un gridolino e subito serro le gambe attorno ai miei fianchi imprigionandomi.
Sii scopami tutta infilalo dentro tutto fino in fondo voglio sentirlo sfondare l'utero dai più forte dai sfondami fammi sentire troia dai ancora riempimi sono la tua troia da monta dai sii...
Era una forza della natura il cazzo le limava la fregna e lei si alzo mi strinse la testa fra i suoi seni quasi a soffocarmi mi pianto la lingua in bocca intanto la presi in braccio e la tenevo piantata sul mio cazzo facendola salire e scendere sulla mia pertica di carne e alla fine le sborrai dentro alla fica un mare di sborra calda. Estrassi il mio cazzo dalla fica. Lei mi spinse a terra divarico le gambe sopra la mia bocca e fece colare il mio sperma dentro si prese il clitoride fra le dita e comincio a sgrillettarsi si penetrò la fica con tutta la mano fino al polso e intanto con l'altra si porto il cazzo alla bocca e lo fece entrare fino alle tonsille e mi disse scopami la bocca lo voglio in gola tutto il tuo cazzone.
Mentre la sua mano le riempiva la fica e il cazzo la bocca iniziai a penetrargli il culetto prima con un dito poi con due e alla fine le infilai tutte e quattro le dita fino all'attaccatura del pollice ansimava e implorava di continuare la sua fica era slabbrata dalla sua mano il suo culo era un buco aperto la girai la stesi a pancia in giù sul tavolo le afferrai i polsi e feci scomparire il cazzo dentro al suo culo e tenendola con le braccia protese all'indietro la scopavo di brutto nel culo.
SIII continua non smettere dai sfondami riempimi di sperma senti come ti mangio il cazzo con il mio culo da sborraci dentro dai più forte dai mi fai morire dai siii lo voglio tutto alla fine si sfilò il cazzo dal culo si girò e diresse il getto di sborra sulla faccia sulla bocca sul seno aveva sborra da per tutto mi trascino sotto la doccia e li si porto il cazzo in bocca e riparti con un pompino quando il cazzo fu sufficientemente duro lo infilai nella fica e la scopai in piedi nella doccia.
Alla fine esausti ci sdraiamo sul letto l'unico posto dove non l'avevamo fatto.
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