Vera che maialina 2^ parte

di
genere
etero

La presi per i fianchi la sollevai sopra al ripiano in marmo della penisola della cucina le sfilai i pantaloncini e le mutandine bagnate degli umori della sua fica e cominciai a lapparle la fica, la mia lingua correva da per tutto, con le dita le allargai la fica c’infilai dentro la lingua e iniziai a scoparla, i suoi umori scendevano lungo il solco del culo fino al piano della cucina formando un laghetto. Mi sfilai del tutto i pantaloni e fattala scendere la misi prona sul ripiano, lei andò a leccare i suoi umori rimasti sul marno, le alzai una gamba e feci sparire il mio cazzo nella sua fichetta stretta e comincia a spingerle il mio cazzo dentro fino alle palle.
Lei gradiva il trattamento e mi esortava di continuare di riempirla tutta di farla godere come una troia, lei era la mia troietta ed era pronta a darmi il suo culo vergine, si lo voleva nel culo come aveva visto il cazzo del padre nel culo della madre la quale aveva goduto molto.
Allora presi del burro nel frigo e lo spalmai nel orifizio di quel splendido culetto le mie dita unte e scivolose si avvicinavano sempre più al forellino ben lubrificato finché uno scivolo dentro lei emise un gridolino e strinse le chiappe attorno al mio dito, poi piano piano si rilasso e cosi entro anche un secondo e cominciai lentamente a muoverli dentro al suo culo, Vera si rilassò e mi prese la mano e la condusse lei spingendola sempre più dentro, ormai era fatta il buchetto allargato era pronto per ricevere il mio cazzo e cosi fu, le tolsi le mie dita dal suo culo e ci appoggiai la mia cappella piena di burro e la spinsi dentro molto lentamente fino alle palle per poi iniziare ad uscire sempre molto lentamente il suo ano si era dilatato e ora accoglieva il mio cazzo e cominciai lentamente a stantuffale il culo mentre lei si pastrugnava la fica infilandosi dentro le dita stava godendo da matti e era diventata un lago di umori quando sulla porta della cucina si accorse della presenza della madre che con la gonna alzata si stava masturbando, Vera guardò la madre e la invito ad unirsi a noi, lei senza farsi pregare si accovaccio sotto la figlia e comincio a leccarle la fica e quando io tirai fuori il cazzo dal culo della figlia lei apri la bocca e si prese tutta la sborra che colava dal culo di Vera per poi baciarla in bocca.
Mi presi il forno, lo caricai nel furgoncino e mi accordai. Le avrei richiamate per la consegna.
scritto il
2023-03-02
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