Vera che maialina 1^ Parte

di
genere
etero

Stavo sistemando delle cose nel mio laboratorio dove eseguo le riparazioni quando squilla il telefono, rispondo:
- Si mi dica!
- Sono la signora Graziella mi ha sistemato la lavastoviglie un po' di tempo fa ora ho il forno che non mi funziona e quando lo accendo mi fa scattare la luce, può venire a darci un’occhiata?
- Va bene posso passare solo nel pomeriggio oppure domani mattina!
- Va bene nel pomeriggio ma troverà mia figlia perché ho un impegno fino alle 16,00.
- Non si preoccupi spero che per le 16,00 di aver terminato!
Nel pomeriggio arrivo alla casa della signora Graziella suono al campanello, mi apre una ragazza sui trent’anni pantaloncini corti una maglietta bianca mi saluta con aria sufficiente e mi dice:
- Lei è il tecnico per il forno?
- Io rispondo: si sono qui per il forno che non funziona!
Si presenta, si chiama Vera le rispondo Claudio e mi fa entrare in casa, mi porta in cucina mi indica il forno e si va a sedere, le chiedo dov’è collegato elei gentilmente mi mostra dove si trova il collegamento e facendo ciò mette in mostra un splendido seno una terza scarsa, lei si accorge che le sto guardando il seno ma fa finta di nulla anzi si sofferma un po' di più quasi per farmelo guardare meglio.
Mi distendo sul pavimento e cerco di vedere se il guasto dipende dalla presa, spesso sono causa di questi guasti perché hanno degli adattatori o ancora peggio ci sono più spine su una unica presa.
Comunque controllo la presa e facendo ciò mi allungo sul pavimento nel tentativo di raggiungerla, Vera mentre io sto compiendo questi movimenti si è accucciata e sta guardando cosa sto facendo, in quella posizione tiene le gambe aperte per tenersi in equilibrio e questo mi permette di vedere lo spacco della sua fica messo in evidenza dai vestiti che si sono intrufolati all’interno, però anche lei sta guardando con interesse cosa sta succedendo all’altezza del mio linguine.
Non riuscivo a capire la natura del guasto e che il guasto non era dovuto al circuito elettrico mi accingevo a rimuovere il forno per portarlo il laboratorio per la riparazione.
Vera mi chiese se tutto procedeva bene e se poteva offrirmi qualcosa da bere, io risposi che sarebbe bastato un bicchiere d’acqua e cosi preso un bicchiere dalla dispensa apri il frigo e mi verso dell’acqua lei si prese una Fanta l’apri e come se stesse succhiando un cazzo iniziò a bere dalla canna, a quella visione il mio cazzo iniziò a spingere sulla stoffa dei pantaloni mettendo in evidenza un rigonfiamento all’altezza del mio linguine, questo a lei non sfuggi e sempre con fare provocatorio si avvicino a me allungo la sua mano sulla patta e mi disse: Perché non gli facciamo prendere un’ po' d’aria mi pare stia un’po' strettino la dentro e intanto mi apri la lampo dei pantaloni e inizio ad accarezzarlo, lo scappellò e se lo mise in bocca dando via ad un pompino con dei risucchi da vera troia navigata fermandosi ogni tanto a giocare con la mia cappella con la lingua. Una pompinara nata sentivo la lingua ticchettare il frenulo e i denti accarezzarmi la cappella, a questo trattamento il mio cazzo stava per sborrare ma la troietta non voleva mollare non voleva perdersi nemmeno una goccia del mio nettare e quando dal mio cazzo sono usciti i primi fiotti di sperma ha stretto le labbra attorno al mio cazzo e ha ingoiato tutto senza perdersi una sola goccia, bevi tutto brutta troia ti piace la mia sborra vero dai succhia svuotami le palle dai ora tocca a me farti godere.
scritto il
2023-03-02
3 . 7 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto sucessivo

Vera che maialina 2^ parte
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.