La Sconosciuta

di
genere
incesti

Lunedi mattina sono sulla scala e ho sostituito il motore di una tapparella elettrica: sto effettuando gli ultimi controlli prima di chiudere l’alloggiamento per poi controllarne il funzionamento, faccio salire e scendere la tapparella tutto sembra apposto quando la mia attenzione si sposta su quello che accade sul balcone del palazzo difronte. Una figura di donna alta circa sul metro e settanta forse settantacinque sui quaranta cinquanta anni al massimo corporatura normale è appena uscita in vestaglia si stiracchia, sorseggia qualcosa dalla tazza che tiene in mano e poi rientra la seguo con lo sguardo fino a che sparisce all’interno del suo appartamento.
Ritorno a quello che stavo facendo ma ecco che ritorna ora è senza vestaglia indossa dei pantaloncini corti e una canottiera e inizia ad effettuare degli esercizi di allungamento si china fino a prendersi le caviglie rimane nella posizione per un po' si rialza e ridiscende ad afferrare l’altra caviglia facendo ciò è messa a novanta gradi con il sedere in mostra peccato non sia ricolto verso di me penso sarebbe stato un bel vedere, mentre sto pensando a tutto ciò compare una figura maschile, moto più giovane di lei, alle sue spalle e le accarezza il culo, si rialza di scatto lo guarda severa e preso per un braccio lo trascina dentro casa lo guarda e poi gli stampa un bacio sulla bocca gli afferra il cazzo, il ragazzo senza fare una piega le afferra le natiche con tutte e due le mani e la tiene stretta a se ricambiando il bacio.
La scena non mi lascia indifferente il mio cazzo dentro ai pantaloni si è svegliato, continuo a guardare la scena perché si sta facendo interessante lui gli ha tolto la canotta e le sta succhiando avidamente i capezzoli stringendogli le tette fra le mani lei gradisce riversando la testa all’indietro e facendo fluire i suoi capelli lungo la schiena. Ma ecco che compare un’altra figura maschile completamente nuda e in evidente stato di eccitazione gli si pone dietro alle spalle gli afferra la testa e la bacia. Lei allunga le braccia all’indietro alla ricerca del suo membro, lo afferra ed inizia a massaggiarlo molto lentamente e indirizzandolo verso il suo culetto. Ora lei è nel mezzo con un maschio che le succhia i capezzoli e l’altro che la sta baciando da dietro il collo e il cazzo che lentamente si sta facendo strada fra le sue natiche, m’immagino i sospiri emessi nella stanza e all’atmosfera che si sta scaldando, quando i due maschi la prendono la sollevano e la fanno scendere sopra ai loro cazzi svettanti e turgidi lei sapientemente li dirige dentro ai suoi anfratti si fermano un attimo per farla sistemare e poi iniziano a possederla con un ritmo che gradatamente aumenta e che lei sembra gradire molto. Io oramai con il cazzo in mano mi sto segando godendomi lo spettacolo, con il solo rimpianto di non trovarmi in quella stanza.
Ora lei è distesa sul tavolo del salotto con le gambe all’aria con uno dei due membri che gli stanno riempendo il culo e l’altro approfittando che la testa sta a penzoloni fuori dal tavolo le ha infilato il cazzo dentro fino alla gola e la sta scopando, il cazzo lucido di saliva entra ed esce nella sua bocca mentre lui gli sta pastrugnando le tette come fossero un impasto, immagino i respiri affannosi e i corpi sudati dato che la mattina è calda e stanno scopando di brutto, ad un tratto come avessero avuto un ordine perentorio si scambiano le posizioni e riprendono a riempire quello splendido corpo di donna che si scuote come un fruscello al vento. A vorrei essere con loro per godere anch’io di quel corpo, il cazzo è ora mai gonfio per l’eccitazione ma non voglio sborrare voglio farlo con loro, ma non riesco a rallentare il ritmo del mio segarmi sono troppo eccitato.
Ora lei è accovacciata fra loro con la bocca aperta in attesa del loro sperma, mentre loro segandosi velocemente per raggiungere l’orgasmo dirigono i loro copiosi getti di sperma sul viso e la bocca della fortunata, i getti di sborra la colpiscono riempiendole la faccia e la bocca di sperma e lei aiutandosi con le mani e la lingua cerca di non farsi sfuggire quel succulento nettare, alla fine spariscono all’interno dell’appartamento da dove erano arrivati ed io con il cazzo in mano e una evidente chiazza di sborra a terra ritorno al mio lavoro.
Mentre sto caricando i miei attrezzi nel furgoncino. Con ancora la testa a quelle splendide immagini ho un sobbalzo, vedo quella splendida creatura che sta attraversando la strada e dirigersi verso di me, ma fermarsi alla vettura parcheggiata davanti al mio furgone, entrare e accomodarsi per partire mentre due voci maschili la salutano: Ciao mamma ci vediamo questa sera!
scritto il
2023-02-13
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