Un pomeriggio di fuoco con l’intera famiglia
di
Caio Duilio
genere
incesti
continua Vera che maialina
Il forno era pronto non restava che chiamare la signora Graziella ed avvisare che il forno è pronto ed accordarmi per la consegna, chiamo e trovo Graziella ci accordiamo per il pomeriggio alle tredici.
Sono davanti casa di Graziella scarico il forno e ad aprirmi la porta rimanendo nascosta agli sguardi indiscreti dei vicini è Graziella, mi accoglie in un splendido baby doll nero, io entro in casa e rimango con il forno in mano a guardarla estasiato, il cazzo dentro ai pantaloni mi diventa duro e un bozzo all’altezza della patta si fa notare.
Graziella mi fa posare il forno e subito mi abbassa la cerniera dei pantaloni e fa uscire il cazzo accogliendolo direttamente in bocca mentre con le mani inizia a spogliarmi mi spinge sul divano continuando nel suo pompino mentre un rivolo di bava le scende dal mento e cade sulle tette ora sono disteso sul divano con lei che alterna meravigliose succhiate a tremende segate che mi portano a quasi sborrare. Quando vede che sto per venire si ferma e lo rimette in bocca per poi percorrere tutta l’asta di carne con la lingua e farlo scomparire dentro alla sua bocca. Ci sa proprio fare la troia ma io non sono rimasto con le mani in mano le ho abbassato le mutandine e con due dita dentro la fregna la sto massaggiando in profondità.
Ora mi alzo la stendo sul divano le allargo le gambe e mi tuffo fra le sue gambe e inizio a leccarle la fica piena di umori, i suoi umori scendono dalla fica fino al buco del culo e io ne approfitto per lubrificargli l’ano e spingerci dentro prima un dito e poi un altro e poi un altro ancora, la troia si dimena e gode a trattamento riservato e mi incita a proseguire, ora però la voglio chiavare, le allargo ancora le gambe la sua fica è lì lucida davanti a me pronta per essere riempita dal mio cazzo punto la cappella sulla fica e in un colpo sono dentro di lei ed inizio a pomparla sempre più forte sento la punta del mio cazzo toccarle il collo dell’utero e questo mi eccita da morire e ben presto le riverso dentro tutta la sborra che ho in corpo sto ancora sborrando che lei si toglie il cazzo dalla fica per prenderselo in bocca la mia sborra la investe un po' da per tutto faccia, tette, pancia, hanno la mia sborra e con l’altra mano la spalma come fosse una crema, mi dice: ”Dai fatti una doccia installa il forno e poi lo rifacciamo ancora che non hai finito”.
Dopo un’oretta circa arriva in cucina avvolta in un asciugamano annodato sul davanti e mi chiede :” Allora hai terminato? Che ci aspetta un nuovo round” le rispondo:” Ho appena terminato con il forno della cucina ora tocca al tuo, sei pronta per il biscotto?” Ma in quel momento si apre la porta di casa ed entra Vera: “ Ehi brutta stronza non mi hai detto che oggi c’era il tecnico del forno? Lo volevi tutto per tè vero?” “Ma dai non serve arrabbiarsi dai c’né per tutte e due senza bisogno di litigare per queste sciocchezze” mentre slacciavo e lasciavo cadere a terra l’asciuga mano alla madre.
Subito Vera si è unita a noi ed ha cominciato con un l’ingoiare il mio cazzo fino alla radice mentre Graziella è uscita dalla stanza per ritornare indossando un fallo di gomma nero come la pece,” E ora cara signorina t’insegno io a dare della stronza a tua madre!” presa la figlia per i capelli le infila il fallo in bocca e se lo fa succhiare.
Io scivolo alle spalle di Vera le prendo i seni in mano e comincio a massaggiarle i capezzoli fino a farli diventare turgidi e gonfi, le appoggio il cazzo fra le chiappe e simulo la penetrazione strusciandole il cazzo fra le chiappe, la madre sfilatogli il fallo dalla bocca l’aiuta ad alzare una gamba e le spinge il fallo nella fica, quando le due si sono sistemate spingo il mio cazzo dentro il culo di Vera e prendo il ritmo della madre e ci scopiamo Vera con una doppia penetrazione. La madre inizia ad insultare Vera dandole della troia e le due si eccitano maggiormente. Ad un certo punto Graziella si scosta e inveisce verso la porta del soggiorno
“ Ehi pensi di rimanere lì a segarti fino sta sera o ci raggiungi? Non vedi che qui c’è bisogno di un cazzo!”
“ Ma cara vedere come scopate la nostra piccola è un vero spettacolo”
“Ma prenderti cura della tua cara mogliettina è un tuo dovere, non vorrai che sia un estraneo che si prende cura di tua moglie”
” Sai non mi sembra tanto un estraneo da come sono messe le cose”
“ Dai vieni dalla tua mogliettina che ne ha tanto bisogno dai infila quel tuo cazzone nel mio culo mentre io mi scopo nostra bambina ti sembrerà di scoparci entrambi”
“ Ciao papi dai fammi divertire con il tuo cazzone”
Pietro il marito di Graziella ora stava partecipando alla festa e presa la moglie alle spalle le ha schiaffato il cazzo in culo e la stava sbattendo con foga e nel contempo dice alla figlia che avrebbe voluto mettere il suo cazzo assieme al mio nella sua fica, la figlia si dai e voglio la mamma nel culo con il cazzo di gomma. A questo punto mi sono steso sul pavimento Vera si è messa prona sopra di me si è messa il mio cazzo in fica il padre si è accomodato dietro e le ha spinto il suo cazzo dentro alla fica assieme al mio la madre con il fallo di gomma si è posizionata tra il marito e la figlia e le ha infilato il fallo nel culo, ora Vera era piena in tutti i buchi,
“ Oh si che bello mi sento piena ne vorrei uno in bocca” la madre:” Ma da chi ha preso questa troia non è mai sazia? Il cazzo non le basta mai!”
“ Penso abbia preso da te cara anche a te il cazzo non basta mai ne vorresti sempre di più”
“Eh si peccato che Luigino no ci sia mi sarebbe piaciuto sentirlo dentro alla mia fica”
“Visto ora vorresti anche tuo figlio dentro di te sei proprio una meravigliosa troia ed è per questo che mi piaci”
Il forno era pronto non restava che chiamare la signora Graziella ed avvisare che il forno è pronto ed accordarmi per la consegna, chiamo e trovo Graziella ci accordiamo per il pomeriggio alle tredici.
Sono davanti casa di Graziella scarico il forno e ad aprirmi la porta rimanendo nascosta agli sguardi indiscreti dei vicini è Graziella, mi accoglie in un splendido baby doll nero, io entro in casa e rimango con il forno in mano a guardarla estasiato, il cazzo dentro ai pantaloni mi diventa duro e un bozzo all’altezza della patta si fa notare.
Graziella mi fa posare il forno e subito mi abbassa la cerniera dei pantaloni e fa uscire il cazzo accogliendolo direttamente in bocca mentre con le mani inizia a spogliarmi mi spinge sul divano continuando nel suo pompino mentre un rivolo di bava le scende dal mento e cade sulle tette ora sono disteso sul divano con lei che alterna meravigliose succhiate a tremende segate che mi portano a quasi sborrare. Quando vede che sto per venire si ferma e lo rimette in bocca per poi percorrere tutta l’asta di carne con la lingua e farlo scomparire dentro alla sua bocca. Ci sa proprio fare la troia ma io non sono rimasto con le mani in mano le ho abbassato le mutandine e con due dita dentro la fregna la sto massaggiando in profondità.
Ora mi alzo la stendo sul divano le allargo le gambe e mi tuffo fra le sue gambe e inizio a leccarle la fica piena di umori, i suoi umori scendono dalla fica fino al buco del culo e io ne approfitto per lubrificargli l’ano e spingerci dentro prima un dito e poi un altro e poi un altro ancora, la troia si dimena e gode a trattamento riservato e mi incita a proseguire, ora però la voglio chiavare, le allargo ancora le gambe la sua fica è lì lucida davanti a me pronta per essere riempita dal mio cazzo punto la cappella sulla fica e in un colpo sono dentro di lei ed inizio a pomparla sempre più forte sento la punta del mio cazzo toccarle il collo dell’utero e questo mi eccita da morire e ben presto le riverso dentro tutta la sborra che ho in corpo sto ancora sborrando che lei si toglie il cazzo dalla fica per prenderselo in bocca la mia sborra la investe un po' da per tutto faccia, tette, pancia, hanno la mia sborra e con l’altra mano la spalma come fosse una crema, mi dice: ”Dai fatti una doccia installa il forno e poi lo rifacciamo ancora che non hai finito”.
Dopo un’oretta circa arriva in cucina avvolta in un asciugamano annodato sul davanti e mi chiede :” Allora hai terminato? Che ci aspetta un nuovo round” le rispondo:” Ho appena terminato con il forno della cucina ora tocca al tuo, sei pronta per il biscotto?” Ma in quel momento si apre la porta di casa ed entra Vera: “ Ehi brutta stronza non mi hai detto che oggi c’era il tecnico del forno? Lo volevi tutto per tè vero?” “Ma dai non serve arrabbiarsi dai c’né per tutte e due senza bisogno di litigare per queste sciocchezze” mentre slacciavo e lasciavo cadere a terra l’asciuga mano alla madre.
Subito Vera si è unita a noi ed ha cominciato con un l’ingoiare il mio cazzo fino alla radice mentre Graziella è uscita dalla stanza per ritornare indossando un fallo di gomma nero come la pece,” E ora cara signorina t’insegno io a dare della stronza a tua madre!” presa la figlia per i capelli le infila il fallo in bocca e se lo fa succhiare.
Io scivolo alle spalle di Vera le prendo i seni in mano e comincio a massaggiarle i capezzoli fino a farli diventare turgidi e gonfi, le appoggio il cazzo fra le chiappe e simulo la penetrazione strusciandole il cazzo fra le chiappe, la madre sfilatogli il fallo dalla bocca l’aiuta ad alzare una gamba e le spinge il fallo nella fica, quando le due si sono sistemate spingo il mio cazzo dentro il culo di Vera e prendo il ritmo della madre e ci scopiamo Vera con una doppia penetrazione. La madre inizia ad insultare Vera dandole della troia e le due si eccitano maggiormente. Ad un certo punto Graziella si scosta e inveisce verso la porta del soggiorno
“ Ehi pensi di rimanere lì a segarti fino sta sera o ci raggiungi? Non vedi che qui c’è bisogno di un cazzo!”
“ Ma cara vedere come scopate la nostra piccola è un vero spettacolo”
“Ma prenderti cura della tua cara mogliettina è un tuo dovere, non vorrai che sia un estraneo che si prende cura di tua moglie”
” Sai non mi sembra tanto un estraneo da come sono messe le cose”
“ Dai vieni dalla tua mogliettina che ne ha tanto bisogno dai infila quel tuo cazzone nel mio culo mentre io mi scopo nostra bambina ti sembrerà di scoparci entrambi”
“ Ciao papi dai fammi divertire con il tuo cazzone”
Pietro il marito di Graziella ora stava partecipando alla festa e presa la moglie alle spalle le ha schiaffato il cazzo in culo e la stava sbattendo con foga e nel contempo dice alla figlia che avrebbe voluto mettere il suo cazzo assieme al mio nella sua fica, la figlia si dai e voglio la mamma nel culo con il cazzo di gomma. A questo punto mi sono steso sul pavimento Vera si è messa prona sopra di me si è messa il mio cazzo in fica il padre si è accomodato dietro e le ha spinto il suo cazzo dentro alla fica assieme al mio la madre con il fallo di gomma si è posizionata tra il marito e la figlia e le ha infilato il fallo nel culo, ora Vera era piena in tutti i buchi,
“ Oh si che bello mi sento piena ne vorrei uno in bocca” la madre:” Ma da chi ha preso questa troia non è mai sazia? Il cazzo non le basta mai!”
“ Penso abbia preso da te cara anche a te il cazzo non basta mai ne vorresti sempre di più”
“Eh si peccato che Luigino no ci sia mi sarebbe piaciuto sentirlo dentro alla mia fica”
“Visto ora vorresti anche tuo figlio dentro di te sei proprio una meravigliosa troia ed è per questo che mi piaci”
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Vera che maialina 2^ parteracconto sucessivo
Un pomeriggio di fuoco con l’intera famiglia 2
Commenti dei lettori al racconto erotico