Un mondo come piace a me -26-
di
LanA
genere
esibizionismo
Poi portarono il cazzo all’altezza delle loro facce continuarono a masturbarsi furiosamente
“Asàd, pronto a glassare il muso a ste due cagne?” ringhiò Il Capo Clan.
Distese spalla a spalla, le due sorelline, ancora prese dagli spasmi Post-Orgasmo, girarono la testa e si incontrarono con gli occhi, quando arrivarono i primi fiotti, socchiusero entrambe la bocca e rimasero a guardarsi languidamente mentre i rivoletti di sperma colavano giù dalla guancia e si insinuavano nelle loro bocche e nelle narici.
Anche il resto del branco era pronto ad esplodere, seguendo l’esempio del Capo, si misero ai due lati delle signorine e fecero il loro versamento, mentre i due membri del clan che avevano già sborrato precedentemente, si limitarono a pisciare litri di pioggia dorata, irrorandole abbondantemente dalla testa ai piedi.
Elena beveva golosamente tutti i caldi fluidi che le venivano scrosciati in bocca, nel frattempo teneva aperte le labbra di sua sorella con un dito per assicurarsi che anche lei approfittasse del festino.
Deborah trovò estremamente eccitante questo gesto.
Elena, in quanto sorella maggiore, l’aveva sempre difesa a spada tratta e aveva cercato di tenerla protetta dalle brutture della vita.
Adesso invece le teneva la bocca aperta per bere sborra e piscio a volontà.
Non aveva mai distolto gli occhi da Elena, senza curarsi di qualche fiotto di sperma che le venne sparata direttamente sulle pupille
Sentiva che l’amore fraterno che le aveva sempre accomunate stava mutando in qualcosa di più grande, di più vergognoso, di più pericoloso, qualcosa di PIU’….…….!!!!.
Quando tutti i membri del branco ebbero svuotato i coglioni e le vesciche, Elena notò che le erano apparsi due piedi minuscoli ai lati della testa.
A malincuore distolse lo sguardo da Deborah e vide con piacere che i piedi appartenevano alla ragazza nana, aveva la faccia contratta mentre cercava di spingere fuori l’urina.
Elena le esibì un sorriso invitante, aprì la bocca e si passò la lingua sulle labbra.
Finalmente la nana aprì il rubinetto.
Elena spalancò ampiamente la bocca assicurandosi che quel poco di liquido che ne fuoriusciva non andasse sprecato, poi si girò verso sua sorella spalancandole la bocca con il dito e le spruzzò tutto il ‘succo di nana’ direttamente in gola.
Deborah bevve tutto voracemente senza smettere di fissare sua sorella.
Dopo quest’ultima esibizione il Capo Clan annunciò ad alta voce
“OK signorine ora potete parlare liberamente, Il gioco è finito”.
Tutto il Clan applaudì le due sorelle, le ringraziarono complimentandosi per l’autentico coinvolgimento
CONTINUA ...
“Asàd, pronto a glassare il muso a ste due cagne?” ringhiò Il Capo Clan.
Distese spalla a spalla, le due sorelline, ancora prese dagli spasmi Post-Orgasmo, girarono la testa e si incontrarono con gli occhi, quando arrivarono i primi fiotti, socchiusero entrambe la bocca e rimasero a guardarsi languidamente mentre i rivoletti di sperma colavano giù dalla guancia e si insinuavano nelle loro bocche e nelle narici.
Anche il resto del branco era pronto ad esplodere, seguendo l’esempio del Capo, si misero ai due lati delle signorine e fecero il loro versamento, mentre i due membri del clan che avevano già sborrato precedentemente, si limitarono a pisciare litri di pioggia dorata, irrorandole abbondantemente dalla testa ai piedi.
Elena beveva golosamente tutti i caldi fluidi che le venivano scrosciati in bocca, nel frattempo teneva aperte le labbra di sua sorella con un dito per assicurarsi che anche lei approfittasse del festino.
Deborah trovò estremamente eccitante questo gesto.
Elena, in quanto sorella maggiore, l’aveva sempre difesa a spada tratta e aveva cercato di tenerla protetta dalle brutture della vita.
Adesso invece le teneva la bocca aperta per bere sborra e piscio a volontà.
Non aveva mai distolto gli occhi da Elena, senza curarsi di qualche fiotto di sperma che le venne sparata direttamente sulle pupille
Sentiva che l’amore fraterno che le aveva sempre accomunate stava mutando in qualcosa di più grande, di più vergognoso, di più pericoloso, qualcosa di PIU’….…….!!!!.
Quando tutti i membri del branco ebbero svuotato i coglioni e le vesciche, Elena notò che le erano apparsi due piedi minuscoli ai lati della testa.
A malincuore distolse lo sguardo da Deborah e vide con piacere che i piedi appartenevano alla ragazza nana, aveva la faccia contratta mentre cercava di spingere fuori l’urina.
Elena le esibì un sorriso invitante, aprì la bocca e si passò la lingua sulle labbra.
Finalmente la nana aprì il rubinetto.
Elena spalancò ampiamente la bocca assicurandosi che quel poco di liquido che ne fuoriusciva non andasse sprecato, poi si girò verso sua sorella spalancandole la bocca con il dito e le spruzzò tutto il ‘succo di nana’ direttamente in gola.
Deborah bevve tutto voracemente senza smettere di fissare sua sorella.
Dopo quest’ultima esibizione il Capo Clan annunciò ad alta voce
“OK signorine ora potete parlare liberamente, Il gioco è finito”.
Tutto il Clan applaudì le due sorelle, le ringraziarono complimentandosi per l’autentico coinvolgimento
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