Il figlio del collega 2

di
genere
gay

Nicola iniziò pochi giorni dopo il suo nuovo lavoro, lo attendevo a casa alla sera, già come Paola, e dopo la doccia era Nicol, sempre bella, e sensuale, e spesso finivamo la serata scopandoci come due pazze, poi col passare dei giorni, io ricominciai ad incontrare i miei maschietti, e Nicol si portò a casa i primi amanti Meneghini, essendo molto bella, presto il passaparola, fece sì, che più di una casa parliamo di un bordello.
Spesso ci scambiavamo gli amanti, e così pochi mesi dopo, mi ritrovai con il culo sfondato, e andai dalla mia ginecologa, come sempre ero l'ultima visita, e una volta nuda, iniziò ad ispezionarmi l'ano, tesoro mi disse sei conciata bene, ma cosa combini, nemmeno tua moglie ha una figa cos', e rise, io le raccontai cosa succedeva, mi consigliò delle creme, e di cercare cazzi più piccoli, facile le dissi, ma sai, i miei uomini, sono ben messi, dovresti provarne qualcuno le disse, lei rise, mi basta Alex tesoro, lo immagino le dissi, Alex era il marito un negro di 120 kili, due metri con un cazzo come un braccio, lo capisci quando la incula, perché cammina a gambe larghe per tutto il giorno.
Dai, mettiti sul lettino, sapevo cosa mi avrebbe fatto, prese in bocca il mio cazzo, e mi fece un pompino pazzesco, le venni in bocca e lei inghiottì tutto, fantastico mi disse, saporita come piace a mè, Laura è una pompinaraconosciuta, nei club privè, nesucchia e beve a decine, non scopa, il marito la porta a fare seghe e pompini, poi mi rivesto e la saluto, questa sera mi sfonda il culo disse ridendo, auguri, grazie, ne ho proprio voglia.
Dopo una settimana Alessandro ci raggiunse, e rimase da mè quattro giorni, e così, la seconda serata, si ritrovò il figlio nel letto, ce lo portai io, e lo aiutai a scoparlo, vedere il mio amore, infilare il suo cazzo nel culo del figlio, mi fece andare fuori di testa, poi mi feci scopare da tutte e due, poi esausti, Nicol, mi accarezzò, e disse, grazie Mamma, e rivolto ad Alessandro, grazie Papà, poi mi chiese se poteva succhiarmi il capezzolone, il mio cazzo, gli venni in un lampo in bocca, grazie del latte Mamma, mi hai fatto crescere come una dolce bambina, A lessandro girò Nicol, e la scopò una seconda volta, sei la mia bambina urlava, dammi un bambino, e la riempì di sperma.
Guarda che bambina hai partorito mi disse Alessandro, lo baciai, se solo lo volessi mi farei fare una figa pur di averti con mè, lui rise, ma sei matta?, anzi, è ora che mi svergini, e si mise a pecora, non ci credevo, lo leccai, mentre Nicol lo baciava, poi con molto gel iniziai a sverginare il mio uomo, lo residonna, con un poco di dolore, ma anche tanto godimento.
Tornato a casa ha iniziato a incontrare altri maschi, come gay, poi chiese al figlio di raggiungerlo, si separò dalla moglie, e ora vivono come una coppia ha iniziato a travestirsi, e ora è Alessandra, una bella donna, molto troia.
di
scritto il
2022-06-16
3 . 8 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.