L'equivoco || - Una gabbietta di castità da eliminare!

di
genere
incesti

-Siiii.. sii.. così amore..leccami la fica pregna e il cazzo che mi ha ingravidata.. si.. sii.. cosii.. cossii.. godo godo.. bevi amore bevi..-

I giorni successivi al test di gravidanza ed alla conferma del ginecologo, erano stati vissuti dalla coppia come in un sogno.

Un meraviglioso sogno in cui il marito sentiva di aver superato un ulteriore traguardo rispetto alla scoperta di se stesso e della devozione che istintivamente sentiva di dover avere nei confronti dell'amata moglie.

Lei per contro (che aveva già partorito una bambina concepita dall'amore incestuoso con suo fratello, un figlio maschio grazie al marito ed altre due maschietti avuti dall'incontro casuale con due sconosciuti di cui il marito stesso era stato ispiratore e guida), aveva in pancia in quel momento il frutto della passione con un ragazzo nero che suo marito stesso aveva incitato ad inseminarla guidandolo con le sue mani nella fertile vagina della moglie.

Erano trascorsi due mesi durante i quali, avevano festeggiato in ogni modo.

La moglie ed il nero avevano trascorso la maggior parte del tempo a chiavare in ogni momento favorevole ed ogni angolo favorevole in casa o anche in qualche luogo pubblico.

Il marito per contro, trascorreva le sue giornate in uno stato di perenne eccitazione in cui dal suo cazzo ingabbiato, colavano filamenti di fluidi spermatici che andavano a riempire il preservativo.

A sera poi a casa, in una specie di collaudato rito erotico, mentre il ragazzo scopava la moglie in ogni posizione, lui riusciva sempre a porsi sotto di loro con la bocca e la lingua attaccati ai sessi grondanti di umori in piena attività.

In quelle circostanze la moglie godeva di orgasmi continui rilasciando incredibili quantità di umori che il marito succhiava con ingordigia sino al momento in cui, anche il ragazzo liberando il suo piacere nella fica della moglie, gli offriva la possibilità di leccare e ingoiare anche la sborra che gli colava direttamente sulle labbra.

Naturalmente, avevano già previsto di nascondere quella imbarazzante gravidanza e dunque, prima che la pancia fosse gonfia in modo palese, attraverso l'amico di quella organizzazione "Pro Africa" avevano trovato un impiego come volontaria psicoterapeuta (questo era il mestiere della moglie) per aiutare le famiglie ed i bambini in un centro senegalese vicino a Dakar.

In famiglia, anche se a malincuore, avevano accettato la scelta così altruista della mamma ed in sua assenza, si sarebbero occupati dei ragazzi e dei bambini i nonni motivati nella loro scelta dalla loro fede cattolica.

Giunti in Senegal, erano subito stati ospitati a casa della famiglia di Dhair.

Una famiglia piuttosto numerosa a capo della quale, contrariamente alla cultura del luogo, vi era la mamma una bellissima donna dall'aspetto giunonico e dai modi alquanto energici.

Alla vista di Ada, come prima cosa le aveva scoperto la pancia per baciargliela ed appoggiarvici l'orecchio per sentire i battiti del cuore della creatura figlia di suo figlio.

Poi, davanti a tutti i numerosi componenti della sua famiglia, l'aveva fatta spogliare completamente sotto lo sguardo accondiscendente del figlio che l'aveva ingravidata e quello alquanto stupito del marito che aveva ceduto la moglie ad un maschio superiore quale era suo figlio.

Dopo averla osservata attentamente da ogni posizione, con tono grave, tradotto dal figlio aveva detto:

-Sei bella, ed anche se avrei preferito che mio figlio mi desse un nipotino nero, devo ammettere che la sua è stata una scelta giusta.

Tu hai tutta la struttura fisica adatta a fare figli.

Hai fianchi larghi che possono ospitare senza traumi il bambino nella tua pancia e durante il parto.

Hai dei seni floridi che, pieni di latte possono far crescere sano e forte il vostro bambino.

Hai un marito gentile che sicuramente, dopo questo bimbo, vorrà fartene avere altri di colore.

A Dhair avevo promesso che avrei regalato un fratellino al suo primo figlio e dunque, da questa sera stessa, lui giacerà nel mio letto sino a che non avrà ingravidata anche me.

L'atmosfera che si era creata aveva un non so che di surreale.

Lei era nuda davanti a quel donnone coperta da un ampio costume locale stampato a fiori dai colori solari ed a malapena, riusciva a contenere gli umori che le saturavano le pareti della vagina.

Il marito, eccitato da bestia da quella situazione, aveva già quasi riempito il preservativo dei suoi liquidi seminali.

Dhair, aveva il cazzo vistosamente in tiro ed anche il fratello che gli stava accanto, mostrava un incredibile bozzo sotto il suo pantalone da pescatore.

Ad un gesto della mamma, Dhair l'aveva presa per mano e l'aveva condotta sul letto poco distante mentre suo fratello, si era occupato di Ada la quale volentieri si era lasciata condurre nella stanza accanto assieme al marito che li seguiva docile come un cagnolino.

Avevano chiavato per oltre un'ora ed anche quella notte, si era ripetuto lo stesso rito: Dhair aveva scopato la mamma mentre suo fratello aveva chiavato la donna bianca che portava in grembo suo figlio.

Il giorno dopo Dhair aveva accompagnato Ada dal ginecologo di famiglia il quale conosceva molto bene quella piccola comunità nella quale si praticavano esclusivamente rapporti incestuosi sotto la rigorosa guida della matriarca.

Il medico pareva conoscere molto bene quelle situazioni e dunque, oltre la visita per la gravidanza, aveva voluto approfondire un po' la conoscenza della situazione della sua nuova paziente.

-Dunque tu, moglie bianca di un bianco, sei stata ingravidata da un nero.-

-Si!-

-Com'è successo, un incidente.. una scappatella finita male?-

-No. no.. tutto regolare, è stato mio marito che gli ha permesso di sparare il colpo giusto.-

-Dunque, tuo marito è un cornuto?-

-Si!-

-A che livello di consapevolezza?-

-Direi piuttosto avanti!-

-In che senso?-

-Nel senso che il mio primo figlio l'ho avuto da mio fratello e l'avevo già in grembo sull'altare il giorno del nostro matrimonio.

Il secondo figlio è al 100% di mio marito mentre il terzo ed il quarto, sono venuti da sconosciuti dai quali mio marito stesso mi aveva accompagnato.-

-Bene, bene.. un ottimo grado di maturazione per un cornuto e poi?-

-E poi mi sono fidanzata con Dhair e non ho più avuto rapporti con nessun altro maschio.-

-Neanche con tuo marito?-

-No, neanche con lui che, da quando sono fidanzata con Dhair, vive in castità dentro una gabbietta di metallo.-

-Bene..bene.. e quando ti ha messa incinta Dhair?-

-E' stato un giorno in cui giocando come facevamo spesso, io ero impalata su Dhair mentre mio marito ci leccava da sotto.

Un gioco molto bello che dava grande soddisfazione a tutti.

Naturalmente per evitare incidenti, Dhair come al solito indossava il preservativo ed improvvisamente, come fosse impazzito, mio marito glielo aveva strappato di dosso e rimettendomi lui stesso dentro il cazzo oramai senza protezione, aveva cominciato a gridare di chiavarmi e sborrarmi dentro per mettermi incinta.. ed eccomi qui!-

-Da quando tuo marito è ingabbiato, avete mai avuto un rapporto che so, una penetrazione, un gioco di bocca o di mano?-

-No mai anche perché lui non lo chiede e poi la chiavetta della sua gabbia la gestisce Dhair che mai gli permetterebbe di toccarmi.-

-E per scaricarsi come fa?-

-Guardi dottore, quella per lui è la cosa più facile del mondo giacché è in perenne stato di eccitazione e dal suo buchino gocciola ininterrottamente.-

-Certo, è un classico per un cornuto giunto a quello stadio.

Avete provato a mettergli un plug nel culo e farglielo tenere tutto il giorno?-

-A dire il vero no!-

-Dovreste provare perché la continua stimolazione della prostata produce spermatozoi ed evita la formazione di quel liquido seminale dei testicoli responsabile di tutto quel gocciolare che riempie il preservativo e sporca dappertutto!-

-Mi sembra una buona idea, proveremo!-

-Scommetto che la mamma di Dhair, dopo questo parto, le ha proposto di farsi ingravidare ancora dall'altro figlio o da suo marito.. corretto?!-

-Si!-

-Giunti a questo punto, mi sembra doveroso suggerirle una soluzione radicale per la buona salute fisica e mentale di suo marito e per la riuscita della sua vocazione genetica: "Cara signora, il suo insaziabile appetito sessuale dipende dal fatto che geneticamente lei é predisposta per fare figli e l'incontro con la razza nera, le offre la possibilità di generare figli sani e forti come la natura femminile impone ed il suo inconscio desiderio le richiede"

Lei deve continuare a mantenere il rapporto d'affetto che la lega a suo marito ma deve tagliare definitivamente, il legame sessuale e questo è possibile solo facendo castrare suo marito eliminando così definitivamente ogni problema compreso la gabbietta ed il fastidioso sporco che producono le sue inutili ghiandole testicolari!-

-Come castrarlo?!-

-Lo so, lo so, la parola incute terrore e riporta a certe orribili pratiche medievali ma in questo caso non vi sarebbe dolore ne violenza ma solo un reciproco gesto d'amore.

Le assicuro, che sono molte le situazioni così che io stesso ho eseguito.. sono un chirurgo specializzato in apparati genitali compreso l'eventuale ricostruzione della vagina.

In città vi è addirittura un circolo dei castrati, quasi tutti cornuti bianchi le cui mogli messe incinta da neri sono venute qui per partorire e poi vi sono rimaste coi mariti castrati e per fare le troie coi neri.

In alcuni casi, si tratta di donne autoritarie con maritini totalmente sottomessi.

In altri casi, come potrebbe essere il vostro, vi è stata complicità e amore per porre fine ad una situazione di coppia oramai insostenibile e priva di stimolazioni sessuali.

Io ho una paziente che come lei, ha la vocazione della partoriente e vuole rimanere sempre incinta di persone diverse e di colore.

Attualmente ha già 8 figli e non è ancora neanche quarentenne!

Ebbene, i suoi uomini lei li ha fatti sempre castrare e coi loro testicoli opportunamente disidratati, si è fatta una bellissima collana.

Lei è una donna autoritaria e con le idee molto chiare.

Il primo marito lo aveva fatto castrare dopo appena due anni di matrimonio quando aveva scoperto la sua impotenza.

Purtroppo il povero era poi deceduto in un incidente.

Il secondo marito (Col quale è ancora sposata) lo aveva fatto castrare quando si era accorta che mentre lei lo tradiva, lui si consumava di seghe.

Il terzo invece è il loro attuale maggiordomo efficiente ma effemminato al quale ha fatto tagliare i testicoli per poi renderlo oltre che schiavo, anche cane da lecca.

A parte queste storie, le devo dire che con i testicoli opportunamente trattati, si possono fare stupende medagliette da portare al collo sulle quali incidere i propri nomi e le date del loro amore.

La signora di cui ho parlato prima, ha preferito farli asciugare a forma di bilia con l'aspetto di grosse perle solcate da interessanti intrecci di capillari a rilievo.

Qualcun'altra invece ha preferito farli conservare intatti immersi nella formalina in boccette di vetro sigillate.

Questa soluzione permette di tenerli sul comodino del marito per ricordargli mentre scopano che lui le palle non le ha più.

Qualche moglie in vena di modernità, li fa inglobare i cubi di Plexiglas decorativi come sculture.-

La donna che sino a quel momento aveva ascoltato quei racconti come ammaliata, gli aveva risposto: "Ok, ne parlo con mio marito e vediamo quale è la sua idea in proposito ma adesso.. chi ci pensa alla mia fica tutta bagnata?-

-Credo che non vi siano problemi in questo senso, c'è il tuo amante nero col cazzo già pronto e se vuoi, posso darti anche il mio bianco per un assaggio Black and White.-

Il cazzo di Dhair come al solito era durissimo e instancabile ma anche quello del dottore che per quanto fosse bianco e meno lungo, era tozzo, solcato di vene a rilievo e con una impressionante capocchia che stentava davvero ad entrarle nel culo mentre Dhair le riempiva la fica sino allo stomaco.

Al loro rientro a casa, avevano trovato la mamma che li aspettava con una certa impazienza:

-Come mai così tardi?

Non l'avrai mica fatta scopare anche da quel porco del ginecologo bianco?-

Lei detestava davvero il fatto che le donne della sua famiglia e quelle che si accoppiavano coi suoi figli, avessero rapporti coi bianchi anche se lei stessa, quando andava a farsi visitare dal ginecologo, non sapeva resistere all'attrazione magnetica di quell'enorme capocchia simile ad una pesca che la faceva godere facendola sentire piena più di ogni altro nero compreso suo padre ed i suoi figli.

-Si mamma, l'abbiamo scopata e riempita in due altrimenti cosa avremmo portato per cena al marito?-





scritto il
2022-06-27
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