Ingresso riservato ai membri
di
Yuko
genere
etero
Ingresso riservato ai membri.
Una semplice locuzione. Quante volte l'abbiamo trovata scritta, ovunque.
Eppure quante risate ci siamo fatte con questa delicata perifrasi.
“Ingresso riservato ai membri? La figa, no? Di cosa stiamo parlando, se no?”
Ancora mi viene da ridere se ci penso, e ogni volta che ci si ripresenta la frase scritta da qualche parte, la mente fugge, ribelle, e si va sempre a pensare a quella cosa là.
“Ma prego, si accomodi! Lei è un membro, nevvero? Ma certo! Ecco, inceda, inceda pure. Questo è il vestibolo, oltre la soglia troverà il locale adibito all'accoglienza, umidificato alla perfezione, pronto ad accoglierla e a dedicarle ogni premura affinchè il suo soggiorno sia il più lieto possibile!”
I soliti corollari, poi... Cose che sappiamo tutti.
“Qui entrano solo i dritti!”
“I coglioni restano fuori!”
e via dicendo.
Ora, abbiamo qui davanti a noi un bel membro.
Dritto.
Direi tutto a posto, in regola.
Controlliamo se anche l'ingresso è a posto.
Detergente al mughetto: sì, può andare.
Tasso di umidità: 99%. Ottimo.
Temperatura: 37° Celsius. Per garantire il massimo comfort.
Livello di percolazione: copioso.
“Eccellente.”
Lubrificante: il migliore, è evidente.
“Siete insuperabili!”
“Dunque, se vuole accedere, di là è tutto pronto.”
Divarico le cosce e alzo le ginocchia.
Il vestibolo si mostra in tutta la sua accattivante accoglienza.
Con le dita allargo la soglia dell'uscio mettendo in evidenza il tragitto da seguire.
Sotto il clitoride, che dall'alto veglia e osserva che tutto proceda per il meglio, si palesa un percorso morbido e luccicante, gradevolmente cedevole, come una vellutata carezza alla progressione del membro. Un'avvolgente seduzione, una stretta arrendevole.
Il membro entra dall'ingresso a lui riservato, accolto da gemiti di giubilo e sospiri di incoraggiamento.
Ecco, ora è tutto dentro.
Con piccole mosse si assesta per bene nella sua nuova sede e prende confidenza con l'ambiente creato ad hoc.
Tutto è andato per il meglio.
Una semplice locuzione. Quante volte l'abbiamo trovata scritta, ovunque.
Eppure quante risate ci siamo fatte con questa delicata perifrasi.
“Ingresso riservato ai membri? La figa, no? Di cosa stiamo parlando, se no?”
Ancora mi viene da ridere se ci penso, e ogni volta che ci si ripresenta la frase scritta da qualche parte, la mente fugge, ribelle, e si va sempre a pensare a quella cosa là.
“Ma prego, si accomodi! Lei è un membro, nevvero? Ma certo! Ecco, inceda, inceda pure. Questo è il vestibolo, oltre la soglia troverà il locale adibito all'accoglienza, umidificato alla perfezione, pronto ad accoglierla e a dedicarle ogni premura affinchè il suo soggiorno sia il più lieto possibile!”
I soliti corollari, poi... Cose che sappiamo tutti.
“Qui entrano solo i dritti!”
“I coglioni restano fuori!”
e via dicendo.
Ora, abbiamo qui davanti a noi un bel membro.
Dritto.
Direi tutto a posto, in regola.
Controlliamo se anche l'ingresso è a posto.
Detergente al mughetto: sì, può andare.
Tasso di umidità: 99%. Ottimo.
Temperatura: 37° Celsius. Per garantire il massimo comfort.
Livello di percolazione: copioso.
“Eccellente.”
Lubrificante: il migliore, è evidente.
“Siete insuperabili!”
“Dunque, se vuole accedere, di là è tutto pronto.”
Divarico le cosce e alzo le ginocchia.
Il vestibolo si mostra in tutta la sua accattivante accoglienza.
Con le dita allargo la soglia dell'uscio mettendo in evidenza il tragitto da seguire.
Sotto il clitoride, che dall'alto veglia e osserva che tutto proceda per il meglio, si palesa un percorso morbido e luccicante, gradevolmente cedevole, come una vellutata carezza alla progressione del membro. Un'avvolgente seduzione, una stretta arrendevole.
Il membro entra dall'ingresso a lui riservato, accolto da gemiti di giubilo e sospiri di incoraggiamento.
Ecco, ora è tutto dentro.
Con piccole mosse si assesta per bene nella sua nuova sede e prende confidenza con l'ambiente creato ad hoc.
Tutto è andato per il meglio.
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