Passeggiare

di
genere
gay

Arrivare a sess'antanni, per ritrovarsi di sera, a passeggiare per il lungo lago assorto nei propri oensieri, potrebbe, per molti, essere una cosa normale, certo, lo sarebbe anche per mè, se non fosse per il fatto, che stò passeggiando, in tacchi, reggicalze, calze, vestitino corto, parrucca e ben truccata, e al braccio, la mia borsetta, con tutto l'occorrente.
Sì, travestita, un'esperienza da favola, il solo prepararmi, a casa è stato fantastico, una doccia calda che ha reso la mia pelle elastica, dopo la ceretta, total body, è il massimo, poi una volta asciugata. la scelta di quello che avrei indossato.
Aperto l'armadio, la scelta è caduta su un abitino corto, sexi, reggiseno e slip, abbinati al reggicalze, calze velatissime, sandali tacco dieci, la parrucca capelli neri, lunghi mossi.
Il trucco, deciso, per una donna di una certa età, rimarcati gli occhi, e il rosseto rosso fuoco, bene, mi preparo, e ecco sono pronta, infilo un leggero copriabito, è fresco, non ancora freddo, ma l'aria è frizzante, salgo in auto, già il solo essere scesa in ascensore al piano sotterraneo, mi ha eccitata, forse il rischio di essere scoperta da un vicino.
Ma il coraggio paga, eccomi a bordo della mia auto,una bella signora attempata, che esce per na bella serata, sfreccioper le strade della cittadina lacunare, e scelgo di parcheggiare verso l'imbarcadero, metto le chiavi nella borsetta che porto a tracolla, e mi avvio per la stradina interna piena di negozi, ormai chiusi vista l'ora, ma ben illuminati.
Osservo le vetrine di vestiti, ma è quello dell'intimo che mi attrae, spesso mi ci reco ed acquisto il mio intimo, le ragazze mi conoscono, sanno che sono per mè, non l'ho mai nascosto, sono assorta nei miei pensieri, non mi accorgo del ragazzo che si trova al mio fianco.
Mi spavento appeno sento la sua voce, certo, mi dice, che le starebbe bene quel completino, sopprassalgo, mi giro, arrossisco, forse non ha capito cosa o chio sono, mi ha scambiata per una donna, cerco di rispondere, ma mi esce una voce irriconoscibile, lui sorride, mi scusi, forse l'ho spaventata, io annuisco.
Dopo avermi rassicurata, mi invita a bere qualcosa e a sedermi, per riprendermi, dice lui, io non voglio, sò che non sono quello che pensa sia, e poi un conto è passeggiare un conto andare in un locale pubblico, dico di nò.
Allora mi propone di fare una passeggiata sul lungo lago, ma sì penso, il chiaro e scuro, la notte, i lampioni tenui, mi aiuteranno, accetto, e gentilmente mi porge il braccio, infilo il mio, e lentamente, ci incamminiamo.
Fatico un poco a camminare con i tacchi, sono abituata, ma in casa, o per pochi metri, è impegnativo, lui lo capisce, si appoggi signora tranquilla, lo faccio, e così il nosto avvicinarsi, diventa sempre più intimo, sento il suo braccio che tocca il mio seno finto, il suo fianco col mio, inizio ad eccitarmi.
Credo che lo abbia capito, mi propone di sederci su di una panchina, non aspettavo altro, ero in difficoltà con i tacchi, seduta non accavallo le gambe, il cazzo mi tira, e anche seben piegato, mi mette in difficoltà, e poi lui è molto vicino, chiacchieriamo un poco, cose solite, e ppi mi bacia.
Non me lo aspettavo, la sua lingua penetra, calda nella mia bocca e incontra la mia, perdo i sensi per un attimo, mi sciolgo, lui si fà più ardito, mi mette la mano sulla gamba, sale sotto il vestito, risale verso lo slip, no cavolo penso, capirà che non sono una donna biologica, cerco di fermarlo, lui mi sussurra all'orecchio, tranquilla signora conosco il suo segreto.
Apro gli occhi, li spalanco, lui risale e arriva al mio clito, lo scioglie, e mi ritrovo, in piena erezione, lui prosegue, mentre mi bacia mi masturba, allargo le gambe, ansimo, passano delle persone, non fanno caso a noi, ma a mè sembra che vedano e capiscano tutto, non resisto, accellero il mio ansimare, vengo sussurro, si tesoro, vieni.
Dal mio clito partononviolenti getti di sperma, vedo il mio seme schizzare da sotto la gonna, e cadere ai miei piedi, fantastico, lo bacio per ringraziarlo.
Poi ripresami, mi sfila gli slip, e ricominciamo a passeggiare, il cazzo è ancora duro, solleva il vestito, lui ride, sembra a suo agio, e poi raggiungiamo un angolino appartato, ho voglia, non resisto, mi iginocchio, slaccio i suoi pantaloni, e mi infilo in gola i suoi trenta centimetri di cazzo, lo spompino, a lungo, sento delle voci, ma non mi interessa, ho VOGLIAAAAAA.
Mi alzo, mi appoggio alla balaustra dell'imbarcadero, divarico le cosce, e lo prego, lo prego di possedermi, lo voglio, tutto duro nel culo, lui solleva il vestitino, lo porta sopra ai miei finchi.
E poi, lo sento, duro, grosso, forzarmi il culetto bagnato, mi rilasso, entra, la sua cappella mi sfonda, brucia, ma sò che sarà per poco, e poi sciovola dentro, lo sento e lo godo.
Mi monta con passione, e con forza, ogi colpo, è possente, mi sfonda mi manca a volte il fiato, ma lo imploro di non smettere, mi accorgo che una coppia ci osserva, mi giro li guardo, non resisto afferro il mio cazzo durissimo, e inizio a segarmi, lei rimane stupita dal fatto che sia una femmina speciale, e mi sorride, si allontanano.
Sono impazzita, mi sfilo il vestito, e gli chiedo di essere più brutale, mi afferra per i fianchi e mi devasta, mi riempie di sperma, e poi si ricompone, mi ringrazia, mi bacia e mi lasci lì. nuda, e piena di sperma.
Ci rimango a lungo, non riesco a riprendermi, ms pi mi faccio forza, mi infilo il vestitino, ma lo sperma e un poco di sangue colano sulle cosce fino alle scarpe, barcollo, un pò i tacchi, un pò lo sfinimento, e mi avvicino alla mia auto.
Entro mi siedo e quasi svengo, ma poi sento bussare, è lui, abbasso il finestrino, lui mi passa un biglietto, un numero di telefono, e scritto chiama, o faccio, isponde, bene signora, domani sera?, si e così comincia la mia avventura.
di
scritto il
2022-09-23
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