La strada
di
LILLO
genere
dominazione
Al proprio destino non si sfugge, possono passare anni, ma se quello che desideri, lo desideri veramente, accade.
Ho iniziato da giovanissimo a travestirmi, e a frequentare gli uomini, pur essendo bisessuale, e quindi ho avuto anche molte donne, e di una in particolare mi sono innamorato.
E mi sono sposato, ma da subito, ha capitoche qualche cosa non funzionava, vuoi che non la cercavo, intendo sessualmente più di tanto, mentre lei era una femmina calda, vuoi che con la penetrazione non raggiungeva l'orgasmo, lo dovevo dare con la lingua, visto che entravo e pochi colpi sborravo.
E così pochi anni dopo, mi ha sorpresa a letto con un mio amico, la solita storia, ha fatto finta di andare da sua madre per alcuni giorni, e invece, mi ha controllato, e ha visto che la sera stessa un uomo entrava in casa nostra, eravamo intenti a scopare, io ero ben posizionata a pecora, indossavo reggicalze calze tacchi, e lui mi stava penetrando, col suo cazzone di trenta centimetri, ansimavo e godevo, lo pregavo di sfondarmi, di farmi urlare dal piacere, quando ho intravisto mia moglie sulla sogli della nostra camera, intenta a gustarsi la mia inculata, ho fatto finta di nulla, lui stava venendo e io lo seguivo a ruota, e così, dopo esser stata riempita di sperma, lui si è accorto della sua presenza.
Nulla di chè, era un amico di famiglia, molto imbarazzo da parte sua, e una liberazione per mè, dopo che lui se n'è andato, ci siamo chiarite.
Rimasi come ero, mi misi solo una vestaglietta di pizzo, e nel letto chiacchierammo per tutta la sera, scopammo persino, e fù bello, ma breve come sempre.
Poi decidemmo che era giusto che ognuna di noi coltivasse le sue passioni sessuali pur rimanendo sposate, così, iniziò per mè, un periodo pazzesco, molte sere andavo a cercarmi i maschi alla stazione, a Milano, mi portavano in quegli alberghetti squallidi, ma stupendi per mè, allora non c'era internet, si adescavano così,o a volte mi scopavano sul sedile posteriore della loro auto, appartati, e così successe che mi notò Antonio.
Antonio era un uomo sulla cinquantina, io allora ne avevo venticinque, era un protettore, aveva alcune donne che battevano in zona stazione o monumentale, allora le prostitute erano o meridionali, o lombarde, e notò il mio andirivieni, e anche se non disturbavo la sua piazza, la cosa non li piaceva.
Una sera uscita dal solito alberghetto, dopo aver scopato con uno sconosciuto, mi avvicinarono due uomini, e mi proposero di farlo in trè, accettai, non era la prima volta, e andammo a casa di uno dei due, quella ser indossavo reggicalze calze slip e reggiseno, sopra un cappottino corto, e tachi da dieci, parucca e trucco pesante, si vedevano bene le calze allacciate al reggicalze, era molto sexi.
Una volta a casa mi tolsi il cappottino, e mi misi a bordo letto, e una volta nudi, mi si avvicinarono, e iniziai a segarli e a spompinarli, poi mi sedetti sul cazzo del ragazzo più giovane, e iniziai a cavalcarlo, mentre spompinavo l'altro, godevo e molto, poi lui si stese e io continuai a cavalcarlo, mentre il secondo si accomodava dietro, e iniziò a penetrarmi, non avevo mai provato la doppia penetrazione, ma ne avevo voglia, strinsi i denti, lo sentii scivolare dentro, mi montarono e mi vennero dentro, ero esausta ma felice, si sflilarono e rimasi col cazzo duro, li guardai e vidi una terza persona, mi spaventai, era Antonio, si avvicinò, e mi diede due potenti schiaffi, iniziai a piangere, non sono mai stata un maschio, intendo vero, anzi sono sempre stata una donniciola, poi mi afferrò il cazzo duro, lo strinse, lo pregai di non farmi male, poi mi prese i testicoli, e strinse, talmente tanto che svenni.
Mi ripresi pochi minuti dopo, Antonio nudo, mi stava scopando, ero a pancia sopra, lo vedevo mentre mi scopava, il dolore era ancora presente, iniziai a piangere, a singhiozzi, mi diede altre due sberle, zitta stronza stai zitta puttana, tu da domani lavori per mè bagascia dun frocio, e mi accorsi che stavano scattando delle foto con una polaroid.
Non capivo, ma mi accorsi che stava succedendo qualcoda di orribile, Antonio, mi sborrò dentro, e poi si alzò, l'altro scattò foto del mio culo pieno di sperma, e mi tolsero laparrucca, così, da mostrarmi da maschio, poi mi denudarono, mi fotografarono mentre succhiavo il cazzo e mentre baciavo i due maschi.
Bene, se non farai quello che ti dico, le foto, andranno ai tuo, caro, e disse il mio nome e cognome, avevano la mia carta di identità.
Li pregai di non rovinarmi, ero assunto in una banca e stavo facendo cariera, e così, Antonio mi avvicinò, e mi disse, tranquilla, evi solo prostituirti per mè, scopavi a gratis prima, brava ora lo fara a pagamento e io soldi li prenderò io, tu i cazzi e io i soldi, non è cambiato nulla vacca.
Così, mi lasciarono andare, mi seguirono fino a casa, e poi se ne andarono, la sera dopo mi presentai al bar indicatomi la sera prima.
Entrai, indossavo una camicetta e una gonna tacchi, e reggicalze, ero ben truccata, Antonio si complimentò per come mi ero messa, e mi accompagnarono al mio posto.
Inutile dire, che feci furore, ero molto carina, giovane, e brava sia a scopare che afare pompini coningoio, e così, in pochi mesi i miei clienti erano parecchi.
Andavo a casa loro, o in albergo, fui invitata afeste con orge, dove Antonio decideva il prezzo, divenni la puttana di punta di Antonio, passavo trè sere a settimana in strada, e mi piaceva, e molto.
Poi, una sera successe l'impensabile, Antonio mi portò ad una festa di pochi invitati, dove il dolce ero o, entrai, ero stupenda, sotto il cappotto solo reggicalze calze e tacchi, e le mie tettine in vista, ma una volta nell'appartamento, rimasi di gelo.
Antonio prese dei soldi e tanti dalle mani del mio direttore di filiale, un pezzo da novanta, con lui la moglie, nuda con allacciato alla vita un cazzo notevole, lui in reggicalze e truccato, e due loro amici gay.
Una volta soli, mi chiesero se volevo bere, io feci cenno di nò, la mia vove è troppo riconoscibile, e così fui costretta a parlare, lui mi individuò subito, ma tù sei Paolo, si avvicinò, si mi disse sei il mio collaboratore, ma dai bancario di giorno puttana di notte, iniziò a toccarmi e a farmi i complimenti, poi mi baciò, ci stendemmo sul divano, e iniziò a farmi un pompino, mentre la moglie lo inculava, gli venni in bocca, ci baciammo, e bevvi io mio sperma, poi toccò a mè prendere il cazzo della moglie, e poi mi scopai i due gay, e alla fine, il mio direttore mi inculò.
Passai una serata pazzesca, e poi Antonio mi venne a prendere, il giorno dopo, in ufficio, il direttore mi disse, che avrebbe fatto in modo, di farmi riassumere, o meglio presentarmi come la sua nuova segretaria, e dalla settimana dopo Paolo fù trasferito, e al suo posto arrivò Paola.
Fui il suo giocattolo erotico per anni, e di sera andavo trè volte settimana a battere, era stupendo, poi fui arrestata per prostituzione, e lì scoppiò il casino, fui allontanata dalla sede, mi pagarono per licenziarmi, e tutti i vicini e parenti scoprirono la mia vera natura, ma non mi arresi, affittai un appartamento e inizia a prostituirmi da sola senza pappa, e lasciai mia moglie, ora, sono una vecchia troia a riposo, che ogni tanto soddisfa vecchi clienti, non ho più erezioni da alcuni anni, troppo cazzo dice la dottoressa, e un buco largo, ma brava aNCORA DI BOCCA
Ho iniziato da giovanissimo a travestirmi, e a frequentare gli uomini, pur essendo bisessuale, e quindi ho avuto anche molte donne, e di una in particolare mi sono innamorato.
E mi sono sposato, ma da subito, ha capitoche qualche cosa non funzionava, vuoi che non la cercavo, intendo sessualmente più di tanto, mentre lei era una femmina calda, vuoi che con la penetrazione non raggiungeva l'orgasmo, lo dovevo dare con la lingua, visto che entravo e pochi colpi sborravo.
E così pochi anni dopo, mi ha sorpresa a letto con un mio amico, la solita storia, ha fatto finta di andare da sua madre per alcuni giorni, e invece, mi ha controllato, e ha visto che la sera stessa un uomo entrava in casa nostra, eravamo intenti a scopare, io ero ben posizionata a pecora, indossavo reggicalze calze tacchi, e lui mi stava penetrando, col suo cazzone di trenta centimetri, ansimavo e godevo, lo pregavo di sfondarmi, di farmi urlare dal piacere, quando ho intravisto mia moglie sulla sogli della nostra camera, intenta a gustarsi la mia inculata, ho fatto finta di nulla, lui stava venendo e io lo seguivo a ruota, e così, dopo esser stata riempita di sperma, lui si è accorto della sua presenza.
Nulla di chè, era un amico di famiglia, molto imbarazzo da parte sua, e una liberazione per mè, dopo che lui se n'è andato, ci siamo chiarite.
Rimasi come ero, mi misi solo una vestaglietta di pizzo, e nel letto chiacchierammo per tutta la sera, scopammo persino, e fù bello, ma breve come sempre.
Poi decidemmo che era giusto che ognuna di noi coltivasse le sue passioni sessuali pur rimanendo sposate, così, iniziò per mè, un periodo pazzesco, molte sere andavo a cercarmi i maschi alla stazione, a Milano, mi portavano in quegli alberghetti squallidi, ma stupendi per mè, allora non c'era internet, si adescavano così,o a volte mi scopavano sul sedile posteriore della loro auto, appartati, e così successe che mi notò Antonio.
Antonio era un uomo sulla cinquantina, io allora ne avevo venticinque, era un protettore, aveva alcune donne che battevano in zona stazione o monumentale, allora le prostitute erano o meridionali, o lombarde, e notò il mio andirivieni, e anche se non disturbavo la sua piazza, la cosa non li piaceva.
Una sera uscita dal solito alberghetto, dopo aver scopato con uno sconosciuto, mi avvicinarono due uomini, e mi proposero di farlo in trè, accettai, non era la prima volta, e andammo a casa di uno dei due, quella ser indossavo reggicalze calze slip e reggiseno, sopra un cappottino corto, e tachi da dieci, parucca e trucco pesante, si vedevano bene le calze allacciate al reggicalze, era molto sexi.
Una volta a casa mi tolsi il cappottino, e mi misi a bordo letto, e una volta nudi, mi si avvicinarono, e iniziai a segarli e a spompinarli, poi mi sedetti sul cazzo del ragazzo più giovane, e iniziai a cavalcarlo, mentre spompinavo l'altro, godevo e molto, poi lui si stese e io continuai a cavalcarlo, mentre il secondo si accomodava dietro, e iniziò a penetrarmi, non avevo mai provato la doppia penetrazione, ma ne avevo voglia, strinsi i denti, lo sentii scivolare dentro, mi montarono e mi vennero dentro, ero esausta ma felice, si sflilarono e rimasi col cazzo duro, li guardai e vidi una terza persona, mi spaventai, era Antonio, si avvicinò, e mi diede due potenti schiaffi, iniziai a piangere, non sono mai stata un maschio, intendo vero, anzi sono sempre stata una donniciola, poi mi afferrò il cazzo duro, lo strinse, lo pregai di non farmi male, poi mi prese i testicoli, e strinse, talmente tanto che svenni.
Mi ripresi pochi minuti dopo, Antonio nudo, mi stava scopando, ero a pancia sopra, lo vedevo mentre mi scopava, il dolore era ancora presente, iniziai a piangere, a singhiozzi, mi diede altre due sberle, zitta stronza stai zitta puttana, tu da domani lavori per mè bagascia dun frocio, e mi accorsi che stavano scattando delle foto con una polaroid.
Non capivo, ma mi accorsi che stava succedendo qualcoda di orribile, Antonio, mi sborrò dentro, e poi si alzò, l'altro scattò foto del mio culo pieno di sperma, e mi tolsero laparrucca, così, da mostrarmi da maschio, poi mi denudarono, mi fotografarono mentre succhiavo il cazzo e mentre baciavo i due maschi.
Bene, se non farai quello che ti dico, le foto, andranno ai tuo, caro, e disse il mio nome e cognome, avevano la mia carta di identità.
Li pregai di non rovinarmi, ero assunto in una banca e stavo facendo cariera, e così, Antonio mi avvicinò, e mi disse, tranquilla, evi solo prostituirti per mè, scopavi a gratis prima, brava ora lo fara a pagamento e io soldi li prenderò io, tu i cazzi e io i soldi, non è cambiato nulla vacca.
Così, mi lasciarono andare, mi seguirono fino a casa, e poi se ne andarono, la sera dopo mi presentai al bar indicatomi la sera prima.
Entrai, indossavo una camicetta e una gonna tacchi, e reggicalze, ero ben truccata, Antonio si complimentò per come mi ero messa, e mi accompagnarono al mio posto.
Inutile dire, che feci furore, ero molto carina, giovane, e brava sia a scopare che afare pompini coningoio, e così, in pochi mesi i miei clienti erano parecchi.
Andavo a casa loro, o in albergo, fui invitata afeste con orge, dove Antonio decideva il prezzo, divenni la puttana di punta di Antonio, passavo trè sere a settimana in strada, e mi piaceva, e molto.
Poi, una sera successe l'impensabile, Antonio mi portò ad una festa di pochi invitati, dove il dolce ero o, entrai, ero stupenda, sotto il cappotto solo reggicalze calze e tacchi, e le mie tettine in vista, ma una volta nell'appartamento, rimasi di gelo.
Antonio prese dei soldi e tanti dalle mani del mio direttore di filiale, un pezzo da novanta, con lui la moglie, nuda con allacciato alla vita un cazzo notevole, lui in reggicalze e truccato, e due loro amici gay.
Una volta soli, mi chiesero se volevo bere, io feci cenno di nò, la mia vove è troppo riconoscibile, e così fui costretta a parlare, lui mi individuò subito, ma tù sei Paolo, si avvicinò, si mi disse sei il mio collaboratore, ma dai bancario di giorno puttana di notte, iniziò a toccarmi e a farmi i complimenti, poi mi baciò, ci stendemmo sul divano, e iniziò a farmi un pompino, mentre la moglie lo inculava, gli venni in bocca, ci baciammo, e bevvi io mio sperma, poi toccò a mè prendere il cazzo della moglie, e poi mi scopai i due gay, e alla fine, il mio direttore mi inculò.
Passai una serata pazzesca, e poi Antonio mi venne a prendere, il giorno dopo, in ufficio, il direttore mi disse, che avrebbe fatto in modo, di farmi riassumere, o meglio presentarmi come la sua nuova segretaria, e dalla settimana dopo Paolo fù trasferito, e al suo posto arrivò Paola.
Fui il suo giocattolo erotico per anni, e di sera andavo trè volte settimana a battere, era stupendo, poi fui arrestata per prostituzione, e lì scoppiò il casino, fui allontanata dalla sede, mi pagarono per licenziarmi, e tutti i vicini e parenti scoprirono la mia vera natura, ma non mi arresi, affittai un appartamento e inizia a prostituirmi da sola senza pappa, e lasciai mia moglie, ora, sono una vecchia troia a riposo, che ogni tanto soddisfa vecchi clienti, non ho più erezioni da alcuni anni, troppo cazzo dice la dottoressa, e un buco largo, ma brava aNCORA DI BOCCA
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