Quell'unica volta con mia cugina

di
genere
incesti

Tutto è iniziato nel periodo della scoperta del proprio corpo, quando da ragazzini si giocava tra cugini in modo del tutto naturale. Io e mia cugina, di poco più grande, avevamo preso l'abitudine di rintanarci in camera sua e parlare del più e del meno, tanto che era diventata come una sorella per me.

Parlavamo davvero di tutto, dei nostri sogni, degli amori infranti, dei desideri e delle curiosità che avevamo, anche sulla sfera sessuale. Fu in uno di questi momenti che decidemmo di nasconderci sotto il letto per scoprire l'uno il corpo dell'altra.

Rintanati lì sotto, consapevoli che quello che stavamo facendo fosse una cosa "proibita", iniziammo ad accarezzarci. Sentivamo il corpo dell'altra persona attraverso i vestiti mentre il desiderio aumentava sempre di più. La cosa andò avanti così per qualche tempo, nascosti sotto il letto, vestiti ad accarezzarci e a toccarci, fino a quando decidemmo di fare il passo successivo: spogliarci.

Sdraiati in quell'angolo della sua camera le mie mani correvano sul suo corpo, sulla sua pelle liscia e le sue facevano altrettanto, partendo dalle spalle, scendendo sul petto per poi raggiungere il mio cazzo duro. La sua mano lo circondò e mentre io mi offrivo tutto al suo movimento cercavo di trattenere i gemiti, mentre le mie mani passavano sul suo seno dolce e lentamente scendevano sul ventre, fino ad arrivare tra le sue gambe.

Eravamo entrambi eccitati ed allo stesso tempo intimoriti per paura che qualcuno entrasse nella stanza e si chiedesse cosa stessimo facendo sotto il letto, ma questo non ci impedì di continuare a toccarci e accarezzarci. Anche lei cercava di trattenere i gemiti di piacere e quando mi voltavo a guardarla la sua espressione era paradisiaca: occhi semichiusi, bocca leggermente aperta e respiro veloce.

Vedere mia cugina in quello stato mi faceva eccitare ancora di più, e muovevo la mia mano su di lei con crescente desiderio. Lei, per tutta risposta, mi stringeva più forte e la sua mano si muoveva su e giù sempre più veloce, fino a portarmi quasi a venire. Allora la fermavo perché volevo che quel momento durasse il più possibile, e mentre io continuavo a toccarla tra le gambe con una mano e il seno con l'altra la ascoltavo gemere. La sua mano non mi lasciava andare nemmeno quando la portai all'orgasmo, e la vidi spalancare la bocca in un gemito muto mentre il corpo si inarcava.

Non potei più controllare la sua mano che riprese a muoversi veloce e decisa intorno al mio cazzo duro come il ferro fino a che anche io, travolto da un fremito incontrollabile, venni cercando di soffocare i gemiti di piacere che volevano uscire forti dalla mia bocca.

Restammo così per un po', mentre i nostri corpi cercavano di calmarsi e in quel momento di estremo piacere decidemmo che avremmo continuato a farlo.
scritto il
2022-11-07
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