La ragazza con la pelle di seta e gli occhi roventi –IX parte

di
genere
etero

La sua mano si muoveva lungo la mia erezione mentre i suoi occhi erano fissi nei miei. La guardavo con lo sguardo velato dal piacere, dall'eccitazione portata al massimo da tutta quella situazione. I suoi occhi si spostavano dai miei alla sua mano che si muoveva lenta, per poi tornare sui miei. Io la guardavo con la bocca aperta, in un gemito muto ed il respiro spezzato, veloce.

Vedevo la sua mano, che mi teneva, avvolgendomi, percorrendo tutta la mia erezione, sentivo il suo respiro vicino a me mentre il mio cuore batteva all'impazzata. Poi, mi guardò, fermando la mano e fece un leggero sorriso. Il tempo sembrò fermarsi. Lei socchiuse la bocca e in un attimo che sembrò eterno la avvicinò alla mia punta. Sentivo distintamente il calore delle sue labbra nonostante non mi stessero toccando.

Poi lentamente la sua bocca avvolse la punta della mia erezione. La sensazione fu incredibile: la guardavo scendere lungo l'asta, mi vedevo sparire tra le sue labbra in un movimento dolce e lento, mentre io venivo avvolto dal suo calore e mi sembrava di divampare in un incendio, con il respiro bloccato. Dovetti appoggiarmi a lei, alle sue spalle per sorreggermi, mentre il mio corpo iniziava a tremare e lei iniziava a muoversi un po' più velocemente, avanti e indietro. Dentro e fuori dalla sua bocca.

Era tutto così intenso, così forte. Sentivo distintamente le sue labbra che avvolgevano la mia erezione, la sua lingua che mi sfiorava, mi toccava, mi leccava.. la sua mano che mi teneva mentre lei mi faceva perdere nel mare del piacere ed io che tentavo di sorreggermi, che accarezzavo i suoi capelli, che vi affondavo le mani seguendo il ritmo della sua testa che andava avanti e indietro, per prendermi tutto, fino in fondo. Riuscivo a guardarla e la vedevo mentre aveva gli occhi chiusi, dedita a quello che stava facendo divinamente. Mi faceva godere immensamente e i gemiti uscivano dalla mia bocca senza più un freno.

Poi lo tirò fuori dalla bocca e continuando con la mano si spostò sotto, sulle palle. La guardavo e lei mi guardava mentre le accarezzava con la punta della lingua per poi prenderle in bocca una alla volta. La sua mano non accennava a fermarsi ed io dovevo fare appello a tutta la mia forza di volontà per prolungare quel momento, per non venire, perché volevo che durasse il più possibile. Ma la sua bocca non mi lasciava scampo e dopo un attimo la mia erezione fu di nuovo circondata dalla sua bocca.

Capii che voleva arrivare fino in fondo. Il suo movimento era veloce, voglioso. Gemeva mentre si muoveva e la sua bocca non lasciava mai completamente il mio cazzo, lo succhiava, lo faceva suo, cercando di arrivare fino alla base, mentre spingeva le mie mani sulla sua testa, voleva che le dessi il ritmo mentre lei mi avvolgeva completamente, con le mani e con la bocca.

I miei gemiti erano ormai incontrollati, ed aumentarono ancor di più quando sentii che stavo per venire e lei, sentendoli, mise le mani sui miei glutei e mi spinse con prepotenza verso la sua bocca.

Venni, tanto. Urlai di piacere mentre la sua bocca non mi lasciava, mentre continuava a volere di più, sempre di più. Il mio corpo fremette e restai senza forze quando lei mi guardò negli occhi e mi disse che ne voleva ancora.
scritto il
2023-01-25
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