Servizio militare. 3
di
Gregorio
genere
dominazione
B. fu condotto in un’area privata della Caserma. Prima di farlo accedere nella sua cella, dovette passare da uno stanzino dove ritrovò il medico della visita preliminare.
Adesso ti devo infilare nel retto un dispositivo che resterà attaccato alla tua prostata con una speciale ventosa. E’ un micro-stimolatore, che a intervalli regolari (che possono essere variati dal Comandante a suo piacimento) vibrerà stimolandoti la prostata. Lo scopo è mantenerti in uno stato di eccitazione più o meno continua, quindi attenzione, dovrai nutrire e idratare la pelle del tu membro, perché si troverà ad essere quasi sempre in erezione e potrebbero prodursi, se non ti idrati tutti i giorni, delle microlacerazioni.
Ma mi posso almeno masturbare?
No, infatti ti devo anche mettere questi braccialetti che registrano ogni movimento sia delle braccia, sia delle mani, sia delle dita; se rilevavo un movimento ripetuto, a intervalli anche molto lenti, rilasciano una scossa elettrica piuttosto dolorosa, che non ti consiglio di provare. L’unica cosa che puoi fare è raccogliere in una ciotola il tuo liquido pre-spermatico e lo sperma che dovessi perdere per via delle polluzioni spontanee e berlo. Le polluzioni avverranno, probabilmente, sia di notte che di giorno. Quelle notturne andranno perdute, ma dovrai al mattino ripulire con la lingua, quelle diurne le raccoglierai e le ingoierai: te lo consiglio, danno molto conforto.
B. apprese, nel tempo, che il “corpo scelto” del Comandante era un gruppo di militari, selezionati in base alla loro sensibilità anale, che avevano come compito quello di soddisfare ogni suo capriccio di tipo sessuale, ma anche di servirlo in ogni modo, e scoprì presto che questi “servizi” potevano essere anche piuttosto faticosi e dolorosi. Il gruppo veniva “allenato” da un team composto dal medico, da un sessuologo e da un laureato in scienze motorie. Gli allenamenti avvenivano in gruppo, così ebbe modo di conoscere anche gli altri componenti del “corpo scelto”. Una parte dell’allenamento consisteva nel raggiungere e mantenere una forma fisica perfetta, e B. dovette lavorare parecchio per irrobustire i pettorali, gli addominali, i bicipiti e i glutei. Un’altra parte consisteva nelle “tecniche di soddisfazione sessuale”: come succhiare il cazzo mandandolo fino in fondo alla gola senza soffocare né avere conati di vomito, come stringere e rilassare il retto durante la penetrazione, in modo da dare più piacere al Comandante, come stimolare i capezzoli nel modo più efficace e così via. Un’ultima parte consisteva nelle tecniche di resistenza psicologica alle vessazioni che, spesso, il Comandante praticava.
(per commenti: gregorio19642022@libero.it)
Adesso ti devo infilare nel retto un dispositivo che resterà attaccato alla tua prostata con una speciale ventosa. E’ un micro-stimolatore, che a intervalli regolari (che possono essere variati dal Comandante a suo piacimento) vibrerà stimolandoti la prostata. Lo scopo è mantenerti in uno stato di eccitazione più o meno continua, quindi attenzione, dovrai nutrire e idratare la pelle del tu membro, perché si troverà ad essere quasi sempre in erezione e potrebbero prodursi, se non ti idrati tutti i giorni, delle microlacerazioni.
Ma mi posso almeno masturbare?
No, infatti ti devo anche mettere questi braccialetti che registrano ogni movimento sia delle braccia, sia delle mani, sia delle dita; se rilevavo un movimento ripetuto, a intervalli anche molto lenti, rilasciano una scossa elettrica piuttosto dolorosa, che non ti consiglio di provare. L’unica cosa che puoi fare è raccogliere in una ciotola il tuo liquido pre-spermatico e lo sperma che dovessi perdere per via delle polluzioni spontanee e berlo. Le polluzioni avverranno, probabilmente, sia di notte che di giorno. Quelle notturne andranno perdute, ma dovrai al mattino ripulire con la lingua, quelle diurne le raccoglierai e le ingoierai: te lo consiglio, danno molto conforto.
B. apprese, nel tempo, che il “corpo scelto” del Comandante era un gruppo di militari, selezionati in base alla loro sensibilità anale, che avevano come compito quello di soddisfare ogni suo capriccio di tipo sessuale, ma anche di servirlo in ogni modo, e scoprì presto che questi “servizi” potevano essere anche piuttosto faticosi e dolorosi. Il gruppo veniva “allenato” da un team composto dal medico, da un sessuologo e da un laureato in scienze motorie. Gli allenamenti avvenivano in gruppo, così ebbe modo di conoscere anche gli altri componenti del “corpo scelto”. Una parte dell’allenamento consisteva nel raggiungere e mantenere una forma fisica perfetta, e B. dovette lavorare parecchio per irrobustire i pettorali, gli addominali, i bicipiti e i glutei. Un’altra parte consisteva nelle “tecniche di soddisfazione sessuale”: come succhiare il cazzo mandandolo fino in fondo alla gola senza soffocare né avere conati di vomito, come stringere e rilassare il retto durante la penetrazione, in modo da dare più piacere al Comandante, come stimolare i capezzoli nel modo più efficace e così via. Un’ultima parte consisteva nelle tecniche di resistenza psicologica alle vessazioni che, spesso, il Comandante praticava.
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