Frammenti di una donna: il seno di Flying Kitty
di
Yuko
genere
saffico
Il pennello di un abile pittore profila i contorni tondi e pieni del seno di una donna.
Seno generoso, abbondante, ma non eccessivo.
Curve sospese in assenza di gravità, convessità appagante, ma sollevata e nettamente distinta dal contorno, piano, del torace.
Dal profilo incerto di costole emergenti sotto la pelle di un petto magro, si stacca, brusca, l'elevazione del seno mentre la mia carezza percorre il profilo, dal ventre al collo, di una Venere ispanica ben conformata.
La mano da vuota si fa piena. Il palmo leggero si inarca ad accogliere il peso, la consistenza soda e la resistenza alla progressione della carezza.
Il movimento si arresta sulla luna piena e la mano si nutre e si inebria della massa che calca e pesa, tonda e liscia, morbida e flessuosa.
Il seno sporge, fiero e colmo. Svetta audace e provocante. Impossibile ignorarlo e passar via: rapisce e costringe prima lo sguardo e poi la mano, preludio per baci e soffici tenerezze di lingua.
Pelle liscia e ben tesa, gonfia nella perfezione sferica.
Profilo ineguagliabile nei contorni resi vaporosi del flusso della doccia.
Promessa di edulcorante appagamento, esplicitata sotto gli indumenti sollevati, si rivela superiore alle attese nell'anelito di perfezione magnificamente realizzato alla vista e al tatto delle curve nude e senza veli.
La pelle vellutata, la pelle calda e invitante.
Oasi di piacere, gorghi di luce rosea, le areole ampie e tonde si delineano come occhietti maliziosi all'apice delle rotondità.
Scure galassie si affacciano sfidando l'assorbanza del tessuto e mostrandosi già da sotto la canotta semitrasparente.
Invito imperdibile a un duello d'amore, un duetto per flauti e strumenti ad ancia doppia.
I capezzoli coronano l'apice delle montuose superfici, vette ineguagliabili, fonte di piacere ottenebrante. Vigili antenne di organi di senso raffinato, micce pronte ad esplodere su detonatori di sesso quando innescate dalla fiamma irresistibile delle mie carezze di lingua.
Occhi vivaci sui seni in placida attesa delle mie tenerezze, saettano seguendo i miei movimenti, mi richiamano e mi rispondono e a ogni bacio restituiscono sussulti e vibrazioni.
Movimento elastico e aggraziato, i tuoi seni danzano mentre muovi i tuoi fianchi sul mio pube. Ondeggiano come pigre dorsali di cetacei in nuoto indolente nella vastità oceanica del tuo corpo liscio.
Seno di donna, simbolo di sesso e di fertilità, pienezza di perfezione. Soffici cuscini per il mio capo, ricettacoli di baci, tonde antenne paraboliche a caccia di stimoli tattili e umidi approcci.
Prendo il tuo seno nella mano, lo accarezzo e me lo lascio scivolare dalle dita. Con vibrazione elastica la mela riprende la sua forma in attesa di un nuovo stimolo. Il tuo volto rilascia un gemito e un sussurro di piacere a ogni mio contatto.
Con le labbra scolpisco il tuo profilo, aggiro il capezzolo per ritornarci quando tu più non l'aspetti.
La mia bocca imprigiona i tuoi capezzoli, li tiro e li libero per aggredirli nuovamente.
Umide perversioni lambiscono i tuoi contorni, piccoli morsi nel tessuto adiposo e ghiandolare ti strappano manifestazioni di piacere e apprezzamento. Con una tetta in una mano, le mie dita scivolano sul tessuto uniforme, l'altra tetta subisce le sevizie delle mie labbra, della mia lingua e dei miei denti che ti stuzzicano e ti tormentano.
Poi mi abbandono a turpi voglie e affondo entrambe le mani sui tuoi seni, le dita spariscono e riappaiono quando emergono dal tuo cuscino come delfini festosi che guizzano tra le onde oceaniche.
Scivolo con il mio pube sopra il tuo mentre, nude, una sull'altra, ci doniamo piacere reciproco, ma le mani stanno insediate sul tuo petto, le dita indagano, implorano, palpeggiano e si appagano di vellutate e ambiziose destrezze.
Carezze pietose in lenta circumnavigazione, la consistenza porosa della tua pelle sotto ai miei polpastrelli insaziabili.
Appoggio ancora il capo sul tuo seno e ci affondo, sostenuta e avvolta dalla tua morbidezza.
E dopo la festa, la battaglia, la lotta e la minuziosa ispezione, mi abbandono alle lusinghe ebbre di profumo dei tuoi seni, ci scivolo in mezzo, ci strofino le labbra e le gote per addormentarmi in questa calda e avvolgente, soffice carezza.
Seno generoso, abbondante, ma non eccessivo.
Curve sospese in assenza di gravità, convessità appagante, ma sollevata e nettamente distinta dal contorno, piano, del torace.
Dal profilo incerto di costole emergenti sotto la pelle di un petto magro, si stacca, brusca, l'elevazione del seno mentre la mia carezza percorre il profilo, dal ventre al collo, di una Venere ispanica ben conformata.
La mano da vuota si fa piena. Il palmo leggero si inarca ad accogliere il peso, la consistenza soda e la resistenza alla progressione della carezza.
Il movimento si arresta sulla luna piena e la mano si nutre e si inebria della massa che calca e pesa, tonda e liscia, morbida e flessuosa.
Il seno sporge, fiero e colmo. Svetta audace e provocante. Impossibile ignorarlo e passar via: rapisce e costringe prima lo sguardo e poi la mano, preludio per baci e soffici tenerezze di lingua.
Pelle liscia e ben tesa, gonfia nella perfezione sferica.
Profilo ineguagliabile nei contorni resi vaporosi del flusso della doccia.
Promessa di edulcorante appagamento, esplicitata sotto gli indumenti sollevati, si rivela superiore alle attese nell'anelito di perfezione magnificamente realizzato alla vista e al tatto delle curve nude e senza veli.
La pelle vellutata, la pelle calda e invitante.
Oasi di piacere, gorghi di luce rosea, le areole ampie e tonde si delineano come occhietti maliziosi all'apice delle rotondità.
Scure galassie si affacciano sfidando l'assorbanza del tessuto e mostrandosi già da sotto la canotta semitrasparente.
Invito imperdibile a un duello d'amore, un duetto per flauti e strumenti ad ancia doppia.
I capezzoli coronano l'apice delle montuose superfici, vette ineguagliabili, fonte di piacere ottenebrante. Vigili antenne di organi di senso raffinato, micce pronte ad esplodere su detonatori di sesso quando innescate dalla fiamma irresistibile delle mie carezze di lingua.
Occhi vivaci sui seni in placida attesa delle mie tenerezze, saettano seguendo i miei movimenti, mi richiamano e mi rispondono e a ogni bacio restituiscono sussulti e vibrazioni.
Movimento elastico e aggraziato, i tuoi seni danzano mentre muovi i tuoi fianchi sul mio pube. Ondeggiano come pigre dorsali di cetacei in nuoto indolente nella vastità oceanica del tuo corpo liscio.
Seno di donna, simbolo di sesso e di fertilità, pienezza di perfezione. Soffici cuscini per il mio capo, ricettacoli di baci, tonde antenne paraboliche a caccia di stimoli tattili e umidi approcci.
Prendo il tuo seno nella mano, lo accarezzo e me lo lascio scivolare dalle dita. Con vibrazione elastica la mela riprende la sua forma in attesa di un nuovo stimolo. Il tuo volto rilascia un gemito e un sussurro di piacere a ogni mio contatto.
Con le labbra scolpisco il tuo profilo, aggiro il capezzolo per ritornarci quando tu più non l'aspetti.
La mia bocca imprigiona i tuoi capezzoli, li tiro e li libero per aggredirli nuovamente.
Umide perversioni lambiscono i tuoi contorni, piccoli morsi nel tessuto adiposo e ghiandolare ti strappano manifestazioni di piacere e apprezzamento. Con una tetta in una mano, le mie dita scivolano sul tessuto uniforme, l'altra tetta subisce le sevizie delle mie labbra, della mia lingua e dei miei denti che ti stuzzicano e ti tormentano.
Poi mi abbandono a turpi voglie e affondo entrambe le mani sui tuoi seni, le dita spariscono e riappaiono quando emergono dal tuo cuscino come delfini festosi che guizzano tra le onde oceaniche.
Scivolo con il mio pube sopra il tuo mentre, nude, una sull'altra, ci doniamo piacere reciproco, ma le mani stanno insediate sul tuo petto, le dita indagano, implorano, palpeggiano e si appagano di vellutate e ambiziose destrezze.
Carezze pietose in lenta circumnavigazione, la consistenza porosa della tua pelle sotto ai miei polpastrelli insaziabili.
Appoggio ancora il capo sul tuo seno e ci affondo, sostenuta e avvolta dalla tua morbidezza.
E dopo la festa, la battaglia, la lotta e la minuziosa ispezione, mi abbandono alle lusinghe ebbre di profumo dei tuoi seni, ci scivolo in mezzo, ci strofino le labbra e le gote per addormentarmi in questa calda e avvolgente, soffice carezza.
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