Vicino con sorpresa
di
LILLO
genere
trans
Questo racconto, è per mè, importante, è l'inizio della mia nuova vita sessuale, tutto inizia una trentina di anni fà, di anni fà.
Era da poco venuta ad abitare nell'appartamento attiguo al nostro, una nuova inquilina, una bella donna, sulla trentina, molto appariscente, seno pronunciato, un culo da urlo, ben piazzata, non certo mia moglie, capelli lunghi nero corvino, solo la voce era un poco rauca, ma nulla di strano.
Lavorava in una piccola emittende dell'interland Milanese, era una cartomante, o almeno così diceva, e spesso rientrava molto tardi la sera.
Ci eravamo conosciuti, come succede con tutti i vicini, mia moglie si era intrattenuta più volte a chiacchierare, e mi raccontava, un pò di Claudia, la nostra vicina.
Poi col passare dei mesi, mi capitò di incontrarla in cantina o nei garage, e di scambiarci quattro chiacchiere, e devo dire che ne ero attratto, aveva un fascino particolare, e sembrava che le interessassi anche io.
Poi un pomeriggio, che ero colo, sento il campanello, era Claudia, che mi chiedeva se gentilmente potevo dare un'occhuata alla lavatrice, poichè si era guastata e al suo interno c'era della biancheria.
Andammo nel suo bagno, dove potei vedere appese una serie di calze di nailon, da reggicalze, molto fini, di vari colori, un paio di slip e un reggiseno, che mi diede l'esatta misura del suo meraviglioso seno.
Non rimase imbarazzata anzi, mi disse che erano molto più comodi dei collant, e mi strizzò l'occhio, io mi eccitai immediatamente, ma mi dedicai alla lavatrice.
Riuscii a sistemare il guaste, cosa semplice per mia fortuna, e una volta aperto l'oblò, le passai il contenuto, e rimasi colpito, era tutta biancheria intima, di pregio, dal reggicalze allo slip, e mi complimentai con lei, per il gusto nel scegliere la sua biancheria, lei mi disse che visto il suo lavoro, doveva sempre essere ben vestita, e mi sorrise.
Poi andammo in sala, e mi chiese se poteva offrirmi qualcosa da bere, declinai gentilmente, cercò di mettermi a mio agio, e poi, mi disse, aspetta un attimo, vediamo se posso sdebitarmi, e sparì dall'altra parte dell'appartamento.
Ritornò, dopo una decina di minuti, indossava una vestaglia lunga di pizzo rossa, trasparente, e sotto, indossava reggicalze calze slip molto alti, e reggiseno neri.
Deglutii a fatica, era stupenda, una donna così, non è facile trovarla, in intimo poi, figurarsi, si avvicnò, mi accarezzò la testa, e mi ritrovai all'altezza del suo ventre, vuoi vedere una sorpresa Paolo?, io annuii, chiudi gli occhi allora, e io li chiusi, e quando me li fece riaprire, mi ritrovai davanti al viso, un cazzo enorme, scappellato, lucido, dritti come un fuso, rimasi basito.
Mi alzai, e lei rise, spaventato mi disse?, feci cenno di nò, era stupenda, con qul coso in più, era ancora più bella, poi aprì la vestaglia, e fece uscire il suo stupendo seno, e potei vedere le sue aureole ben definite e grandi, e il capezzolo duro e pronunciato, non resistetti, li succhiai.
Posso solo dire, che passammo nella sua camera, dove potei vedere e capire molto di Claudia, era una mistress, di secondo lavoro, o di primo non si capiva, per denaro, intratteneva schiavi, e li sottometteva ai suoi voleri, mi racconterà poi che anche molte donne riccorrevano ai suoi servizi.
Mi spogliai, e una volta nudo, mi fece indossare intimo e reggicalze, per poi truccarmi in maniera pesante, e una volta soddisfatta, mi mise un paio di manette.
Iniziò con il farmi leccare e succhiare il suo enorme cazzo, cosa che feci con dovizia, e ad ogni errore, una sculacciata con il suo frustino, e devo dire che sbagliavo appositamente, per sentire quel leggero bruciore, e lo schiocco sulla mia pella, poi decise di venirmi im bocca, e mi fece bere tutto il suo caldo seme, senza perderne una goccia.
Nel frattemo, mi stava filmando, e mi scattò alcune foto, poi, mi stese sul letto, e iniziò a masturbarmi, lentamente portandomi, in paradiso, e poco prima di venire, mi infilò due dita nel culo, inarcai la schiena, sentii un bruciore e venni, lanciando il mio sperma per la camera, non avevo mai goduto così in vita mia.
Poi mi tolse le manette, e guardandomi negli occhi mi disse, se ti è piaciuto, potremmo ripetere la cosa, ma sappi, che se accetterai, dovrai prenderti questo, e accennò al sua cazzo, diventerai il mio schiavo, e firmerai un documento dove dichiari di perdere ogni diritto su di tè, e dovrà controfirmarlo tua moglie, non voglio segreti in famiglia, accettai.
La sera stessa mentre scopavo con mia moglie, gli raccontai tutto l'accaduto, Gabriella venne urlaando siii frocio e schiavo, le venni in figa, come non mai, poi mi costrinse a leccarle la figa e bere il mio stesso seme da lei.
Due giorni dopo, era sera, andammo da Claudia, che appena ci vide, capì tutto, ci fece accomodare, e poi iniziò, dovete capire bene cosa accadrà se accettate le mie condizioni, annuimmo, tutti e due, bene, allora spogliatevi nudi tutti e due, in un attimo rimanemmo senza nulla, Claudia si complimentò con Gabriella, mia moglie era veramente bella, molto in linea, ben fatta, le toccò le tettine e rise.
Bene iniziò, firmerete un documento, che mi darà totale proprietà di tuo marito, e col tempo lo trasformeròin una donna a tutti gli effetti, poi aprì la gonna, che indossava e mostrò il suo cazzo duro, Gabriella si stupì, vedi tesoro, lo sverginerò con questo, lo sfonderò per bene, e credimi, sarà difficile poi che ti scopi più, Gabriella annuì, poi lo farò andare con altri uomini, e come schiavo dovrà fare tutto quello che vorranno, anche cose disdicevoli, dai pompini, ad andare con animali se richiesto, col tempo dovrà trovarsi un'occupazione dove potrà rimanere vestita da donna, e da domani in casa sarà sempre al femminile, anche se invitate amici o parenti, vedete poi voi, tutto il danaro che quadagnerà sarà mio, una piccola parte servirà per vestirlo e tutto il necessario che servirà, sarà fotograFATO E FILMATO, IL CLIENTE DISPORRà A SUO PIACIMENTODEL MATERIALE.
Tu controfirmerai il contratto e sarai così responsabile per quanto succederà a lui e al vostro matrimonio, e non potrai mai avere figli da lui, è importante, niente distrazioni.
Gabriella annuì col capo, e così firmammo il contratto, e poi con voce flebile, chiese, se poteva, a sua volta firmare un contratto, con qui cedeva tutta se stessa a Claudia, che rimase sorpresa.
Dunque tu voresti diventare mia schiava?, quarda che per una donna non è facile, ti manderei con chiunque, ti farei battere diventare una prostituta, andresti con più uomini, Arabi, uomini di colore, ti farebbero di tutto, dovresti dire addio alla tua fighettina, che vedo molto bella e stretta, e al tuo culo, intanto Claudia si stava segando lentamente, Gabriella, si inginocchiò, e prese in bocca il cazzone di Claudia e iniziò a pomparlo, e pochi minuti dopo, si stese a terra, come una cagna sollevò le gambe e attese il cazzo.
Arrivò quasi subito, le entrò secco di colpo, e anche se bagnatissima, il dolo fù forte, non urlò, ma digrignò i denti, Claudia era dentro Gabriella, e iniziò a pomparla, e pochi minuti dopo, iniziò a godere, le chiese di spigere più forte e più in fondo, di farle male, e male le fece, le slabbrò la figa, un rivolo di sangue scendeva sulle sue cosce, ma il piacere la fece svenire più volte, l'aveva sverginata per la seconda volta.
La pompò per una ventina di minuti, e poi la riempì di sperma, che con dovizia dovetti ripulire prima dal cazzo di Claudia, e poi dalla figa di Gabriella, era un misto di sangue e sperma, molto gustoso.
Una volta ripresa, Claudia le sottopose il contratto, ma con una clausa modificata, Gabriella, su esplicita richiesta di Claudia, sarebbe potuta rimanere gravida, da chi lei decidesse, quante volte avesse deciso.
Prima di firmare pensaci tesoro,potrei farti ingravidare da un uomo di colore, o da mè, e sorrise, o da tuo padre o tuo suocero, Gabriella firmo immeditamente e io controfirmai.
Bene schiavi, ora potete andare, nudi, non indosserai nulla tù Gabriella durante il periodo che rimarrai in casa, solo lui indosserà intimo e capi da donna, poi rise, vediamo come farete ad invitare i vostri genitori e amici, Gabriella prese il telefono, davanti a Claudia, e chiamò suo padre, pai disse, sabato prossimo tu e mamma venite a cena da noi?, ci sarà anche la nostra vicina come ospite, ok allo sabato prossimo, e riattaccò.
Ottimo disse Claudia, brava, così mi piace, ora andate, e tornate domani sera, preparalo per bene, domani uscite ad acquistare quello che serve per lui, compra cose da puttana, e truccalo pesantemente, domani gli sfonderò il culo poi tocca a tè troia, Gabriella sorrise, e ci recammo a casa nostra.
Una volta in casa, le ciesi come avremmo potuto fare, tranquillo, si adatteranno,, poi si mise a pecora, appogiata al tavolo della sala, inculami, visto che saranno le ultime volte che lo potrai fare, ok ma a condizione che prima ti fai un clisterino, voglio scoparti sporca e lei corse in bagno e dopo dieci minuti la raggiunsi in vasca, infilai il mio cazzo, e sentii la sua merda calda, e più la pompavo più ne perdeva sporcando le nostre gambe, le venni con un flotto di sborra che si mescolò al resto e una volta estratto il cazzo, fui investito da un getto di merda licquida, mi stesi nella vasca, e mi feci ricoprire tutto da lei, poi mi ci rotolai, e Gabriella prese la macchina fotografica e mi immortalò, il giorno dopo portò a sviluppare il rullino, da quel giorno, il fotografo divenne nostro amico.
Era da poco venuta ad abitare nell'appartamento attiguo al nostro, una nuova inquilina, una bella donna, sulla trentina, molto appariscente, seno pronunciato, un culo da urlo, ben piazzata, non certo mia moglie, capelli lunghi nero corvino, solo la voce era un poco rauca, ma nulla di strano.
Lavorava in una piccola emittende dell'interland Milanese, era una cartomante, o almeno così diceva, e spesso rientrava molto tardi la sera.
Ci eravamo conosciuti, come succede con tutti i vicini, mia moglie si era intrattenuta più volte a chiacchierare, e mi raccontava, un pò di Claudia, la nostra vicina.
Poi col passare dei mesi, mi capitò di incontrarla in cantina o nei garage, e di scambiarci quattro chiacchiere, e devo dire che ne ero attratto, aveva un fascino particolare, e sembrava che le interessassi anche io.
Poi un pomeriggio, che ero colo, sento il campanello, era Claudia, che mi chiedeva se gentilmente potevo dare un'occhuata alla lavatrice, poichè si era guastata e al suo interno c'era della biancheria.
Andammo nel suo bagno, dove potei vedere appese una serie di calze di nailon, da reggicalze, molto fini, di vari colori, un paio di slip e un reggiseno, che mi diede l'esatta misura del suo meraviglioso seno.
Non rimase imbarazzata anzi, mi disse che erano molto più comodi dei collant, e mi strizzò l'occhio, io mi eccitai immediatamente, ma mi dedicai alla lavatrice.
Riuscii a sistemare il guaste, cosa semplice per mia fortuna, e una volta aperto l'oblò, le passai il contenuto, e rimasi colpito, era tutta biancheria intima, di pregio, dal reggicalze allo slip, e mi complimentai con lei, per il gusto nel scegliere la sua biancheria, lei mi disse che visto il suo lavoro, doveva sempre essere ben vestita, e mi sorrise.
Poi andammo in sala, e mi chiese se poteva offrirmi qualcosa da bere, declinai gentilmente, cercò di mettermi a mio agio, e poi, mi disse, aspetta un attimo, vediamo se posso sdebitarmi, e sparì dall'altra parte dell'appartamento.
Ritornò, dopo una decina di minuti, indossava una vestaglia lunga di pizzo rossa, trasparente, e sotto, indossava reggicalze calze slip molto alti, e reggiseno neri.
Deglutii a fatica, era stupenda, una donna così, non è facile trovarla, in intimo poi, figurarsi, si avvicnò, mi accarezzò la testa, e mi ritrovai all'altezza del suo ventre, vuoi vedere una sorpresa Paolo?, io annuii, chiudi gli occhi allora, e io li chiusi, e quando me li fece riaprire, mi ritrovai davanti al viso, un cazzo enorme, scappellato, lucido, dritti come un fuso, rimasi basito.
Mi alzai, e lei rise, spaventato mi disse?, feci cenno di nò, era stupenda, con qul coso in più, era ancora più bella, poi aprì la vestaglia, e fece uscire il suo stupendo seno, e potei vedere le sue aureole ben definite e grandi, e il capezzolo duro e pronunciato, non resistetti, li succhiai.
Posso solo dire, che passammo nella sua camera, dove potei vedere e capire molto di Claudia, era una mistress, di secondo lavoro, o di primo non si capiva, per denaro, intratteneva schiavi, e li sottometteva ai suoi voleri, mi racconterà poi che anche molte donne riccorrevano ai suoi servizi.
Mi spogliai, e una volta nudo, mi fece indossare intimo e reggicalze, per poi truccarmi in maniera pesante, e una volta soddisfatta, mi mise un paio di manette.
Iniziò con il farmi leccare e succhiare il suo enorme cazzo, cosa che feci con dovizia, e ad ogni errore, una sculacciata con il suo frustino, e devo dire che sbagliavo appositamente, per sentire quel leggero bruciore, e lo schiocco sulla mia pella, poi decise di venirmi im bocca, e mi fece bere tutto il suo caldo seme, senza perderne una goccia.
Nel frattemo, mi stava filmando, e mi scattò alcune foto, poi, mi stese sul letto, e iniziò a masturbarmi, lentamente portandomi, in paradiso, e poco prima di venire, mi infilò due dita nel culo, inarcai la schiena, sentii un bruciore e venni, lanciando il mio sperma per la camera, non avevo mai goduto così in vita mia.
Poi mi tolse le manette, e guardandomi negli occhi mi disse, se ti è piaciuto, potremmo ripetere la cosa, ma sappi, che se accetterai, dovrai prenderti questo, e accennò al sua cazzo, diventerai il mio schiavo, e firmerai un documento dove dichiari di perdere ogni diritto su di tè, e dovrà controfirmarlo tua moglie, non voglio segreti in famiglia, accettai.
La sera stessa mentre scopavo con mia moglie, gli raccontai tutto l'accaduto, Gabriella venne urlaando siii frocio e schiavo, le venni in figa, come non mai, poi mi costrinse a leccarle la figa e bere il mio stesso seme da lei.
Due giorni dopo, era sera, andammo da Claudia, che appena ci vide, capì tutto, ci fece accomodare, e poi iniziò, dovete capire bene cosa accadrà se accettate le mie condizioni, annuimmo, tutti e due, bene, allora spogliatevi nudi tutti e due, in un attimo rimanemmo senza nulla, Claudia si complimentò con Gabriella, mia moglie era veramente bella, molto in linea, ben fatta, le toccò le tettine e rise.
Bene iniziò, firmerete un documento, che mi darà totale proprietà di tuo marito, e col tempo lo trasformeròin una donna a tutti gli effetti, poi aprì la gonna, che indossava e mostrò il suo cazzo duro, Gabriella si stupì, vedi tesoro, lo sverginerò con questo, lo sfonderò per bene, e credimi, sarà difficile poi che ti scopi più, Gabriella annuì, poi lo farò andare con altri uomini, e come schiavo dovrà fare tutto quello che vorranno, anche cose disdicevoli, dai pompini, ad andare con animali se richiesto, col tempo dovrà trovarsi un'occupazione dove potrà rimanere vestita da donna, e da domani in casa sarà sempre al femminile, anche se invitate amici o parenti, vedete poi voi, tutto il danaro che quadagnerà sarà mio, una piccola parte servirà per vestirlo e tutto il necessario che servirà, sarà fotograFATO E FILMATO, IL CLIENTE DISPORRà A SUO PIACIMENTODEL MATERIALE.
Tu controfirmerai il contratto e sarai così responsabile per quanto succederà a lui e al vostro matrimonio, e non potrai mai avere figli da lui, è importante, niente distrazioni.
Gabriella annuì col capo, e così firmammo il contratto, e poi con voce flebile, chiese, se poteva, a sua volta firmare un contratto, con qui cedeva tutta se stessa a Claudia, che rimase sorpresa.
Dunque tu voresti diventare mia schiava?, quarda che per una donna non è facile, ti manderei con chiunque, ti farei battere diventare una prostituta, andresti con più uomini, Arabi, uomini di colore, ti farebbero di tutto, dovresti dire addio alla tua fighettina, che vedo molto bella e stretta, e al tuo culo, intanto Claudia si stava segando lentamente, Gabriella, si inginocchiò, e prese in bocca il cazzone di Claudia e iniziò a pomparlo, e pochi minuti dopo, si stese a terra, come una cagna sollevò le gambe e attese il cazzo.
Arrivò quasi subito, le entrò secco di colpo, e anche se bagnatissima, il dolo fù forte, non urlò, ma digrignò i denti, Claudia era dentro Gabriella, e iniziò a pomparla, e pochi minuti dopo, iniziò a godere, le chiese di spigere più forte e più in fondo, di farle male, e male le fece, le slabbrò la figa, un rivolo di sangue scendeva sulle sue cosce, ma il piacere la fece svenire più volte, l'aveva sverginata per la seconda volta.
La pompò per una ventina di minuti, e poi la riempì di sperma, che con dovizia dovetti ripulire prima dal cazzo di Claudia, e poi dalla figa di Gabriella, era un misto di sangue e sperma, molto gustoso.
Una volta ripresa, Claudia le sottopose il contratto, ma con una clausa modificata, Gabriella, su esplicita richiesta di Claudia, sarebbe potuta rimanere gravida, da chi lei decidesse, quante volte avesse deciso.
Prima di firmare pensaci tesoro,potrei farti ingravidare da un uomo di colore, o da mè, e sorrise, o da tuo padre o tuo suocero, Gabriella firmo immeditamente e io controfirmai.
Bene schiavi, ora potete andare, nudi, non indosserai nulla tù Gabriella durante il periodo che rimarrai in casa, solo lui indosserà intimo e capi da donna, poi rise, vediamo come farete ad invitare i vostri genitori e amici, Gabriella prese il telefono, davanti a Claudia, e chiamò suo padre, pai disse, sabato prossimo tu e mamma venite a cena da noi?, ci sarà anche la nostra vicina come ospite, ok allo sabato prossimo, e riattaccò.
Ottimo disse Claudia, brava, così mi piace, ora andate, e tornate domani sera, preparalo per bene, domani uscite ad acquistare quello che serve per lui, compra cose da puttana, e truccalo pesantemente, domani gli sfonderò il culo poi tocca a tè troia, Gabriella sorrise, e ci recammo a casa nostra.
Una volta in casa, le ciesi come avremmo potuto fare, tranquillo, si adatteranno,, poi si mise a pecora, appogiata al tavolo della sala, inculami, visto che saranno le ultime volte che lo potrai fare, ok ma a condizione che prima ti fai un clisterino, voglio scoparti sporca e lei corse in bagno e dopo dieci minuti la raggiunsi in vasca, infilai il mio cazzo, e sentii la sua merda calda, e più la pompavo più ne perdeva sporcando le nostre gambe, le venni con un flotto di sborra che si mescolò al resto e una volta estratto il cazzo, fui investito da un getto di merda licquida, mi stesi nella vasca, e mi feci ricoprire tutto da lei, poi mi ci rotolai, e Gabriella prese la macchina fotografica e mi immortalò, il giorno dopo portò a sviluppare il rullino, da quel giorno, il fotografo divenne nostro amico.
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