Il circo 1°
di
Andrea2022
genere
incesti
Il circo.
Il circo è una entità metafisica in grado di vivere da solo e realizzare la perfezione in tutti i campi in cui si esprime, esercita o vive le sue realtà artistiche ed umane.
Il circo è come certe enclave inserite in grandi o piccoli gruppi: Città, regioni o stati che siano coi quali convivono senza condividerne niente se non gli interessi economici ed i mezzi di sussistenza.
Piccoli animali con la loro natura, i loro istinti ed i loro bisogni circoscritti tutti all'interno di quella collettività.
Come piccole isole sperse nel mare o piccoli paesi sperduti ed isolati nelle montagne o vaste pianure come quelle americane in cui i villaggi o le fattorie vivono lontane tra loro ore e ore di viaggio.
Naufraghi in un'isola deserta!
All'interno del circo come quelle realtà c'è un capo e vari adepti destinati ognuno al proprio compito con la possibilità talvolta di scambiarsi di ruolo.
Vi sono uomini e donne con le proprie personalità, le proprie storie e le proprie aspirazioni.
Li lega però, un'unica istintiva e irrinunciabile necessità: Il sesso con l'esigenza di godere e prolificare!
Le donne sole o impegnate appartengono comunque alla collettività e non perché così è scritto ma semplicemente perché così vanno le cose.
Come nelle società patriarcali di antica memoria in cui tutti e tutte erano proprietà del capofamiglia o in quelle feudali dove vigeva lo jus primae noctis, anche nelle segreti notti dei circhi, talvolta il capo è proprietario di tutte le donne le quali a loro volta, pur appartenendo formalmente ad un uomo, in realtà vivono la sessualità in modo promiscuo.
Nel circo in questione per esempio (Del quale ometto il nome per una evidente riservatezza), il capo (Domatore di tigri) è regolarmente sposato con una ex trapezista molto bella ed avvenente la quale gli ha dato due figli un maschio ed una femmina.
La ragazza anche lei assai bella, aveva preso il posto della mamma sul trapezio e nel suo letto coniugale nella roulotte del padre.
Avevano cominciato a fare l'amore il giorno stesso del compimento della maggiore età spinta dalla mamma la quale aveva una tresca con l'uomo che accudiva i cavalli che l'aveva conquistata giustappunto il giorno in cui occupandosi di uno stallone, l'aveva fatta eccitare mostrandole l'enorme mazza che gli pendeva sotto la pancia.
Non che lei avesse bisogno di essere stimolata per scopare con qualcuno giacché più di un artista le faceva visita quando il marito si esibiva in mezzo alle belve ma anche in circostanze meno riservate.
(Talvolta potevi vedere una coppia scopare in pieno giorno su una balla di fieno o negli spazi tra una roulotte e l'altra. In un circo dove per forza di cose gli spazi sono limitati, non è possibile garantirsi sempre una propria intimità e dunque "si chiava dove si può e con chi ci sta in quel momento" era la massima corrente.
Il giorno del compleanno della ragazza avevano organizzato una festa alla quale avevano partecipato quasi tutti i componenti della troupe e tutti già sapevano che la ragazza sarebbe stata sverginata quella sera stessa dal padre.
Già dal padre!
Ma chi poteva garantire in quell'ambiente così aperto e promiscuo che il domatore di tigri fosse davvero suo padre?
E chi poteva garantire che quella ragazza così procace e sensuale fosse davvero ancora vergine con tutte le volte che aveva accompagnato la madre a far visita a qualche artista in un'alta roulotte?
Il dubbio era tutt'altro che ingiustificato giacché il capo, un omone tutto muscoli che prima di fare il domatore faceva il sollevatore di pesi, era bisex con una spiccata tendenza ad essere passivo coi maschi che a turno per motivi sessuali o semplicemente per avere un aumento, erano passati nella sua roulotte dove erano stati sapientemente svuotati dalla sborra dei loro coglioni.
Comunque, quella notte, era stata la mamma stessa ad accompagnarla dal padre.
I preliminari erano stati molto gentili e dolci come meritava una giovane figlia al primo rapporto incestuoso col padre.
Poi però, quando la bestia era eccitata e la clava nel pieno del suo turgore, l'atteggiamento carezzevole era cambiato lasciando il campo alla natura selvaggia che albergava nell'uomo.
Prendendola di forza, le aveva allargato le gambe e tirandole sulla sua schiena, l'aveva penetrata con un solo violento affondo che aveva lasciato la ragazza senza fiato dopo il primo lancinante urlo di dolore: "Sei un animale, un porco.. una bestia!"
Gli aveva gridato la moglie che teneva stretta alla sua, la mano della giovinetta.
Bestia! Bestia!
Aveva continuato a gridargli mentre si legava alla vita un enorme cazzo di gomma nero che aveva spalmato di crema e che, senza esitare glielo aveva schiantato in corpo rompendogli il buco del culo.
A quel punto anche lui, che pure era abituato a ricevere grossi calibri nel retto, era esploso in un urlo simile ad un ruggito seguito poi da una terribile bestemmia.
Dopo essersi adattata a quella incredibile intrusione, la ragazza, con un filo di sangue che le colava sulla coscia, gemendo, aveva cominciato a muovere lei stessa il bacino sino a raggiungere un primo orgasmo mentre il padre impalato da quell'enorme cazzo di gomma durissima, incapace di muoversi, continuava ad imprecare e bestemmiare.
La ragazza oramai in preda ad una serie ripetuta di orgasmi ansimava rumorosamente col trucco che sciolto dal sudore, le aveva trasformato il viso in una maschera e proprio mentre tremava in preda all'ennesimo orgasmo, tutto il suo corpo era stato squassato dal violento impatto della cappella sulla bocca dell'utero che le aveva strappato un grido sopraffatto dal grugnito dell'animale che aveva cominciato a spararle in corpo i suoi copiosi e bollenti fiotti di sborra.
Era così che il capo aveva ingravidato diverse femmine del circo.
Con sua figlia comunque, quella eventualità era stata esclusa giacché la mamma le aveva fatto prendere la pillola già la prima volta che l'aveva fatta sverginare dal fratello.
segue
Il circo è una entità metafisica in grado di vivere da solo e realizzare la perfezione in tutti i campi in cui si esprime, esercita o vive le sue realtà artistiche ed umane.
Il circo è come certe enclave inserite in grandi o piccoli gruppi: Città, regioni o stati che siano coi quali convivono senza condividerne niente se non gli interessi economici ed i mezzi di sussistenza.
Piccoli animali con la loro natura, i loro istinti ed i loro bisogni circoscritti tutti all'interno di quella collettività.
Come piccole isole sperse nel mare o piccoli paesi sperduti ed isolati nelle montagne o vaste pianure come quelle americane in cui i villaggi o le fattorie vivono lontane tra loro ore e ore di viaggio.
Naufraghi in un'isola deserta!
All'interno del circo come quelle realtà c'è un capo e vari adepti destinati ognuno al proprio compito con la possibilità talvolta di scambiarsi di ruolo.
Vi sono uomini e donne con le proprie personalità, le proprie storie e le proprie aspirazioni.
Li lega però, un'unica istintiva e irrinunciabile necessità: Il sesso con l'esigenza di godere e prolificare!
Le donne sole o impegnate appartengono comunque alla collettività e non perché così è scritto ma semplicemente perché così vanno le cose.
Come nelle società patriarcali di antica memoria in cui tutti e tutte erano proprietà del capofamiglia o in quelle feudali dove vigeva lo jus primae noctis, anche nelle segreti notti dei circhi, talvolta il capo è proprietario di tutte le donne le quali a loro volta, pur appartenendo formalmente ad un uomo, in realtà vivono la sessualità in modo promiscuo.
Nel circo in questione per esempio (Del quale ometto il nome per una evidente riservatezza), il capo (Domatore di tigri) è regolarmente sposato con una ex trapezista molto bella ed avvenente la quale gli ha dato due figli un maschio ed una femmina.
La ragazza anche lei assai bella, aveva preso il posto della mamma sul trapezio e nel suo letto coniugale nella roulotte del padre.
Avevano cominciato a fare l'amore il giorno stesso del compimento della maggiore età spinta dalla mamma la quale aveva una tresca con l'uomo che accudiva i cavalli che l'aveva conquistata giustappunto il giorno in cui occupandosi di uno stallone, l'aveva fatta eccitare mostrandole l'enorme mazza che gli pendeva sotto la pancia.
Non che lei avesse bisogno di essere stimolata per scopare con qualcuno giacché più di un artista le faceva visita quando il marito si esibiva in mezzo alle belve ma anche in circostanze meno riservate.
(Talvolta potevi vedere una coppia scopare in pieno giorno su una balla di fieno o negli spazi tra una roulotte e l'altra. In un circo dove per forza di cose gli spazi sono limitati, non è possibile garantirsi sempre una propria intimità e dunque "si chiava dove si può e con chi ci sta in quel momento" era la massima corrente.
Il giorno del compleanno della ragazza avevano organizzato una festa alla quale avevano partecipato quasi tutti i componenti della troupe e tutti già sapevano che la ragazza sarebbe stata sverginata quella sera stessa dal padre.
Già dal padre!
Ma chi poteva garantire in quell'ambiente così aperto e promiscuo che il domatore di tigri fosse davvero suo padre?
E chi poteva garantire che quella ragazza così procace e sensuale fosse davvero ancora vergine con tutte le volte che aveva accompagnato la madre a far visita a qualche artista in un'alta roulotte?
Il dubbio era tutt'altro che ingiustificato giacché il capo, un omone tutto muscoli che prima di fare il domatore faceva il sollevatore di pesi, era bisex con una spiccata tendenza ad essere passivo coi maschi che a turno per motivi sessuali o semplicemente per avere un aumento, erano passati nella sua roulotte dove erano stati sapientemente svuotati dalla sborra dei loro coglioni.
Comunque, quella notte, era stata la mamma stessa ad accompagnarla dal padre.
I preliminari erano stati molto gentili e dolci come meritava una giovane figlia al primo rapporto incestuoso col padre.
Poi però, quando la bestia era eccitata e la clava nel pieno del suo turgore, l'atteggiamento carezzevole era cambiato lasciando il campo alla natura selvaggia che albergava nell'uomo.
Prendendola di forza, le aveva allargato le gambe e tirandole sulla sua schiena, l'aveva penetrata con un solo violento affondo che aveva lasciato la ragazza senza fiato dopo il primo lancinante urlo di dolore: "Sei un animale, un porco.. una bestia!"
Gli aveva gridato la moglie che teneva stretta alla sua, la mano della giovinetta.
Bestia! Bestia!
Aveva continuato a gridargli mentre si legava alla vita un enorme cazzo di gomma nero che aveva spalmato di crema e che, senza esitare glielo aveva schiantato in corpo rompendogli il buco del culo.
A quel punto anche lui, che pure era abituato a ricevere grossi calibri nel retto, era esploso in un urlo simile ad un ruggito seguito poi da una terribile bestemmia.
Dopo essersi adattata a quella incredibile intrusione, la ragazza, con un filo di sangue che le colava sulla coscia, gemendo, aveva cominciato a muovere lei stessa il bacino sino a raggiungere un primo orgasmo mentre il padre impalato da quell'enorme cazzo di gomma durissima, incapace di muoversi, continuava ad imprecare e bestemmiare.
La ragazza oramai in preda ad una serie ripetuta di orgasmi ansimava rumorosamente col trucco che sciolto dal sudore, le aveva trasformato il viso in una maschera e proprio mentre tremava in preda all'ennesimo orgasmo, tutto il suo corpo era stato squassato dal violento impatto della cappella sulla bocca dell'utero che le aveva strappato un grido sopraffatto dal grugnito dell'animale che aveva cominciato a spararle in corpo i suoi copiosi e bollenti fiotti di sborra.
Era così che il capo aveva ingravidato diverse femmine del circo.
Con sua figlia comunque, quella eventualità era stata esclusa giacché la mamma le aveva fatto prendere la pillola già la prima volta che l'aveva fatta sverginare dal fratello.
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